Anche la Südtiroler Volkspartei si è dichiarata contro l’opera, in difformità rispetto agli alleati di governo, e ha deciso di votare a favore dell’emendamento dei Verdi ‘No alla Valdastico’ che chiede “alternative a progetti di nuovi tratti autostradali in coerenza con gli impegni della difesa del clima, della tutela della salute, dell’obiettivo di trasferire il traffico pesante su ferrovia e nel rispetto del Protocollo trasporti della Convenzione delle Alpi“.
La bocciatura del prolungamento dell’autostrada Valdastico
di Giuseppe Pietrobelli
(pubblicato su ilfattoquotidiano.it dell’11 dicembre 2021)
Che il Trentino non volesse la prosecuzione verso nord dell’autostrada Valdastico lo si sapeva da sempre, nonostante il tentativo della giunta leghista di Maurizio Fugatti, in accordo con la Regione Veneto di Luca Zaia, di rinverdire un progetto che non è mai decollato. Adesso si è dichiarata contraria anche la Regione Trentino Alto Adige al completo, composta dalle Province autonome di Trento e Bolzano. Il Consiglio regionale ha infatti bloccato, con un ordine del giorno, i progetti di nuove autostrade, con l’obiettivo di fermare l’avanzata del cemento nelle valli alpine. Si tratta probabilmente di un colpo definitivo alle velleità della società autostradale Brescia-Padova che puntava sui nuovi lavori da Piovene Rocchette (in provincia di Vicenza) fino a Trento per ottenere la proroga della concessione che scadrà alla fine del 2026. La bocciatura riguarda l’asse leghista che si era rinsaldato con l’elezione di Fugatti e crea scompiglio nella maggioranza in Alto Adige, dove in giunta siedono la Lega e la Südtiroler Volkspartei che si è dichiarata contro l’opera autostradale, in difformità rispetto agli alleati di governo.
L’emendamento presentato aveva un titolo eloquente: “No alla Valdastico”. Portava la firma della verde trentina Lucia Coppola, a cui si sono aggiunti gli esponenti di Pd, Futura e Svp (Riccardo Dello Sbarba, Brigitte Foppa, Hanspetter Staffier, Paolo Zanella, Gerhard Lanz, Magdalena Arnhof, Luca Zeni e Giorgio Tonini). Questo il testo approvato, con il voto contrario della Lega: “Il Consiglio regionale del Trentino Alto Adige-Südtirol impegna la Giunta regionale a intensificare il confronto sia all’interno della Regione, sia con le autorità competenti a livello nazionale ed europeo, sulle scelte strategiche in materia di infrastrutture di transito che riguardano la nostra Regione”. Questa la premessa, seguita dall’indicazione della finalità “di ricercare possibili alternative a progetti di nuovi tratti autostradali in coerenza con gli impegni della difesa del clima, della tutela della salute della popolazione, dell’obiettivo prioritario di trasferire il traffico pesante su ferrovia lungo l’intero corridoio del Brennero e nel rispetto del Protocollo trasporti della Convenzione delle Alpi”. Quest’ultima “chiede di astenersi dalla costruzione di nuove strade di grande comunicazione per il trasporto transalpino.”
I proponenti hanno spiegato: “Anche se redatto in termini più ampi, il testo così approvato è una smentita del progetto per la Valdastico, fortemente voluto dal Veneto e che, arrivando fino a Rovereto, porterebbe sulla A22 e così in tutta la regione Trentino Südtirol un ulteriore e massiccio traffico pesante”. Viene puntato il dito, quindi, contro i progetti maturati a Venezia, dove il prolungamento verso nord della A31 è sempre stato considerato strategico e visto come un modo per prolungare la concessione della Brescia-Padova e saldare il sistema stradale – che in futuro conterà anche sulla Pedemontana Veneta – con l’Autobrennero, senza passare per Verona. Alessio Manica del Pd ha commentato: “Il Consiglio ha detto il suo no a nuove autostrade e quindi alla Valdastico. La Lega (con la maggioranza trentina) è rimasta sola a sostenere l’opera mentre i colleghi sudtirolesi hanno votato l’ordine del giorno, dato che hanno già detto no all’opera nel Consiglio provinciale. Un altro passo avanti nell’opposizione alla Valdastico”.
Il voto in Consiglio regionale è solo l’ultimo di una serie di pronunciamenti dello stesso tenore che si sono succeduti negli ultimi mesi. I Comuni contrari sono una quindicina, tra cui quelli di Trento e Rovereto. Il progetto prevedrebbe la prosecuzione da Piovene Rocchette, prima con un tratto autostradale all’aperto, poi con un lungo tunnel da far sboccare a Rovereto per collegarsi con la A22. Tutti gli enti pubblici hanno lamentato un eccesso di traffico viario, il raddoppio di emissioni di ossido di azoto e di CO2 da traffico pesante, il trasferimento delle merci sul corridoio del Brennero.
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C’è sempre un dubbio:dietro nobili motivazioni ecologiche non e’forse che si vorrebbe che la viabilità tra confini di zone turistiche concorrenziali sia diversa?. Strade belle larghe a cura di province e regioni a statuto speciale autonome anche intema di strade, le altre ancora come decenni fa.Per cui a chi va in una zona ben servita passa la voglia di fare una capatina al di la’ del confine.Esperienza di un Natale lontano, strada della Valsugana con copiosa nevicata in atto. Dal Veneto strada stretta ancora ingombra , passato il cartello fine Veneto inizio Trentino.. due carreggiate per ogni senso di marcia gia’ sgomberate con mezzi che si mettevano a 3 a pettine… pulivano e contemporaneamente scaricavano ghiaino. Strada del Primiero (statale Grappa e passo Rolle)..con numerose gallerie nel tratto trentino…per averne una, risolutrice di strettoie , prima del ponte che fa da confine…anni ed anni di tiraemolla. Finalmente finanziata.
Usare “ignorante” come opposto di “intelligente” conferma la mancanza di capacità di analisi razionale.
A beh!! allora m’inchino meglio ignoranti in un mondo d’intelligenti che intelligenti in un mondo d’ignoranti. Continuate a studiare of course sempre da social.
“Non ho capito? -studia!”
Studiare ho studiato, informarmi mi sono informato parecchio, ma tu continui a non capire un…a cippa!
Gnorantotti da social siete e gnorantotti restate.Non ho capito? -studia! Zuccheri semplici e ramificati,ne assumete pochi e li elaborate male e il cervello va in ricovery
Ottima notizia quella della PIRUBI che finisce a Piovene Rocchette! È ora di smettere col costruire strade per l’interesse di pochi e senza valutazioni dell’impatto ambientale! piero.po studia.
Vietare o contingentare fortemente il traffico pesante su gomma no eh?
Siamai che poi cali il un punto percentuale di PIL: se il mercato chiede il libero passaggio di camion occorre fare autostrade più grandi, veloci e sicure.
Non ho capito bene dov’è l’arretratezza culturale…
Il problema è l’arretratezza culturale dove tutto viene bocciato per mantenere l’esistente e l’esistente è di un arretratezza incredibile. Se si fosse fatta la terza corsia al Brennero la Valdastico potrebbe non esserci. Se qualcuno avesse guardato all’Alp Transit avrebbe avuto spunti interessanti. Ad oggi tutta la valle dell’Adige ha un inquinamento e una pericolosità sulla tratta Verona Brennero che ha eguali sulle grandi tangenziali. Ma alle economie locali chiuse in isolette e aggrappate ad un finto come eravamo tanti anni fa, fa comodo così. Poi i numeri fanno la differenza, il Veneto da solo fa 5mio di abitanti e produttivamente muove molto di più dei 400-500mila abitanti il Trentino che accanto alle Regioni limitrofe vedeono nell’asse del Brennero una strozzatura. Convengo che la Valdastico non affronta il problema ma surrettiziamente l’aggira. Quello che non passa dalla porta entra dalla finestra.Il difetto è nei(governanti locali) pochezza provincialismo e miseria di visione..Poi c’è la pubblicità turismo E qui c’è il dollaro di Greenspan
Quindi la luminosa idea sarebbe asfaltare la val d’Astico per imporre la terza corsia anche al Brennero…
Davvero vincente… un’idea superata e ambientalmente pessima, però espressa male: bravo piero.po!
Non si vuole la Valdastico perchè non si vuole la terza corsia sulla Brennero,ed è la stessa identica cosa.Due realtà fortemente arretrate culturalmente fortemente attaccate ai loro piccoli interessi di bottega, quella trentina ultima in classifica per sistema sanitario,l’Alto Adige prima per contagi,sono due realtà zoppe che si puntellano a vicenda,viaggiare da Trento a Belluno, è più difficile che che da Trento a a Parma.Balle sesquipedali il green ,l’inquinamento da pesticidi tra Alto Adige e Trentino non ha eguali,l’alcolismo la droga oramai la fan da grande una cosa è sicura la razza superiore si divide tra preti e suore ed essendo tali di si fatta tappeti artigianali di gran tenuta per nascondere sotto gli stessi sporcizia e immondizia.Il trentino oggi è come il dollaro ai tempi di Greenspan.