Passo Rolle: svendita, rilancio o rinascita?

Passo Rolle: svendita, rilancio o rinascita?

Dopo settimane di anticipazioni, la sera del 28 giugno 2017 la maggioranza del Comune di Primiero-San Martino di Castrozza ha incontrato i vertici de La Sportiva, azienda di Ziano di Fiemme leader nella produzione di calzature per la montagna e abbigliamento tecnico, e il consulente marketing Davide Gabrielli. In precedenza, altre riunioni si erano tenute a Bellamonte, Passo Rolle e a San Martino di Castrozza.

Siamo in presenza di un vero e proprio progetto di trasformazione di Passo Rolle. La parola d’ordine sbandierata è turismo green, alla ricerca di una nuova clientela, ma soprattutto con l’acquisizione e il successivo smantellamento delle seggiovie per promuovere scialpinismo, free ride, ciaspole e sport alternativi, come già avviene da tempo in alcune zone della Spagna, ma anche in Francia e in Austria.

Il progetto prevede la creazione di un innovativo show room a cielo aperto, in cui organizzare educational tour per i giornalisti, media e opinion leader, campagne pubblicitarie ed eventi. La proposta prevede inoltre la realizzazione di un ristorante di qualità con innovativo parco giochi esterno e albergo diffuso di pregio.

Passo Rolle e Cimon della Pala

La Provincia sarebbe inoltre molto vicina alla formalizzazione dell’acquisto del fatiscente Albergo Passo Rolle, che dovrebbe essere abbattuto entro i prossimi mesi. In molti si chiedono che fine farà anche la vasta area militare, oggi non utilizzata.

Nel contesto, prosegue inoltre la progettazione della variante stradale di collegamento con San Martino per ovviare al pericolo valanghe in zona ex Malga Fosse.

E’ forte il dubbio che il Protocollo d’Intesa con la Provincia possa davvero coniugarsi con un progetto così ecologico e slegato dagli impianti in quota.

Già il 22 giugno 2017 www.ladige.it titolava Passo Rolle, il futuro è senza impianti?, e definiva “rivoluzionario” questo progetto fortemente fortemente voluto dal CEO de La Sportiva, Lorenzo Delladio. Questi, appassionato di scialpinismo e di rally automobilistici, sa bene che Passo Rolle è uno dei posti più rinomati e conosciuti delle Dolomiti-Patrimonio Unesco. Non sfugge a nessuno che un’azione commerciale e pubblicitaria potente vedrebbe la trasformazione di Passo Rolle e del suo simbolo, il Cimon della Pala. Perché alla base ci sarà un efficace messaggio promozionale indirizzato – per quanto riguarda l’inverno – a una nuova clientela svincolata dallo sci alpino.

Il primo passo consisterebbe nell’acquisizione degli impianti sciistici messi in liquidazione lo scorso 30 novembre 2016 dalla Sitr (dopo che la società e gli operatori primierotti hanno rinunciato a un salvataggio), dei volumi tecnici a servizio degli stessi e del ristorante Chalet la Baita (costo dell’operazione: 500 mila euro); poi smantellamento delle seggiovie (per ridare naturalità al paesaggio, in piena controtendenza trentina, ma che sposa l’auspicio di trovare alternative «green» allo sci tradizionale.
La Baita sarebbe trasformata in ristorante di lusso con innovativo parco giochi esterno e creazione di un albergo diffuso di pregio con cinque suite sparse, tra le quali spiccherebbero quella sulla Cavallazza, dove ora c’è la stazione a monte della seggiovia Paradiso, e una fra gli abeti, per un totale di 5000 metri cubi.
Si dice che il progetto di riqualificazione parta dal prossimo settembre e che sia imminente, da parte della neonominata commissione, la nomina del tecnico incaricato.

In totale sono stati stanziati circa 6 milioni di euro, che comprendono anche la variante stradale di collegamento con San Martino per ovviare al pericolo valanghivo tra la ex Malga Fosse e la Val Confine.

Daniele Depaoli, sindaco di Primiero-San Martino

Il notiziario online www.lavocedelnordest.eu riporta in un articolo del 29 giugno 2017 i commenti dopo la riunione del sindaco di Primiero-San Martino, Daniele Depaoli, che non entra nei dettagli, ma conferma: “Si è trattato di un confronto pacato in merito al rilancio del passo, avanzato dall’azienda di Fiemme. Un momento che abbiamo esteso al gruppo di maggioranza del Comune. L’appuntamento è propedeutico a un prossimo confronto specifico sul tema, che verrà organizzato nei prossimi giorni, allargato a tutte le forze politiche, economiche della valle… Per quanto ci riguarda, la proposta è stata accolta favorevolmente da tutti i rappresentanti della maggioranza, ora ci si dovrà confrontare in modo schietto.
Si tratta ovviamente di un progetto di marketing di una società privata, un’iniziativa molto ambiziosa, che dovrà certamente essere integrata con il nostro progetto locale di rilancio dell’area e con il relativo collegamento con San Martino, inserito nel protocollo impiantistico siglato con la Provincia
”.

Le intenzioni sono indubbiamente buone, sembra d’intendere, allorché Depaoli continua: “Si tratta quindi di capire come integrare questo progetto con il protocollo d’intesa firmato nel 2015 con la Provincia, che è ad oggi uno dei piani di sviluppo più importanti a medio termine, per l’intero Primiero. In ogni caso l’idea presentata mercoledì sera, è certamente innovativa e originale, quello di cui oggi passo Rolle, ha veramente bisogno”.

Alcuni commenti da internet
Paolo Simion
si chiede il perché dell’assenza delle minoranze consiliari all’incontro. C’è stato forse un editto bulgaro? Maurizio Rimondi avverte che “una bella presentazione rende il progetto entusiasmante… attenzione a vedere solo i pro… un’attenta valutazione dei contro è altrettanto fondamentale”. Alessandro Ghezzer: “sulla carta pare interessante, ma se ne sa ancora troppo poco: se La Sportiva vuole “rilevare” l’agonizzante passo Rolle, i vantaggi per lei sono evidenti, un po’ meno quelli della collettività, staremo a vedere”.

In generale i commenti (i cui autori non riportiamo perché protetti dai loro nick) spaziano dall’entusiasmo alla stroncatura. Noi ci limitiamo a portare i contrari più pessimisti:
Direi ottimo!!! Visti i pochi fondi pubblici, l’interesse di una azienda privata penso vada accolta con entusiasmo!! Io però mi sarei limitato a togliere i gatti, tenendo però gli impianti per la risalita e ampliando così ad un pubblico più vasto… Ma si sa, io sono pigro”.

Secondo me è una stupidaggine perché mai come prima si era vicini al collegamento con San Martino grazie al quale avrebbe beneficiato tutta la valle: un comprensorio più grande sarebbe stato più attrattivo per le settimane bianche e il collegamento avrebbe avvicinato San Martino alla val di Fiemme.
Sono curioso di sentire cosa ne pensano le strutture commerciali al passo
”.

Lorenzo Delladio (a destra) con il navigatore Luca Lechthaler alla 31a edizione della StellaAlpina

Così facendo praticamente si bloccano tutti i progetti in valle, al Tognola di sicuro non investiranno più se il destino sarà l’isolamento totale”.

Idea interessante ma sarei meno drastico. Degli attuali 1+1+1+1+1=5 impianti + un tapis roulant ne terrei solamente due, la seggiovia Paradiso e magari la Ferrari come campo scuola. Dall’altra parte della strada toglierei tutto e in futuro, quando le cose andranno bene, magari si rifa un impianto fino a Baita Segantini e si ripensa meglio il lato Castellazzo”.

Mah. Arrivano loro e smantellano tutto. Ma che roba è? Svendiamo Passo Rolle ad un’azienda privata che vuole farne un baluardo pubblicitario? Solo perché loro hanno i soldi e lo Stato no? Eh, ma loro vogliono portare un turismo “green”: CAZZATE.
Solo perché producono roba da skialp non bisogna smantellare lo sci alpino, sostenendo che è “dannoso”. Si può portare innovazione, ma senza stravolgere tutto e con rispetto nei confronti di tutti
”.

La situazione odierna del Rolle è sotto agli occhi di tutti… O le province/regioni si espongono con un piano di collegamento e rilancio precisi, con tanto di fondi e date di consegna (se ne parla da 10 anni con continui slittamenti) oppure ben venga il Freeride Paradise sponsorizzato La Sportiva! Così comunque non si va avanti”.

Sul Rolle basterebbero pochi investimenti e andrebbe in attivo. Il collegamento è sacrosanto e la provincia dopo aver promesso per anni più di 40 milioni non può tirarsi indietro dicendo: “abbiamo scherzato” e poi avallare la svendita degli impianti”.

Tutto bello, ma mi viene da pensare che se con un Passo Rolle sciistico tradizionale ci camperebbero in pochi, con un Passo Rolle Green made La Sportiva, ci camperebbero in ancora meno. E ci guadagnerebbero realmente 2-3 persone/aziende”.

Ridicoli… ridicola la PAT (Provincia Autonoma di Trento) che fa marcia indietro camuffando la cosa proponendo improponibili palliativi, ridicoli istituzioni locali e privati della zona che ancora una volta non sono riusciti a vedere più in là del loro naso.
Mi spiace davvero ma continuando con questo atteggiamento San Martino e il Primiero sono destinati a morire
”.

Il fatiscente Albergo Passo Rolle

Considerazioni
Il progetto sul rilancio di Rolle è estremamente suggestivo e rappresenta (anche se per il momento solo a parole) una grande volontà di rilancio del valico seguendo per la prima volta una via non convenzionale.

E’ altamente apprezzabile che nel piano, portato avanti di concerto dal comune di Primiero, dal Demanio e dal Parco Naturale Paneveggio-Pale di San Martino, vi sia l’impegno a tutto campo per addivenire ad una stazione alpina di qualità.
Magari anche con un pizzico di «rivoluzione» ecologica.

Ma attenzione: l’aspetto fondamentale in questo momento è che il progetto di rilancio non diventi l’iniziativa di una società, di un’amministrazione o di due valli dolomitiche. Questa deve essere un’iniziativa (o meglio una scommessa) di respiro provinciale.

E non deve diventare la solita isola per ricchi, in realtà ricca solo di quei soliti ed “esclusivi” intrattenimenti che alcuni particolari del progetto lasciano ampiamente supporre.

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Passo Rolle: svendita, rilancio o rinascita? ultima modifica: 2017-07-02T05:40:31+02:00 da GognaBlog

116 pensieri su “Passo Rolle: svendita, rilancio o rinascita?”

  1. I soldi si vanno a prendere da chi li ha: ricchi, La Sportiva, produttori di SUV.Gli altri non li hanno, e perciò non li sganciano, e se anche li avessero, non li tirerebbero fuori.
    Ho imparato a sciare al Rolle, e ho visto la decadenza del sito negli anni per problemi di viabilità e di promozione turistica. Ben venga chi investe i suoi soldi in quel posto dimenticato da tutti e, sostanzialmente, irraggiungibile. Peggio di così è difficile fare per cui ben venga questo tentativo.
    Spero però vivamente che tutto l’investimento di La Sportiva SPA esca dal loro bilancio e non da contributi della Provincia.

  2. La sera del 19 luglio a San Martino, pressi la sala congressi Sass Maor c’è la presentazione ufficiale del progetto. Una buona occasione per chiarirsi le idee e discuterne con i diretti interessati.

  3. Forse l’unica cosa sarebbe rendersi finalmente conto che lo sci è semplicemente in via d’estinzione e fare i conti con questo.
    E’ in via d’estinzione semplicemente perché non nevica più come trent’anni fa e se proprio nevica, nevica nei momenti sbagliati e a ciò non c’è rimedio.
    Ma poiché non riusciamo a fare i conti con questo dato di fatto, lo sci viene tenuto artatamente in vita con iniezioni di soldi pubblici e interventi tecnici che lo rendono anche sempre più costoso.
    – Prego notare che non ho parlato di riscaldamento globale, cibo bio o comunismo, ma di pura e verificabile statistica meteorologica –
    Ma il peggio dal mio punto di vista è che sciare in pista, su neve stralavorata per farla durare di più (artificiale o meno) è diventato anche decisamente noioso e la gente (per fortuna non tutta completamente obnubilata) se n’è ben accorta: infatti le presenze e i volumi del venduto per lo sci sono in costante diminuzione dovunque da almeno quindici anni.

    Il problema è che il capitalismo tanto decantato da Zio Bonino non vuole (o non può) cambiare rotta e deve continuare a far di tutto per tirare ancora un anno, inventandosi la qualunque per far sciare ancora un po’ quanta gente è possibile.
    Perché è più comodo continuare a sfruttare la vacca finché si può, perché è una ruota che gira e fermarla (o scendere) è impossibile.
    Eppoi chi se ne frega di che fine fa la vacca!
    Come se non ci fosse un domani.

    Ma con ciò, non ho affermato che il progetto di Passo Rolle sia positivo; di sicuro però il collegamento con S. Martino tra 5 anni sarà obsoleto e avrà creato più danni che altro.

  4. IMPORRE ??

    dire che le Dolomiti sono anche troppo sfruttate con impianti, piste e strade e che sarebbe l’ora di darci un freno per salvaguardare il patrimonio ambientale per il bene di tutti, in primis per le popolazioni locali… è imporre?

    Dire che con l’innevamento artificiale si consumano quantità di acqua enormi e che non è chiaro fine in fondo se questa neve artificiale è innocua… è imporre?

    farsi delle domande , senza fregarsene, tanto il problema non è mio…è imporre?

    Più che imporre, direi che è PARTECIPARE.

  5. Solo in risposta ai suoi insulti. Lancia il sasso e nasconde la mano. Tipico di alcuni veri democratici…..
    Meglio un aperitivo adesso

  6. No, lui non insulta: “Mi dava del ristretto mentale e del patetico” che notoriamente sono complimenti!

  7. Sig.Benassi, al contrario di altri, Io non insulto.Poi si può condividere o no un’idea, ognuno è libero di avere la propria opinione, non di volerla imporre.

  8. Ultima cosa e poi chiudo, tanto è inutile parlare con chi non accetta, io in questo mondo ci vivo benissimo. Ho lavorato e adesso me la godo. Il resto, Zero.

  9. Per farla immensamente felice e confermarle l’idea che ha di nme, non mi interessa. L’unica cosa che importa sono i mieuìi cari, io, i miei amici e la mia vita ,il resto lo lascio a voi, educatori delle masse….Bye Bye. vado in vacanza con sommo piacere.
    Sinceramente non pensavo che un blogo di Gogna, grande alpinista, potesse ospitare persone come lei, incapaci di capire che il mondo non è da educare secondo i vostri desideri.

  10. A giudicare la situazione in Europa e nel mondo, non mi pare che modelli diversi abbiano portato un granché di benefici all’umanità…
    Ma se ci crede lei…

  11. Egr. Sig VegettiI, i rossi sono perdenti dappertutto, continui così nelle sue convinzioni.
    Intolleranti verso le idee altrui e incapaci di capire ciò che la gente, il popolo, desidera, infatti volete educarlo…Patetici. Addio.

  12. Carissimo Bonino,
    come capita spesso, lei svicola letteralmente da quanto legge: meglio criticare la forma che il contenuto. Mi dava del ristretto mentale e del patetico. Perfetto, ci sta. Ma solo se non fosse lei ad usare mezzi insulti sarcastici per poi dire che lo fanno gli altri. Questo le ho scritto, se non l’avesse capito.
    Su Zichicchi, vedo che non risponde: forse non l’ha letto. Perché vede, caro Bonino, molti di “noi rossi” si sono presi la briga di leggere e studiare anche quello che gli “altri” sostengono. Cosa quasi mai reciproca…

  13. Sig.Vegetti anche lei non rispetta nessuno, se non il suo ateismo e la sua prosopopea. Poveri esseri inferiori che non hanno la profondità del suo pensiero.
    Fondamentalmente siete due “haters” da tastiera. BRAVI!!!!!

  14. Egr. Marcello Cominetti, nulla da dire, stia nel suo bel brodo io nel mio. Continui ad essere un” Hater” da tastiera e sfoghi le sue frustrazioni, se questo la fa sentire meglio. La sua superiorita, espressa in modo così palese da lei, rafforza le mie convinzioni.

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