Il “vistoso errore” della Val di Mello

Il caso Val di Mello. Il presidente dell’ERSAF dopo il sopralluogo del 22 aprile 2021 si scusa: «un vistoso errore compiuto dal direttore lavori». L’impegno: «Ora una sorveglianza congiunta… Seguirò passo passo i lavori concordando la soluzione migliore nel rispetto della bellezza dei luoghi».

Il “vistoso errore” della Val di Mello
(il muro sarà abbattuto)
di Sabrina Ghelfi
(pubblicato su La Provincia il 23 aprile 2021)

Tutto da rifare in Val di Mello: giù il muro dell’arginatura per ripristinare lo stato dei luoghi dopo l’avvio dei lavori curati da ERSAF per il percorso accessibile ai disabili da 400mila euro.

La verifica sul campo
A stabilire l’eclatante epilogo di un intervento nato sotto una cattiva stella è il sopralluogo del direttore di ERSAF Massimo Ornaghi, che il 22 aprile è stato sul posto con i tecnici e con l’alpinista Jacopo Merizzi assieme alle guide alpine. Sono stati loro, a nome dei 63mila firmatari della petizione nata per proteggere il paesaggio incontaminato della Valle insieme all’imprenditore-ambientalista di Morbegno Maurizio Rocca che ha segnalato il caso in Sovrintendenza, a puntare l’indice sui primi lavori dell’imponente progetto di ERSAF, già osteggiato dalle guide due anni fa.

La realizzazione dei lavori compiuti nei giorni scorsi

«A seguito del sopralluogo tecnico in merito allo sviluppo dei lavori sul progetto “Valley for All-Val di Mello alla portata di tutti” e verificato lo stato del percorso di approvazione amministrativa, devo prima di tutto scusarmi a nome mio e di ERSAF per gli errori commessi sia dal punto di vista delle relazioni e delle comunicazioni necessarie che sono mancate, sia dell’approccio esclusivamente tecnico a scapito della sensibilità ed estrema accortezza che interventi nella Val di Mello necessitano, ingigantito da un vistoso errore compiuto dal direttore lavori», afferma il direttore di ERSAF, che nel sopralluogo è stato accompagnato dal responsabile ERSAF per l’area e dalla responsabile dell’UTR (Uffici Territoriali Regionali) di Sondrio «che ringrazio, confermando così la necessità e l’opportunità di ripristinare lo stato di fatto precedente ai lavori».

«Assumerò direttamente – conferma Ornaghi – il ruolo di responsabile dei lavori e sarà mia cura, con una rinforzata squadra di tecnici, seguire passo a passo i futuri lavori concordando giornata dopo giornata la soluzione migliore che ottemperi al meglio il rispetto dei due valori fondamentali che devono conciliarsi in questa tipologia di intervento: il rispetto della bellezza e naturalità dei luoghi e la corretta e rispettosa fruizione di tutte le persone che vogliano immergersi in essa».

Il muraglione incriminato

Gli impegni futuri
Ornaghi quindi ringrazia l’assessore regionale alla Montagna Massimo Sertori «per la sua presenza continua, per la tenacia, pazienza e equilibrio nell’averci indicato la giusta soluzione. Mi attiverò nei prossimi giorni per incontrare il sindaco e i rappresentanti dei proprietari per garantir loro il rinnovato impegno di ERSAF a proseguire e a portare a compimento il progetto, chiedendo anche a loro scusa per i disagi e le tensioni di questi giorni».

E ancora: «Proseguirò chiedendo un incontro con la Sovraintendenza per rimediare all’errore della mancata comunicazione e riprendere la corretta interazione preventiva, così come previsto dagli esiti della conferenza di servizio».

E conclude: «Attiverò un metodo di lavoro con un’attenta e continua sorveglianza congiunta dei lavori con tutti gli enti istituzionalmente competenti e i portatori di interesse, definendo preventivamente tratto per tratto e giorno per giorno le modalità di intervento sulle opere previste».

L’idea iniziale del sentiero era già stata fortemente ridotta due anni fa dopo le proteste e le 63.000 firme. Il sentiero si fermerà a Cascina Piana e non proseguirà fino a Rasica come si prevedeva nel progetto iniziale.

Eppure, nei giorni scorsi, è successo quanto non doveva succedere.

Jacopo Merizzi

La testimonianza di Jacopo Merizzi
La guida alpina Jacopo Merizzi, uno dei portavoce della battaglia a difesa della Val di Mello, nel compiere un sopralluogo in Valle, ha trovato quello che non avrebbe mai voluto vedere. Sul posto un muraglione in pietra, che avrebbe dovuto essere la scogliera sul torrente Mello, primo step da 48mila euro del progetto complessivo dell’ERSAF da 400mlla euro. «Se gli interventi eseguiti nel laghetto Qualido, la prima vasca che forma il Mello appena sopra l’Osteria del Gatto Rosso, sono stati eseguiti correttamente – dice Merizzi – il lavoro fatto di fronte a Cascina Piana, dove era prevista un’altra scogliera per far passare il sentiero, è privo di senso: c’è un argine lungo 60 metri, alto 80 e largo 2 metri, cioè una strada, un muraglione di pietre imponenti. Le scogliere che avevamo pattuito avrebbero dovuto reggere un sentiero largo 80 cm, invece corre una strada di 2 metri di spessore su cui una Joelette deve fare una salita».

Per Merizzi è mancato «l’occhio di un architetto paesaggista In un posto delicato: è stata tirata una retta di 60 metri dove correrà il sentiero. Perché non si è aderito all’andamento del versante, seguendo le curve, dando una pendenza più gradevole? Non è proprio stata prestata attenzione al luogo». Non solo: è stato mortificato un passaggio molto famoso in Val di Mello, laddove due massi si appoggiano l’uno sull’altro formando un arco. «Un nuovo sentiero era stato pensato per salvaguardare questo passaggio per il quale ci siamo battuti, su cui una joelette non passa, e garantire insieme una via alternativa per chi ha difficoltà. Ma col muraglione il passaggio fra le rocce morirà: nessuno ci andrà più nel passaggio stretto fra argine e montagna. Ho terrore che si possa andare avanti su questa strada».

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Il “vistoso errore” della Val di Mello ultima modifica: 2021-04-24T05:02:00+02:00 da GognaBlog

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16 pensieri su “Il “vistoso errore” della Val di Mello”

  1. Ormai con la progettazione cad, senza toccare pietra, un architetto avrebbe potuto rendersi conto virtualmente   dell’impatto…e rinunciare.Invece prima si fa, poi si  tenta di riparare..ed e’ un monte di risorse sprecate…e pure di energie  sociali distrutte nella polemica.

  2. Il fatto è che le scuse funzionano così bene: non era la Von del Layen che si era scordata gli interessi composti o qualcosa del genere affamando la Grecia? Poi si era scusata e ora tutti a dire poverina che Erdogan non l’ha fatta sedere…
     
    E’ un mondo schifo!

  3.  Zone umide bonificate,per fornire “grano agli Italiani ”  poi    sono state  ripristinate riportandole  in parte allo stato originario.
    http://www.liferedune.it/2020/09/22/riqualificazione-e-valorizzazione-ambientale-a-valle-vecchia/
    Si e’scoperto  che erano utili come  aree di espansione in occasioni di piene dei fiumi e come vivaio di materiale e fauna aviaria e ittica.Nel frattempo installate  sempre piu’ potenti pompe di drenaggio, inutili in  occasione di alte maree, per tenere all’asciutto mega resort    di edilizia  turistica, villaggi vacanza.

  4. Voglio spera che l’avrai fatto bene il “tuo” cavalcavia 😁
    Perchè certe opere oltre che inutili, dannose e costose, vengono fatte a cazzo. 
     

  5. E dai, a tutti capita di sbagliare.
    L’altro giorno, ad esempio, stavo rifacendo i gradini del sentierino dietro casa, mi sono distratto un attimo e mi è venuto fuori un cavalcavia in calcestruzzo armato… 

  6. Si da la colpa al direttore dei lavori. 
    Qui si pretende anche di pigliare per il culo. Non c’e limiti alle doppie facce.
    Questi lavori non dovevano essere fatti. Punto e basta.

  7. Che schifo. Ora chi li ripristina i danni fatti.
    Vi svegliate a danni fatti. 
     

  8. Concordo con Simone di Natale in pieno. Periodo brutto per i tecnici, questo. Continuamente tirati per la giacchetta dalla politica di tutti livelli e puntualmente scaricati al momento in cui qualcosa va storto. Non serviva un architetto paesaggista, se il progetto fosse già stato pensato e redatto compatibilmente con i luoghi.
    Potere e nessuna responsabilità. Così non va. 

  9. A questo punto della vicenda credo che sia anche normale pensare male, o con sospetto.
    Tra le varie retoriche di Ornaghi, presidente dell’ERSAF, riportate nell’articolo, mi annoto quindi soprattutto questa: “ Mi attiverò nei prossimi giorni per incontrare il sindaco e i rappresentanti dei proprietari per garantir loro il rinnovato impegno di ERSAF a proseguire e a portare a compimento il progetto, chiedendo anche a loro scusa per i disagi e le tensioni di questi giorni”

  10. Sarebbe stato meno grave aggiungere i baffi alla Gioconda di Leonardo.
    Solo degli idioti potevano pensare che un luogo così ricco di naturale bellezza come la Val di Mello, potesse essere migliorato. Ma neanche Dio….

  11.  Che poi un direttore lavori è colui che risponde della corretta esecuzione dei lavori…dubito che di sua iniziativa decida di cambiare un progetto prendendo una strada più onerosa….Però qualcuno disposto a fare da parafulmine si trova sempre…magari promettendogli qualche benefit immediato o futuro.

  12. POVERINO, SI ERA SBAGLIATO.
    E io che proponevo l’ergastolo, magari con aggiunta la gogna se non il ghigliottinamento.
    E invece era una brava persona che si era soltanto sbagliato!
    E’ quindi giusto che alla ditta adesso le si paghi il lavoro di disfare ciò che non si doveva fare e che quel bravo direttore dei lavori resti al suo posto, magari che gli si paghi un corso di aggiornamento perchè impari bene la differenza fra corruzione, associazione a delinquere e innocente errore.
    E’ anche giusto che nessuno lo nomini con nome e cognome per rispetto del poverino che si è sbagliato.
    Abbiamo il nome, Massimo Ornaghi del direttore ERSAF che però è innocente, nè mandante nè socio a delinquere.
    La prova? Ha chiesto scusa.
    Forse bisognerebbe incolpare qualcuno per falso allarme e me per aver calunniato i poverini.
    Geri

  13. Anche in questo caso spunta un signor Malaussene e tutto è a posto.

  14. La dittatura delle geometria delle linea dritta ! Scavare una buca e poi riempirla, alimenta l’economia della ditta esecutrice.Tanto vale pagarla affinche’ non faccia alcunchè.Se proprio, lasciando la muraglia, in alternativa  ogni tanto un masso scolpito..come hanno fatto a metri 1-2 slm.La promenade diventa  piu’ accattivante…e sopra  una balaustrata  di marmo con periodiche  lapidi ed incise poesie.
    https://www.caorle.eu/it/scopri/le-10-attrazioni-top-di-caorle/scoglieraviva
    https://www.caorle.it/it/guida-alla-citta/news/384-torna-la-magia-di-flussidiversi

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