La panchina gigante del Pian della Mussa
Purtroppo lo scardinatore seriale di paesaggi Chris Bangle, assieme ai suoi accoliti, ha colpito ancora con questa panchina n° 188. E questa volta ha colpito duro, in uno dei più meravigliosi e celebrati angoli naturali del Piemonte, al Pian della Mussa nelle Valli di Lanzo. Ma sono ormai 203 le costruzioni di questo tipo in Italia (il 95% in Piemonte), quando nel resto dell’Europa sono solo 4 (una in Svezia, una in Polonia, una in Spagna e una nel Regno Unito). Siamo solo noi il terreno di conquista.
Ci siamo già occupati delle famose Big Bench, vedi questo post e quest’altro. Abbiamo già scritto quanto siano giganti e colorate, dunque invasive all’eccesso.
L’amministrazione di Balme, guidata dal sindaco Giovanni Battista Gianni Castagneri, peraltro in molte altre occasioni distintosi in lungimiranti azioni di salvaguardia e di oculato sviluppo del proprio territorio, ha dato il benestare alla costruzione della grande panchina, suscitando così un vespaio di polemiche.
“La Grande Panchina del Pian della Mussa è nata ed è stata finanziata per iniziativa di un gruppo di privati, come prevede il regolamento che ne formalizza la realizzazione. E’ stata posizionata su terreni di proprietà privata dopo aver ottenuto tutte le autorizzazioni necessarie” ha commentato asciuttamente su facebook Gianni Castagneri.
E sabato 7 maggio 2022, alle 11.30, al Pian della Mussa, si svolgerà la cerimonia pubblica dell’inaugurazione.
L’evento costituirà anche l’occasione per lanciare il “Percorso Panchine Giganti delle Valli di Lanzo”.
«Il progetto di unire le Big Bench delle Valli di Lanzo attraverso dei sentieri percorribili a piedi – spiegano entusiasti Enrica Cagnasso e Michele Benzo, promotori dell’iniziativa – nasce con l’obiettivo di creare delle nuove sinergie nella nostra comunità, far crescere il turismo locale e far conoscere un territorio ricco di scenari incantevoli e sentieri bucolici. Oltre 70 km di sentieri, a due passi da Torino, immersi nella natura a volte selvaggia ma senza pericoli, collegano le tre Big Bench delle Valli di Lanzo: la Big Bench Cà Bianca n° 78 di Cafasse, la Big Bench n° 152 del Colle della Dieta a Mezzenile, e la nuova Big Bench del Pian della Mussa, la numero 188.Tutto il percorso è segnalato con tacche, frecce direzionali e targhette contrassegnate dal logo ideato apposta. Lungo lo stesso sono state individuate e coinvolte attività ricettive e di servizio che possano offrire un punto d’appoggio al “panchinista pellegrino”».
Abbiamo raccolto da facebook (aggiornato fino alle ore 17 del 4 maggio 2022) il vivace dibattito attorno alla Big Bench.
Bella!
A livello paesaggistico un vero pugno in un occhio…
Bisognerebe fare anche la commemorazione dell’abbattimento di quasi tutti i larici secolari organizzata dalla comunità montana di allora.
E se volete ho le fotografie mentre lo facevano, un bel ricordo dell’allora presidente della comunità montana.
Non mi piace per niente.
Mariella Copperi vanno molto di moda (purtroppo) ultimamente.
Giorgio Caglio Installazioni perfettamente inutili, che richiederanno anche una buona dose di manutenzione. Mah…
Panchine giganti per uomini sempre più piccoli…
Il Piano (della Mussa, NdR) è bellissimo di suo…. Una panchina così a che serve??? Io sarò antica ma qualcuno mi spiega il significato????
forse non deve servire tal quale A meno che il tuo cognome non sia Gulliver) ma può piacere proprio per la sua “assurdità” (che è tale solo per gli adulti che guardano solo agli aspetti pratici ma che, però standole davanti o sopra possono avere sguardo da bambini con il loro approccio di meraviglia suggerisco lettura di “A piccoli passi – Big Bench” di Annalisa Porporato e Franco Voglino – edizioni Graphot – un grazie a Gianni e tutti coloro che hanno partecipato all’iniziativa che potrà così essere inserita nel percorso piemontese che ne conta già una cinquantina.
Tino Liggi per carità rispetto la sua idea, forse alla mia età mi è difficile guardarla con gli occhi di un bimbo. Buongiorno.
ma nòòòòòò… anche al Pian della Mussa la grande panchina… nòòòòòò… siamo inflazionati da grandi panchine… io cercherei di fare qualche cosa di più originale e consono al posto… ecco se solo ad esempio fosse costruita scavando un grande tronco di albero già sarebbe più accattivante.
Vista domenica e fotografata!
qual è l’utilità, al difuori del richiamo di turisti cavallette?
Ernesto Scalco condivido utilità zero
Acchebbella!
Noooooooo…
Enrico Balbo Mussetto non c’è limite al cattivo gusto.
Ma perché…
Enrico Balbo Mussetto perché è la moda
Orribili queste panchine…
Flavia Cattaneo condivido.
Christopher Edward Bangle è un designer statunitense attivo nel settore delle automobili…
Speravo che le puttanate non salissero oltre i 400 metri. Che delusione!
Aldo Seffusatti condivido
Aldo Seffusatti condivido
In tutta franchezza quando ho vista la mia prima panchina gigante mi ha destato stupore e curiosità. Adesso che stanno prendendo piede un po’ dappertutto non ne capisco il senso. Non mi sembra che abbelliscano il paesaggio. Scusate sto diventando vecchio e probabilmente non riesco a comprendere certe novità.
Bocchio Vega Giancarlo la penso esattamente come te….
Gianna Pescarolo me too. Dopo cinque o sei che ho visto hanno smesso di piacermi
Filippo Ceragioli e tu pensa che io nella realtà non ne ho mai vista una… ma già mi hanno stufata.
Questa non dovevi farmela, Gianni…
Ussignur… anche lì…
Scotto d’Aniello Giustino già… ed era bello anche senza panchina.
Ohhhhh ma acciderbolina! UNA PANCHINA GIGANTE!!!
Un’idea ORIGINALISSIMA, come mai non ci aveva pensato nessuno fino adesso!
Una moda che sta banalizzando territori e culture.
Io avrei preferito un monumento dedicato allo stambecco.
Fuori luogo…
Sai che nutro una stima altissima nei tuoi confronti Gianni Castagneri, ma la panchina gigante… questa volta avete toppato, mi spiace. A livello architettonico e naturalistico non c’entra con nessun luogo, a maggior ragione in montagna, dove la bellezza di ogni cosa parla da sola e ci invita ad ascoltare, vivere, respirare… una volta ho dormito sotto il cielo stellato al Pian della Mussa solo dentro un sacco a pelo. Non c’è panchina piccola o grande che tenga rispetto ad un emozione del genere, lo assicuro a tutti. O forse ad una cosa può servire: a dirci che siamo piccoli rispetto a tutto il resto, piccoli così!
Per buona pace dei merenderos che avranno un motivo in più per farsi un selfie, visto che esiste un circuito ed un turismo di dubbia qualità legato alla Big Bench (l’idea è anglosassone)
Così ora i “merenderos” che affollano e sporcano il piano alla domenica avranno un motivo in più per farsi due foto, ignorando invece le bellezze intorno e oltretutto inquinando con le tante auto per fare su e giù…
Sempre peggio… quanta ignoranza verso la natura, non ho parole… se è solo questo il turismo che si vuole, siamo messi davvero male!!!
Liliana Lili già… Quanta pochezza!
Sara a me sto mondo non mi piace più…
Liliana Lili nemmeno a me.. Sto diventando sempre più orsa… E come sto bene!
Liliana Lili cambia valle rump nen i ciap, niente vi va bene!
Maura Pasqualotto Direi che la risposta per lei Maura, è di avere più rispetto per chi ha il cervello ancora funzionante e intende continuare a farlo nella stessa valle!
Viviana Pasqualini questa valle deve vivere anche di turismo attirare gente, nei vostri zaini vi portate di tutto cosa lasciate niente , almeno i merenderos vanno a bere il caffè noi del vostro cervello non ne facciamo niente!
Maura Pasqualotto ma tu cosa ne sai di cosa faccio io???
Ahh si, ben vengano i merenderos con i loro pic nic già preparati dalla città con affettati e altro presi nei centri commerciali e non in valle, ben vengano che poi nonostante i cestini non fanno neanche due metri a piedi per andare a buttare ma sporcano dove sostano, ahh sì ben venga i caffè però al bar… quello si che è un gran turismo!!!
Perché tu hai controllato il mio zaino o lo zaino di altri? Perché secondo te, io non posso avere nel mio zaino prodotti della valle da mangiare? Perché secondo te, dopo un escursione o abitualmente tu sai se io non frequento locali della valle??
Accusi senza sapere!!
Sei una maleducata senza fine, gli attacchi personali tieniteli per te!!!
Maura Pasqualotto e ti va a caghé!!!
Viviana Pasqualini siete solo capaci a rispondere attaccando sul personale? È tutto qui invece il vostro grande cervello??? Cosa ne sai tu di quanto io ho rispetto per la valle e le altre due valli e per le persone che vi abitano e lavorano. Non spendere “consigli” inutili quando non sai, usalo questo cervello funzionante!!!
Liliana Lili sei proprio una maleducataeeeee
Maura Pasqualotto detto da te!!!
Liliana Lili cambia valle rump nen i ciap, niente vi va bene
Ma pure qui? Che due bolas!
Isabella Calastri Concordo
Isabella Calastri mi aggrego ma oramai é modaiola la panchina..
Ma perché non si può apprezzare la montagna per quello che ha da offrire? Dobbiamo sempre aggiungere qualcosa?
Mi piacerebbe una panchina gigante in legno e pietra al massimo… mi dispiace, potrei capire in un parco in città… ma queste in montagna proprio non riesco a farmele piacere
Che oscenità questi manufatti, mi chiedo chi è quel coglione che ha avuto questa orribile idea
Queste panchine giganti in montagna sono UNA GRAN CAZZATA! Segno dei tempi…
Era proprio necessaria, in un posto bello come questo… noi in Lombardia siamo inflazionati di sto panchine, soprattutto qui nelle Prealpi… speravo che almeno li nelle vostre belle Alpi non si sconciasse il territorio con sto plasticate inutili e attira turisti domenicali… chi ama la montagna di sto robe ne fa volentieri a meno
Lavinia Zamboni stai in LOMBARDIA…
Gianni ti voglio bene. Ma se c’è un posto dove la mega panca non dovrebbe esserci è proprio il pian della Mussa. Contraddice tutto quel che si è detto sulla rete dei villaggi alpini… cosa succede da quelle parti?
Maura Fassio succede che non si vuole mai prendere una posizione mettendo la faccia su nulla…
Io invece apprezzo. Apprezzo che si faccia qualcosa x svecchiare il paese e la valle, magari si continuasse a fare cose per attirare i turisti che dopotutto portano soldi, altrimenti la gente di che campa?
Valentina Ricci Certo facciamo diventare le nostre montagne un parco giochi. Poi con le brutture che esistono già al Pian Della Mussa ci mancava anche la mega panchina.
E allora lasciamo tutto così com’è, poi però nn ci lamentiamo che la gente va ad abitare altrove e i turisti e i villeggianti pure.
Castelli Beppe concordo.
Valentina Ricci io mi chiedi soltanto xke si alle cose inutili, e no a quelle utili… Io sono a favore delle innovazioni ma devono avere un contesto gradevole con l’ambiente che le circonda, non come il casotto costruito poco tempo fa alla madonna dei bersaglieri… inutile, brutto quanto il mini bar, che se non altro dava un servizio…
Castelli Beppe non si tratta di un parco giochi ma di una iniziativa che porterà benessere, turisti selezionati e futuro alle nostre Valli.. Forse Lei preferisce che le Valli muoiano e si spopolino?
Era proprio necessario aderire a questa moda, della quale non si capisce il preteso messaggio artistico? Oltre al fatto che si dovrebbe spiegare cosa aggiunge al contesto in cui è stata inserita (per quanto mi riguarda “TOGLIE”)!
Viviana Pasqualini sei un pochino contraddittoria…
CHE PALLE…
Sinceramente… Preferirei non ci fosse… Non hanno nulla a che vedere con la montagna, fossero tutte in legno e non colorate forse sarebbe meglio!
Lascia che parlino. Non ti dico quante ne hanno dette su quella di Mezzenile non va mai bene nulla. Se non si fa nulla criticano, se si fa qualcosa criticano.
M Olimpia Mariella Beltramo per cortesia non banalizzare. Non è vero che “non va mai bene niente”. Non è vero. Non vanno bene delle costruzioni inutili (perché è inutile), brutte(perché sono un pugno in un occhio se piazzate in un bel posto in montagna) in cemento e ferro piazzate in luoghi dove a dominare dovrebbe essere la natura. Ma almeno quella del piano è verde, e non si vede troppo, a differenza di quella di Mezzenile, che è viola e si vede (ahimè) a km di distanza. Ma , ripeto, non è vero che non va mai bene niente. È Questa moda inventata da un crucco, che però è venuto a rovinare i paesaggi in Italia che non va bene.
Enrico Ferrarini io non banalizzo. Le trovo carine veramente. La nostra è color ciclamino, come il simbolo di Mezzenile. Ha anche i chiodi per salire. A me, personalmente, piace. Trovo sia peggio lasciare crescere rovi, lasciar scomparire sentieri e fontane, far cadere in rovina le vecchie case anche se so che, ahimè, è un processo inevitabile.
M Olimpia Mariella Beltramo rispetto le tue opinioni, ma se scrivi “non va mai bene nulla” banalizzi e scrivi una cosa falsa. Queste robe non mi vanno bene, non “tutto”. Ed ho spiegato perché.
Ci sono tante altre cose che potrebbero essere fatte, prima di una panchina gigante… fare pur di fare qualcosa non ha senso. Mi stupisce che una persona così colta ed illuminata come Gianni abbia aderito a questo progetto, mi spiace…
Gianni non ti offendere per gli insulti, siamo in tempi in cui la gente parla solo perché ha la lingua in bocca. Oggi va di moda essere ambientalista, credersi saggio e salvatore dell’ambiente attaccando una panchina. Le mode e gli italiani sono la stessa cosa, così come un tempo era di moda andare al Colosseo.
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Una vera schifezza. Non è purtroppo l’unica, tra cappelle, targhe, costruzioni semi abbandonate, baite con tetti sfondati e coperti di plastica, rottami di ferro in giro, il Pian della Mussa è un vero esempio della degradante attività umana! E pensare che sarebbe così semplice rispettare un poco le montagne e non per forza portare sempre l’obbrobrio perchè ci sono le mode (che tra l’altro tra un po’ spariranno…).
Akurtz, pian della Mussa deturpato?
Escludendo 15 gg all’anno di parcheggio selvaggio non direi proprio…
Non bisogna mai esserci andati al Pian della Mussa per pensare che qualcosa possa ancora “deturparne” il paesaggio.
Per sfogarsi a basso costo NON a carico della comunita’:ricerca web “funivia giocattolo per bambini”, vari modelli. per tutte le tasche dei”finanziatori”, compreso in legno e funicelle https://www.rudolfsteiner.it/shop/giocattoli/sperimenta-e-costruisci/funivia-piccola-completa-con-2-cabine/
con tanto di fune portante e altra traente. Sembra che si giochi ed invece si impara.!
3)&10)
https://www.fablabvenezia.org/negozio/
alternativa in scala ridotta : un appassionato se ne compra un modello della scala desiderata a seconda della disponibilita’ a spendere e ci colloca tutti gli impiantini e ideuzze valorizzatrici a gusto suo, senza far danni all’ambiente e all’erario eu, nazionale o regionale .Magari con motorini elettrici… nevicatine artificiali o oppure lo colora artisticamente. Meglio se con figli o nipotini o scolaretti cosi’ stanno tranquilli e contenti ; forse conquista anche piu’voti con un mostra del tipo .https://www.montagna.tv/200516/territoriotipo-in-mostra-a-venezia-le-alpi-in-formato-3d/
Un tempo i plastici li facevano artigiani o bricoleur..lavoro da certosini.
C’e’ modo e modo di valorizzare una panchina … Per me li’ ci stava meglio una dwarf bench: non deturpava tanto, e serviva ai bambini che potevano guardarla con lo sguardo di un adulto e sedercisi sopra. Avrei una proposta: per un’estate la tolleriamo, poi la vendiamo all’asta per 90 mila euro come la felpa di Zelensky (prezzo base 50 mila) per mandare aiuti a chi in Ucraina ha perso tutto. Che se la portino via e se la piazzino sulla torre del Sestriere, perche’ e’ quello il posto per questo tipo di cose! Magari sapere che c’e’ per poco attira qualcuno.
L’ unica panchina gigante è quella del REAL…forza Carletto!
Questa iniziativa, come tantissime altre, in tutti i campi, servono esclusivamente a far parlare degli ideatori che, visto quello che propongono, danno un’esatta idea della loro grandezza.
Quando la creatività viene spinta all’eccesso per mancanza di idee brillanti partorisce solo inutili brutture senza senso che, come nel caso di Pian della Mussa, deturpano il paesaggio naturale. Questo, infatti è bello per come madre natura lo ha creato e non necessita assolutamente di orripilanti strutture che, oltretutto, tra pochi anni saranno solo scheletri artificiali lasciati a marcire.
Su le dentate e scintillanti vette salta il camosio … e poi si riposa sul panchinon
Persino i giochi per bambini nei parchi pubblici devono avere omologazioni:
https://www.progettoverde.com/wp-content/uploads/2016/10/giochi.pdf
Piu’ accettabili le composizioni con sfridi e ramaglie residuo degli schianti dovuti a VAIA o le opere land art(escluse le maxi cornici..) tipo le cataste artistiche.Nel vederle e fotografarle tutte ci si regala una bella escursione.
https://www.quantomanca.com/mezzano-de-primerio-trentino-cataste-artistiche/
A quando un TTT rivolto alle panchine giganti?
Mi iscriverei subito.
A Sondrio raccolta firme per rimuovere una panchina gigante:
https://www.sondriotoday.it/attualita/petizione-rimozione-big-bench-panchina-gigante-triangia.html
Meno
https://camoscibianchi.wordpress.com/2022/05/04/meno/
Le chiamano ‘Installazioni’ , l’utilizzo di spazio pubblico per la realizzazione di ‘opere’ piu’ o meno invasive , c’e’ quello che impacchetta i ponti e quello che fa le panchine. Il tutto nel nome dell’arte e della ‘condivisione’ di spazi ed iniziative. Stronzate che vanno stigmatizzate e battute sullo stesso terreno del ‘politicamente avanzato e corretto’. Come dice qualcuno qui sotto le panche giganti sono pericolose e non passerebbero alcu iter di omologazione\certificazione come strutture ad uso ricreativo…. Anni fa un crocefisso artistico in legno e’ crollato sulla testa di una persona, in Valle Camonica, uccidendola, e’ stato indagato qualcuno per mancata manutenzione….ma come opera d’arte si tende a chiudere un occhio sulle responsabilita’ dell’artista e di chi rilascia i permessi alla installazione …….
Che ci sia al mondo gente che vive e prospera su certe cretinate è tanto vero quanto preoccupante. In Dolomiti hanno inventato le cornici giganti per inquadrarsi con una foto davanti a celebri panorami. Oppure gigantografie di affascinanti fanciulle che ti guardano ammiccanti mentre fai la pipì in lussuosi orinatoi. Almeno quelle non guastano i panorami e magari fanno sognare un po’. Da suggerire agli strateghi del turismo per il Pian della Mussa.
Mi auguro di non trovarne mai una sulle montagne di casa.. non supererebbe la notte. Per principio. Inoltre mi domando come mai, dato che tutto al giorno d’oggi è normato, non ci sia un cartello di pericolo con il divieto di salirci sopra.
Chris Bangle? Lo stesso che ha disegnato le più sgraziate Bmw della storia recente? Mi spiego tante cose…
belle domande!!
Perchè siamo dei PECORONI.
Anche in Apuane a passo Croce davanti ai Torrini del monte Corchia hanno messo la bella panchina.
Adesso tutti a farsi selfi , come se fosse la panchina che fa la differenza e non quello che è intorno li da sempre sotto gli occhi di tutti.
La valorizzazione, termine che cancellerei dal vocabolario, la da la panchina.
tempo al tempo…prima o poi qualcuno salendo o scendendo prendera’ una storta e allora partiranno denunce e richieste di risarcimento,con perizie di esperti in sicurezza ecc.
La massa si soddisfa con codici. Un nome (inka trail, selvaggio blu, camino de santiago, via francigena…..), un simbolo servono a poter dire: ho fatto questo. E non sono stato a camminare in Sardegna o in Perù.
Io che faccio la guida posso confermare che un itinerario codificato in qualche modo (nome, panchina, logo, ecc…) vende di più.
Ricordo di quando nei primi anni ’80 mi sforzavo a proporre itinerari a piedi in Sardegna nel territorio di Baunei allora sconosciuto.
Nel 1991 accompagnai il primo gruppo (di sardi più un sudtirolese) negli stessi posti quando già era stato coniato il nome Selvaggio Blu (1989) e stampato un pieghevole con cartina e descrizione. Da allora c’è stato un crescendo di frequentatori impressionante. E noto che chi lo fa e ne è soddisfatto chiede se ci sono itinerari simili (e come si chiamano) in altri posti per il piacere di aggiungerli a una perversa collezione.
Il tutto a conferma dell’idiozia umana in pericoloso aumento.
Fare la guida? Sempre meglio che lavorare (cit. Cesare Maestri).
@Matteo
In certe zone, già fortemente antropizzate, una panchina (normale) nel posto “giusto”, secondo me è piacevole. Ti invoglia a sederti, goderti quello che ti circonda. Vedi ad esempio molti percorsi di bassa e media montagna in Alto Adige.
Ma le “Big Bench” proprio non le capisco
Ma perché deve esserci un manufatto per valorizzare l’ambiente naturale?
Ma perché c’è bisogno di sottolineare un panorama?
Ma perché?
L’unica cosa positiva è che dipinta di verde risalta bene e magari brucia bene.
Ormai anche sulle prime colline dell’Appennino modenese/reggiano ci sono questi cosi. Faccio fatica a capire il senso.
In un’altra zona, sempre nei pressi, un gruppo escursionistico locale ha installato una panchina normale, ma con un senso: zona panoramica, rivolta verso il tramonto, per potersi gustare il tramonto stesso.
de gustibus…non est disputandum..pero’ sulla poverta’ di idee e tendenza a scopiazzare..mmmm.bocca storta!. Se un privato vuole realizzare qualcosa su cui sedersi, almeno si rivolga a qualche abile artista( esempio sul web:Adolf Vallazza ed i suoi troni..legname vecchio e nuovo non ne manca, esempio da seguire ma non imitatelo, strizzate il vosto cervello! ).