La spaccatura

L’impegno di alcuni a fare presente che le cose non erano proprio come ce le raccontavano pare non abbia graffiato neppure la vernice governativa. Eppure, ci sono segni per pensarla diversamente. Piccolo campione di redenzione sociale.

La spaccatura
di Lorenzo Merlo
(ekarrrt – 23 maggio 2022)

Il 16 maggio 2022 ho visto La Spezia.

Non erano studenti arrabbiati, facinorosi black bloc, non c’erano caschi e scudi improvvisati, né spranghe, mazze da baseball e bottiglie accese. Erano persone comuni, quelle che ci incrociano in tutte le strade tutti i giorni, con famiglia, responsabilità, rate, mutuo e anziani a carico. Non avanguardie bombarole, ma individui consapevoli fuoriusciti dall’amebico barilone del benpensiero.

Lo si capiva dai vestiti, dal taglio dei capelli, dal comportamento. Dall’età media, brizzolata e un po’appesantita. Segni di una matrice, se possibile, di polo opposto a quello sovversivo, strumentale, extraparlamentare, provocatorio. Segni di persone e basta – loro sì la maggioranza – incapaci di violenza. Alzavano le braccia contro il ministro della salute in visita alla città levantina. Urlavano “vergognati” perlopiù, e “assassino”. Unione spontanea di voci non organizzate, non politicizzate, facilmente dette no-vax.

Apparentemente, le molteplici e reiterate denunce informali e formali alle scelte e imposizioni relative alla protopandemia del governo e della politica, emesse da coloro che non hanno voluto né potuto sottomettersi al verbo venduto come scienza, non hanno prodotto granché. Nessuno schieramento parlamentare ha voluto rivedere le proprie posizioni prendendo le distanze dall’ordine governativo. Nessuno di questi ha creduto di dover denunciare l’estromissione di se stesso dal processo decisionale e democratico. Come un rompighiaccio timonato da remoto, la motonave Italia – nonostante le molteplici e reiterate denunce informali e formali – non ha modificato di un punto la rotta comandata.

“Apparentemente” però.

È La Spezia che lo segnala, lo dice, lo urla.

Se i numerosi argomenti relativi a intrugli, restrizioni, coprifuoco, confinamenti, tessera a punti, didattica a distanza, obbligo delle maschere, vigile attesa, censura, radiazioni, eroismi, ossigeni sicari, messe in scena, proclami di garanzie vaccinali, criminalizzazione e ciarlatanizzazione dei dissenzienti, effetti collaterali, great reset, 5G, digitalizzazione non sono riusciti ad arrivare al timone, hanno quantomeno avuto diffusione sufficiente affinché gente comune alzasse i pugni e urlasse “vergogna”. In un certo senso sociale, si tratta forse del maggior sintomo di un profondo dissenso visto in Italia.

Ma il tanto sopra elencato, composto da punti di convergenza di mille autori e critici, nonostante le evidenze a loro favore che il tempo ha già fatto emergere, non ha avuto la forza sufficiente a contrastare le linee guida ultragovernative, non ha ottenuto granché, neppure l’idea su come unirne il peso in un’unica testa d’ariete. Si potrebbe parlare di insuccesso se l’ottica fosse di tipo produttivistico. Ma insuccesso non è.

L’impegno dei mille individui ha invece generato o raccolto la spaccatura sociale. Popolo e istituzioni incredibilmente separati. Così come la dominante politica progressista si era liberata dei lavoratori, ora vediamo questi prendere le distanze dalle istituzioni. Se la storia è una risultante, non ci si può più esimere dal constatare il pieno disastro statale.

Nel processo di demolizione delle istituzioni, l’asservimento dei media – per quattro denari di governo – lascia interdetti, così quello dell’Ordine dei giornalisti, dei medici e di altro. Ma non è una spaccatura indesiderata. Non abbiamo a che fare con stupidi suicidi del palazzo. I nostri interlocutori sono oculati socio-architetti. Ciò a cui stiamo assistendo non è composto da tessere scriteriate.

Pare che qualcuno a La Spezia se ne sia accorto. La speranza è che si estenda. Ciò che non hanno potuto Sgarbi, Freccero, Agamben, Cacciari, Mattei, Mini, Orsini (quanto è valso per il Covid, vale ora per guerra della Nato), pare nei poteri di tutti i signor Rossi. Loro non scrivono, non rilasciano interviste, non partecipano a infect-show. Loro non credono più. Sanno che lo stato non li rappresenta. Sanno invece che quanto sentiranno dagli esponenti delle istituzioni sarà cosa di cui dubitare, cercheranno il vero significato oltre le parole.

L’ha detto la tv, da formula di verità è divenuta voce da cui guardarsi.

La spaccatura è ora una voragine.

La spaccatura ultima modifica: 2022-08-28T04:13:00+02:00 da GognaBlog

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41 pensieri su “La spaccatura”

  1. Vegetti, i tuoi post sull’argomento sprizzano una tifoseria cosi’ esplicita e sfrontata da risultare davvero patetici. Non e’ (forse) questione di QI ma di cinismo: ne parli come se si trattasse di una  tua partita a soldatini con i compagni di merenda.
     
    Comunque, al li la’ della tue esplicite speranze su chi dovrebbe prevalere nel conflitto, non si capisce cosa vuoi dimostrare ( ammesso che a qualcuno interessi )

  2. 39. Caro Lanzavecchia, grazie intanto per il gentile sfottò (deficiente o che ha meno?). La famosa controffensiva ucraina ha portato alla “conquista” di qualche agglomerato in campagna. A meno che tu voglia considerare un successo la presa di Kherson, abbandonata dai soldati russi (per la sua difficoltà ad essere difesa, cosa che ora pagano gli ucraini) e da 155.000 civili. In compenso la Von Leyden si è lasciata scappare 100.000 morti ucraini… Ma tu evidentemente ti informi grazie all’intelligence britannica, quella che ad aprile 2022 “i russi stanno finendo i missili” e poi a maggio, giugno, luglio, agosto, settembre, ottobre, novembre “i russi stanno finendo i missili”. E intanto “qualcosa” pioveva in testa agli ucraini, ad ondate di un centinaio… 

  3. Certo che leggere un post di settembre del minus habens Vegetti che dice che la controffensiva ucraina è “miserabilmente fallita” è davvero divertente. Merlo e i suoi amici sono davvero un mucchio di sfigati. 

  4. Se non è un sogno, sono stupido. Ma il re.
    Telegram | Effetti collaterali | Oggi | 19:00

  5. E c’è chi si offende, chi spra nella censura riparatoria. È la marmaglia che circonda tutto, offesa nella sua stessa diginità dal’ideologia del progresso e dallo scientismo, dal dogmatico culto delle élite.
    Telegram | Giorgio Bianchi Photojournalist |Oggi | 07:15
    “Un anno fa sono stato sospeso dall’Universitá per avere rifiutato il green pass. In tutta Italia siamo stati sospesi in due su 70.000 docenti (oltre a me, Marco Villoresi di Firenze). Oggi torno a lezione, nel generale silenzio dei colleghi, per i quali tutto procede tranquillo, come se non fosse accaduto niente. Non parlerò agli studenti della cultura che non ha nemmeno più vergogna di se stessa,né della vigliaccheria di chi dovrebbe invece insegnare lo spirito critico. Parlerò solo di bellezza, di barlumi di luce da proteggere e dei solitari cavalieri erranti che salvarono il mondo dallo sfacelo”.

  6. ——— LA VOLPE DEL DESERTO ———
     
    Ursula Von der Leyen: “È necessario applicare un price cap sulle importazioni di gas dalla Russia”.
     
    …  … … 
     
    Dmitry Medvedev, vice capo del Consiglio di sicurezza russo: “Se l’Europa imporrà un tetto al prezzo del gas russo, semplicemente non ci sarà gas russo in Europa”.
     
    Olé.

  7. I russi sono nella e attorno alla centrale, dove lavorano sì tecnici ucraini, ma con quelli di Rosatom russi. Non credo che i russi si bombardino sapendo che ci sono loro dentro e intorno. Gli ucraini invece se ne fregano dei propri connazionali civili: infatti bombardano da 8 anni il Donbass e Donestk liberata quasi tutti i giorni. Di fatto gli ucraini vogliono l’incidente nucleare per dimostrare al mondo come sono “cattivi” i russi e avere più armi e soldi (che per altro lo stesso Pentagono ammette che non sa dove e in mano a chi finiscono). La propaganda russa è tanta, ovvio, ma quella ucraina ancor più. E solo questa viene accettata e divulgata come verità sui fatti. Avete notato che sono spariti le foto satellitari occidentali per dimostrare la barbarie dei russi? Non è che forse le stesse immagini smentirebbero la “resistenza” e la “controffensiva” ucraina, così come potrebbero benissimo tracciare da dove partono i colpi che arrivano sulla centrale… E oggi Zelensky propone di inviare elettroicità all’Europa: lo facesse, dopo tre secondi i russi staccano la rete elettrica ucraina dalla centrale et voilà… buio

  8. “Vi sanzioniamo su tutto, siete delle bestie, però dovete venderci il gas come prima e al prezzo di prima.
    Decideremo noi fino a quando ne sarete obbligati, non voi: per due anni, tre anni. Chi lo sa? Decideremo noi il piano di cessazione, nel nostro interesse. 
    Nel frattempo vi abbiamo preparato sei pacchetti di sanzioni. Godeteveli e dateci il gas.”
     
    A voi sembra un ragionamento da persone normali? Per me è farneticazione di squilibrati.
    Beh, nella UE siamo governati da questi qui…
     
    P. S. Nel frattempo ci è stato detto che Putin è un “ricattatore”. A conferma che il cervello è partito per la tangente.
    N.B. Tutto ciò – beninteso – a prescindere da chi abbia ragione o torto sulle cause della guerra. Tutto ciò sapendo che l’invasione è colpa della Russia. Tutto ciò trascurando quanto successo fino al febbraio 2022.
     
     

  9. @30
    Spensierati, certo. Infatti da quelle parti proprio non vedono l’ora di avere un’altra Chernobyl.
    Se, come sembra, la centrale è in prossimità del fronte, probabilmente i bombardamenti sono da attribuire a entrambi.
    Nelle zone di scontro non si sta a guardare tanto per il sottile, e questo dovrebbe preoccupare a prescindere da come la si pensi sulla guerra.
    Un’altra possibile lettura è che i russi stiano usando la centrale come scudo. Ma secondo me è impossibile, queste cose le fanno solo gli ucraini…
     
    P.S. La centrale è occupata militarmente dai russi, ma sono i tecnici ucraini che continuano a farla funzionare.

  10. Marco, spiegami: chi sta lanciando missili sulla centrale nucleare ucraina? Dai media nostrani non si capisce: che sia un bombardamento di origine aliena?
    Poi ho scoperto per caso che la centrale è occupata dai russi. 
     
    A questo punto le ipotesi sono due: 1) i russi si autobombardano; 2) gli ucraini, spensierati, lanciano missili sulla piú grande centrale nucleare europea. 
     
    Che dicono i draghetti, gli ursuliani, gli antiputiniani, i fieri sanzionatori europei del “Vi sanziono su tutto, siete delle bestie, però dovete vendermi il gas come prima e al prezzo di prima”? Tutto tace.
    Anzi, tutto (o quasi) disinforma. 
     

  11. Inciso per Giuseppe: la mitica controffensiva ucraina è miseramente fallita. E pur di non farne parlare in patria, cosa che qualche giornalista e blogger ucraino ha fatto, è stata vietata la diffusione di ogni  notizia che non provenga ufficialmente dall’Esercito ucraino stesso. Ovvero, solo la propaganda di Zelenski

  12. Ciclostile.
    Metti la mascherina, corri a vavvinarti ancora e segui l’autoratrada.

  13. Ma certamente, e la supercazzola è prematurata.
    Mi raccomando, Merlo: come fosse Antani. Sempre e comunque 🙂

  14. Stai sviando il discorso, perché ?
    Io non ho parlato di invii di armi, ma della difesa da parte di chi subisce un attacco.
    ‘Sto tizio sull’AD scrive di “migliaia di soldati lanciati verso la morte per conquistare qualche metro di terra”.
    Tu, così attento a linguaggio e comunicazione, avrai certo notato l’uso della parola conquistare riferita all’azione di riprendere ciò che è stato sottratto illegalmente con la forza. In una parola: propaganda.
    Ebbene, a me pare, invece, che la frase “migliaia di soldati lanciati verso la morte per conquistare qualche metro di terra” si possa adattare assai meglio proprio a ciò che sta facendo l’esercito russo.
     
    Per non parlare di ciò che il soggetto ha scritto sul gas (difatti non ne hai parlato punto 🙂 ).

  15. Che impudenza, eh.
    Questi, invece che lasciarsi invadere pacificamente pretendono di difendersi.
    Anzi, persino di contrattaccare.
    Inaccettabile.
     
     
    Leggevo ieri sull’AD che “la fornitura di gas russo all’Europa continua come sempre, ai prezzi di anni fa, essendo stato il gas escluso dalle sanzioni” e che “il folle aumento delle bollette del gas (e, quindi, dell’elettricità) cominciato già nel 2021, dipende ESCLUSIVAMENTE dalla decisione dell’Unione Europea di privatizzare le forniture di gas”.
     
    Ora leggo, sempre sull’AD, che “avevamo il gas a prezzi irrisori, e lo abbiamo rifiutato imponendo sanzioni”.
     
    Insomma, decidetevi…
    Non vorrei che i lettori dell’AD non sapessero più contro chi o cosa essere indinniati.
    Potrebbe generare spaccature 🙂

  16. Forse nel presidenzialismo c’è l’eventualità di legislature durature e di più chiara responsabilità. Se lavorano bene rielezione se male via. Quello che finora non è accaduto. Puó essere?

  17. Marco, è una questione di pesi e contrappesi e ovviamente un presidente eletto dal popolo non può essere super partes, così come non può esserlo un sindaco. Comunque io non sono un fautore del presidenzialismo e dubito che in Italia ci arriveremo. Mi accontenterei di poter votare con una legge elettorale decente.

  18. Antonio, certo che è una forma di governo. Ma che dà troppi poteri ad un solo uomo. Mi pare che l’esperienza Trump sia indicativa. Tutto qui. Non mi pare, ame ovviamente, che ci siano personalità davvero super partes per detenere tanto potere in Italia.

  19. Marco Vegetti, ok per Nazionalismo e Sovranismo ma il Presidenzialismo cosa c’entra? E’ solo una forma di governo, niente più, che può funzionare più o meno bene allo stesso modo in cui può funzionare più o meno bene una repubblica parlamentare. Certamente è una modalità più semplice per indicare da chi si voglia essere governati e certamente non è in questo momento una priorità.
    Rimane il fatto che se non si trova una soluzione per far emergere dalle urne un vincitore continueremo ad andare a votare con la certezza che il nostro voto rischi di finire nella pattumiera.

  20. Italexit. Nazionalisno, Presidenzialismo e Sovranismo mi paiono lontani da una democrazia moderna e dalle sue Istituzioni… Magari mi sbaglio io…

  21. Paragone non crede nella Camera? Non crede nell’istituto del Parlamento? Non crede nella democrazia parlamentare? Oh, bella! Questa mi giunge nuova!
     
    Ma sei sicuro? proprio sicuro? sicuro sicuro?

  22. E intanto Paragone, sì quel Paragone anti tutto Governo e vaccini compresi, si candida alla Camera cui non crede ma che paga bene… 

  23. Esatto.
    La protopandemia per te è una cosa per me è un’altra.
    Arrangiati.

  24. @8
    “Come sintomatici, non come curativi”
     
    Interessante.
    Senza entrare nel merito della differenza fra farmaco sintomatico e curativo (nè che i FANS esprimano realmente un effetto curativo in senso stretto nei confronti della COVID-19), quale sarebbe, all’atto pratico, la rilevanza della tua osservazione ?
    Forse che il principio attivo si comporta diversamente a seconda delle intenzioni di chi lo prescrive ?

  25. Caro Marco, come posso contattare tua suocera? Vorrei farle leggere la tua opinione su di lei… 😂😂😂
     
    N.B. Ammetto però che con l’ultima parola ti sei salvato in zona Cesarini.
     
    P.S. Le mogli mature dell’Emilia si chiamano resdóre (con la s dolce) e si servono del matterello (mattarello qui da noi) per due scopi ben precisi: 1) per i tortellini; 2) in testa al marito (occorrendo, al genero).
     

  26. Merlo è davvero enciclopedico.  Come la maggior parte di quelli che non sanno un cazzo ha la pretesa di parlare di tutto.  E una grande capacità di rendersi ridicolo. A volte succede anche a mia suocera che però è intelligente. 

  27. Come sintomatici, non come curativi. In pratica negati dalle veline governative.
    Il resto va bene a chi non era presente negli ultimi due anni. Puoi convincerlo.
    Quelli che decontestualizzano.

  28. Ma l’uso dei FANS non era indicato nelle linee guida del Ministero della Salute fin dal novembre 2020 (almeno) ?
     
    Comunque nell’articolo di NBQ ci sono diverse cose (a mio parere) piuttosto bizzarre.
     
    Una su tutte, la presunta antitesi vaccini vs cure.
    Da un punto di vista medico è non avere chiara la differenza fra prevenzione e trattamento e la loro relazione sinergica.
    Da un punto di vista logico è criticare (giustamente) l’attribuzione di un potere salvifico ai vaccini, salvo poi trasferirlo nello stesso identico modo alle cure.
    Non il massimo della coerenza, ma obbiettivo spaccatura raggiunto.
     
    Anche l’accenno alle grandi case farmaceutiche non è male.
    Perchè, naturalmente, queste i FANS ce li regalano.
    E questi ultimi non hanno effetti avversi, sono sicuri. Mica come i vaccini… 🙂

  29. Se il signor Alberto è convinto che questo di oggi sia il miglior mondo possibile, ha la memoria corta sul passato, una lungimiranza nulla sul futuro e un asservimento totale al presente. Fortunatamente al mondo non ci sono solo masse di sudditi perfetti (i “va tutto bene”), ma anche persone (i “disaddattati”) che lottano per la dignità propria e altrui.

  30. Specifico per Alberto e sodali progressisti, draghiani e “a morte i fascisti e i  novax”.
    Telegram | Effetti collaterali | oggi | 12:31
     

  31. Alberto,  lei ha pienamente ragione! Ma se si rilegge e riflette (cosa che probabilmente non ha fatto mentre scriveva il commento) scoprirà che da ancor più ragione a Merlo, che ha tempo, è un disadattato, è frustrato verso un sistema che infatti detesta e combatte. L’articolo di quello parla. 
    Per esultare di questo sistema ci sono quelli come lei, che si vaccinano, viaggiano  fanno la settimana bianca e si cambiano le mutande tutti i giorni. Stia bene, mi raccomando. 

  32. Devo dire che il Sig. Merlo ne ha di tempo libero per scrivere su ogni argomento dello scibile e sempre contro il mondo attuale. Fondamntalmente credo sia un disadattato e frustrato, dato che nessuno segue le sue geremiadi contro il mondo moderno.
    Anche questo articolo inutile e ripetitivo, i vari sigg. Rossi non faranno nulla perchè non esiste un mondo migliore di questo. Non sarà certo perfetto ma le alternative sia economiche sia culturali sono peggio e lliberali in tutto

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