Troviamo sul Gazzettino, nel classico stile giornalistico-salottiero, la notizia riportata da Marco Dibona che a Cortina d’Ampezzo le nozze civili sono diventate itineranti: gli sposi possono scegliere la sede. Sposarsi all’aperto, invece che nell’austera aula del municipio, adesso a Cortina si può, grazie a un apposito regolamento approvato dal comune. E c’è anche il “pacchetto”: fiori, pranzo e musica.
A leggere il breve articolo che riportiamo qui sotto ci emozioniamo ben poco, anzi come al solito ci cascano sempre di più le braccia. La mercificazione montana tocca anche i matrimoni, nessun luogo si salva, nessun uomo. L’offerta per il momento include anche voletti in elicottero, ma io vorei andare oltre. Perché non mettiamo a menù anche l’elimatrimonio? Che cosa ci può essere di più esaltante, di più costosamente élitario, che una bella cerimonia di nozze in cima a qualche montagna, meglio se innevata? E’ o non è un’idea?
Pensate a quante rotazioni per portare su il sindaco (o chi ne fa le veci), gli sposi, i testimoni, i parenti, gli amici. Uno sballo! E senza guide alpine!
Matrimoni da favola: pacchetti tutto incluso che oltre al luogo propongono soggiorni romantici e addobbi
Cortina, il paese delle mille e una nozze
La “perla delle Dolomiti” offre la possibilità di sposarsi davanti alle Tofane o su una pista da sci o in malga
di Marco Dibona (da Il Gazzettino di mercoledì 6 maggio 2015)
Sposarsi in montagna, davanti alla Tofana, oppure su una pista da sci, o in malga, al limitare di un pascolo incantato, davanti alle verdi acque di un laghetto alpino, o ancora allo stadio Olimpico. A Cortina arrivano da tutta Italia, molti anche dall’estero, per celebrare il matrimonio immersi nella natura, fuori dall’austera aula del municipio. E il Comune ha varato un regolamento apposito per offrire opportunità davvero uniche e indimenticabili. Così le nozze diventano un prezioso veicolo di promozione per il consorzio turistico, che propone pacchetti completi, nel verde brillante della primavera, nel bianco magico dell’inverno: dalle attività sportive e ricreative, abbinate alla cerimonia, sino a gastronomia, musica tradizionale, classica o folcloristica. A disposizione delle coppie, su richiesta, c’è pure il servizio di wedding planner, per curare ogni aspetto logistico e creativo. Nell’iniziativa sono coinvolti operatori locali che seguono con cura tutti i dettagli: inviti, menù, addobbi floreali, bomboniere, fotografo e accompagnamento musicale. La cerimonia può essere in grande stile o raccolta, sulla panoramica terrazza del rifugio da raggiungere in funivia, oppure nella radura nel bosco, per una cerimonia intima e discreta. L’offerta Romantic resort può comprendere gli sci ai piedi, la guida dei bolidi su una pista ghiacciata, il volo in mongolfiera o in elicottero, le evoluzioni con lo snowkyte, la vela appesa al vento. Per l’estate c’è la mountain bike sul sentiero, la discesa in gommone sul torrente, l’arrampicata in roccia o sulla via ferrata.
Sono già numerosi gli alberghi, i ristoranti, i rifugi alpini che hanno chiesto al comune di poter accogliere le cerimonie e la giunta ha concesso le autorizzazioni: è necessaria una sala idonea, con opportuni requisiti. Va comunque rispettata la forma, con la presenza del sindaco, di un suo delegato, oltre al gonfalone del comune, lo stemma della municipalità, a dare ufficialità al luogo. Fra i primi a mettersi a disposizione degli spo- sini c’è stato il rifugio Col Dru- scié, sulla cima panormica del colle, già scelto da diverse coppie. Lì sotto, nel bosco, c’è il Lago Ghedina. In montagna i rifugi Scoiattoli, alle Cinque Torri; Po- medes, sulla Tofana. Per la gastronomia, si va dalla tradizione ampezzana di malga Pezié de Parù alla ricercatezza di baita Fraina. Chi vuole respirare la gloria storica e sportiva di Cortina, sceglie lo stadio Olimpico, sede dei Giochi del 1956. Nei «romantic hotel» ci sono poi tante attenzioni particolari per gli sposini: dal piccolo pensiero floreale al servizio in camera, da speciali trattamenti nell’area benessere a indimenticabili cene a lume di candela. Se poi, malgrado tutto, nonostante l’incanto, le cose dovessero andare a finire proprio male, c’è la via d’uscita: proprio ieri la giunta comunale ha aderito alla norma nazionale per il divorzio breve ed economico. La richiesta, una rapida pratica, una marca da bollo e si è di nuovo liberi. Magari per altre, indimenticabili nozze.
Magari in elicottero…
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Mai stato d’accordo col matrimonio in ogni caso. Oggi una ragione si aggiunge…
Verso una lacrima ogni volta che passo per il centro di Cortina. Mi guardo intorno e vedo un scrigno incantato, abbasso gli occhi e vedo Cortina.
Il cognome del giornalista, Marco Dibona, mi richiama il pensiero che in quelle pareti un “certo” Angelo Dibona, guida alpina di Cortina D’Ampezzo, aprì vie magnifiche con “clienti” 🙂
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Ma oggi l’ampezzano è il luogo dove le guide alpine hanno proposto l’eliski ed alcune amministrazioni comunali del Cadore (tra cui proprio Cortina D’Ampezzo) hanno approvato e “regolamentato” (e se non erro, spesso con Club Alpino Italiano presente durante gli accordi).
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Strano? ma purtroppo vero ( https://www.facebook.com/noeliskisulledolomiti )
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Ma il grande business dell’elicottero, e io lo ho già accennato in questo blog, non è nell’eliski (fattibile solo in pochi mesi di neve all’anno, e con tipologia di clienti troppo ristretta: ricchi sciatori d’oltralpe), ma nell’ Eli-turismo di massa: il trasporto con elicottero di gente, per i più svariati motivi di divertimento:
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– semplicemente per farsi i selfie con dietro le Tofane, le Tre Cime, il gruppo del Sorapiss.
– oppure per fare parapendio, o base-jumping.
– Base clienti vastissima: turisti stupidi, sposini, comitive CAI, merenderos ai rifugi, di tutto, di più!
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Sarà forse allora, in questo vicino futuro popolato da elicotteri e droni che inseguono persone per fare filmini, che le Guide Alpine, passeranno finalmente all’opposizione!
Andranno in piazza a Cortina piantando su un campo base di lotta continua per a manifestare che devono lavorare anche loro al grido di “Cor-da-ta! Cor-da-ta!” o “Di-bo-na! Di-bo-na!” e i più estremisti segretamente a sparare ad ogni maledetto drone, pala volante o pallone gonfiato (mongolfiera) che si muove in aria ed i più bastardi, di nobile tradizione cacciatoresca, a sparar agli alpinisti che osano incrodarsi senza guida.
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Sarà na guerra.
SCHERZO… 🙂
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Good luck, homo sapiens sapiens