Pensiero sulla libertà

Pensiero sulla libertà
(dopo una strana giornata passata sul divano)
di Heinz Mariacher
(pubblicato sul suo profilo fb il 3 aprile 2022) 
Foto di Heinz Mariacher

La vita non è necessariamente migliore quando è comoda. Non ricordo i giorni che ho passato da pantofolaio, ma ricordo una lunga e fredda notte su una piccola sporgenza in una grande parete (a volte succede, anche se non era previsto).

I momenti più interessanti della nostra vita non sono sicuramente quelli comodi… D’altra parte, non mi è mai piaciuta l’idea dell’alpinismo di sofferenza e preferivo arrampicare per divertirmi. Ora anche l’arrampicata non sembra più un divertimento e tutti soffrono le dure sessioni di allenamento per realizzare gradi “importanti”.

Perché è così importante dire agli altri che si è grandi? Secondo me, questa è la fine della libertà! Libertà significa essere felici con se stessi e non dipendere dall’opinione degli altri.

Non c’è niente di sbagliato nello spingere i propri limiti, ma non bisogna mai farsi prendere da un gioco che non è il proprio.

About freedom
(after a strange day spent on the couch)
by Heinz Mariacher

Life isn’t necessarily best when it’s comfortable. I don’t remember the time I spent as a couch potato, but I do remember a long and cold night on a small ledge in a big wall (sometimes that happened, even if it wasn’t planned).

The most interesting moments in our lives are definitely not the comfortable ones…. On the other hand, I never liked the idea of suffer-alpinism and preferred climbing for fun. Now even climbing doesn’t seem fun anymore and everyone suffers hard training sessions to achieve “important” sends.

Why is it so important to tell others that you are great? In my opinion, this is the end of freedom! Freedom means being happy with yourself and not depending on the opinion of others. There’s nothing wrong about pushing one’s own limits, but you should never get caught up in a game that is not your own.

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Pensiero sulla libertà ultima modifica: 2022-05-03T05:41:00+02:00 da GognaBlog

12 pensieri su “Pensiero sulla libertà”

  1. 12
    albert says:

     Se dalla poltrona di casa Heinz si gusta il Latemar e dintorni.. piena approvazione delle sue passate  e presenti sponsorizzazioni& collaborazioni tecniche…se  poi  gli vien la voglia..le pareti sono vicine ….altrimenti  si legga Orazio :vedi come si levi bianco per la neve profonil Soratte, come non sostengano più il peso i boschi affaticati e per il gelo penetrante i ruscelli si siano fermati. Scaccia il freddo, ponendo legna sul focolare in abbondanza e più generosamente del solito versa, o Taliarco, vino pur di quattro anni dall’anfora sabina a due anse.Lascia tutto il resto agli dei: non appena essi hanno placato i venti che si combattono sul mare ribollente, né i cipressi ecc.
    https://www.google.com/search?channel=trow5&client=firefox-b-d&q=orazio+neve+sul+soratte
     

  2. 11

    Io lo trovo un discorso maturo dettato dall’esperienza della vita. Se parliamo di arrampicata sono totalmente d’accordo. Non ditemi che quella di oggi è filosofica come quella degli esordi. Che comunque conosco per averli vissuti di persona.
    Oggi l’arrampicata è un bello sport ma non ha nulla di ideologico e di scoperta come nei primi anni ’80. I tempi cambiano, mi direte, ma se sono felice di avere vissuto quegli anni e oggi vedo le cose cambiate e appiattite, non potete farmene una colpa. E neppure farla al “vecchio” Heinz.

  3. 10

    Boh mi sembra un elogio al giudizio o pregiudizio, chi lo dice che allenarsi non sia felicità? Chi lo dice che prenderei attimi di pausa su un divano con un buon libro non sia felicità, chi si arrota il diritto di pensare che oggi l’arrampicata non sia più un atto di felicità? Chi sostiene che quel gioco appartenga ad altri … No comment

  4. 9
    antoniomereu says:

    Essere o Avere ( visibilità sui social)?
    La società celebra celebrità!
    Il divano : nuova culla del libero pensiero filosofico?.

  5. 8
    Mario says:

    7@ Giusto appunto , ma a volte  invecchiando (!) si impara. 🙂 

  6. 7
    Alberto Benassi says:

    Perché è così importante dire agli altri che si è grandi? Secondo me, questa è la fine della libertà! Libertà significa essere felici con se stessi e non dipendere dall’opinione degli altri.

    Ottima riflessione molto condivisibile. Però  detto da Mariacher, che comunque era su tutte le riviste dell’epoca, per la sua arrampicata di punta e nelle pubblicità,  lascia un pò perplessi.

  7. 6
    Mario says:

    la liberta’ e’ un concetto astratto che assomiglia stranamente alla felicita’ e talvolta gli e’ associabile. Nella dozzina o due  di idee di liberta’ che si possono elencare questa e’ del tutto rispettabile, espressa con pacatezza e con garbo. 

  8. 5
    Roberto Pasini says:

    Gli elogi alla semplicità del “vivere nascostamente” fatti sui social mi colpiscono sempre. Evidentemente il nostro bisogno di rappresentazione e di socialità è insopprimibile. C’è uno che conosco, leggermente sociopatico, ma ben integrato, che va in montagna sempre da solo e coi mezzi pubblici, spesso partendo di notte, e poi pubblica per ogni uscita 50/60 fotografie, di cui 10 autoritratti, su Facebook. A volte noi umani facciamo tenerezza. Siamo un po’ tutti come Snoopy sul tetto della sua cuccia che scrive sulla tastiera meccanica (lui).  Sempre meglio comunque che fare paura, come accade a volte e sempre più spesso sui social.

  9. 4
    Andrea Parmeggiani says:

    @Paolo, complimenti per le belle parole. Mi ci riconosco in pieno

  10. 3
    Natali says:

    Quando il nipote di Ettore Castiglioni, dopo una prima apertura di una via, chiese allo “zio Nino” perchè non la pubblicassero come facevano gli altri, egli rispose: “Non si scala per un applauso”. Ecco. La libertà, la purezza e la forza di essere sè stessi fino in fondo, indipendentemente dalla reazione esterna del mondo e degli altri.

  11. 2
    albert says:

    Ognuno ha i suoi attimi di indescrivibile felicità, se li espone…li sminuisce, suona come un invito ad altri di fare altrettanto..invece meglio che ognuno trovi la sua strada ..o colga l’attimo imprevisto.

  12. 1
    Paolo Gallese says:

    Partire con un trenino locale, il materiale in spalla come un portatore pakistano. Tra la folla correre, alla ricerca di un bus locale che ti avvicini al luogo tanto sognato. Viaggiando sballottato, i passeggeri guardano un po’ sornioni te, sfigato senza auto. E poi arrivi, un paesino elegante, pieno del colore di benestanti sciatori, tutto comfort e prezzi che non puoi permetterti. Ma tu cerchi solo un caffè e il sentiero che hai già percorso mille volte nella fantasia. La funivia, quasi un’astronave, è troppo cara. Ma tu hai il bosco, dove devi fare attenzione solo alla neve che può caderti in testa. E ti allontani dagli sguardi, dal colore artificiale. Sai che tra poche ore guarderai la luna dalla tua tendina, dove arriva solo il vento.
    E mangi pane e bresaola. Sciogli la neve.
    Ho visto così i posti più belli del mondo, senza troppe lire e poi euro. Senza fanfare (per cosa poi, uno come me…).
    Sono stato libero. Nei posti più belli del mondo.
    E continuo a sognare.

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