Interferenze elettromagnetiche nei ricetrasmettitori da valanga
a cura dell’UIAA
Interferenze elettromagnetiche nei ricetrasmettitori da valanga
ultima modifica: 2024-03-22T05:39:00+01:00
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Interferenze elettromagnetiche nei ricetrasmettitori da valanga
a cura dell’UIAA
Qualcuno sa se la fascia cardio disturba molto il segnale dell’ARTVA? grazie
Expo, concordo pienamente sulla ricerca che con i nuovi sistemi è più facile specie quella multipla.
Se guardi però ciò che scrive UIAA nella seconda immagine, consiglia di utilizzare nel caso, ricerca a micro greche con sistema analogico.
La mia riflessione era in quel senso.
In ogni caso, se vogliamo dirla tutta, fare una legge che preveda l’obbligo di una tipologia specifica di attrezzatura senza dare l’opportunità di formarsi è la solita presa per il culo all’italiana e documenti come questo non fanno che rafforzarla con un calcio nei marroni…
UIAA
UNESCO
CNSAS
Ecco come ovviare alle interferenze dei campi magnetici sugli Artva.
https://youtu.be/puSPHzcTvp0?si=4usYjKTJ7QhYyC1o
IMPERDIBILE!
Ho trovato un articolo analogo:
https://www.ricettasprint.it/hai-le-calamite-sul-frigo-forse-faresti-molto-meglio-a-toglierle-il-motivo/
@ Stefano MichelazziHo da 7/8 anni un Mammuth Barryvox , e sono perfettamente d’accordo con te.Fatte salve tutte le discussioni fatte al bar con gli amici “braccini” la ricerca analogica , specialmente di più dispositivi è più difficile da fare e richiede di essere “tenuta allenata”.Ok , l’Arva non è un talismano , e penso che evitare una valanga passi molto di più per i bollettini Aineva e per le scelte fatte con la matrice di Muster che non per l’Arva , però , visto che la vita è una sola , io sono molto più contento se i miei soci mi cercano con un tre antenne con una semplicità idiot-proof , che non con una macchina per virtuosi che potrebbe confondere o impanicare ancora di più nel momento sbagliato.
Mmmmmmhhhhh….
Sembra quasi un documento creato per lo scarico di responsabilità…
Facciamo alcune considerazioni:
Tutte queste informazioni, normalmente il sottoscritto ed immagino anche i miei colleghi, visto che durante la formazione e poi nei vari aggiornamenti ci vengono fornite, le trasmette ai propri clienti dei corsi di ricerca travolti in valanga.
Informazioni non o poco presenti sulle schede tecniche e rilevate invece dalle nostre esercitazioni sul campo.
E fin qui, sarebbe sufficiente che in qualche modo i corsi venissero promossi dagli enti preposti (in alcuni casi succede, come in Lombardia dove la Regione ne ha promossi alcuni ma troppo pochi).
Il problema serio (non che la formazione non lo sia ma di proposte da parte delle Guide ce ne sono a dozzine), sta nel fatto che gli apparecchi di nuova generazione, pur essendo ideati a prova d’imbecille, soffrono di continue problematiche da aggiornare, spesso si rivelano poco o non compatibili tra un marchio e l’altro o tra modelli di diversa generazione.
Personalmente sono stato costretto ad acquistare un po’ di apparecchi da sostituire ai miei clienti nel caso il loro non sia compatibile o funzioni malamente in questo senso.
Si fa presto poi a parlare di ricerca analogica a micro greche, quando da anni ormai sono in commercio modelli digitali senza l’opzione per la ricerca analogica.
Su questo punto poi c’è da dire che la ricerca analogica, la quale ha il suo punto di forza nella regolazione continua del volume, è estremamente complicata da fare con gli ARTVA di nuova generazione che presentano una regolazione del volume troppo elementare e quindi di difficilissimo utilizzo. Provare per credere.
Ed infine, quanti oggi sanno fare una ricerca con sistema analogico…???
Se l”UIAA che risulta ancora come ente certificatore volesse fare veramente un buon lavoro, dovrebbe imporre norme di omologazione più severe alle aziende e non certo scaricare sull”utilizzatore le responsabilità delle mancanze costruttive.
Basta restare a casa.