“Montasi su in Bismantova e ‘n Cacume/ con esso i piè; ma qui convien ch’om voli; (Dante, Purgatorio, canto IV, vv.26-27)”.
Il candidato sindaco di Castelnuovo ne’ Monti, Alessandro Davoli (Lega) ha preso in parola Dante Alighieri e ha messo nel suo programma elettorale la costruzione di un impianto funiviario che colleghi Castelnuovo alla vetta della Pietra di Bismantova.
Ma qui convien ch’om voli
(notizie da Agenzia Redacon, 24 gennaio 2019)
Lettura: spessore-weight(1), impegno-effort(1), disimpegno-entertainment(3)
Il 20 gennaio 2019 si è inaugurata la sede del comitato elettorale Lega a Castelnovo ne’ Monti. In quell’occasione il candidato sindaco Davoli ha esposto alcuni punti del suo programma elettorale: ricostruzione del macello comunale, approvazione di almeno un campeggio, navetta permanente a servizio dal centro di Castelnovo alla Pietra e alcune frazioni, costruzione di area attrezzata permanente per asta bestiame, costruzione di magazzino per il Parmigiano Reggiano di montagna, a Felina, finanziamento e attuazione del progetto Rinascita (cioè l’acquisto di appartamenti nel centro storico e nei borghi del comune, da assegnare ad affitto simbolico, a giovani coppie italiane che formino una famiglia residente), incentivo alla nascita di bambini italiani con la cessione in proprietà degli appartamenti ai giovani genitori, entro cinque anni dalla nascita del primo figlio, lotta dura e determinata per la riapertura del reparto maternità all’Ospedale Sant’Anna… e infine via libera alla cabinovia per la Pietra di Bismantova, con stazione di partenza dalla piazza dell’ex Consorzio.
Davoli conclude con le parole di rito: “Questi solo alcuni dei progetti per sbloccare l’economia, l’occupazione e il ripopolamento del nostro comune e di riflesso del nostro Appennino“.
Tra le varie reazioni c’è quella di Riccardo Bigoi che il 25 gennaio scrive: “Mi pare un programma sensato e condivisibile, cabinovia esclusa (mi pare esteticamente uno scempio e di difficile approvazione a livello legislativo, visto che la Pietra fa parte del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano). Macello, mercato, campeggio e magazzino per il Parmigiano Reggiano sarebbero utili e necessari a mio avviso”.
Con la risposta dell’aspirante sindaco Alessandro Davoli (pochi minuti dopo) si entra nel vivo di questo post. Queste righe vanno infatti lette con attenzione. Proprio perché per noi sono impossibili da condividere le proponiamo integralmente:
«Cabinovie e funivie sono funzionanti da più di un secolo in nazioni europee come la Svizzera, la Francia, la Spagna, il Portogallo. E sono collocate nei panorami più belli e più protetti delle Alpi e dei Pirenei, ecc. Sono meno impattanti degli elettrodotti o delle linee telefoniche fuori terra che attraversano il nostro territorio in lungo e in largo, con ampi disboscamenti, vere e proprie strade nel verde, per l’abbattimento degli alberi prossimi alle linee.
La fruizione turistica del nostro magnifico ambiente permetterebbe un’occupazione numerosa, diffusa e una economia sana. Interventi che di riflesso porterebbero a una reale difesa delle bellezze naturali e del “panorama”. Solo dei miopi politici (del Pd) hanno sino ad oggi bloccato l’economia ambientale non inquinante e quindi il benessere generale della nostra popolazione. Strade pessime, statali e provinciali, investimenti privati sistematicamente ostacolati, bacino idroelettrico di Vetto mai partito, ecc. Castelnovo ne’ Monti, un tempo rinomata “stazione climatica”, tanto da ospitare anche un sanatorio, è diventato un paese in lenta agonia, con pessime costruzioni pubbliche a scatola da scarpe (ispirate e progettate da architetti di sinistra che forse hanno preso a modello i palazzi in grigio cemento dell’ex Unione Sovietica), esempio Peep e polo scolastico Cattaneo Dall’Aglio. (Disgraziati quelli che hanno progettato tetti piatti in montagna, a settecento metri sul mare).
Di fronte a una seria e non allineata proposta, la nostra, spunta ancora la querula voce di Vittorio Bigoi (che non conosco personalmente, ma al quale forse non sono simpatico…) (qui Davoli confonde Riccardo con Vittorio, equivoco chiarito nel dialogo successivo, che qui non riportiamo, NdR). A breve mi aspetto gli strilli degli ambientalisti di professione, o il proprietario… pardon il Presidente del Parco Nazionale, il pensionato ex senatore Pd, Fausto Giovanelli, intervenire e dire l’ennesimo no.
Qui da noi abbiamo un’impresa che definire ottima è poco, condotta da un energico e intelligente concittadino; azienda che è stata quasi sempre costretta a lavorare e fare fortuna, fuori di qui e in altre regioni. Forse perché non è una cooperativa di sinistra. Bene, questa azienda ha costruito teleferiche, flyline e cabinovie in altri luoghi, con grande successo. Impiega numerosi concittadini, e se potesse liberamente operare qui, ne impiegherebbe altri. Nostri giovani che potrebbero rimanere dove sono nati (qui si evince che l’appalto per la costruzione dell’impianto praticamente sarà del tutto “inutile”, NdR). Caro Bigoi, lei le vede le decine di negozi chiusi, non solo nei comuni del crinale ma anche a Castelnovo ne’ Monti? Li vede? Ci fa un ragionamento sopra? Le vede le decine e decine di case e appartamenti con il cartello vendesi? Lo sa che hanno chiuso il reparto maternità nel nostro Ospedale, e che stanno tagliando servizi come il ginecologo di notte e molti esami di laboratorio che ora si devono andare a fare a Reggio?
Castelnovo ne’ Monti non ha necessità di chiacchiere e di “filosofie” politiche di sinistra (che hanno fatto solo enormi danni), ma di una scossa intensa, di un cambiamento di persone nelle amministrazioni (sempre in mano totale alla “cosiddetta” sinistra) e un cambiamento di programma. Io e la mia lista, Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia ci presentiamo per questo. (Sono aperto a contributi del M5S e di uomini e donne di sinistra!) È ora di svegliare Castelnovo ne’ Monti, da più di vent’anni come la bella addormentata nel bosco, sotto un malefico incantesimo. È ora di dire: “Apri gli occhi principessa”! (Alessandro Davoli)».
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A distanza di quasi tre anni desidero esprimere anch’io un giudizio sulla proposta di cabinovia alla Pietra di Bismantova: DEMENZIALE.
Demenziale come una funivia dalla Doganaccia fino al Lago Scaffaiolo.
Demenziale quasi come una funivia da piazza San Pietro fino in cima alla cupola della Basilica di San Pietro.
Non è che anche loro usino questi sistemi per farsi pubblicità ?
Di sicuro si parla di loro.
gente lungimirante…
Qui siamo veramente fuori di testa. Incopentenza e ARROGANZA si fondono.
Complimenti questi sono i personaggi a cui diamo la nostra rappresentanza.
Francamente faccio fatica a pensare a qualcosa di più inutile e impattante di una cabinovia sulla Pietra.
Inutile perché in mezz’ora dall’eremo si arriva in cima e impattante perché distruggerebbe il pianoro sommitale.
Detto questo, direi che la Pietra è uno dei pochi posti che conosco per difendere il quale sarei disposto a passare aller vie di fatto!
Arrogante come da tradizione del suo partito e assolutamente miope
In quanto a “miopia dei politici” il signor Davoli mi sembra gravemente affetto da una forma grave e forse incurabile!
Spero solo che chi debba decidere per questa cabinovia abbia un pò più di assennatezza!