Dopo un tira e molla con l’amministrazione comunale di Ruffrè, guidata dal sindaco Donato Seppi – ex consigliere provinciale di Unitalia in Alto Adige e vicino alle posizioni fasciste di Casapound, giova ricordarlo – e durato più di un anno, l’amministrazione comunale ha infatti negato a Paolo Vita (che ha fatto realizzare un cippo alla memoria del cittadino più illustre del paese) l’autorizzazione al posizionamento del piccolo monumento nella piazza, su suolo pubblico. Paolo Vita, grande estimatore della figura di Castiglioni, non si è dato però per vinto: in occasione dei 110 anni dalla nascita, ha raccolto attorno a sé un gruppo di alpinisti (Sergio Martini, Carlo Claus, Luca Giupponi, Franco Sartori e Renato Larcher), intellettuali tra i quali il presidente dell’Anpi Mario Cossali, la studiosa Maria Luisa Crosina, Roberto Piccoli presidente per molti anni del Cai di Tregnago, sezione “Ettore Castiglioni”, Alessandro De Bertolini, ricercatore della Fondazione Museo Storico di Trento ed inoltre rappresentanti dell’Alpenverein, del CAI di Bolzano, Walter Manzi della sezione SAT di Fondo e naturalmente i nipoti di Castiglioni, Alessandro Tutino e Luigi Galletto.
Il cippo è stato posizionato il 28 agosto 2019, il giorno del compleanno dell’alpinista, su terreno privato in un boschetto di proprietà di Paolo Vita, proprio di fronte alle Dolomiti di Brenta, con un’intima ma intensa cerimonia.
NO targa per Ettore Castiglioni
di Stefano Michelazzi
Il vento fischia. Mulinelli di neve lo avvolgono, lo stringono in un gelido abbraccio che toglie il respiro.
Quante volte? Quante volte si è trovato a lottare con gli elementi vivendo la sua montagna!? Ma stavolta è diverso… lo sa bene…
A passi lenti e sempre più pesanti continua la sua marcia per la libertà, tenere gli occhi aperti e seguire la debole traccia indicata dalle stelle e dalla luce lunare diventa sempre più difficile, quasi impossibile…
Si accascia, tenta di rialzarsi, si stringe addosso le povere coperte che sono il suo unico indumento, i piedi ormai non li sente più…
La libertà stavolta è per sempre. Libertà dalla guerra, libertà dalle miserie umane.
Lì a 2600 metri di quota, a pochi passi da quel confine che tante volte aveva passato, salvando vite, lottando contro un nemico grande e spietato, lì sulle cime ammantate di neve, in quell’universo di ondulazioni a volte aspre a volte dolci che sono state ragione di vita, si spegne per sempre la luce splendente di Ettore Castiglioni, alpinista, intellettuale, partigiano, Uomo!
Ma la figura elegante di quel sognatore che nella roccia ha tracciato le sue ispirazioni, dell’alpinista che nelle sue linee ha definito la sua immortalità, non verrà dimenticata.
Sono passati 75 anni da quella gelida notte che se l’è portato via ma la sua figura appare ancora distinta e riconosciuta, e forse anche di più:
Uomo, mito, leggenda.
Stupore e amarezza sono le emozioni che mi assalgono nel leggere alcuni articoli sulle ultime vicende occorse che interessano la figura di Ettore Castiglioni ma anche rabbia…
E’ del 13 settembre scorso un articolo de L’Adige (http://www.altoadige.it/cultura-e-spettacoli/storia-e-memoria-schiaffo-alla-resistenza-1.1743070 ), ripreso poi da diversi blog, del rifiuto da parte dell’amministrazione comunale di Ruffrè, paesino al culmine della trentina Val di Non, di apporre una targa a ricordo di Ettore Castiglioni nella piazza del paese in occasione dei 110 anni dalla sua nascita in quello stesso piccolo borgo.
Vista l’importanza storica, sociale, culturale di quest’uomo, altri paesi avrebbero fatto a gara per urlare al mondo che lui è nato lì, orgogliosi di conservarne la memoria, onorati di condividere, almeno nella natalità, le gesta eroiche di un illustre concittadino.
Invece no! La pochezza umana non ha limiti e al giorno d’oggi si esprime e trova spazi di azione tra le pieghe di una società in delirio ed in declino. Una società che raccoglie nel suo seno fenomeni urlanti che augurano la morte al loro prossimo, solo perché è diverso, di miseri omuncoli che negano l’espressione della memoria storica, di revisionisti da baraccone.
Ma cos’altro ci si può aspettare da omuncoli che considerano John Ronald Reuel Tolkien un profeta? Chissà che magari l’amministrazione comunale proponga Ruffrè come capitale degli Hobbit… di piccoli uomini lì sembra non ne manchino!
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Forse non sanno neppure chi sia, ma per tigna si oppongono. Le radici sono lontane:” Amnistia denominata Togliatti approvata 22 giugno 1946 sarà seguita da altri provvedimenti, che amplieranno la casistica dei crimini condonabili. Nel 1948 vengono estinti; nel 1953 l’amnistia, accompagnata dall’indulto, è applicata a tutti i reati politici commessi entro il giugno 1948.” Mai fatta una Norimberga Italiana. Anzi quasi c’e’ da pensare che Castiglioni, se fosse sopravvissuto, sarebbe stato processato Kafkianamente. per ” reati comuni” non compresi nell’aministia.. un pretesto tipo “contrabbando.”
“Le sue imprese gli valgono nel 1934 una medaglia d’oro al valore alpinistico, ma Castiglioni accoglie il riconoscimento con fastidio. «Ora ho anche la seccatura della medaglia che mi tocca accettare per non offendere chi me l’ha assegnata, credendo di farmi piacere e mi toccherà andare alla cerimonia ” Adesso invece fanno gli”offesi”per la targa.
Certo che averlo privato di scarponi ed indumenti, la dice lunga sugli stessi che incassavano lingottoni d’oro provenienti dai campi e beni depositati da famiglie ebree mai restituiti( volevano il certificato di morte del depositante …timbrato e bollato ss).Persino l’ appropriazione del logo Pound ‘ stata riconosciuta legalmente legittima, in quanto l’oppositrice non era figlia naturale di Ezra.
https://www.ildolomiti.it/societa/2019/alpinisti-e-intellettuali-chiedono-di-dedicare-un-cippo-a-ettore-castiglioni-si-oppone-il-sindaco-di-ruffre-non-ha-a-che-fare-con-il-paese-anche-se-era-nato-li
Sono molto contento della risposta di Paolo Vita alla meschinità di alcuni!
Ce ne fossero di uomini come Ettore Castiglioni ma le diversità non sono sempre un valore aggiunto. Le varie culture hanno qualcosa da insegnare e qualcosa da cui è meglio stare lontano. Qualcuna ha più cose da insegnare (per esempio la Cecoslovacchia si è divisa e noi non se ne accorgemmo) e qualcuna ha più cose da rigettare (altri popoli risolvono i loro problemi soltanto con guerre civili), alcune religioni hanno elementi oscurantisti, altre di più.
Semplicemente vergognoso da parte di un sindaco che Indro Montanelli avrebbe definito un quacquaracquà!
Che vergogna, c’è ne fossero di uomini come Ettore Castiglioni, ha dato la vita per gli ideali di libertà e giustizia, salvando vite umane, ritenute inferiori dal peggio che questo paese a saputo offrire, il Fascismo razziale. E credo basti questo senza aggiungere il grande Alpinista che è stato. Vergogna voler riscrivere la storia, negando chi è stato grande contro chi rimane umonculo piccolo piccolo. Grazie a chi si è ribbellato posando comunque un ricordo per questo grande uomo.
mah di omuncoli mi par piena l’Italia e quelli di Ruffrè non sono ne meglio ne peggio…poi nei piccoli paesi le dinamiche amministrative sono particolari e spesso lontane da ideologie politiche e spesso fai l’amministrazione con quei quattro gatti che sono disponibili…a Ruffrè, se non sbaglio, han faticato a mettere insieme una lista…fra gli omuncoli mi par comunque ci sia anche Paolo Vita che il monumento l’ha fatto e se l’è messo sul suo (bravo)…
Beh, l’artista ha avuto un tempismo a dir poco sfortunato… Casapound? Non poteva aspettare un’amministrazione un pò più benevola?
Pessima decisione di un pessimo sindaco eletto da una pessima cittadinanza (mica si è eletto da solo).Fin qui tutto OK…ma lasciate fuori Tolkien da questa storia.
non siamo cittadini di Ruffrè, non siamo cittadini italiani, non siamo cittadini europei, siamo cittadini del MONDO !!
Le diversità sono un valore aggiunto, che vogliono fare i cittadini di Ruffrè vivere riunchiusi tra le loro 4 mura, circondati dal resto del mondo, ritornando al medioevo…??
Questa è gente PICCOLA che non vede più in là del suo naso.
VERGOGNA.
Grande Michelazzi!!
E ce ne sarebbe da dire .Purtroppo viviamo un”epoca di recrudescenza di omuncoli sgradevoli
La gente del.paese? Omuncoli.
E la gente del paese? Un sindaco non si materializza da solo.
Vergogna.