Quasi un miliardo di euro in Veneto esclusa la variante del centro ampezzano. Ma serve il decreto del premier Meloni per poter partire con le gare d’appalto. La riqualificazione della pista e il memoriale “Eugenio Monti” costeranno quasi 125 milioni.
Olimpiadi, approvato il piano per Cortina
(opere e costi)
di Alda Vanzan
(pubblicato su Il Gazzettino il 5 giugno 2023
Le Olimpiadi del 2026 porteranno in Veneto opere per un miliardo di euro. Anzi, di più se si considera la Variante di Cortina. Adesso è nero su bianco e, soprattutto, ha il timbro del Bur. Nell’ultimo numero del Bollettino ufficiale della Regione del Veneto, infatti, è stato pubblicato il Piano complessivo delle opere dei Giochi olimpici e paralimpici Milano-Cortina 2026. Si tratta della delibera con cui la giunta di Palazzo Balbi ha espresso l’intesa con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con la Regione Lombardia e le Province Autonome di Bolzano e di Trento in merito agli interventi da realizzare.
Nella delibera, presentata dalla vicepresidente Elisa De Berti, è puntualizzato che il nuovo piano presentato dalla Società Infrastrutture Milano-Cortina 2020-2026 (Simico) tiene conto delle richieste poste dalle amministrazioni coinvolte nell’intesa. Quelle del Veneto – esplicitate in una delibera precedente, la 569 del 9 maggio 2023, e ora tutte accolte – erano quattro, tra cui quella inerente la “Proposta di partenariato pubblico-privato per un nuovo sistema integrato di mobilità intermodale del Comune di Cortina d’Ampezzo” con la decisione che i maggiori costi previsti per 30 milioni di euro vengano coperti con fondi non a carico del bilancio regionale, mentre per la Variante di Longarone si è posta la condizione per una “entrata in esercizio prima dell’evento olimpico“. Il Piano delle opere dovrà ora essere recepito con un decreto del presidente del Consiglio dei ministri, un Dpcm “da perfezionare auspicabilmente entro la prima metà del mese di giugno, per poter dare avvio alle procedure di gara nel rispetto dei cronoprogrammi già condivisi“.
Sport e asfalto
Nella presente tabella ci sono tutti gli interventi “sia sportivi che stradali” da realizzare entro il febbraio 2026. Si tratta di opere per 892.248.684 euro. La cifra non tiene conto della Variante di Cortina, che però non sarà completata in tempo per i Giochi: si faranno infatti il lotto zero e il lotto 1°, mentre per quanto riguarda il 2° lotto (e cioè le canne stradali delle gallerie e l’opera di difesa della statale 51 a nord del centro ampezzano) del valore di 483.207.800 euro, devono ancora essere reperiti 259.861.738,55 euro. Da finanziare c’è anche la Variante alla statale 12 da Buttapietra a Verona.
I fondi
Interamente con risorse statali sono finanziati: l’allestimento temporaneo del Villaggio Olimpico di Cortina per quasi 40 milioni e la riqualificazione di immobili residenziali pubblici, dell’ex-panifìcio e della piazza ex-Mercato di Cortina. E ancora la Variante di Longarone e quella di Cortina.
Pagati dalla Regione Veneto sono: la ristrutturazione del trampolino del 1956 e il braciere (10 milioni); la sistemazione della pista olimpica della Tofana con l’adeguamento alle competizioni paralimpiche (1.380.000 euro).
Cofinanziati l’Olympic Stadium a Cortina con l’ampliamento e l’adeguamento degli spogliatoi per atleti paralimpici (6 milioni dalla Regione, 14.415.500 dallo Stato); gli interventi all’Arena di Verona con la riqualificazione dei servizi igienici (1.005.000 euro dalla Regione e 619mila euro dallo Stato), mentre gli interventi per il miglioramento dell’accessibilità saranno pagati tutti con fondi statali (18.969.800 euro). Poi ci sono la stazione di Longarone, il Prg di Ponte delle Alpi, il rinnovo delle stazioni e la costruzione di parcheggi a Belluno e Feltre. Ci sono anche i privati: il progetto per un nuovo sistema integrato di mobilità intermodale a Cortina, valore di quasi 127 milioni e mezzo, vede coinvolti Regione, Ministero delle Infrastrutture e un proponente privato che metterebbe quasi 96 milioni.
Bob
La riqualificazione della pista da bob è stata suddivisa in tre lotti, di cui l’ultimo prevede la realizzazione del Memoriale Eugenio Monti con il recupero degli edifici e dei manufatti della storica pista olimpica e l’allestimento degli spazi museali. In tutto sono 124.770.100 euro. Il Comune di Cortina partecipa con tre contributi di 15mila euro, 470mila euro, 15mila euro; idem la Provincia di Belluno. Il resto lo mette lo Stato.
Olanda? Purtroppo il delitto è stato organizzato in Italia e i mandanti siedono in parlamento. Infatti la S.i.mi.co, società infrastrutture milano cortina, ha sede a Roma perché si tratta di una società partecipata, in house: dal ministero dell’economia con il 35 per cento, dal ministero delle infrastrutture con il 35 per cento, dalla regione della Lombardia con il 10 per cento, dalla regione del Veneto con il 10 per cento, dalla provincia di Trento con il 5 per cento e dalla provincia di Bolzano con il 5 per cento.
Dai ditemi che la Simico, Società Infrastrutture Milano-Cortina 2020-2026, ha la sede legale/amministrativa in Olanda, Lussemburgo, Londra o altro paradiso fiscale, e il delitto è perfetto!