Migranti dalla Val di Susa di nuovo a rischio vita

A causa dei controlli della polizia francese, ripresi a novembre 2024, che li costringono a salire sulle montagne nella neve a quasi duemila metri.

Migranti dalla Val di Susa di nuovo a rischio vita
di Isaia Invernizzi
(pubblicato su ilpost.it del 9 gennaio 2025)

A dicembre poco più di 1.100 persone migranti sono state assistite da medici e mediche nell’ambulatorio allestito al rifugio Fraternità Massi di Oulx, in Val di Susa, vicino al confine tra l’Italia e la Francia. Alcune di loro avevano sintomi da ipotermia e congelamento, altre fratture e traumi dovuti alle cadute nel tentativo di oltrepassare la frontiera.

Due migranti cercano di oltrepassare il confine sulle montagne tra Italia e Francia (AP Photo/Daniel Cole)

Da novembre gli accessi all’ambulatorio sono più che raddoppiati rispetto ai primi dieci mesi dall’anno, conseguenza dei nuovi respingimenti fatti dalla polizia francese. I controlli con i droni, le motoslitte e le telecamere termiche erano stati interrotti all’inizio del 2024 in seguito a una sentenza della Corte di giustizia dell’Unione Europea, e da allora i migranti non erano stati più costretti a spostarsi di notte sui sentieri del colle del Monginevro, a quasi duemila metri. Le cose sono cambiate da novembre, quando la Francia ha sospeso di nuovo l’accordo di Schengen e rafforzato i controlli alle frontiere, sostenendo che la sospensione è motivata dalle minacce terroristiche e dall’attività delle «reti criminali che facilitano l’immigrazione irregolare e il contrabbando».

Con la ripresa dei respingimenti, le persone migranti sono tornate a rischiare la vita in montagna.

Da oltre dieci anni Oulx (si pronuncia ulcs) è uno dei punti di riferimento nel percorso seguito dai migranti provenienti dal Medio Oriente e dall’Africa. Ogni anno migliaia di persone si fermano qui per qualche ora o alcuni giorni per prepararsi ad attraversare la frontiera in uno dei punti più cruciali e pericolosi delle rotte migratorie. La maggior parte di loro è diretta in Germania e nel Nord Europa.

Fino al 2021 arrivavano soprattutto dai Balcani. Erano persone afghane, pakistane e iraniane che prima di entrare in Italia rimanevano bloccate per mesi nei campi tra la Bosnia e la Croazia, dove spesso venivano picchiate e maltrattate dalla polizia.

Migranti in una galleria in Val di Susa (AP Photo/Daniel Cole)

Dal 2023 i flussi sono cambiati. A Oulx hanno iniziato ad arrivare soprattutto persone partite dal Marocco, dalla Guinea, dal Camerun e dalla Costa d’Avorio seguendo la rotta del Mediterraneo centrale e in minima parte la rotta balcanica, dopo aver raggiunto la Turchia. Molti sono giovani. In alcuni periodi i minori non accompagnati costituiscono il 20 per cento degli arrivi, ma ci sono anche donne e intere famiglie.

Prima di salire sui pullman verso il paese di Claviere, il punto di partenza del cammino verso il confine, quasi tutte le persone si fermano al rifugio Fraternità Massi, aperto nel settembre del 2018 e gestito dalla fondazione cattolica Talità Kum. A loro viene offerto un letto dove dormire o riposarsi, un pasto caldo, bagni e docce. Negli anni associazioni e volontari sono riusciti a procurare giacche pesanti e scarponi doposci per affrontare il freddo e la neve nei mesi invernali. L’assistenza sanitaria viene garantita dalle associazioni Medici per i diritti umani e Rainbow for Africa, oltre che dalla Croce Rossa. La diaconia valdese offre invece assistenza legale gratuita.

L’ingresso del refettorio del rifugio Fraternità Massi (Marco Alpozzi/LaPresse)

Fino al marzo del 2021 molte persone venivano accolte anche nella casa cantoniera dell’Anas occupata nel dicembre del 2018 e ribattezzata “Chez JesOulx”, gestita da attivisti che fanno parte della rete internazionale chiamata “no border” legata ai movimenti anarchici e No TAV. Anche loro offrivano cibo, vestiti e assistenza medica in modo più informale. In seguito allo sgombero del marzo del 2021, 19 persone sono state denunciate e processate, infine assolte in primo grado e in appello. I giudici hanno riconosciuto lo scopo sociale dell’occupazione, che ha consentito di salvare delle vite.

Dal 2015, quando la Francia ha sospeso per la prima volta gli accordi di Schengen, decine di persone sono morte nel tentativo di entrare in Francia dalla Val di Susa. Molte sono morte assiderate dopo essere cadute ed essersi ferite nei boschi, o dopo aver perso i sentieri. L’inverno è il periodo più pericoloso, ma diversi migranti sono morti anche nei mesi estivi quando le temperature in montagna sono comunque basse, soprattutto di notte.

Per anni il passaggio sui sentieri è stato l’unico modo per tentare di eludere i controlli della polizia francese, sofisticati e insistenti. I poliziotti di frontiera usano droni, visori notturni e telecamere per individuare le persone nei boschi. D’inverno si spostano con le motoslitte. Anche dopo aver oltrepassato il confine, nessuno può dire di avercela fatta prima di raggiungere il paese di Briançon. In base all’accordo di Chambery, firmato tra la Francia e l’Italia nel 1997, tutti i migranti che vengono trovati in territorio francese tra il confine e Briançon vengono riportati in Italia e affidati alla polizia italiana.

Ci sono altri due modi per tentare di entrare in Francia. Il primo consiste nel salire sul treno che dalla Val di Susa porta in Francia, ma ogni carrozza viene controllata dai poliziotti che chiedono i documenti soprattutto in base al colore della pelle. I treni sono fermi dall’agosto del 2023 a causa di una frana: le corse, e quindi i controlli, riprenderanno il prossimo marzo. Alcuni tentano con l’autobus, anche in questo caso controllato prima di entrare nel tunnel del Frejus. Sul grande piazzale fuori dalla galleria c’è un container, una sorta di posto di blocco della polizia italiana e francese. Qui i respingimenti vengono fatti direttamente in territorio italiano, in modo piuttosto eccezionale per le leggi che regolano responsabilità e autorità delle frontiere.

Migranti in attesa di salire sul bus che li porterà a Claviere (Marco Alpozzi/LaPresse)

Durante i controlli la polizia francese consegna ai migranti irregolari un documento chiamato refus d’entrée, il divieto di ingresso. In seguito le persone vengono riportate in Italia e affidate alla polizia italiana che le invita a presentarsi in questura per formalizzare la domanda di asilo. Quasi tutte preferiscono tentare di passare di nuovo la frontiera.

Alle frontiere tra l’Italia e la Francia i controlli non dovrebbero esseri così rigidi, in virtù dell’accordo di Schengen che 30 anni fa istituì una zona di libera circolazione di merci e persone in quasi tutti i paesi dell’Unione Europea più Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera. Secondo le regole europee un paese ha il diritto di sospendere temporaneamente la libertà di movimento prevista da Schengen «come misura di ultima istanza» e «in situazioni eccezionali», anche in occasione di grossi eventi sportivi o in altri casi straordinari, come fu per esempio la pandemia di Covid. Dal 2015 la Francia rende ordinaria questa straordinarietà: ha rinnovato la sospensione di sei mesi in sei mesi.

Questa politica repressiva è stata contestata per anni da molte associazioni italiane e francesi. Nel settembre del 2023 la Corte di giustizia dell’Unione Europea ha infine accolto un ricorso presentato da molte associazioni e ha imposto alla Francia di rispettare le regole sui rimpatri. Nella sentenza si legge che la Francia non può respingere immediatamente i migranti che cercano di entrare nel paese attraverso le frontiere con i paesi vicini. Secondo la Corte, i migranti che arrivano in Francia passando illegalmente per le frontiere con paesi confinanti che fanno parte dell’Unione Europea non possono essere respinti subito, ma devono poter «beneficiare di un certo termine per lasciare volontariamente il territorio».

Il Consiglio di Stato francese ha preso atto di questa sentenza il 2 febbraio del 2024. Da allora, fino a novembre, le persone hanno potuto superare la frontiera a piedi lungo le strade. La polizia francese faceva firmare loro un documento con cui dichiaravano di voler presentare domanda di asilo in Francia. A quel punto potevano passare. «Per buona parte del 2024 le persone non hanno dovuto inerpicarsi sulle montagne, non sono state costrette a passare la notte fuori al freddo o a scappare dalla polizia», dice Federica Tarenghi, coordinatrice medica dell’associazione Medici per i diritti umani che opera al rifugio Massi di Oulx. «Abbiamo assistito persone che avevano problemi di salute dovuti al viaggio fino a Oulx: nessuno rischiava più la vita alla nostra frontiera».

Un migrante cammina su uno dei sentieri che portano in Francia (AP Photo/Daniel Cole)

Dall’inizio di novembre la polizia è tornata a controllare la frontiera come in passato, le persone sono tornate sui sentieri, e la libertà di movimento prevista da Schengen è stata sospesa ancora per sei mesi, fino alla fine di aprile.

Nel 2024 inoltre non è stato rinnovato il fondo del ministero che finanziava alcune organizzazioni come Talità Kum. Il rifugio Fraternità Massi dovrà fare a meno di circa mezzo milione di euro, essenziale per sostenere l’accoglienza. Nelle ultime settimane sono state organizzate raccolte fondi e concerti per aiutare le associazioni che lavorano nel rifugio. Se sarà costretto a chiudere, migliaia di persone che arrivano a Oulx non avranno un posto dove dormire né assistenza sanitaria prima del rischioso passaggio del confine.

6
Migranti dalla Val di Susa di nuovo a rischio vita ultima modifica: 2025-01-30T05:52:00+01:00 da GognaBlog

Scopri di più da GognaBlog

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.

334 pensieri su “Migranti dalla Val di Susa di nuovo a rischio vita”

  1. il riconoscimento dei diritti europei anche ai non europei

    Chissà cosa vuol dire…

  2. Di che misura?
    Sai è per la camicia di forza!
    Non vorrei andasse larga…su Amazon c è larga scelta.

  3. SE, A UN CERTO PUNTO, CI SARA’ DA IMBRACCIARE IL MITRA E USARLO, LO USERO’ SENZA TANTI PROBLEMI

    hahaha! ragazzi, ha sbroccato di nuovo!
     
    PS: per l’Illuminismo tutte le religioni sono uguali e comunque subordinate alla legge dello stato laico. Il conflitto più grande, storicamente e per ovvi motivi, l’Illuminismo lo ebbe in particolare con le religioni cristiane. La teoria delle radici giudaico-cristiane è spazzatura che si trova solo sulla stampa/editoria di estrema destra, spazzatura nel senso che si fonda su teorie posticcie, che non stanno in piedi, sbrodolate per un certo tipo di pubblico (un migliaio di copie vendute significa un migliaio di bavosi che poi si rivendono la spazzatura nei social).

  4. Veramente l’asilo infantile è quello composto da tutte le oche che starnazzano isteriche…
     
    Mi sa invece che alle medie, anzi forse addirittura alle scuole elementari, dovreste tornarci voi, considerati i minestroni che fate sempre: per società giudaico-cristiana NON si intende una società intrisa di tali fedi religiose, dove tutti vanno in chiesa o in sinagoga… ma una società che, seppur laica, pone i suoi pilastri ideologici nella tradizione del classicismo sviluppatosi in questa aera del mondo. La nostra società è “aristotelica” non perché incorporiamo i principi filosofici di Aristotele, ma perché tutta l’organizzazione sociale è costruita su una cascata di principi che generano il loro livello successivo. Il grande tema dei diritti, a voi molto caro, si inserisce in tale filone, risultando perfettamente coerente con i principi dell’Illuminismo, che in quanto tali NON sono religiosi. Inoltre l’impostazione giudaico-cristiana della ns società  comprende anche una serie di “valori esistenziali” che per noi “contano” anche se siamo laici o addirittura non religiosi. Invece l’impostazione islamica è la negazione della nostra società e soprattutto dei nostri valori: ecco perché gli islamici sono una massa tumorale per la ns società e, se aumentano di numero, potrebbero UCCIDERE la società europea, poiché la islamizzeranno. IO COMBATTO CONTRO QUESTA EVENTUALITA’ E SE, A UN CERTO PUNTO, CI SARA’ DA IMBRACCIARE IL MITRA E USARLO, LO USERO’ SENZA TANTI PROBLEMI: IL FINE GIUSTIFICA I MEZZI.

  5. La mia weltangschauung è molto più complessa e articolata e si estende ben oltre ai tre concetti base che avete individuato. Ma batto e ribatto su detti concetti per tre motivi chiave: 1) gli interlocutori sono spesso poco raffinati e quindi non capiscono oltre il limite di un “concetti base”; 2) tali concetti sono in effetti fra i pilastri portanti della mia visione del mondo (seppur non gli unici); 3) su tutti e tre i punti citati occorre fare una profonda pulizia di pensiero, non solo sui blog, ma in generale nell’opinione pubblica. Infatti occorre: 1) smontare la cultura dell’immigrazione (=altrimenti tale cultura ci riempie di afro-islamici); 2) occorre sostenere gli ebrei (che sono nostri fratelli di sangue e di cultura occidentale e stanno combattendo, anche per noi, contro gli islamici del M.O.); 3) occorre contrastare l’approccio della “montagna per tutti” (perché la montagna è una bella attività se resta per pochi: una montagna per tutti si sbagascia irreversibilmente e lo vediamo semplicemente guardandoci intorno tutti i giorni). Combatto queste tre battaglie (in realtà ne combatto numerose) ovunque e non solo su questo blog. Le combatto attraverso articoli, interventi, dibattiti, tavole rotonde, azioni politiche e “civiche” e semplicemente attraverso il mia semplice modo di vivere nella spicciola quotidianità

  6. le repliche al nostro non si scrivono tanto per lui

    Sono d’accordo. Del resto lui lo ha messo in chiaro, che non ha intenzione di dialogare. Quindi è reciproco!
     
    Lui che rappresenta la “pancia” (dice “statisticamente”, perché evidentemente è molto ignorante di statistica): i prodotti della pancia sono quello che sono ed è giusto, davanti a certe “deiezioni”, piantare un cartello con la scritta ATTENZIONE. Così che gli altri passanti la prendano larga, andandosene per la loro strada.
     
    E c’è infine da dire che, se anche si trattasse di un personaggio più educato e più contenuto, cosa gli si può dire a uno che mescola Illuminismo e religione (giudaico-cristiana!): lo si può solo invitare a farsi una ripassata sui libri delle Medie. Torna a studiare, bello: questo è un forum per adulti 🙂

  7. Bhe… non è vero quello che si afferma. C’è eccome una cultura dell’immigrazione, da parte di una certa frangia (anche strettamente politica ma soprattutto non parlamentare: intellettuali, giornalisti e singoli cittadini) che mettono il riconoscimento dei diritti europei anche ai non europei DAVANTI alla tutela di noi europei (andate all’inizio di questo dibattito e vedrete che anche qui ci sono persone che si esprimono in quella direzione…). Questa “cultura dell’immigrazione”, che si contrappone ad una gestione efficace e d intelligente dell’immigrazione (=rimpatri e/o spostamenti in centri in Albania) è numericamente in calo, giorno dopo giorno, ma esiste ancora e abbatterla è un passaggio obbligatorio per arrivare a estirpare il “tumore” sociale costituito dagli islamici.
     
    Per quanto riguarda fare i discorsi chiari agli islamici sulla laicità della società, sono parole al vento. Basta guardarsi intorno nella realtà quotidiana. Cnq, io personalmente NON mi fido della possibile “redenzione in termini di europeizzazione” degli islamici. loro arrivano qui, si “stanziano” (chi bivaccando nelle stazioni, chi tornando lavoretti e portando moglie e figli…) e continuano a vivere nella loro modalità islamica, che è IMCOMPATIBILE con una società europea per cui  risultano SOLO una massa tumorale a danno di noi europei. Liberiamocene prima che gli isalmici “uccidano” la nostra società, che tra l’altro è la società dei diritti di cui VOI siete i grandi sostenitori innamorati (dipendesse da me, ridurrei i diritti perfino per gli italiani… ). Faccio questa battaglia non tanto per me (che al limite mi rintano in una baita in alta montagna e, a chi si profila all’orizzonte, gli sparo una palla in fronte senza sapere neppure di chi si tratta), ma per i nostri figli, nipoti e bisnipoti.
     
    INFATTI LA CONSEGUENZA PEGGIORE DELL’ACCETTAZIONE DEGLI IMMIGRATI ISLAMICI E’ CHE CONDANNERETE LE NOSTRE FUTURE GENERAZIONI A VIVERE IN UNA SOCIETA’ ISLAMIZZATA: non fosse che solo per questo, meritate di esser spazzati via dalla realtà

  8. Scrive Regattin:

    pensi che Crovella legga il tuo commento? C’è solo una via: ignorarlo completamente, evitare di leggere gli stessi commenti che scrive da anni, sempre uguali. Ne ha 3: uno contro gli immigrati, uno per gli amati ebrei e uno per la montagna per pochi. Sempre gli stessi 3 concetti che ripete a pappagallo da anni. Continuare a leggerlo e commentarlo è un sopruso all’intelligenza umana. Meglio lasciarlo annegare nella sua brodaglia indigesta.

    E ha perfettamente ragione su tutto (specialmente sui 3 concetti).
    Mi permetto solo di aggiungere che le repliche al nostro non si scrivono tanto per lui (abbiamo da tempo capito che è inutile), quanto per gli altri lettori, che capiscano che non siamo sul CrovellaBlog e che ci sono anche opinioni diverse (oltre che, a volte, per confutare affermazioni semplicistiche, imprecise, sballate o anche false).

  9. islamizzazione dell’Europa
    gli afro-islamici sono come una massa tumorale

    Parliamo di una minoranza che, ci può stare, è culturalmente, e soprattutto per motivi religiosi, molto diversa da noi. Capisco anche il concetto di “tumore”, nel senso che, dice il nostro amico, qui: bisogna prenderli di petto subito, adesso che sono ancora una minoranza, prima che si moltiplichino e vadano da tutte le parti.
     
    Per certi aspetti della loro cultura, non lo nego, e a maggior ragione partendo da un punto di vista femminile, ho poca simpatia anch’io. Ci sono cose detestabili, della loro cultura. Ma ci sono, del resto, cose che non vanno bene anche della cultura “giudaico-cristiana”. Se siamo “figli dell’Illuminismo”, faremmo bene a sbarazzarci in fretta delle nostre “radici giudaico-cristiane”, perché più che radici sono catene (ma uno che scrive “società giudaico-cristiana, figlia dell’Illuminismo”, penso che debba tornare un po’ a studiare…).
     
    Una società laica che mette bene le cose in chiaro: fatevi pure i vostri ramadan e i vostri eid, ma rispettate le leggi laiche dell’Europa. Tempo (massimo) due generazioni e sono tutti europei. Basta vedere che tipo di musulmani sono gli albanesi (super tranquilli! sono dei nostri!).
     
    E non c’è nessuna “ideologia dell’immigrazione”, solo la consapevolezza che non si può fermare il vento con le mani. E che un atto di solidarietà e di accoglienza, in genere, produce riconoscenza e, piano piano, apertura, anche in chi è più prevenuto.

  10. Alberto, ma pensi che Crovella legga il tuo commento? C’è solo una via: ignorarlo completamente, evitare di leggere gli stessi commenti che scrive da anni, sempre uguali. Ne ha 3: uno contro gli immigrati, uno per gli amati ebrei e uno per la montagna per pochi. Sempre gli stessi 3 concetti che ripete a pappagallo da anni. Continuare a leggerlo e commentarlo è un sopruso all’intelligenza umana. Meglio lasciarlo annegare nella sua brodaglia indigesta.

  11. Violenza ed intolleranza, nei confronti di una persona che cerca solo il dialogo, un confronto, e lo fa con educazione e rispetto delle idee altrui. Se scrivi su questo blog non puoi dire:

    CONSIDERO LE TUE ESTERNAZIONI SOLO UNA MONTAGNA DI CAZZATE DA VECCHIO RIMBAMBITO

    Queste sono OFFESE !!
    Se scrivi su questo blog, devi rispettare le idee degli altri che possono essere diverse dalle tue. Puoi non condividere, non essere d’accordo, ma rispettare SI!
    Se non lo sai fare, perchè sei un violento intollerante, devi cambiare luogo e confrontarti con i “BRAVI”  della tua risma.
    Però ricordati, che il mondo gira…e prima o poi rimbambiti ci si diventa tutti, e allora magari qualcuno, invece di porgerti una mano,  ti darà un calcio nel culo.
    Medita, Crovella, medita…
     

  12. Questa è la mia opinione PERSONALE, che si incentra sul tema immigrazione, ma che coinvolge la visione a 360. Non nego tale posizione e, anzi, la esprimo pubblicamente da tempo (non solo qui). Ma finché è la “mia” posizione, rimane la posizione di un singolo, del tutto irrilevante nel dibattito politico. Se l’opinione pubblica fosse su posizioni a me diametralmente opposte, io combatterei lo stesso per le mie idee, ma resterebbero idee minoritarie. La novità degli ultimi 2-3 anni è che si stanno allineando a posizioni simili alla mia anche i Governi, i quali se sono in carica, significa che sono stati eletti. Il che significa che la mia posizione in merito NON è più solo la posizione di un singolo rincoglionito (=il sottoscritto), ma è una posizione diffusa e in continua crescita, altrimenti i cittadini avrebbero eletto governi di impostazione diversa. Ergo la collettività occidentale si sta muovendo già da tempo verso posizioni come la mia: ormai le vostre sono posizioni di minoranza, se non addirittura di assoluta irrilevanza. Per questo non mi interessa dialogare con individui (a prescindere dal loro nome/cognome e dalla loro storia) che esprimono idee “jurassiche”, destinate a diventare sempre più marginali e ininfluenti nella vita dell’Occidente e dell’Italia in particolare. Dialogare con zombie ideologici è tempo perso. Senza volontà di offendere nessuno in particolare, considero chi, per il volemose tutti bene, fa aumentare gli afro-islamici in Europa un CRETINO TOTALE.
     

  13. Ecco perché considero chi si vuole tutelare i “diritti” (?!?) degli altri (=afro-islamici in particolare), addirittura a scapito dei “nostri2 diritti, un fattore che alimenta la diffusione del tumore sociale. Se non interveniamo per combattere, ridurre e prevedibilmente estirpare tale tumore, il tumore ucciderà la società europea, ossia la società aristotelica, giudaico-cristiana, figlia dell’Illuminismo che proprio a voi piace tanto. Per questo considero “sciocchi” quelli che sostengono l’ideologia dell’immigrazione, perché agiscono per uccidere prospetticamente la società dei diritti che proprio a voi piace tanto (una società islamizzata, s’top cazzo che sarà uno stato di diritto!). Se per tenere fuori dall’Europa le masse immani di afro-islamici, occorre (indirettamente) calpestare i “loro” diritti, io sostengo che sia un prezzo che ci conviene pagare: a mali estremi, estremi rimedi. CONT
     

  14. Il mio obiettivo strategico è evitare l’islamizzazione dell’Europa. Om genere parlo di afro-islamici perché i due insiemi tendono a coincidere, forno non al 100%, ma quasi, per cui considero allo stesso modo. Cmq nella definizione di afro-islamici metto dentro anche pakistani, bengalesi, iraniani, palestinesi, ecc ecc, insomma individui NON africani, ma islamici. Il problema degli islamici è che (salvo rarissime eccezioni individuali) non si europeizzeranno mai, perché l’Islam è molto di più di una semplice fede religiosa, è un corpus di norme che codificano rigidamente anche il comportamento individuale nella spicciola quotidianità. Chi nasce in una paese islamico e arriva in Europa a 20-30 anni, ha una forma mentis già troppo codificata dalle regole islamiche e quindi non riusciremo mai a europeizzarlo. A questo punto scatta una questione numerica: più islamici avremo in Europa e più elevato è il rischio dell’islamizzazione della società europea. In partica gli afro-islamici sono come una massa tumorale: respingerli ed espellerli (salvo quel numero che serve per le ns esigenza produttive e chae siamo in frado di tenere sotto controllo sul profilo ideologico-politico-comportamentale) è come combattere il tumore. Accettarne a dismisura significa invece agire per favorire il diffondersi della massa tumorale nella ns società. CONT
     

  15. Le parole ed i toni urlati nel commento 43, sono la dimostrazione del livello di violenza, intolleranza dello squadrista CROVELLA.

    Senza contare che, urlando a quel modo, sputacchia sul monitor 🙂

  16. Le parole ed i toni urlati nel commento 43, sono la dimostrazione del livello di violenza, intolleranza dello squadrista CROVELLA.

  17. sono statisticamente rappresentativo del trend in essere
    la pancia elettorale europea

    A parte la curiosa idea di statistica, quello che colpisce, qui, è il riferimento compiaciuto a una certa parte del corpo, quella di cui il nostro amico si erge a rappresentante statistico: la pancia. Dicevo nel mio commento precedente, idealmente si dovrebbe venire su un forum a esprimere dei pensieri. E i pensieri, come si sa, partono dal cervello. I prodotti della pancia sono altra cosa, non a caso quando si è spaventati si usa dire: “mi sto cagando sotto”. In buona sostanza molte delle battaglie “politiche” del nostro tempo si giocano sulle paure della gente, sulle loro fobie, sulle paranoie: ma non sempre chi ne è vittima, chi vive cioè nel terrore (del diverso, dello straniero, ma anche, per altre forme di sensibilità, della catastrofe climatica, ecc.), è disposto a spiattellare tutto in pubblico. Si direbbe che, nel nostro, scatti una forma patologica di logorrea, una pulsione irrefrenabile a tenere il punto. Con risultati quasi comici.
     
    Peccato per lui. Si degnasse, per un attimo, a leggere quello che gli altri scrivono, le segnalazioni che fanno (a Francesco Costa, all’ottimo libro di JD Vance, solo per dire di due cose che aiutano molto, per esempio, a comprendere gli americani “di destra”, anziché limitarsi a picchiettare nervosamente sulla tastiera “viva Trump!”). Ma ha tutta l’aria d’essere una partita persa.
     
    PS: Placido Mastronzo, you have good taste in music!…
    https://www.youtube.com/watch?v=xZeVxLkGjrA

  18. A ME NON INTERESSA IL DIALOGO CON GENTE COME TE. NON MI INTERESSA “CAPIRE” NE’ TANTO MENO CONDIVIDERE LE TUE IDEE, CHE GIUDICO DELLE STUPIDAGGINI ASSOLUTE, E NON MI INTERESSA NEPPURE CHE TU CAPISCA LE MIE, TANTO NON CI ARRIVI
    Io sono un tifoso della squadra avversaria

    Magari basterebbe mettersi d’accordo su questo punto: c’è chi viene qui per dialogare, e c’è invece chi “non gliene importa un fico secco”, perché è venuto qui per tifare. Segnalabile il fatto che gli sia stato censurato un commento, ieri l’altro, a stretto giro di click, e che nonostante questo abbia continuato a sproloquiare come se niente fosse. Probabile che Gogna abbia un debito di riconoscenza, ma è chiaro che ci sta provando, in qualche modo, a rimetterlo al suo posto (quantomeno quando quello pretende di dettare la linea editoriale: “Gogna ha deciso così, e io mi comporto di conseguenza”). Impresa ardua, però. 
     
    Curioso, peraltro, che venga a tifare sotto a un post che parla di immigrazione. Su questo punto le politiche di governo sono sempre state le stesse, indipendentemente dal “colore” dei governanti. Fino a prova contraria gli accordi con la Libia li ha inventati il Partito Democratico, che nei confronti dell’aguzzino fermato a Torino si sarebbe comportato esattamente come i rappresentanti del governo attualmente in carica.
     
    Uno potrebbe provare a esprimere un pensiero sull’immigrazione, indipendentemente dalle politiche di questo o quel governo, ma a quanto pare non ce n’è motivo, di pensare. Siamo qui per tifare.

  19. Bertoncelli. Il blog rispecchia la comunità montagnarda contemporanea. E’ un po’ come quelle falesie dove per scoprire la bellezza devi farti strada tra le deiezioni degli umani e le loro tracce. Così è. Certo uno si aspetterebbe che questa falesia essendo frequentata da un pubblico adulto, magari un po’ old fashion, avesse degli accessi più puliti, ma chi siamo noi per giudicare? Lo dice pure il Gesuita Argentino: chi sono io per giudicare? Quindi figurati noi vecchi rincoglioniti ricoverati a Villa Alzheimer in preda ad ansie da morte incalzante 🤘. Rassegniamoci dunque turandoci il naso e magari ogni tanto frequentando per depurarci luoghi un po’ meno inquinati, ammesso che ce ne siano. Però con un po’ di fatica si possono ancora trovare ma è meglio non dare troppe indicazioni, altrimenti si inquinano. Zitti zitti e solo passaparola. Ciao ciao. 

  20. PER GLI ARGOMENTI TRATTATI
    IL TENORE DEI DIALOGHI
    LO SPESSORE DEI VOCABOLI 
    SI CONSIGLIA LA LETTURA 
    AD UN PUBBLICO ALPINISTICO  SCAFATO E DOTATO DI CASCHETTO        —    PICCOZZA   —
    EVENTUALMENTE ACCENDERE
    IL PARENTAL CONTROL
        

  21. “Il suo primato è ancora imbattuto.”
    Ad essere imbattuta è la stupidità proterva che pretende essere verità di fede.

  22. L’autore del commento 43 si merita di essere condannato alla fustigazione: venti nerbate nella pubblica piazza sulla chiappa destra e altrettante sulla sinistra. Beninteso, chiappe nude al vento.
    Oltre a un mese di espulsione dal forum.
    Oltre a un doveroso biasimo ufficiale dell’amministratore del blog.
     
    N.B. Mi offro come fustigatore.
    P.S. Roberto, ti ricordo che Carlone raggiunse il massimo con il sottoscritto, quando anni fa mi minacciò di prendermi a randellate in mezzo alla fronte. Il suo primato è ancora imbattuto.

  23. Bertoncelli. Rileggi il 43 gentilmente a me dedicato e scritto tutto in lettere maiuscole e pure in grassetto. Meglio ignorare e uscire dalla latrina imbrattata facendola nel prato, non trovi ? sperando che all’autogrill successivo nel cantone di Graubunden un po’ più calvinista le cose vadano meglio. Tanto non ho neppure speso un franco come a Bellinzona dove però poi se consumi te lo scalano 😀 ciao ciao e Gute Nacht

  24. Alberto, il mio commento era rivolto a tutti noi.
    Anche Carlo le spara in maniera pesante, mentre potrebbe risparmiarsi di trattare i suoi interlocutori come minus habens ed esprimersi in altro modo, senza bastonate (neppure figurate). In piú non dovrebbe scordarsi di ciò che ha scritto una settimana o un mese prima. 
    Ci tocca leggere spropositi, farneticazioni, assurdità? Non si tace; si risponde anche con toni duri, però senza offendere. Vale per tutti, compreso il sottoscritto.
    A volte conviene scrivere e poi lasciar decantare. Dopo un po’ può succedere di pentirsi e cosí sostituire qualche parola troppo pesante. Parlando con Crovellik si può osare di piú perché lui è corazzato, però sempre evitando insulti.
    Carlone, vale anche per te. Giusto? 

  25. Fabio, sono insulti anche i giudizi su chi la pensa diversamente, urlati con  DISPREZZO. Si semina quello che si raccoglie. Sputi veleno? Raccogli sassate!

  26. Addendum. Bertoncelli, questo non è un Forum ma le sezioni commenti di un quotidiano inserito in un sito che comprende altri formati. Hai notato che su Sherpa non succede quello che succede qua ma il clima è molto più rilassato? Secondo me gioca un ruolo il format e pure la periodicità. Il quotidiano scatena di più gli estrogeni, il settimanale meno, per non parlare del mensile. 

  27. Bertoncelli. Mi ero dimenticato: c’è anche una sesta soluzione, quella che applicano a Bellinzona. Far pagare un Franco per ogni utilizzo. Non è risolutiva ma può funzionare in parte. Come sempre con qualche prezzo. Avevo proposto in proposito tempo fa  a Gogna di fare un abbonamento premium a 20/25 € annui che da’ accesso alla possibilità di commentare e magari ad articoli selezionati al di fuori della scadenza quotidiana, scadenza che io personalmente ridurrei comunque  a favore di una meno pressante necessità di coprire ogni giorno. Con il pagamento di scremerebbe. Si eviterebbero le doppie /triple identità e si ricaverebbero le risorse per pagare anche qualcuno che gestisca la moderazione, cosa che richiede tempo ed energia. E’ una possibilità, anche questa. Qualcuno lo ha fatto. Bisognerebbe vedere cosa comporta in termini di accettabilità per editore, contributori e lettori. 

  28. ERRATA CORRIGE
    Il mio riferimento precedente è naturalmente al commento del buon Pasini (n. 71) che, per rimanere in tema, questa volta l’ha fatta fuori.

  29. @ 70
    In un forum la soluzione piú semplice è la
    “b) Dare una mano di bianco periodicamente alle pareti.”
     
    Il che, nel nostro caso, significa questo:
    “Eliminare i commenti con insulti”.
    … … …
    “[…] oppure ogni tanto farla fuori, magari sul prato così non vedi le scritte.”
    Non sono io a dover andare fuori per evitare di leggere insulti, ma è chi insulta che deve essere buttato fuori. In un consorzio civile funziona cosí.

  30. Caro Bertoncelli, per impedire le scritte sulle latrine (ci sono anche ogni tanto anche  al Movenpik di Bellinzona) hai 5 possibilità: a) Contare sulle capacità di regolare i propri “estrogeni” da parte dei frequentatori b)Dare una mano di bianco periodicamente alle pareti c)Creare pareti dove non c’è modo di scrivere ne’ di incidere con il temperino o altro. d)Togliere le porte e le divisioni tra i bagni e lasciare che il controllo sociale faccia il resto. e) Creare pareti con incorporata una sirena o un brano musicale ad esempio di musica tradizionale svizzera (terribile!) che scatta quando qualcuno ci scrive sopra Ne vedi altri? oppure rassegnarsi e applicare l’umana capacità di sopportare quasi tutto, sviluppata in modo particolare nei vecchi alpinisti, oppure ogni tanto farla fuori, magari sul prato così non vedi le scritte. 

  31. “Forse il problema di Crovella sta nel circondarsi e frequentare delle teste di cazzo. Oltre ad esserlo pure lui.”
     
    Posso pretendere di non veder piú simili insulti triviali nel forum, da qualunque parte provengano?
    In caso contrario si scade al livello delle scritte sui muri delle latrine pubbliche.

  32. Da Costa a Costa “Prima di insediarsi alla Casa Bianca per la prima volta, poco più di otto anni fa Donald Trump disse ai suoi collaboratori che per comunicare efficacemente dovevano immaginare e costruire ogni giornata come un episodio di una serie tv.,,,, In quegli anni Steve Bannon la mise giù ancora più esplicita. «I Democratici non contano niente. La vera opposizione sono i media. Ma i media sono stupidi e sono pigri, sanno concentrarsi davvero solo su una cosa alla volta. Quindi tutto quello che dobbiamo fare è inondarli. Ogni giorno tirare fuori tre cose diverse. Si attaccheranno a una ma faremo le altre due. E andremo avanti ogni giorno così, bang, bang, bang….. Il caos serve anche a dire inequivocabilmente chi comanda, e ricordare al paese che ora nello Studio Ovale c’è qualcuno che prende le decisioni. E serve a ottenere la valuta più preziosa in assoluto nelle società avanzate contemporanee: l’attenzione delle persone. La strategia del caos di Trump si sposa perfettamente con i limiti dei media e soprattutto dei social media, un business fondato interamente sull’attenzione che ha portato alla costruzione di generatori perpetui di ragioni per arrabbiarsi 

  33. La tecnica di comunicazione di Trump è stata ben descritta da Francesco Costa, un giovane giornalista del Post di cui si è parlato qualche post fa con Genoria. Proverò a riportare un estratto dall’ultimo pezzo sulla sua newsletter intitolato Caos Calmo. Costa mette in evidenza anche i risultati che la tecnica aggressiva negoziale da immobiliarista di Trump ha consentito di ottenere con Canada e Messico, ovviamente come sempre con qualche prezzo. Costa e’ un esempio che il giornalismo è un mestiere, che c’è differenza, come in montagna, tra amatori e professionisti  e che non c’è bisogno di tifare e urlare, perché quello è un altro mestiere. Un po’ come Lacasella sull’’inserto del Dolomiti per i temi di montagna. Due giovani professionisti di grande potenziale. Anche on line, volendo, si possono creare le condizioni per un’informazione di qualità e un dibattito di qualità, anche se è molto più difficile. Ad maiora

  34. @65 La farse su Trump: ho fatto copia e incolla diretto dal Fatto Quotidiano, giornale tutt’altro che governativo… Cam, cambia poco (se l’affermazione di Trump è così o cosà) per il riferimento alla dotazione di armi che gli permettono di fare quelle prese di posizioni pubbliche.
     
    Il governo tedesco se con o senza AfD non cambierà granché SULLA POLITICA DEI MIGRANTI. CDU e AfD hanno già tentato (con il parlamento uscente) di far approvare la legge RESPINGIMENTI. Non è stata approvata ma solo perché c’era ancora una folta rappresentativa dei Socialdemocratici, squadra che (post 23/2)  dovrebbe assottigliarsi assai, mentre AfD potrebbe salire dal 12% al 22%.
     
    Sul punto “insieme statistico ecc”, spigola pure fra le parole, ma il risultato non cambia: io sono un elemento statisticamente rappresentativo di un insieme(di cittadini occidentali) che è destinato a crescer irreversibilmente. Non è che vado in giro a cercarle per poi circondarmene (le teste di cazzo citate dall’altro fenomeno, NdR), piuttosto è che la grande pancia elettorale europea è già oggi e sarà sempre più costituita da individui che, ai vostri occhi, appaiono delle grandissime teste di cazzo. Ma, purtroppo per voi, dovrete accettare di vivere in un Occidente che assumerà sempre più tali caratteristiche. L’ha capito Augias che ha compiuto 90 anni, dovreste capirlo anche voi. Che non vi piaccia questo destino è chiaro a tutti, ma non è demonizzandolo istericamente su un blog che lo cambierete

  35. Forse il problema di Crovella sta nel circondarsi e frequentare delle teste di cazzo. Oltre ad esserlo pure lui.
    Da qui la sua visione ristretta del mondo.

  36. #64 Guarda che non hai la minima idea di quello che scrivi.
    Trump ha detto “penso che…” che è fondamentalmente differente da “scatenerò”. come tradotto male da alcuni giornali italiani ignoranti dell’area a cui ti riferisci.
    Così come un governo tedesco con AfD sarebbe tutt’altra cosa da un governo senza AfD.
    E tu al massimo potresti far parte di un campione statisticamente significativo, ma non sarai mai un campione statisticamente significativo.

  37. @61 Guarda che NON hai la minima idea del mondo in cui vivi. I numeri sono chiari. Trump ha stravinto anche perché è stato votato da milioni di cittadini, compresi quelli delle (ex) minoranze, cioè neri, latinos, donne e gay (minoranze che, in precedenza, erano un giardinetto elettorale del democratici USA). In Europa a naso mi risultano pochissimi i governi di centro-sinistra (Spagna, UK-che però deporta i migranti!, forse quelli della Scandinavia), il resto è principalmente di destra (se non di destra radicale), perché la maggioranza dei cittadini, che ha votato quei governi, è animata dal senso di “chiusura” e dalla domanda di sicurezze-le due variabili chiave nel determinare la destrizzazione dell’Occidente. Se, post elezioni del 23/2, anche la Germania avrà, come sembra, un governo di destra (moderata, cioè senza AfD, o addirittura estrema, cioè con AfD), cari miei siete belli e panati, come si dice a Torino. Non avrete a che fare solo con dei Crovella, perché Crovella sarà solo una versione edulcorata di quelli che troverete intorno a voi ogni giorno. Preparatevi già ora procurandovi tante pinze per turarvi il naso.

  38. Fra le news di oggi. Trump: “Se Hamas non libera gli ostaggi sarà l’inferno”.
    Una affermazione del genere (al di là che Trump ci ha abituato che le “spara”…) presuppone una retrostante posizione militare “robusta”.
    Sennò cosa manda a fare i Marines a Gaza? A organizzare una tombola?

  39. la gente ha voglia di starsene in pace (=chiede sicurezze, al plurale) e non ha più voglia di distribuire diritti a tutti gli esseri umani. La destra soddisfa questa “domanda2 della grande pancia elettorale occidentale.

    E te pensi che intensificando ancora di più i divari sociali, alzando muri verso chi cerca una vita migliore, avremo la pace?
    Povero ILLUSO.
    Preparati a partire per il fronte a difendere i confini.
    Ma già te sei uno di quelli che urla armiamoci e partite. Cioè non sei uno di cui ci si può fidare.

  40. ” io sono uno dei milioni di cittadini europei, ma sono statisticamente rappresentativo del trend in essere”
    Questo poi significa proprio non sapere di cosa significhino le parole…

  41. Trump non ha fatto guerre e, in linea di principio, non intende farne, ma non è certo tipo che ami fare la figura della donnicciola e i suoi carri armati da far vedere in bella mostra li ha e la relativa politica è di quel tipo (muscolare). Non è uno che cerca la soluzione “giusta” sul piano etico, invece cerca la soluzione che fa star bene l’America (tocca a noi seguire gli USA se vogliamo approfittarne). Quindi Trump deve far vedere che, all’occorrenza, armi ne ha a dismisura e potrebbe usarle a dovere. E, coerentemente, chiede le stesse cose agli alleati NATO. Questo è il quadro, magari NON è ancora perfettamente in essere OGGI, ma si va verso questa direzione.

  42. A chi mi definisce una testa di cazzo, segnalo che ha capito (more solito) una beata fava delle analisi esposte e suggerisco di procurarsi una batteria doppia (rispetto agli altri del dibattito) di pinze da naso, con le quali turarsi il naso nei prossimi decenni. Infatti io sono uno dei milioni di cittadini europei, ma sono statisticamente rappresentativo del trend in essere. Significa che vivrete circondati dalle teste di cazzo, perché quelli che ragionano come me saranno tantissimi, e dovrete turarvi il naso a vita oppure emigrare in un atollo in mezzo al Pacifico.

  43. @55 Il riarmo sia USA che europeo ha come principale obiettivo mostrare i muscoli e produrre un effetto deterrente. Però intanto sempre riarmo è e, se qualcuno fa girare le palle, una volta che hai i carri armati nuovi e già schierati…

  44. Il libro di Vance è stato tradotto anche in Italiano con il titolo “Elegia Americana” . Hillbilly era meglio : elegia dello zoticone, del campagnolo per intenderci. E’ scritto molto bene ed è molto utile per capire l’America di oggi. Per chi vuole capire e ragionare ovviamente, con la testa e non con l’Estro. Buona lettura. 

  45. @51. altra presa roma per toma. Sulle spese militari NON ho mica detto che la UE ha affermato che organizzerà un esercito europeo. Magari! (Cnq prima o poi ci si arriverà). Ho scritto che la Commissione UE ha esortato i singoli governi a portare le spese militari almeno al 3% del PIL (qualcuno le vorrebbe addirittura al 5%). E’ una indicazione, ma proviene da quello che è il “governo europeo”. I singoli governi nazionali concretizzeranno queste esortazioni?  Alcuni sì e in fretta perché “ci piace”, altri faranno un po’ di melina, ma l’orientamento generale è verso il riarmo. Lo disse perfino Draghi a settembre. Lo facciamo perché ce lo chiede Trump? A parte che non è verissimo, ma chissenefrega. Basta che lo facciamo. E verrà fatto, perché nessun governo europeo si è apertamente dissociato da tale orientamento della Commissione. per cui si andrà in quella direzione.

  46. Ps. Non mi sembra che Trump da buon figlio di papà abbia fatto nessuna guerra. Il suo vice si’ e’ stato marine in Iraq perché era poverissimo ed era l’unico modo per farsi pagare il college dopo il servizio. Ci ha scritto sopra anche un libro molto bello “ Hillbilly Elegy” . Speriamo in lui e nel buon senso di molti reduci che sanno cosa vuol dire. 

  47. Ma proprio non riuscite a capire che il grane periodo storico iniziato con la ricostruzione post II Guerra è al tramonto se non definitivamente tramontato? Vale per l’Italia, ma non è un fenomeno enucleato dal resto dell’Occidente, come sto ripetendo alla noia è un fenomeno che coinvolge tutto l’Occidente. la gente ha voglia di starsene in pace (=chiede sicurezze, al plurale) e non ha più voglia di distribuire diritti a tutti gli esseri umani. La destra soddisfa questa “domanda2 della grande pancia elettorale occidentale. La gente di destra è di destra proprio perché non è di sinistra: non veniteci a chiedere di riconoscerci nei vostri ideali, sennò saremmo di sinistra anche noi… Abbiamo altri obiettivi e un altro modo, diametralmente opposto al vostro, di vedere la vita e il mondo.

  48. @51 Roma per Toma l’hai preso tu! Guarda che stanno per tenersi le elezioni politiche tedesche: il 23 febbraio. I dati che citi tu sono riferiti al Parlamento tedesco uscente, ormai agli ultimissimi giorni. I dati che ho citato io sono i dati di consenso sulle imminenti elezioni. Fra il dire e il fare c’è di mezzo il mare, per cui occorrerà ragionare a esiti definitivi, ma queste sono le proiezioni del prossimo. l’altro giorno parlavo con un mio conoscente tedesco, cittadino tedesco e là residente, e mi confermava più o meno le stesse cose. Salvo sorprese, che epr carità sono sempre dietro l’angolo, la composizione del Parlamento entrante tedesco sarà molto più spostata a destra rispetto a quella uscente. Da qui un governo più a destra rispetto a quello dimissionario. Al di là dell’effettivo coinvolgimento o meno di AfD nel governo, non si esclude (almeno sui temi dell’immigrazione) un appoggio sensibile di AfD. per cui la specifica politica tedesca sull’immigrazione sarà incentrata su una sola parola: REMIGRATION

  49. Alberto. Da tempo ho rinunciato a ogni illusione di dialogo quando entra in funzione l’Estro. Mio padre, uomo allevato dalla Regia Marina alla base navale di La Spezia, diceva che quando rullano i tamburi di guerra sono contenti solo quelli che sanno che a farla non saranno loro o i fanatici di tutti i colori, che in combattimento sono i compagni più pericolosi e lui ne sapeva qualcosa avendoli visti alla prova sulla sua nave. Io quel tipo di guerra non l’ho fatta per mia fortuna, a differenza dei miei colleghi coetanei americani che andarono di leva in Vietnam e i cui ricordi ho condiviso nelle tristi conversazioni alcoliche serali post lavoro, ma la lezione ce l’ho ancora in testa e non la smetterò, finché campo, di cercare di fare il possibile perché i nostri nipoti possano condividere la nostra fortuna e non la sfortuna dei nostri padri e nonni, che poi è la sostanza del discorso del Capo dello Stato a Marsiglia. Ciao

  50. Tocca rispondere alle solite sbrodolate false e tendenziose di Crovella:
    Primo:
    al Bundestag al momento AfD è al 12% (non al 20%), consistente ma comunque minoranza. A fine mese vedremo, comunque pare che CDU-CSU voglia continuare con il muro
    Secondo:
    L’Europa al massimo ha promesso di aumentare le spese militari, ma per ora non si è mossa. In ogni caso al massimo è da ritenersi una sorta di “tassa” agli USA, perché un esercito europeo, o anche solo un comando comune, è semplicemente impossibile, perché non esiste un Governo comune e una politica estera comune  e prevedibilmente non ci saranno nel futuro prossimo, sopratutto con governi nazionali di destra. A parte le solite roboanti dichiarazioni in cui eccelle, la Trumpetta de noaltri si è già abbondantemente limitata in tutte le promesse fatte (eccezion fatta ovviamente per i posti per parenti, sodali e amici vari) e si limiterà anche in questa, per oggettiva mancanza di possibilità realistiche.
    Terzo:
    Prova qualche volta a rispondere agli appunti che ti vengono mossi e smettila di parlar per slogan (peraltro falsi)
    Quarto:
    se le fisime senili di Pasini non le leggi nemmeno e non te ne frega nulla della sua opinione, com’è che continui a sproloquiarci sopra? Mi sa che ti sei dimenticato ancora la pillolina, giovane!

  51. 41 @Roberto scusa se non ti ho dato precedenza.
    Vero! non c è paese che non abbia messo sulla bilancia assieme a ori e ottoni litri di sangue che è sempre dello stesso colore a differenze delle religioni politiche che esaltano il peggio della razza umana. 
    E hai notato che più piccolo è il paesello più alto è il numero dei ragazzi morti?
    Sempre dalle miserie e ignoranza si attinge…
    La fretta e la voglia di dimenticare non hanno giovato allo spurgo e il conto assieme alle nostalgie è arrivato.
    p.s. Un abbraccio e un Augurio ,tienti da conto! 
    Anche se non sono sciamano ti penso e raggiungo come posso!
     
     

  52. Antonio, Roberto, ma ancora insistete a voler parlare con una TESTA DI CAZZO del calibro dello squadrista Krovvelik?
    Ma come ve lo deve URLARE che, a lui, di chi la pensa diversamente, non gliene frega nulla, e non ne ha il minimo rispetto ?!?!

  53. La domanda era più che semplice,ha riletto anche la maestrina ed era riferita non alle tue simpatie di squadra (ista)attuali.
    Ma al vissuto di questo Belpaese una volta devastato dal secondo conflitto e si è rimboccato maniche e turato il naso per il tanfo di cadavere che tanto evidentemente piace a destra e dove ti trovavi te.
    Saluti da quel paese! 
    p.s. mi auguro ci siano abbastanza camice di forza per tutti gli amichetti che hai citato.
    Ciao
     

  54. SUL TEMA GUERRA, MA AVETE CONTEZZA CHE L’EUROPA SI STA RIARMANDO??? LA COMMISSIONE EU (nonché, a monte, il discorso di Draghi del settembre scorso) INCITA I PAESI A FAR SALIRE LE SPESE MILITARI IN % DEL PIL. C’E’ CHI LE VUOLE AL 3% DEL PIL, CHI ADDIRITTURA AL 5% DEL PIL. Significa: più carri armati, più missili, più aerei, più droni, ecc. Cosa li prendiamo a fare tutti questi aggeggi? Per giocare a Risiko il sabato sera con gli amici in campagna? Nella migliore delle ipotesi, serviranno come effetto deterrente, nella peggiore saranno davvero usati… Lo voglio “solo” io? NO! Lo vuole la maggioranza dei cittadini, altrimenti voterebbe per partiti “pacifisti“.
    Per cui, Pasini, NON leggo le tue fisime senili, perché sono roba da jurassico in un mondo che è completamente cambiato e che tu non vuoi capire/accettare. Delle tue paturnie (ma anche di quelle di altri) NON me ne sbatte un fico secco. Nulla di personale, semplicemente non men ne sbatte niente di quei concetti, a prescindere da chi li espone. Ma l’elemento saliente è che non gliene sbatte niente ai governi, ovvero alla maggioranza dei cittadini europei (anzi occidentali, perché riguarda anche gli USA), altrimenti i cittadini avrebbero eletto altri governi, di impostazione diametralmente opposta. Se continui a blaterare scemenze non otterrai nulla, né da me né dalla cosiddetta pancia elettorale occidentale, mentre otterrai solo che ti avviterai in una depressione senile, tipica di chi si sente ormai estrano al mondo che ha intorno a sé.
     

  55. @41 PASINI TE LO RIPETO, non so più come dirtelo: CREDO CHE DA QUANDO SEI APPARSO SUL BLOG CON QUELLE SCEMENZE SUL TOR DES GEANT (QUANTO TEMPO FA SARA’? ANNI ALMENO) CHE non me ne frega un fico secco di quello che dici. Considero le tue posizione delle stronzate colossali, SU QUALSIASI ARGOMENTO. Se non lo hai focalizzato da solo, mi costringi a dirtelo papale papale.
    DI CONSEGUENZA A ME NON INTERESSA IL DIALOGO CON GENTE COME TE. NON MI INTERESSA “CAPIRE” NE’ TANTO MENO CONDIVIDERE LE TUE IDEE, CHE GIUDICO DELLE STUPIDAGGINI ASSOLUTE, E NON MI INTERESSA NEPPURE CHE TU CAPISCA LE MIE, TANTO NON CI ARRIVI.
    SUL PUNTO, NON SO PIU’ COME RIPETERTI CHE, SENZA VOLERTI NECESSARIAMENTE OFFENDERE, CONSIDERO LE TUE ESTERNAZIONI SOLO UNA MONTAGNA DI CAZZATE DA VECCHIO RIMBAMBITO. SONO SOLO ANGOSCE ESISTENZIALI CHE IN POCHI ORMAI (parlando in %) CONDIVIDONO IN OCCIDENTE.
    ERGO LA PUOI SMETTERE DI ROMPERMI LE PALLE, CON I TUOI IPOCRITI E VISCIDI INVITI AD ACCODARMI ALLA PACIFICAZIONE MONDIALE? TANTO NON ADERIRO’ MAI!

  56. @39 Ma che domanda mi fai? ma sei capace a leggere? la domanda è inutile perché ho già implicitamente risposto negli interventi precedenti.
    Ho scritto a caratteri cubitali che io sono un tifoso della squadra avversaria rispetto a quella di Pasini & C!
    Quindi: la “febbre” che percepisce Pasini per me non è motivo di preoccupazione ma addirittura motivo di approvazione se non di gioia. Finalmente si sta concretizzando la società che ho sempre auspicato! E ci devo rinunciare adesso, di mia iniziativa, perché a voi non piace???? Ma chissenefrega di voi! Andate pure a qual paese Viva Trump, Viva la Meloni, Viva Merz, Viva Netanyahu ecc.ecc.ecc.

  57. Eh sì, caro Antonio. Esperienze personali e familiari. Se perdiamo il controllo e lasciamo emergere poco per volta legittimandoli gli istinti aggressivi e violenti che ci sono nella nostra specie ci perdiamo tutti, destra, sinistra, centro e finiamo dentro le buche nelle quali spesso cade l’umanità procurandosi dolori assurdi e inutili visti a posteriori. Ieri ho letto da parte di un generale italiano con alte cariche NATO la stima di 800.000 morti russi più gli ucraini. Dimezziamo pure i numeri: quasi mezzo milioni di ragazzi, di nostri figli morti. Ti rendi conto? Per non parlare del resto. Il doppio dei ragazzi americani morti in Vietnam. E ci stiamo abituando, come la rana nella pentola, a considerarli danni collaterali “accettabili” dopo quello che hanno passato i nostri nonni e i nostri genitori. Non c’è paesino in Italia che non abbia un monumento ai caduti, magari un po’ arrugginito e trasandato ma c’è. 

  58. Macché minoranza! ma dove vivi, balengo? (aggiornate i vs archivi in merito). Ma non hai presente gli esiti elettorali delle ultime tornate? Non parliamo dei sondaggi in Germania sulle prossime elezioni politiche (23/2): CDU (una “specie di Forza Italia, cioè centro destra moderato, ma sempre destra conservatrice) al 30%, AfD (neonazisti) al 21-22%, Socialdemocratici 16%, Liberali 12%, Verdi 6-7%. Se va bene (per voi) faranno un nuovo governo di coalizione (CDU+Socialdemocratici+Liberali) senza i neonazisti, ma, rispetto a quello uscente, con il cancelliere non più socialdemocratico (Scholz), ma della CDU, cioè Merz, che è favorevole al rimpatrio degli immigrati irregolari e anche di quelli regolari, se in soprannumero… Se vi va male, fanno un Governo di centro-destra (CDU+Liberali+AfD) e allora, per voi, saranno cazzi… perché una Germania con i neonazisti al governo condizionerà tutta la scena europea, specie sul tema immigrazione (ma non solo).
     
    Notizia di ieri: Stamer (Premier laburista, cioè “di sinistra”. di UK) ha pubblicato i video delle espulsioni dei migranti dall’UK. Foto di immigrati scortati, qualcuno è in manette. Immagini “similari” a quelle diffuse qualche gg fa da Trump. Londra fa da apripista alla sinistra europea (tranne quella italiana, che rimane ottusa contro ogni buon senso) per rivedere, anche da sinistra, le politiche di accoglienza. Quindi ragazzi o c’è l’Europa tutta a destra o c’è un’Europa (geografica, contiene anche UK) marcatamente a destra e con la residua parte di sinistra che, almeno sul tema migranti, è per un’impostazione alla Trump… 
     
    Se anche la sinistra europea che sta al governo (dove è rimasta, perché mi sa che sono più i paesi gestiti con esecutivi di destra) DEPORTA gli immigrati irregolari (forse in un domani anche quelli irregolari, se in soprannumero…), mi sa che dovrete procurarvi una abbondante batteria di pinze da naso, pinze con le quali turarvi il naso per i prossimi decenni (alternativa: emigrate in un atollo in mezzo al Pacifico).

  59. 35#L’ha capito Augias…
    Capire non vuol dire condividere 
    Tantomeno approvare 
    Se misuri la febbre e la trovi alta cerchi di abbassarla, non vuol dire che ti piaccia , gli indicatori ci sono.
    Roberto ti piaccia o no vede e sente la febbre salire ,l indifferenza e i nuovi menefrego e mi pare giusto ne è preoccupato, forse le ha avute sulla pellaccia certe situazioni. 
    Tu?

  60. Matteo. Le interpretazioni e le posizioni possono essere legittimamente diverse e antitetiche. La differenza è la preferenza per il monologo o il dialogo. Expo e Bertoncelli ad esempio sono interessati al dialogo, a parte come ognuno di noi qualche temporaneo e comprensibile sfogo o sfottò. Comprensibile e accettabile. Scagli la prima pietra chi è senza peccato..Personalmente ritengo di poco valore per me, visto che mi rimane poco tempo,  fare solo da spalla a chi preferisce il monologo senza magari neppure leggere con un minimo di attenzione il contributo che altri cercano di dare. Poi ognuno ovviamente spende il suo tempo e la sua energia come meglio crede anche quando, come oggi, fuori piove a dirotto. Ciao. Ps. Certo che l’anagrammista è un vero cercatore di pepite d’oro nella rete o forse di fake, ma non credo  😀 deve avere tempo e un canino affilato, senza pietà per le debolezze di ognuno di noi umani. Del resto chi di spada ferisce…..

  61. Quello che continua a sfuggire alla tua di intelligenza, o più probabilmente rifiuti pervicacemente di ammettere, è che:

    Primo, quella che chiami “pancia elettorale europea” è (ancora) una minoranza, seppure cospicua
    Secondo, e più importante, non è condizione sufficiente per considerare giusto e desiderabile quello che tu pensi che questa pancia voglia
    Terzo, il fatto che ci sia una parte che lo voglia, che questa parte sembri essere in crescita non significa che ineluttabilmente si debba finire a soddisfare queste pulsioni e non si debba opporsi e denunciare la propaganda e la narrazione dei media che sostiene e istiga questa “pancia”

  62. Ma scusa, capisco che tu abbia ormai perso la testa per quel tedesco che si chiama Alzheimer, ma sii lucido almeno per un secondo: io ho SEMPRE osteggiato gli ideali che, invece, infiammano te e i tuoi amichetti. Li ho osteggiati anche in periodi storici, es gli anni Settanta-Ottanta, che costituirono l’apogeo del contesto socio-politico favorevole ai tuoi ideali. E’ stato faticoso: ho nuotato controcorrente, con fatica, ma con efficacia, vagheggiato unmondo costituito dai Turmp, dai Musk, dalle Meloni, dai Netanyahu ecc ecc ecc e… proprio adesso che, finalmente “vedo” il mondo che ho sempre sognato, vieni a chiedere a me di riattivare i vostri ideali che io, invece, ho sempre avversato!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    Non voglio necessariamente offenderti, ma te la vai proprio a cercare: sei un vero scemotto.
    Ho già caricato qui per ben due volte un estratto dall’intervista a Corrado Augias (Corriere, 26.01.25), in cui Augias spiega cosa desidera la pancia elettorale europea (di cui io sono un esempio fra milioni) e, di conseguenza, perché la sinistra sta perdendo smalto (e, secondo me, lo perderà sempre di più): noi vogliamo starcene in pace, farci la ns vita spicciola senza rotture di palle, goderci i ns (pochi) soldini, fare sport nel week end e portare i figli/nipotini allo zoo. Su tutto il resto siamo insensibile e più rompete le palle sui quei temi (i “diritti”) e più ci infastidite e ci irrigidiamo. Ecco perché la sinistra, non solo italiana, non ha più appeal.  LO HA CAPITO AUGIUAS CHE HA COMPIUTO 90 ANNI: visto che non lo capisci da solo, devo dedurne che tu hai una lucidità di molto inferiore alla sua, nonostante i 20 anni di meno??? Io sono un tifoso della squadra avversaria, rispetto alla tua, e adesso che stiamo “vincendo” vieni a chiedere proprio a me di rivitalizzare la vostra squadra?!’ Scusa, neh, ma chissenefrega della vs squadra! Se interessati al suo destino, tiratevi su le maniche e pensateci voi.

  63. Contestare l’opportunità di un dibattito o di un qualunque altro evento  con civile protesta e senza alcuna violenza direi che è semplicemente sacrosanto.
    Se poi il “dibattito” prevede l’intervento di Roberto Menia a me pare solo opportuno…a meno di far partecipare contestualmente qualcuno capace di proporre una visione e un inquadramento storico oggettivamente fondato (che è pure un vero sabaudo!):
    https://www.youtube.com/watch?v=MKFoyAif70g
     
    Caro Roberto #31, sono assolutamente d’accordo con te:
    “Ci sono arrivati poco per volta…un ruolo chiave e’ svolto dai media e oggi sempre più dai social…Io penso che queste tendenze si possano e si debbano contrastare fin che siamo in tempo e che ciascuno di noi lo possa fare nel suo ambito.”
    E vorrei sottolineare che le palle continuamente ripetute diventano verità di fede e fondanti la deriva.
    Per questo vanno contrastate, puntualmente, sempre e dovunque.
    Come la palla sulla violenza di cui sopra.
    Come la palla della violenza terroristica degli anni ’70, che ci fu, ma in rapporto di 10 vittime a 1 tra omicidi neri e rossi e non fu certo una rivoluzione comu nista, come cercavo di rendere chiaro in altro intervento. (E anche l’epiteto di “terrorismo” andrebbe usato con cautela e pesato, perché sparare a un giudice o un poliziotto genera di certo molto meno terrore di una bomba in una banca, in una piazza, in una stazione!)
    Come sono palle a cui occorre opporre un muro di “non è vero”, “questa è una tua interpretazione” e “questi dati sono falsi” quelle che giornalmente spara il sabaudo.

  64. La violenza dei gruppi politici estremisti e’ oggi solo una piccola parte della violenza diffusa nella società civile. E’ proprio la percezione di una violenza diffusa che favorisce l’egemonia della destra anche tra le masse popolari impaurite in cerca di sicurezza, di protezione e di ordine. E’ quasi sempre stato così, anche se oggi tutto questo accade per fortuna da noi in forme meno sanguinose e nell’ambito delle regole della democrazia rappresentativa. I terroristi degli anni di piombo commisero il classico errore di pensare che dal terrore si sarebbe usciti a sinistra e invece fecero il gioco dei loro “nemici”. Il processo, nella sua esemplarità ripetitiva, è ben rappresentato con modalità da teatro espressionista che possono non piacere, dalla serie televisiva M. In quella circostanza storica le forme furono estreme ma il processo sottostante è sempre quello e genera i famosi cicli del consenso che oggi, un po’ come tutto il resto, sono diventati più rapidi e più esposti ad una accentuata volatilità.

  65. Che si viva meglio in una società senza violenza piuttosto che in una società con violenza e’ cosi autoesplicativo che non c’è certo bisogno delle snervanti litanie di un vegliardo per comprenderlo. Proprio perché ho vissuto in una società dominata, come negli anni Settanta, da un violenza molto estesa e intensa, affermo che, oggi come oggi, la società italiana non è affetta da una particolare violenza. La realtà odirtna non è minimamente confrontabile con quella di 50 anni fa. Per cui non comprendo l’esigenza di questo implicito invito alla pacificazione sociale. Sono fisime tue, che forse amplifichi  per un moltiplicatore psicoemotivo interno, connesso alla sensazione dei giorni chi fuggono come i foglietti del calendario… Ma non coinvolgere gli altri un queste tue angosce esistenziali…
    Con riferimento a oggi, mi pare che l’unico vero episodio di violenza fa parte di gente di destra sia il deprecabile assalto alla CGL. Ho letto qualche mese fa che i principali responsabili sono stati condannati in tribunale per cui immagino che siano in carcere. Bene, la giustizia ha fatto il suo corso.
     Molto diversa mi appare invece la situazione nel mondo della sinistra. Lì la violenza è molto più evidente e diffusa. Gli anarchici-centri sociali non perdono occasione, nelle manifestazioni, di assaltare le forze dell’ordine, con poliziotti feriti, danni pubblici e privati. I Collettivi studenteschi non fanno altro che.macchiarsi di violenza verbale, che non darà come la P38, ma e significativa. Ho letto che oggi a Roma degli studenti di sinistra hanno fatto saltare un dibattito sulle Foibe perché il “giorno del ricordo” è, per tali studenti, “un’occasione per i fascisti di far uscire i topi dalle fogne”… Per cui, anziché farmelo a fette con ste litanie da vegliardo (che poi non ho capito, ma che c’entro io?), preoccupatevi di educare meglio i pargoli della vostra parrocchia politica… che se c’è violenza, oggi, in Italia, essa è fra di loro.

  66. Crovella, ripeto, non è di te e del tuo passato di picchiatore “leggero” e allegramente fiero di figiciotti che si parla. I figiciotti tra l’altro,  che carini, me li ricordo bene con tenerezza. Con rispetto, non gli attribuisco un grande rilievo nella storia del mondo.  A partire dal tema migranti e’ venuto fuori per strane ma non tanto strane associazioni il tema del conflitto che troviamo in forma più edulcorata nel mondo montagnardo (vedi pezzo di Gogna) ma che su altri temi affrontati anche nel blog assume aspetti molto più inquietanti e violenti. Il discorso di Mattarella a Marsiglia è stato esemplare in proposito. Stiamo sdoganando negli ultimi 20/30 anni come tristi necessità inevitabili migliaia di morti di ogni colore, annegati, uccisi, torturati, aggressioni, violazioni dei diritti, persecuzioni e pregiudizi razziali, religiosi e politici. Alcune conquiste minimaliste di decenza, non certo la Pace perpetua sognata dagli illuministi, che si erano raggiunte dopo i bagni di sangue del Novecento stanno sciogliendosi come neve al sole nell’indifferenza. Stiamo perdendo la capacità di indignarci, di protestare, di dire “Tristi necessità del belino!” e di contrastare anche dentro di noi i conati di odio e le nostre paranoie. Come in passato, ad esempio per le leggi razziali o la lotta armata e il “colpirne uno per educarne cento” il processo è progressivo. Non accade da un giorno all’altro. E’ come la rana bollita nel pentolone. Uno spostamento progressivo, giorno per giorno, che passa attraverso piccoli passi, che sembrano magari poco rilevanti, ma che si accumulano. E’ la famosa banalità del male. Abbiamo visto in passato persone “normali” fare cose inimmaginabili. Ci sono arrivati poco per volta, convincendosi progressivamente che quello che dicevano e poi facevano era “giusto” e accettabile. E un ruolo chiave e’ svolto dai media e oggi sempre più dai social che tirano fuori e legittimano molto spesso la parte peggiore di noi. Io penso che queste tendenze si possano e si debbano contrastare fin che siamo in tempo e che ciascuno di noi lo possa fare nel suo ambito. Adesso infatti cercherò di sedare la lite sul formaggio che di solito scoppia violenta tra altri due ricoverati qui con me quando arriva la pastina in brodo. Saluti e buona minestra. 

  67. Ma infatti, CasaPau sono pericolosi estremisti che nulla c’entrano con FdI come ampiamente dimostrato da svariate inchieste giornalistiche che nessuno di FdI ha mai deprecato.
    E un morto ogni 130 giorni si può ben definire stillicidio quasi quotidiano…vorremo mica paragonarlo con una bombetta ogni 3 anni, no?

  68. Sulle vittime delle Br non mi metto a disquisire, lascio il tema a paolo mieli che ne sa più di me, ma io ricordo bene, dai fatti di cronaca torinese, almeno un giornalista torinese (Casalegno, vicedirettore della Stampa) ucciso e un professore universitario (Luigi Puddu) ferito, “gambizzato”, come si diceva allora. Ma che c’entra tutto ciò?
    Tra l’altro: se i 19 morti a Torino NON sono stati opera di gente di destra, ma perché me la menate a me? Semmai prendetevela con i vostri amichetti di allora…
    In generale la mia idea è la seguente: la natura umana è malevola, maligna. I difetti, le negatività, come la violenza e la cattiveria, sono ineliminabili. Forse una società può riuscire a tenerle a freno, ma estirparle non credo proprio. Cmq, l’assalto alla sede della CGL di qualche anno fa ha a che fare con la destra estrema exta parlamentare, ovvero Casa Pound, e rinfacciarlo a FdI è come se (nei Settanta) si fossero rinfacciate le BR al PCI. Inoltre mi pare che, al giorno d’oggi, i fatti di violenza fisica e verbale siano molto più numerosi nell’area di sinistra, comprendendo i centri sociali (che assaltano la polizia a latere delle manifestazioni) e anche in episodi come gli studenti de La Sapienza di Roma che non hanno fatto parlare né Capezzone (perché di destra), né Molinari/Parenzo perché ebrei… Quindi, da che pulpito…

  69. Compito dei vecchi è incoraggiare la speranza negli altri ma anche ricordare gli errori della propria generazione affinché magari si ripetano in forma minore…

    Questo di Pasini, da saggio quale è, è un ottimo invito. E non c’è destra o sinistra, non c’è divisione ne rivalità, non c’è ideologia, perchè quando la cosa è giusta , è giusta.

  70. “Tu” ti sei messo a parlare del tema “anni di piombo”. Non è l’argomento dell’articolo principale e l’accenno che ho fatto io l’altro giorno – facendo sobbalzare Bertoncelli, cui ho precisato il mio passato – non riguarda gli “anni di piombo” propriamente detti. Infatti io ho fatto un semplice riferimento alla mia esperienza giovanile. Il tema degli anni di piombo (quelli “veri”), drammatico per certi versi ma storicamente molto interessante, in questa sede si è sviluppato esclusivamente nella tua testa. Sei avviluppato da timori senili che stanno prendendo il sopravvento sulla tua lucidità e parla a sproposito, citando cose che non c’entrano nel dibattito fino a quel momento. Sembra quasi che sia una cosa che ti angoscia e il mio accenno al mio passato è stato da te strumentalizzato per dare sfogo alle tue angosce esistenziali. Nessuno vuole sminuire la drammaticità degli anni di piombo, ma è un “altro” tema e fare l’ennesimo grande minestrone è prassi da villeggianti dell’Hotel Alzheimer, dove peraltro ti “vedo” da un bel po’ di mesi.

  71. Crovella. Tu leggi tutto in chiave personale. Il tuo e il mio passato sono irrilevanti. Non interessano a nessuno. Di altro si parla. Del tema della violenza e dell’aggressività che striscia sotto il pavimento di ogni società, da sempre, e che ogni tanto esce fuori in forme incontrollate e fa grossi danni, sopratutto quando è sdoganata dalle ideologie e si salda alle “fantasie deliranti” di vario tipo da quelle razziste, politiche, religiose a quelle magari ambientaliste deragliate in chiave di sindrome persecutiva. E soprattutto di come si fa prevenzione primaria, ognuno nel suo piccolo, e soprattutto di come non la si incoraggia in ogni sede, compresi i social. Tema già discusso anche qui e che spesso torna fuori. Poi ognuno fa quello che ritiene giusto per la sua coscienza. PS: i 19 morti di Torino non furono opera dei fasci. I fasci ne hanno altri sulla coscienza. Guido Rossa l’ho citato perché in un bellissimo  libro recente un brillante storico genovese ricorda che la mattina dei funerali il preside del suo liceo proibì a lui diciottenne di parteciparvi senza capire che quello che stava succedendo non era un gioco di ragazzi ma un evento epocale che avrebbe segnato una svolta alle complicità con il discorso di Pertini agli operai genovesi da solo senza scorta al Solone Caricamento. Compito dei vecchi è incoraggiare la speranza negli altri ma anche ricordare gli errori della propria generazione affinché magari si ripetano in forma minore, soprattutto in un’epoca in cui si stanno sdoganando istinti e pulsioni che dopo due massacri mondiali si sperava di avere in parte almeno contenuto. Fine della trasmissione e torniamo ai monti, ai fix e ai fittoni. 

  72. “Memoria corta?”
    No, selettiva.
     
    Con una certa tendenza all’esagerazione: “quello che io ricordo era lo stillicidio quasi quotidiano di personalità della cultura e della vita cittadina (professori universitari, giornalisti, forme anche magistrati) uccisi dalle BR.”
     
    Per confronto Wikipedia, Vittime delle Brigate Rosse, “Le vittime dell’organizzazione eversiva Brigate Rosse si stima siano 83, dal 1974 al 2003….in gran parte agenti della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri, dirigenti d’industria e anche magistrati e uomini politici”

  73. Se il loro passato non ha inciso sulla successiva evoluzione della loro vita, perché mai la mia esperienza (infinitamente meno incisia della loro) dovrebbe essere una “macchia” incancellabile per un normalissimo cittadino come il sottoscritto?

    Non è incancellabile, anche San Paolo fu un persecutore.
    Il problema tuo, è che continuamente la riporti fuori, la sbandieri, te ne vanti del fustigatore di sinistroidi che eri.

  74. A parte che ti ho già detto che io mi limito solo a citare la “mia” esperienza personale, ma… che c’entra questo tuo timore senile? quel passato fa parte della storia, ormai. E quand’anche fosse, perché dovrei negare il mio personale passato? forse perché ci sono stati 19 morti a Torino? E io che c’entro con tali morti?
     
    Ma poi: sei sicuro che si tratti di 19 morti uccisi da gente di destra? A me non risultano proprio, se tu intendi solo uccisi da gente di destra: quello che io ricordo era lo stillicidio quasi quotidiano di personalità della cultura e della vita cittadina (professori universitari, giornalisti, forme anche magistrati) uccisi dalle BR. A titolo strettamente personale io non ricordo omicidi a Torino compiuti da persone di destra. ma se sono accaduti, significa che i due mondi da me citrati  (campionato Serie A e campionato giovanile) erano davvero due mondi completamente autonomi e divisi. Io una pistola non l’ho MAI vista, nel ns ambiente di parte intendo. Il tuo errore è che estendi al campionato giovanile le considerazioni che tu hai elaborato sul piano degli “adulti”. sono due mondi che non comunicavano, almeno a Torino ai miei tempi.
     
    Il tuo riferimento a Guido Rossa, che, seppur torinese, è stato ucciso a Genova per questioni strettamente maturate nell’ambiente “genovese”, mi induce a pensare che stai proprio prendendo roma per toma. A parte ciò, continua a non esser chiaro per qual motivo il mio personale passato giovanile debba far scattare tutte queste “paure” esistenziali. Ho già sottolineato che in gioventù han fatto parte  ddi organizzazioni di destra sia Paolo Borsellino (ora considerato, giustamente, un eroe nazionale) sia l’attuale Presidente del Senato Ignazio La Russa che, al tempo, era soprannominato “la rissa”, tanto sapeva farsi trovare sempre nei tafferugli. Se il loro passato non ha inciso sulla successiva evoluzione della loro vita, perché mai la mia esperienza (infinitamente meno incisia della loro) dovrebbe essere una “macchia” incancellabile per un normalissimo cittadino come il sottoscritto?

  75. Se in Italia siamo messi meglio non è perché non manca il terreno fertile, basta pensare all’assalto alla sede centrale della CGIL e a frammenti di cronaca che emergono qua e là giustamente non enfatizzati per evitare effetti imitativi, ma perché i servizi di sicurezza dello Stato, nonostante alcune falle, fanno il loro lavoro dietro le quinte con l’appoggio delle forze politiche responsabili. Inneggiare alla violenza, nelle sue varie forme e nei suoi vari bersagli, che non è mai né allegra né gioiosa, e’ cosa che fanno solo o gli irresponsabili, o i mandanti o coloro che non sanno di cosa parlano. 

  76. Memoria corta? Turgore giovanile di ragazzini di buona famiglia che si tiravano qualche calcio mentre i grandi venivano ammazzati o ammazzavano o cercavano di fermare gli assassini ? Ogni tanto fa bene andare indietro ricordando non le fantasie ma le durezze di ciò che è stato rimosso, perché la nostalgia dipinge di rosa anche la ghigliottina. Tra il 75 e l’82 a Torino ci furono 19 morti e 70 feriti. Nel 1979 a Genova viene ucciso Guido Rossa e inizia la dura battaglia delle forze responsabili unite per porre fine alla potenziale guerra civile. E’ guerrafondaio chi la guerra o la guerriglia non l’ha vista da vicino. 

  77. Non so fuori da Torino, ma nella seconda metà dei Settanta (lo specifico periodo storico cui mi riferisco per il mio coinvolgimento personale) qui c’era una netta differenza fra il “campionato di Serie A” (cioè: BR vs loro coetanei neofascisti, ma io a Torino ricordo sostanzialmente dei numerosi omicidi compiti dalle BR …), e il “campionato giovanile” dove militavo io. per la mia esperienza personale, non c’era osmosi fra i due mondi, che vivevano vite quasi parallele. io NON ho mai conosciuto nessun “seniores” nè della mia squadra nè delle BR. Nella mia esperienza personale, il campionato giovanile è stato una specie di “ragazzi della via pal” giocato fra la GIGC (o forse addirittura una specifica parte della FIGC torinese) e il FdG (o forse una specifica parte del FdG torinese). quindi la pesantezza ideologica, che mi pare cmq “eccessivamente caricata”, può darsi che sia fenomeno strettamente milanese o, se anche torinese, non ha coinvolto le rispettive squadre giovanili di quella che, oggi, chiameremmo la ZTL, chissà magari è quella la variabile distintiva. La pesantezza che a volte ci mette sopra Pasini, probabilmente fondata con riferimento a sue esperienze personali, ha un carico di “timori senili” eccessivi sia rispetto al ricordo storico mio personale sia se riferito ai tempi attuali.

  78. Per la memoria. Torino non subì stragi paragonabili a quella di Brescia ma subì a partire dal 1969 il terrorismo neofascista con attacchi alle sedi CGIL e ai partiti di sinistra e dal 1973 un crescente terrorismo rosso a partire dal sequestro del sindacalista della CISNAL Labate e del dirigente Fiat Amerio culminato con numerosi omicidi, dal maresciallo Berardi a Casalegno. Un bellissimo e tragico film con Nanni Moretti che impersona un dirigente Fiat e Valeria Bruni Tedeschi la terrorista che lo ferì ricostruisce quei tempi. Chi era già adulto se lo ricorda bene e ricorda bene il ruolo nella lotta contro il terrorismo dei diversi attori politici in campo. Roba seria che possiamo solo ricordare  con sofferenza e vigilare perché non si ripeta. Così come chi c’era non può non ricordare che la violenza fisica, come sempre, fu preceduta dallo sdoganamento della violenza verbale e psicologica verso l’avversario, considerato un nemico da eliminare e da consistenti dosi di paranoia verso “portatori del male” da eliminare per purificare il mondo. Dosi di paranoia, o come si dice oggi “fantasie deliranti” , diffuse tra i propri seguaci, a volte ingenui e sprovveduti come la terrorista del film citato  da leader tossici di diverso colore. Vade retro. Per questo a volte noi reduci siamo sensibili a certe modalità di relazione e di espressione: il Peace and Love non c’entra proprio nulla, abbiamo alle spalle ben altro retroterra, non solo teorico, sono solo tentativi di prevenzione primaria, perché certi istinti quando trovano una loro giustificazione ideologica possono avere un effetto a catena soprattutto in gruppi dai labili meccanismi di autocontrollo. Meglio se possibile prevenire che reprimere e la prevenzione parte dal linguaggio. Amen. La messa è finita. 

  79. Mamma mia, adesso vi riducete anche a fare l’esame del sangue sulle vicende di gioventù (c’è anche chi ha scritto –  non ricordo dove – che dovrei verificare se ho ancora nel cassetto la tessera del FdG…). Si vede che Torino ha una storia, anche politica, diversa da quella complessiva nazionale: qui sono accaduto fatti che non vi risultano. Per esigenze di sintesi, nel commento sostanzialmente indirizzato a Bertoncelli, ho forse utilizzato impropriamente il termine “corteo di destra”, intendendo invece folti gruppi di essere umani che, in piazza, si incontravano/scontravano con altri (organizzati in un vero e proprio corteo oppure no, è irrilevante) di sinistra. Quando ci ci incontrava in piazza, ti assicuro che non si giocava a briscola…
    Quelli in cui sono stato coinvolto illo tempore sono episodi che non sono balzati alla ribalza mediatica e quindi non sono rimasti nella memoria nazionale perché, grazie a Dio, non c’è mai scappato il morto. Ecco perché chi è stato sempre estraneo alle vicende torinesi pensa che non siano mai accaduti.

  80. Crovella è assolutamente inutile che tu sappia l’età di Fabio, tanto non la capiresti.
    D’altra parte un sessantaduenne che scrive “Chi mi conosce sa che uso queste frasi, le uso da che ho contezza 8quindi in pratica da 60 anni)” è evidente che non sa la differenza tra vero, falso, plausibile e irreale.
     
    Se poi scrive anche “Cosa pensavi che facessero, in quegli anni, due cortei (per semplicità chiamiamoli uno di sinistra e l’altro di destra) quando si “incontravano” in piazza?” diventa chiaro che ha perso ogni contatto con la realtà e la storia e si torna alla mitomania.
    Perché di cortei di destra non se ne è mai sentito parlare proprio, la pratica della destra era tutt’altra da sempre e ben conosciuta. Non farsi vedere in pubblico, non farsi riconoscer e quindi tendere agguati ai singoli in posti isolati e colpirli, preferibilmente alle spalle e in decisa superiorità numerica.
    Oppure starsene rinchiusi nelle sedi del FdG ben protette da cordoni di polizia multipli.
     
    Occasionalmente l’azione politica consisteva nel mettere bombe sui treni, nelle banche, nelle piazze.

  81. Caro Fabio ti disturbo in cordialità perché non mi tornano due cose.
     
    1) Se ricordi perfettamente il clima socio-politico degli anni Settanta  (e contemporaneamente sapevi già che in quegli anni io ho fatto parte del Fronte della Gioventù), perché l’altro giorno sei letteralmente saltato sulla sedia così “scandalizzato”? Cosa pensavi che facessero, in quegli anni, due cortei (per semplicità chiamiamoli uno di sinistra e l’altro di destra) quando si “incontravano” in piazza? Pensavi forse che organizzassero un maga torneo di briscola????? E ovvio che ci si menava di santa ragione…
     
    2) Per soddisfare una mia curiosità del tutto priva di ogni corollario polemico, ti chiedo la gentilezza di farmi avere, in via riservata (cioè attraverso Alessandro), una informazione di massima sulla tua età anagrafica. Vorrei capire se il mio istinto ha preso farfalle o meno. Tutto qui.
     
    Grazie mille!

  82. ERRATA CORRIGE
    Il “cardinal Bolletta” non staccò i contatori, ma i sigilli, riattaccando la corrente elettrica.
    Promise anche di pagare i consumi da quel momento in poi, però finora non ha sborsato un euro.

  83. ho stimato a naso l’età, se sei più giovane specificalo pure e ne prenderemo atto tutti. Non è elemento sui cui ci sia da polemizzare, né mi interessa “ferirti” su questo. Cmq ti confido cordialmente che, a leggerti, “dimostri” 70 anni, anzi certe volte perfino di più. Te lo dico senza alcuna volontà offensiva. prendi atto che, almeno a me, dai questo impressione. Sbaglio io? Può darsi benissimo, ma può anche darsi che tu esprima idee “più vecchie” della tua età oggettiva. Riflettici. Cmq, sia chiaro: tutto legittimo da parte mia, non devi mica venire a giustificarti con me…
     
    La frase “incriminata2 è abbastanza usuale nel mio vocabolario quotidiano. Mi capita di usarla (evidentemente destinata a terzi) anche in pranzi/cene familiari.  Non parliamo poi in contesti lavorativi, per cui per me è abituale usare frasi del genere. Nelle riunioni “felpate” dei consigli di amministrazione (stamattina citate in un altro articolo), uso spesso un linguaggio metaforico di stampo militare: cannoni alzo zero, spazziamo via le postazioni nemiche, prendiamoli a sprangate ecc. Oltre ad avere un mio piacere personale nell’usare questo linguaggio (non lo nego), lo faccio spesso per scandalizzare i “buonisti” tipici del vogliamo bene oppure, nelle citate riunioni torinesi, del “falso e cortese” tipico dei sabaudi di corte. Chi mi conosce sa che uso queste frasi, le uso da che ho contezza 8quindi in pratica da 60 anni) e nessuno si scandalizza. O meglio a chi da fastidio se ne sta lontano da me, chi mi frequenta sistematicamente anche da 40-50 anni (es miei amici delle montagna) evidentemente non è urtato da questo linguaggio. Buon week end!

  84. Carlo, io mi sono limitato a condannare le bastonate; del Fronte della Gioventú non ho detto nulla.

    Conosco bene quanto successe negli anni Settanta. Le violenze e il terrorismo provenivano da entrambe le parti.
    Qual era la parte responsabile del maggior numero di violenze? Ognuno può studiare la storia di quel periodo e impararlo.

    Detesto il fanatismo e l’intolleranza verso chi ha idee differenti dalle proprie. Detesto nazisti e anarco-insurrezionalisti o simili. Però non sono mai andato in giro a bastonare né fascisti né comunisti, perché detesto la violenza.

    In quegli anni molte delle mie idee (ma non tutte!) coincidevano con quelle del Partito Radicale. Dopo l’impazzimento di Pannella per Cicciolina e Toni Negri ne fuggii inorridito. Oggi l’ex radicale Bonino mi ripugna.

    Nonostante il passare dei decenni ritengo di essere rimasto fedele ai miei princípi: democrazia, diritti civili, e ora anche diritti sociali. Questi ultimi da non confondere ovviamente con il “diritto” alla casa di Ilaria Salis e la demagogia demenziale del celebre “cardinal Bolletta” (l’Elemosiniere del papa), che stacca i contatori delle case occupate illegalmente.
    Ritengo la Salis una vergogna italiana al Parlamento europeo e un simbolo del degrado attuale della democrazia.

    P.S. Non ho settant’anni! Ne dimostro molti di meno e me ne sento molti di meno. Su questo argomento sono assai sensibile e non tollero maldicenze.
    😀 😀 😀

    Carlo, prendi le cose in modo piú sereno. La vita è breve.

  85. @ 5 Genoria. Spiega meglio l’affermazione “o ci prendi in giro o sei un idiota”. Né uno né l’altro. Non vi prendo in giro né sono un idiota (ovviamente!). Argomenta meglio. Dov’è che, secondo te, “vi prendo in giro”? Dov’è che “sono un idiota”?

  86. Il fatto di esser stati iscritti al FdG non pregiudica nulla nel proseguo della vita. Paolo Borsellino, oggi considerato (a ragione) un eroe nazionale, è stato scritto al Fronte della Gioventù di Palermo, dove è stato anche dirigente, se non ricordo male per più anni. Non parliamo poi di La Russa che da ragazzo era soprannominato “la rissa” per la sua capacità di esser coinvolto nei tafferugli di piazza, eppure è stato parlamentare, Ministro della Repubblica e oggi è Presidente del Senato.
     
    Ultima annotazione: a differenza tua, che spesso hai memoria labile, io ce l’ho lucidissima e mi ricordo perfettamente della frase citata. È mia affermazione usuale quando uno mi rompe i coglioni. Oggi ovviamente è una affermazione metaforica, al massimo agisco in guanti bianchi, ma chi mi rompe i coglioni in genere finisce in quello specifico intorno di probabilità statistiche. Vale per tutti, appassionati o meno di montagna.

  87. @4 Bertoncelli. Non ho mai visto (né ci tengo) la tua carta di identità, ma ritengo, a naso, che tu sia sui 70. Quindi eri vivente negli Anni Settanta, il gioco numerico non ti confonda. Non ti ricordi il clima socio-politico di quel decennio? Ti si è cancellata anche la memoria di lungo corso? Negli anni Settanta c’era un clima particolare: cortei studenteschi e sindacali, contro-cortei di ragazzi di destra, scontri di piazza, intendo “ci si menava di santa ragione” (fra le due fazioni, NON come adesso dove c’è solo una fazione- i centri sociali anarchici ecc- che attacca la polizia: noi MAI attaccato la polizia), FIGC e FdG (Federazione Italiana Giovani Comunisti e Fronte della Gioventù), Indiani Metropolitani, P 38 ecc ecc ecc. Tralascio il livello superiore, quello delle BR e di Ordine Nuovo, ecc. Noi giocavamo nel campionato “giovanile”, quelli erano in Serie A. in ogni caso far parte sia di FIGC che di FdG rendeva pressoché impossibile non esser coinvolti negli scontri di piazza, dove si veniva alle mani fra le due fazioni (questo intendo, non che io andassi, la sera, casa per casa a picchiare i comunisti). Era ancora più inevitabile per gli aderenti al FdG per una questione numerica: mentre nella FIGC erano in tanti, per cui c’era chi “menava” e chi al limite – ipocritamente – ne stava ai margini, nel FdG eravamo numericamente di meno per cui si doveva per forza esser tutti coinvolti in prima persona. Ne ho date e ne ho anche prese, per carità, ma la somma algebrica è ampiamente a mio favore, anche perché frequentai (per mia scelta) un corso di specifico. Mi sono trovato anche in situazioni decisamente critiche: alcune volte mi hanno perfino sparato dietro. Sarà per abilità o per semplice “culo”, ma non sono mai stato né fermato dalla polizia né tanto meno indagato. Anche perché il fenomeno era dilagante e incontrollabile e le forze dell’ordine avrebbero dovuto fermare, fra aderenti di destra e di sinistra, centinaia se non migliaia di ragazzi.  CONT

  88. “Fabio hai letto benissimo, il nostro fascistone/razzista è uno squadrista.”
    Ma va! E stato ed è solo un borghesuccio piccolo piccolo, pavido e non ha mai risolto il rapporto con il padre.
    Sicuramente razzista, ma razzista becero non ideologico diciamo basato sulle dimensioni del pene, è fondamentalmente un mitomane, uno che si è creato un eroico passato di contrapposizione e di scontro, quando al massimo aveva il Giornale di Indro Montanelli in cartella e lo leggeva di nascosto a casa…senza peraltro capirlo, che non riesco a pensare a nessuno (ma proprio nessuno) più all’opposto di questa destra pseudo-sovranista o di Trump.
     
    Niente arrosto e anche pochissimo fumo, ma tanto, tanto flatus vocis. Come il suo alpinismo eroico da gita caiana in pulmann e spedizioni epiche al Flumineddu o al pilastro del bunker, via dove ai bei tempi al massimo si portavano le neofite per far colpo e con recondite speranze.

  89. Le cose televisive che salvo della giornata televisiva di ieri l apparizione della figlia del padrone di casa a Geo da Sagramola assieme ad una giovane disegnatrice, e l intervento del Ex presidente Tarfusser al Cavallo e la Torre…che esponeva quanto sopra sritto e riportato da Regattin
    Non tutto è perduto!

  90. L’articolo 87, settimo comma, prevede invece che, contrariamente a quanto dice il ministro, sarà la Corte a chiedere conto a lui e al governo italiano perché hanno violato l’obbligo di cooperare con la Corte, scarcerando e rimpatriando la persona arrestata. Questo succederà sicuramente“.
    Io sono rimasto davvero basito quando ha detto che il mandato d’arresto della Corte dell’Aja fosse nullo. il ministro dovrebbe sapere che non è compito suo stabilire se quel mandato è nullo o meno, perché non ha nessun potere di valutare nel merito questo atto.”
    “Tarfusser sgancia una frecciata sulle lamentele di Nordio circa la lingua inglese degli atti della Corte penale internazionale e sul presunto ‘complotto’ lagnato dalla maggioranza di governo sul fatto che il mandato di arresto sia stato spiccato solo quando Almasri si è trovato in Italia dopo aver transitato per tutti i paesi europei: “Io trovo tutto questo abbastanza scandaloso. Nel 2025 anche in Italia dovremmo avere personale che riesca a leggere e a capire gli atti in lingua inglese.
    L’intervista completa all’ex giudice Tarfusser la trovate sul FQ e per concludere con il “codice Visentini” un bel vaffanculo a Crovella & c.

  91. Crovella (98), in effetti tornerò a vivere negli Stati Uniti, a partire dalla prossima estate. Che impatto potrà avere Trump sulla mia vita da espatriato? Minimo, direi.
     
    Tu però a questo punto devi confessarlo: ci stai prendendo in giro, è tutta una finta. Altrimenti, perdonami, ma sei proprio un idiota.

  92. @ 200 + 1
    No, Carlo, non è vero. Qui non hai mai scritto che da giovane ti divertivi a bastonare quelli di sinistra. Ci hai detto che eri del Fronte della Gioventú e che partecipavi alle manifestazioni, ma non che bastonavi.
    …  … … 
    In quanto alle bastonate, anni fa minacciasti addirittura di spaccarmi un randello in mezzo alla fronte. Ti ricordi? 

  93. Oh my Good, nella vita sono stato proprio fortunato. Ho scampato un grave rischio per fortuna abitando a Milano negli anni ‘70. In quegli anni, nel pieno degli anni di piombo, a Torino si aggirava un giovane picchiatore che menava quei mollaccioni comunisti del servizio d’ordine del PCI e della CGIL ispirati da quel noto fricchettone del sen. Ugo Pecchioli, tutto peace and Love,  e capitanati da dirigenti ex partigiani magari operai Fiat delle Carrozzerie ormai dediti al suono del tamburello con fascetta hippy d’ordinanza intorno alla testa. Già allora i comunisti frignavano alla prima sonora sberla ricevuta gridando “Cattivone! Cattivone! Perché mi fai la bua e mi scherzi?”. Qualcuno persino sculettava in modo inverecondo. Figurarsi 50 anni dopo, ormai consunti dalle botte giustamente prese per la loro codardia. Va beh dai, un sorriso indulgente  ci vuole prima della necessaria pausa, effettivamente c’è sempre stata una notevole tradizione comica nel teatro dialettale torinese a partire da Macario e poi Gipo Farassino, uno dei fondatori della proto-Lega. Arrivederci a presto. 

  94. @ 95
    .
    Le “contaminazioni pulsionali” non esistono solo per i sinistrelli , e  mi sembra siano loro che amano “giocare con la diavolina” , oltre che il padrone del vapore.
    .
    I commenti sono liberi, e dopo la terza strronzata a sfondo politico o di teorie economiche dei peggiori bar di Lambrate,  penso di avere il diritto di dire come  la vedo.
    .
    Fra l’altro, credo che prima di pontificare senza contraddittorio che l’attuale orientamento dell’elettorato italiano o il capitalismo sono le fonti di tutti i mali , sarebbe bello essere andati a vedere come e’ gestita la natura in Russia , Cina , Cambogia , Venezuela , etc….
    .
    Se no è il solito cantare un identitaria “Obellacciao” da parte dei residuati del socialismo reale  50 anni dopo la sua sconfitta e senza alcun esso con la realtà delle cose.

  95. @99 sono anni che lo dico, anche qui, hai la memoria corta… Non è che mi è cresciuta la panza, ho mille altre cose da fare e ora è solo più un divertissment che faccio con la mano sinistra (nomen omen) mentre lavoro o scrivo o telefono, ecc ecc ecc.
    prima di andare a una riunione politica. vi lascio due spunti di riflessione per la notte:
    1) Netanyahu: “Lo Stato palestinese? Lo creino in Arabia Saudita, hanno molta terra laggiù”
    Adoro gli ebrei: hanno le idee chiare e non menano il can per l’aia (compresa quella della Corte Penale Internazionale, eh eh). Che popolo!
     
    2) Se l’Italia è un paese razzista, perché NON ve ne andate?
    Video-estratto da trasmissione di ieri sera
    https://twitter.com/i/status/1887636745694417113

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.