Un’avventura, ma forse meglio definirla una “spedizione”, oltre il proprio limite, alla ricerca del “quasi impossibile”. Un obiettivo da raggiungere, contro il tempo! Aron Lazzaro ed Enrico Triches sono due atleti bellunesi che amano le sfide. Due amici che condividono la #faticabuona e nel 2023 vogliono provare un record.
Un punto di partenza fissato a Buenos Aires, sulla costa bagnata dalle dolci acque del Río de la Plata, e una vetta da raggiungere, individuata nei 6962 metri del monte Aconcagua in Argentina.
Tra il punto di partenza e quello di arrivo ci sono 1.237 km da percorre in bicicletta e 38 km da camminare, per un complessivo di quasi 9 mila metri di dislivello positivo. L’ambizioso obiettivo è di impiegarci meno di 100 ore.
Info www.oltreteam.it/nessuna-vetta-e-lontana/
Nessuna vetta è lontana
24/01/2023 – Conferenza Stampa
“Tre, due, uno, viaaaaaa! E’ il grande giorno, quello dell’ufficialità del progetto. E’ il momento di fare sapere a tutto il mondo che ci siamo, che siamo pronti per questa grande avventura e, perché no, siamo pronti a sfidare noi stessi per uscire dalla “zona di comfort“. Abbiamo preparato e pianificato ogni singolo dettaglio di questa spedizione e siamo carichi! E’ da mesi che studiamo il percorso e testiamo i materiali, non abbiamo lasciato nulla al caso. Perché in queste avventure non si può rischiare. Bisogna valutare bene la fase dei preparativi, analizzare i rischi e prepararsi con molta attenzione. Partiamo per una sfida che metterà a dura prova il corpo, ma anche la mente. Pedaleremo e cammineremo per giorni interi, cercando di riposare poco ma con frequenza, così da essere sempre lucidi, rispettando il nostro corpo. Oggi, a due giorni dalla partenza per raggiungere l’Argentina, abbiamo incontrato la stampa bellunese per raccontare il nostro ambizioso progetto e soprattutto la motivazione che muove la nostra macchina: l’attivazione di una raccolta fondi a favore dell’associazione Gruppo Autismo Belluno”.
E la sfida non è solamente sportiva, ma anche economica: raccogliere fondi a favore dell’associazione Gruppo Autismo Belluno (GAB). Per sostenere lo scopo benefico dell’iniziativa di Aron ed Enrico potete donare una somma economica all’associazione mediante bonifico intestato al Gruppo Autismo Belluno iban IT07X0306909606100000145625 con causale “Donazione pro iniziativa Nessuna vetta è lontana“.
25/01/2023 – Radio Belluno
Uno, due, tre, prova! Le paroline magiche che oggi abbiamo utilizzato per testare il microfono. Si, perché siamo stati nello studio di Radio Belluno ospiti di Nick Simcock. E’ sempre un’emozione poter trasmettere e raccontarsi in diretta. Poi, non per ultimo, la stampa locale cartacea e online ha parlato della nostra avventura, dedicandoci generosi spazi e anche una prima pagina. Grazie di cuore! E non sono mancati i complimenti e gli incoraggiamenti degli amici, che ci hanno definiti delle superstar. Una cosa ci piace precisarla: il nostro viaggio sportivo lo affrontiamo col cuore, perché stiamo aiutando le vere SUPERSTAR di questo mondo, ovvero tutti i membri dell’associazione GRUPPO AUTISMO BELLUNO. Loro sono gli eroi di cui il mondo e il nostro futuro hanno bisogno!
Ascolta l’intervista a RADIO BELLUNO
28/01/2023 – Atterrati in Argentina!
Aron, Enrico e Stefano sono ufficialmente atterrati sul suolo argentino. Anche se il viaggio è stato abbastanza snervante (iniziato giovedì mattina da Venezia e terminato sabato), l’accoglienza è stata delle migliori! Infatti i tre ragazzi bellunesi hanno subito incontrato Jorge Federico Gomez Riportella, l’amico e giornalista argentino che è stata una pedina fondamentale nella scacchiera del progetto “Nessuna vetta è lontana“. Jorge è un giornalista ed editore autodidatta che vive a Mendoza. Appassionato di canto e soprattutto di arrampicata, ha permesso alla spedizione di organizzarsi nel suolo straniero, non per ultimo con l’ottenimento dei preziosissimi permessi necessari per l’ascensione all’Aconcagua. Amante della lingua italiana, l’arte, la cultura e la gastronomia, Jorge negli anni passati è stato ospite anche nella nostra Belluno, dove si è esibito in un concerto. Adesso, dopo una cena in compagnia, il team può finalmente prendere base per iniziare la prima fase della spedizione.
30/01/2023 – Inizia la fase 1: acclimatamento!
Ci siamo! Da ieri, domenica 29 gennaio, i nostri atleti hanno avviato la prima fase della spedizione: l’acclimatamento. Nell’ambito dell’alpinismo, il termine identifica la procedura seguita dall’alpinista per abituarsi alle quote elevate (specie al di sopra dei 4.000 metri di altitudine) ed evitare i disturbi tipici del mal di montagna. Consiste in un avvicinamento graduale all’alta quota, con soste frequenti e possibilmente anche con pernottamenti ad altitudini via via più elevate. Nello specifico Aron, Enrico e Stefano stanno effettuando un trekking nel Mercedario, una montagna delle Ande situata in Argentina, nella Provincia di San Juan. La prima notte hanno pernottato a quota 3500 metri. Oggi allestiranno la tenda a 4 mila metri per trascorrere la seconda notte, poi in giornata tenteranno di salire fino a 5500 metri di quota per prendere maggiore confidenza e adattare l’organismo umano. Il protocollo prevede azioni di salita e discesa per i prossimi giorni, così da abituarsi alle quote che i tre bellunesi raggiungeranno nell’Aconcagua.
31/01/2023 – Relax quasi forzato!
«Siamo in piena fase di acclimatamento! Oggi relax in tenda, perché la giornata è uggiosa. Domani proviamo a salire fino a 5500 metri di quota. Salutaci tutti gli amici italiani!», sono le parole scritte da Aron grazie alla tecnologia di messaggistica satellitare inReach della Garmin. Infatti nel Mercedario non vi è possibilità di utilizzare né la connessione internet, né quella telefonica normale. Comunque dopo il sole cocente di ieri, oggi i tre atleti bellunesi ne approfittano per testare i materiali utili per la sosta, come la tenda e l’attrezzatura per cucinare. Nel frattempo l’amico Jorge, direttore della rivista digitale Cumbres Mountain Magazine, continua a gestire gli ultimi passaggi che servono per ottenere il permesso finale a Mendoza. «Finora è stato un processo esageratamente lungo e complicato! – ci confida Jorge Federico Gomez Riportella – Il problema principale è che dopo la pandemia, le autorità del Parque Aconcagua, dipendenti dal governo della provincia di Mendoza, hanno deciso di imporre molti requisiti e costi a chi vuole fare un record come Aron, Enrico e Stefano. Forse, perché negli ultimi anni ci sono stati casi di persone che annunciavano alcuni record, soprattutto di velocità, non verificati e certificati, quindi sospettati di essere fuorvianti». Ma non è tutto: «Inoltre – prosegue Jorge – vogliono che coloro che tenteranno un record dimostrino e certifichino di essere in condizioni mediche, fisiche e professionali per farlo, al fine di evitare incidenti e prendersi la massima cura della sicurezza. L’Aconcagua è una montagna molto complessa. La sua salita per la via normale non è tecnicamente difficile, ma l’altitudine, il tempo, il vento e soprattutto la mancanza di esperienza, molte volte portano a incidenti e persino morti».
03/02/2023 – Si continua a salire!
Dopo una piccola pausa “ricaricante“, utile per recuperare attrezzatura nuova, cibi e bevande e per riconnettersi con il mondo reale, i nostri atleti sono tornati sui sentieri nel Mercedario. Infatti Aron, Enrico e Stefano sono scesi a valle mercoledì pomeriggio e hanno trascorso la giornata di ieri, giovedì 2 febbraio, a Barreal, nella Provincia di San Juan. «Abbiamo ricaricato tutto, in tutti i sensi! E’ stato anche il momento utile per riconnetterci con il mondo reale, quello dove incontri persone, chiacchieri e cerchi informazioni utili per proseguire l’avventura. E dopo un check di tutto l’occorrente, siamo ripartiti per la vetta». E l’ultimo messaggio di oggi, ore 17.19 italiane, cita: «Siamo andanti verso l’ultimo campo base carichi come i somari! Passo ovviamente lentissimo con 20 kg di zaino che in quota si fanno sentire tantissimo. Adesso siamo a 5200 metri di quota e allestiamo le tende. Domani faremo spola avanti e indietro per la vetta in attesa del buon tempo previsto domenica. Ottime sensazioni, siamo contenti, ottimo allenamento!». Forza ragazzi, avanti con l’acclimatamento che si avvicina il momento dell’avventura vera e propria.
06/02/2023 – E’ giunta l’ora di prepararsi!
E’ il momento giusto! Dopo le ottime sensazioni fisiche riscontrate al raggiungimento dei 6130 metri di quota nel Mercedario (appena sotto la vetta non raggiunta causa maltempo), Aron, Enrico e Stefano ieri sono scesi dal monte e hanno fatto rientro a Barreal. Un piccolo check per quanto inerente l’attrezzatura, un rifornimento della cambusa e pronti via. Oggi i nostri atleti bellunesi si sono messi in viaggio per percorrere i quasi 1300 chilometri che li dividono da Buenos Aires. Un lungo viaggio in macchina, ma anche l’occasione per rilassarsi e riposare il fisico in vista dell’avvio della sfida sportiva! Se tutto va bene, atmosfericamente parlando, l’avventura vera e propria potrebbe prendere il via giovedì mattina. Incrociamo le dita!
09/02/2023 – Partiti!
Ci siamo, è arrivato il grande giorno, quello della partenza! Questa mattina alle ore 08.30 (04.30 in Argentina) è ufficialmente partita l’avventura sportiva “Nessuna vetta è lontana“. Aron Lazzaro ed Enrico Triches, vestita la tuta da ciclismo realizzata appositamente per la spedizione, sono saliti in sella a due biciclette 3T Bike e hanno iniziato a pedalare dal numero 805 di Gaetán Gutiérrez a San Isidro, nella Provincia di Buenos Aires. A seguirli in macchina c’è l’amico bellunese Stefano Canton che supporterà e gestirà completamente il viaggio in bicicletta dei due atleti. Successivamente, una volta entrati nel Parco dell’Aconcagua, i tre atleti saliranno insieme in cima alla vetta più alta delle Ande.
10/02/2023 – Si pedala con 40 gradi!
Caldo, tanto, tantissimo caldo! Al massimo delle temperature argentine si sfiorano i 40 gradi. Già alle prime ore della mattina si fatica, ma Aron ed Enrico pedalano ininterrottamente senza sosta. «Qui il problema sono le strade! Sono anche caduti e abbiamo affrontato diverse forature», racconta Stefano Canton al telefono, mentre i due atleti continuano nella loro prima fase dell’avventura. «Buche, sterrati, strade malconce e per non farsi mancare niente, un continuo traffico di mezzi pesanti lungo carreggiate che a stento passano due macchine, una di fianco all’altra. Abbiamo qualche piccolo ritardo accumulato per i problemi appena riferiti, ma avanti tutta, con il Gruppo Autismo Belluno nel cuore!».
Caro Luciano,
evidentemente abbiamo visioni diverse ed è bene che ognuno di noi possa esprimerle.
A proposito dell’evitare, amo leggere quanto pubblicato sul blog e il forum è aperto proprio per commentare.
3 e 4. Non comprendo le vostre perplessità. Non è da oggi che molti di quelli “che fanno cose” sentono la necessità di raccontarlo in diretta social, è una modalità che riguarda tutti i campi, piaccia o no. Nel secondo caso c’è sempre la possibilità di evitare ogni interessamento a tale tipo di comunicazione.
Riguardo al “baccano”, quanto postato non è altro che un copia-incolla dal sito (vedi link), che è il diario della spedizione, se non ci metti un po’ di entusiasmo in queste occasioni…
Forse è per farsi coraggio che fanno così tanto baccano?
Amo leggere e ascoltare i racconti di viaggio dopo che si sono vissuti, a prolungamento dell’esperienza dei protagonisti.
Un viaggio comincia nell’istante in cui lo si è immaginato e si perpetua all’infinito nel racconto.
Una volta – escludendo naturalmente le spedizioni nazionali – si partiva all’avventura senza pubblicizzare la propria meta.
Alcuni lo fanno tuttora, senza diffondere notizie neppure al ritorno oppure, tutt’al piú, informando i rispettivi club alpini delle ascensioni effettuate, ma al solo scopo di documentazione storica e non per pubblicità o denaro.
In verità non c’ho capito niente.
1 Anziché piantare croci in cima all’Aconcagua gli eroi della bicicletta potrebbero lasciare un pedale.