Quel gran parlare della Madonnina rossa

Quel gran parlare della Madonnina rossa
(notizie da gazzettadireggio.it/ del 9 luglio 2018)

Lettura: spessore-weight(2), impegno-effort(1), disimpegno-entertainment(2)

Un tranquillo paesello dell’Appennino Reggiano, situato su un colle a 684 m, è stato fulmineamente attraversato dallo sdegno e dalla rabbia di quasi tutti i suoi 3658 abitanti. Villa Minozzo, ai piedi del Monte Cusna 2121 m, la seconda cima (dopo il Monte Cimone) dell’intero Appennino Settentrionale, è concorde nel condannare il fatto.

La Madonnina del Monte Cusna dipinta di rosso

In cima al Cusna, accanto alla un po’ ingombrante croce, da una decina d’anni era stata collocata una Madonnina in bronzo: che in questi giorni è stata dipinta di rosso, un atto certamente vandalico quanto stupidamente burlesco.

Non ci è voluto molto, dev’essere bastata una sola bomboletta spray per ricoprire di vernice l’intera statuetta. L’”artista” ha risparmiato però il viso e le mani giunte. Il fattaccio è avvenuto tra il 4 e il 6 luglio, in quanto la prima a vedere il danno è stata un’appassionata di trekking della zona sabato 7 luglio. La donna ha fotografato lo scempio e ha comunicato l’accaduto al presidente della Pro loco di Febbio Mattia Casotti che, indignato, a sua volta ha pubblicato l’immagine della Madonna rossa sulla sua pagina Facebook. Ecco come sdegno e rabbia sono montati.

«Si è trattato di un atto senza senso, di puro vandalismo», tuona Casotti, studente di Economia a Parma, maestro di sci e grande appassionato di montagna, soprattutto delle sue montagne. «Non capisco perché sfregiare un simbolo – continua – che è di tutti e che è stato portato fin lassù con grande fatica, anche con l’aiuto degli uomini del CAI. Per noi, che amiamo questo territorio, è un riferimento, e l’offesa ci amareggia».
«Qualcuno, in paese – prosegue il presidente della Pro loco – sostiene che questa assurdità potrebbe essere stata fatta per seguire l’iniziativa di don Luigi Ciotti, di Libera, sui migranti, il quale ha invitato le persone che non sono d’accordo con le politiche di Salvini a indossare una maglietta rossa sabato scorso. I giorni sono quelli giusti, ma si tratta solo di voci di paese senza alcun riscontro». «E anche se si fosse trattato di un atto dimostrativo – conclude Casotti – io dico: fuori la politica dalle nostre montagne».

La Madonnina del Monte Cusna com’era fino a pochi giorni fa

Prendere di mira un oggetto di culto per dileggiarlo dev’essere uno sport diffuso. Nel giugno del 2016 la stessa statua venne ritrovata da alcuni escursionisti lungo una scarpata, ad almeno trecento metri dal punto nel quale era stata collocata. Erano stati segati i fermi alla base del supporto e la statua era stata gettata il più lontano possibile. La Madonnina era stata rimessa sul suo piedistallo da due volontari del Soccorso Alpino: a parte qualche ammaccatura era in buono stato.

Duole vedere che c’è gente che deride le certezze e le fedi altrui. Fosse vera l’ipotesi della “maglietta rossa” anti-Salvini, farebbe male ancora di più che anche le iniziative umanitarie venissero svillaneggiate.

Ma la veemenza virale che ha dominato la scena polemica dei giorni appena scorsi fa pensare anche che perfino la fede non è esente dalla ricerca del diavolo a tutti i costi. Un diavolo a buon mercato, però, dove ci si possa giustamente incazzare senza provocare nessuno di quelli che contano. Una strada inutile in più in montagna, un bacino artificiale in più con molta acqua nei torrenti in meno, una funivia in più non fanno notizia. Interi comprensori minacciati da speculazioni assurde (tipo Vallone Cime Bianche o Devero o Comelico) non scuciono un pelo. Il Corriere della Sera e Radio 24 e chissà quanti altri dedicano ampi servizi entusiasti alla recente totale distruzione di ciò che era rimasto della scogliera della Gardesana Occidentale? Un plauso bulgaro. Peccato, perché a me queste cose tocca dirle e sembra che io le dica per derubricare in qualche modo la verniciatura blasfema. Ma vi assicuro che non è così.

 

Quel gran parlare della Madonnina rossa ultima modifica: 2018-07-16T05:28:35+02:00 da GognaBlog

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149 pensieri su “Quel gran parlare della Madonnina rossa”

  1. Giorgio Cerlon, se non ti piacciono le croci e le madonnine in montagna puoi sempre andare al mare.

    Sig. Cerlon le montagne non sono di tua proprietà privata. Quindi se voglio andare al mare lo decido io.  Di certo non TE!

     

    Ma come mai di solito coloro che sono religiosi (cristiani, mussulmani, ect. ect.) sono anche di molto  intolleranti? E tendono sempre ad imporre il loro credo agli altri?

  2. Dato che l’Italia è uno stato laico le croci potete tranquillamente tenersele in casa vostra, ci sono già le chiese a occupare a scrocco suolo pubblico
    da facebook, 17 luglio 2018, ore 23.56

  3. Giorgio Cerlon, se non ti piacciono le croci e le madonnine in montagna puoi sempre andare al mare. Oltre a un simbolo religioso sono anche un simbolo della cultura alpina italiana… Se io dovessi andare in cima a una montagna in Cina non mi darebbe certo fastidio una statua di Bhudda!
    da facebook, 18 luglio 2018, ore 7.13

  4. È solo uno sfregio ad un altro sfregio, non pensate che forse non tutti gradiscano questi oggetti di culto sparsi a sfregiare le cime di quasi tutte le montagne ITALIANE?
    E a proposito di menti, di quelle piccole sono piene le chiese, a pregare quando sono dentro e a votare Salvini ed il suo pensiero quando escono…

    da facebook, 18 luglio 2018, ore 0.20
  5.  “i tiepidi saranno vomitati nel giorno del giudizio”.

    Anche le divinità soffrono di nausea.

  6. Fabio Bertoncelli, di che ti preoccupi? Nella vita reale smadonnano, turpiloquiano, vanno a puttane, fanno le corna, vanno a bambini, ecc ecc poi nel forum sono tutti educati, delicati, si scandalizzano… quel che è detto è detto e quel che è scritto è scritto. Si leggono cazzate ben più gravi dei ceffoni verbali. quindi pensa a guarire e fottitene.

  7. Caro Alessandro, hai ragione.

    D’ora in poi ignorerò altri eventuali commenti a mero scopo di provocazione e infantili storpiamenti del mio cognome.

    Però ti chiedo di controllare con maggior severità affinché non si oltrepassino i limiti di una discussione civile, come ieri purtroppo è accaduto troppe volte da parte di quasi tutti noi (rimango volutamente nel generico). Qualcuno giustamente si è detto esterrefatto.

    Un tuo giorno in montagna ha permesso che si scatenasse un putiferio! Almeno ti sei divertito?

    Saluto tutti i reduci della giornata di ieri, con la speranza che il sole di oggi rassereni anche gli animi.

  8. Alle battute che vi siete scambiati qualche volta mi sono fatto anche una bella risata. E ridere fa sempre bene. Però adesso state esagerando e la maggior parte degli ultimi commenti sono solo duelli verbali senza alcun nesso con il tema iniziale. Se volete potete continuare a litigare in privato, su fb per esempio. Grazie.

    A proposito… non ero in montagna, oggi.

  9. Sai, Visentini, ti vedo bene nella parte di provocatore. Sei perfetto.

  10. Ueh, Bertoncello! Hai scritto ben quindici commenti contro i miei due (quest’altro è il terzo). Ti sei più volte appellato all’arbitro come neanche la Juventus. E m’inviti a tacere?

    Hic!

  11. Visentini, come al solito hai perso una buona occasione per tacere.

    Ora vai pure a ubriacarti in osteria.

  12. Fabio, Ernesto Lomasti dopo aver fatto il diedro Cozzolino in solitaria, venne distrutto da una labirintite… ma volle saltarci fuori, e ci saltò. Possiamo prendere esempio: volere, volere sempre. La malattia si piegherà allo spirito. se mi dici dove sei, ti mando una boccia di Sangue di Lavaredo.

  13. Dai, 82: siete dei pisquani. Non vi vorrei avere in cordata, né come compagni di stanza in un ospedale e tanto meno come compari in osteria.

  14. Ragazzi, siamo a ottanta commenti (anzi, ottantuno) nell’arco della prima giornata. E non è ancora mezzanotte.

    Se non è un primato del GognaBlog, poco ci manca. Neanche Mariana ha saputo scatenare cosí bassi istinti. Speriamo bene per domani…

  15. Per Marco

    LIXIANA 60 mg una volta al giorno per sei mesi. Seguirà un controllo.

    L’embolia polmonare, oltre a essere potenzialmente molto pericolosa nei primi giorni, ti provoca dispnea. Disteso sul letto, dissi ai medici dell’ospedale: «Ho un respiro cosí affannoso che al confronto il Monte Bianco fu una passeggiata». In piú, in conseguenza dell’operazione chirurgica che avevo subito, mi era venuta un’infezione. In definitiva, mi reggevo in piedi a stento (non sto scherzando).

    Insomma, quando entri in un ospedale lasci uno (calcolo ai reni) e prendi due (embolia polmonare + infezione), come con le promozioni dei detersivi al supermercato. Ora mi sento normale, però dopo tutto quell’ambaradan la condizione fisica si è praticamente azzerata e per ora posso solo scalare il Monte Cimone (Appennino Modenese, 2165 m), ed è anche grassa…

    Ragazzi, per quest’anno andate in montagna anche per me. E ricordate: quando entrerete in un ospedale per un’operazione chirurgica, ricordatevi di accendere un cero alla Madonna. Ma senza colorarla di rosso.

  16. ah, dimenticavo, per il Cominetti: il diapason delle troiate odierne, l’alloro spetta a te, che affermi “ma conosco abbastanza Alessandro per credere che non ti paghi e che sia di idea diametralmente opposta alle tue, che sinceramente sembrano dei vaneggiamenti medievali”. Prima di tutto perchè ti preoccupi subito di chiamare in tuo soccorso papà Gogna, dicendo che la pensa come te, ma più nella sostanza per il fatto che giudichi vaneggiamenti la simbologia della croce, che ho cercato di spiegarti ma che, la scarsa disponibilità di neuroni, non ti consente di comprendere. 

  17. Per Marco.

    Auguri per i tuoi problemi di salute. Se ti può consolare (come dice il proverbio? «Mal comune, mezzo gaudio»), sappi che io mi sto curando per embolia polmonare, sopraggiunta dopo un’operazione chirurgica in febbraio.

    Embolia polmonare? a me? come se fossi un placido sedentario? Come hanno osato?

    Insomma, rimettiamoci in forma e poi potremo litigare con piú virulenza (sto scherzando…).

  18. Per Dino M.

    Benvenuto nel club! Oggi comunque c’è stata battaglia assai virulenta: non succede cosí tutti i giorni.

  19. Ok Fabio Bertoncelli. i commenti però lasciamoli. cosa credi che gli altri siano stinchi di santi? l’uomo è un bel gelato di panna cioccolato. e quando fuori sembra tutta panna, appena sotto c’è dell’altro. per la pressione passa in secondo piano, visto che ho in corso una polmonite con versamento pleurico. però mi sento in forma. grazie a Dio 🙂

  20. Oggi Bonino è stato surclassato.

    P.S.  Ragazzi, mi è scappata la battuta, come a un bimbo cui scappa la pipí. Giuro che non volevo.

  21. Io sono stupefatto.

    La prima volta che ho scritto su questo blog (prima volta nella mia vita) pensavo si potesse discutere di idee, analizzando situazioni e confrontando i pensieri, indipendentemente dalle persone. Ascoltare opinioni diverse; a me piace tantissimo!

    Con educazione e pacatezza.

    Ognuno di noi ha delle convinzioni e delle idee ma non capita spessissimo di poterle confrontare e di discutere del proprio punto di vista con persone magari molto distanti sia fisicamente che  culturalmente.

    Oggi ho letto su questa discussione e su altre,  tantissimi insulti e soprattutto pochissima tolleranza per le idee (buone o cattive) degli altri.

    Io la chiamo VIOLENZA.

    Spero che le cose cambino (in meglio)

     

  22.  

    Per Marco.

    Ho chiesto di eliminare anche i miei commenti per un minimo di educazione e di correttezza nei confronti di tutti gli altri partecipanti alla discussione, che si sarebbero visti cancellare i propri e mantenere soltanto i miei. Credevo che fosse talmente ovvio per chiunque da non doverlo specificare: evidentemente mi sbagliavo.

    Te lo ribadisco: per educazione e correttezza.

    E per le tue battute lascia stare Dio, tu che dici di credere in Dio. Però qui oggi non l’hai certo dimostrato. Anzi, tutt’altro.

    Stammi bene. E controlla la pressione.

  23. Per Alberto.

    Ero io il Fabio del tuo ultimo commento? Se sí, ti dico che la penso esattamente come te. Le tue parole sono le mie parole.

     

    Si Fabio.

  24. Per Alberto.

    Ero io il Fabio del tuo ultimo commento? Se sí, ti dico che la penso esattamente come te. Le tue parole sono le mie parole.

  25. Fabio, Fabio… ti sta su l’aver scritto quel che hai scritto e adesso dici “cancella tutto” cioè tutte le tue fesserie comprese? troppo comodo. quel che è scritto è scritto. e ognuno se ne assume la responsabilità davanti a Dio, Gogna e gli uomini.

  26. non sono esorcista. sono esorpirla.

    si l’esopirla di te stesso.

     

    Fabio, vuoi abbracciare una croce, vai in chiesa, oppure in un cimitero.

    Una vetta, per me deve essere pulita da simboli religiosi o non religiosi.

    E’ un luogo di tutti, ma in primis è un luogo della natura dove la natura deve rimanere padrona.

    Nessuna guerra alle croci che sono li da sempre, oramai fanno parte dell’ambiente e della cultura dei loghi. Però se mi si chiede un’opinione, sono contrario. Come lo sono per qualsiasi altro simbolo o struttura.

     

  27. Caro Alessandro, ti prego di porre fine a tutte le trivialità che abbiamo dovuto leggere oggi. Ne va anche del decoro di questo blog.

    Ancor meglio, cancella tutti i commenti, dal primo all’ultimo, compresi i miei.

  28. Cristian non te ne rendi conto, ma sei pervaso dal demonio.

    Per salvarti, mi raccomando!! segui le parole e gli insegnamenti dell’esorcista Garimberti.

     

     

     

  29. Cristian, ti ripeto, il tuo pensiero è da plagiato. Apri la mente al ciò che di positivo hanno da dirti i simboli. Se vuoi ti faccio un disegno.

    vade retro satana.

     

    La santa inquisizione ha parlato.

  30. Garimberti, l’elimosina e la carità sono  doni che sicuramente ti appartingono. E sono sicuro che ne tieni conto nella tua vita da  buon cristiamo e li applichi alla lettera nel rispetto dei dettami del Vangelo.

    Meno male che c’è gente come te, che permette nella sua infinita generosità cristiana,  a gente come me di vivere delle vostre elemosine.

    “Venite gente vuota, facciamola finita, voi preti che vendete a tutti un’ altra vita;
    se c’è, come voi dite, un Dio nell’ infinito, guardatevi nel cuore, l’ avete già tradito…”

     

    Garimberti, dai retta   a Guccini. Guardati nel tuo di cuore che è meglio…!

     

  31. Ti faccio i miei complimenti per la capacità e la velocità di capire, conoscere e oprattutto giudicare una persona, io onestamente non ho ancora capito bene il tuo pensiero e non mi permetterei mai di dirti se o non sei stato plagiato…

    non conoscendomi non potrai mai dire che battaglie ho fatto o non ho fatto…se arrampico in montagna od in falesia….a due metri o magari nemmeno (solo da secondo).

    ultimissima….sei proprio sicuro che la domenica mattina siano più le persone in chiesa che le persone per monti (visto che sono la maggioranza)?

    Ultima cosa, i due simboli non sono umili, ma sono simboli con un peso estremo (le campanelle in cima al basso non hanno questo peso, tantè che nessuno se le caga di striscio)…e ripetendomi per l’ennesima volta, li ritengo simboli divisivi e non unitari…

  32. Trovo questa discussione formidabile, sono piegato in due dal ridere..

  33. Non so se mi infastiscono di più i teppisti o gli integralisti. Preferirei non avere a che fare con nessuno dei due.

  34. Benassi fa a modo. Elemosino ottimi stipendi a tempo indeterminato, però a gente che lo merita e si spacca il culo insieme a me. Senza fare nero… ahimèèèè!

  35. Cristian, vuol dire che tutto questo astio nei confronti di due umili simboli, che per qualcuno hanno un qualche valore intimissimo, la dice lunga sul plagio che avete subito. Siete contro a prescindere e non intendete comprendere il sentire degli altri, che sono peraltro la maggioranza. Però ripeto non vi vedo incatenati alle ferrate, che volete abolire. Guerrieri da monotiri e da tastiera, col fix a due metri. E che sia fixxx!

  36. “Per questa tua poesia ti rivaluto un minimo.”

     

    grazie Garimberti. Troppo buono per questa tua ELIMOSINA.

    Sei proprio un buon cristiano…

    “dal letame nascono i fior…”

    Ma te mi sa che preferisci i diamanti. Poi chiaramente da buon cristiano, sei sempre ponto a fare l’elimosina…

     

  37. Non capisco che significa la frase:

    …comunque ripeto l’immaginario collettivo di chi ha risposto finora è quello di bimbi plagiati fino a ritenere che tutto ciò che non gli è stato installato da piccoli, è da aborrire e rigettare…

    perche personalemente il critianesimo mi è stato “installato” già da piccolo con il battesimo…per questo, dopo un percorso di crescità interiore ho scelto di abbandonare la fede cattolica-cristiana (sono stato scomunicato).

    In ogni caso proprio proprio bene, nel concreto, il cristianesimo non ha agito…nemmeno in questi ultimi anni……

    ps. non vale dire ma anche questo o quello….qui stiamo parlando di croci…..

     

  38. Benassi, la cacca è un valore, nemmeno paragonabile alle le tue idee. Per questa tua poesia ti rivaluto un minimo. Ricorda che dal letame nasce il pane e molte altre bellezze. Un antico proverbio delle tue parti inoltre invitava a mangiare merda di zingaro alla gente come te… pare abbia un potere emancipatorio…  svilupet!

  39. Certo Garimberti il tuo parlare con il prossimo è proprio  da” ” porgi l’altra guancia, nel segno del perdono”direi da buon cristiano.

    Comunque se ti facciamo effetto Falqui, sono contento. Essere stitici è brutta…innervosisce.

    Quando si fa qualcosa di buono per il prossimo senza nulla in cambio, è sempre una buona cosa. Riempie di gioia.

     

    È questo l’inno-o
    del corpo sciolto
    lo può cantare solo chi caca di molto
    se vi stupite
    la reazione è strana
    perché cacare soprattutto è cosa umana.

    Noi ci svegliamo e
    dalla mattina
    il corpo sogna sulla latrina
    le membra posano
    in mezzo all’orto
    è questo l’inno
    l’inno sì del corpo sciolto.

    Ci han detto vili
    brutti e schifosi
    ma son soltanto degli stitici gelosi
    ma il corpo è lieto
    lo sguardo è puro
    noi siamo quelli che han cacato di sicuro.

    Pulirsi il culo dà gioie infinite
    con foglie di zucca di bietola o di vite
    quindi cacate
    perch’è dimostrato
    ci si pulisce il culo dopo aver cacato.

    Evviva i cessi
    sian benedetti
    evviva i bagni, le toilettes e gabinetti
    evviva i campi
    da concimare
    viva la merda
    e chi ha voglia di cacare.

    E se parlo con un demente un fetente un ignorante
    mi levo la giacca
    e la cacca gli fo

    Il bello nostro è che ci si incazza parecchio
    e ci si calma solo dopo averne fatta un secchio
    la vogl’arreggere
    per una stagione
    e colla merda poi far la rivoluzione!
    pum-pa pum

    Pieni di merda andremo a lavorare
    poi tutt’a un tratto si fa quello che ci pare
    e a chi ci dice, dice te
    fai questo o quello
    gli cachiam addosso e lo copriam fino al cervello

    Non sono mai stato cosí giocondo.
    Viva la merda che ricopre tutto il mondo:
    e’ un mondo libero, un mondo squacchera,
    perché spillaquera di qua e di la’.

    Cacone, merdone, stronzone, puzzone:
    la merda che mi scappa si spappa su di te.

  40. Vabbé, vediamo di buttare un po’ d’acqua sul fuoco.

    Lanzavecchia: prima Bonino e adesso Garimberti, ma quanti cloni hai?

  41. Beh dipende dai punti di vista.

    Per i Romani croce = sovversivo.

     

  42. egregio prof. Cominetti, gli ululanti non è detto che siano la maggioranza. sulle cime anguste non ho mai trovato croci: mi mandi qualche foto di cima da una/due posti con croce. comunque ripeto l’immaginario collettivo di chi ha risposto finora è quello di bimbi plagiati fino a ritenere che tutto ciò che non gli è stato installato da piccoli, è da aborrire e rigettare. credete di essere liberi, anarchici, perchè rifiutate ogni cosa, mettendo sullo stesso piano una croce, un palo della luce o la ciclistica del garda, è una falsa credenza. non vi ho mai visti incatenati ad una ferrata in segno di protesta. voi urlate solamente contro una croce. ps: ripeto: croce = amore che s’immola, per il bene del prossimo. non siete nemmeno capaci di convenire sul questo valore! francamente mi fate un po’ cagare. 🙂

  43. Scatenato anche Marcello.. Non ti riconosco più..

    Ma se ci facessimo un bel bicchiere di rosso per stemperare gli animi..

  44. e poi chi l’ha detto che la Madonna non deve essere rossa…?!?!

     

    Magari è una radical chic di sinistra pure lei.

  45. Alberto contadino, ah si è vero tu c’eri e c’eri nella mente di Bonatti. Scusa. sta di fatto che l’ha abbracciata. Io sto ai fatti, tu alle pippe mentali. Certe esperienze possono aprire l’anima all’inedito. Ps: il fatto che i tuoi siano contadini non vuol dire che tu lo sia. E vaneggiando come fai tu, posso arrivare a pensare che tu sia in conflitto con tuo padre, che ti vorrebbe a mungere (c’è da mungere 365 giorni all’anno), mentre tu ti fai i calli a raspare su per le pareti. Il discorso delle pippe è pure banale… battute da ventenni o poco più.

  46. Garimberti ti sento tonico, comincio a pensare che Alessandro ti abbia pagato davvero 😀

  47. Egregio Garimberti, probabilmente accecato (come la maggior parte) dalla blasfemia del gesto del  tinteggiamento della statua, non hai colto nelle parole di Alessandro la sua meraviglia verso un gesto banale elevato a inutile polverone, a confronto dei veri deturpamenti della montagna e della natura in genere.

    So che la tua é una battuta, ma conosco abbastanza Alessandro per credere che non ti paghi e che sia di idea diametralmente opposta alle tue, che sinceramente sembrano dei vaneggiamenti medievali.

    Personalmente non credo in nessun dio ma rispetto chi ci crede e installa simboli religiosi, però sulle cime dei monti spesso si fanno i conti con lo spazio disponibile e vederne occupato uno da una croce non mi piace e lo trovo prepotente, ignorante e irrispettoso delle altrui idee e sensibilitá.

    Poi se vogliamo essere banali e spudoratamente superficiali identifichiamo pure la cima con una croce, crediamo che in montagna si è tutti buoni, onesti, amici e migliori che al mare, che per camminare ci vogliono gli scarponi e i bastoncini, che la grappa scalda e che Gesú Cristo (un bel fricchettone  che stava sul cazzo ai difensori dell’ordine costituito) sia morto sulla croce dal freddo.  Tutte troiate, secondo me, ma che vedo condivise dalla maggior parte. Per questo, come penso Alessandro, mi amareggio quando vedo che in troppi se la prendono perché qualche buontempone pittura una cazzo di statua! E dire che non bestemmio neanche. Ciao.

  48. Tornando all’articolo e lasciando da parte i vaneggiamenti…

     

    Anche io ho riscontrato, parlandone con conoscenti vari, un assenso pressochè globale per opere quali la ciclabile dal Garda.

    Anche facendo notare quale fosse l’impatto sull’ambiente circostante ed il costante snaturare luoghi e paesaggi, la risposta è stata quasi sempre dello stesso tenore: “si però è una bella opera, mi piacerebbe andarci..”

     

    Riguardo invasi per innevamento e quant’altro la musica non cambia. Chi ci abita risponde dicendo : “Facile giudicare per voi che la montagna la vivete solo durante per le vacanze…ma noi dobbiamo pur mangiare”. Chi va a sciare quasi sempre del resto se ne frega e vorrebbe più rifugi/ristorante e più parcheggi…

     

    La natura vera è cosa per pochi…per i più è scomoda e inospitale…quindi meno ce n’è meglio è…

     

  49. Garimeberti, uscendo dalla nord dopo 5 giorni da solo, Bonatti, li per li,  avrebbe abbracciato anche TE !

    Sicuramente dopo a mente fredda , si sarebbe pentito.

  50. Cominetti, mai avuto niente contro le religioni, come quella buddista alla quale, che tu ci creda o no, ho dato quest’anno l’8 per mille. Il loro messaggio è positivo. Tu dovresti essere una persona intelligente e quindi, aldilà dei fatti storici, dovresti mettere in conto l’evoluzione nel pensiero umano e non fermarti a date, a fatti, a contingenze anacronistici. Ricordo a tutti che il Bonatti ad esempio, all’arrivo sulla vetta del Cervino dopo la solitaria alla Nord, abbracciò la croce. Bonatti non vale meno dei nomi che hai citato. Loro possono pisciarci sulla croce, ma non si può per questo negare la possibilità di abbracciarla, a chi desidera farlo.

  51. Continuo a non capirti Galimberti.

    Non capisco il senso di “le croci te le tieni”…no capisco questo tuo continuo aggredire e cercare di voler essere dalla parte di una ragione assoluta.

    Capisco ti siano stati inculcati da bambino quei 3 o 4 valori senza i quali ti sentiresti perso…e di conseguenza la paura e la relativa reazione violenta di fronte a chi li metta in dubbio.

    Mi sembra anche di capire che orami la tua età non lasci molto tempo a un possibile recupero…che dirti: mi dispiace ormai è andata così!!!

  52. Benassino, ci avete provato in tutti i modi a picchiare e a tagliare. Vi è andata male. Almeno finora. La gente si è stancata del vostro inutile, atavico, distruttivo anti tutto. Delle croci facci quello che ti pare, tanto ci sarà sempre qualcuno che le metterà a posto, usando martello e falce, strumenti che probabilmente non sai nemmeno impugnare. Rivoluzionaria è la croce, non certamente il tuo pensiero e le tue magliette da figlio di papà falcista e martellista.

    caro GARIMBERTINO e ti risbagli di nuovo a classificare persone che non conosci visto che son figlio di contadini nato e cresciuto in campagna,  la falce la so usare benissimo. E stai certo anche il martello. I calli nelle mie mani sono li a dimostrarlo.

    Mentre i tuoi di calli sono il risultato di tante pippe.

     

    Effettivamente sotto il segno della croce è stata passata tanta gente e distrutte civiltà.

  53. Per favore, guardatevi questo https://youtu.be/yvbh1uD-Mtw cosí qualcuno saprá piú cose e a qualcun’altro fumeranno le orecchie per la rabbia.

    Il video é stato premiato a vari film festival. In quell’occasione Merizzi e Maspes furono immensi!

  54. Simone, vedi che da bue dai del cornuto all’asino? Vedi che hai una grandissima carenza di logica. Confondi i manufatti con la croce. la dimensione e il deturpamento con un simbolo universale, al di là che tu lo voglia o no, le croci te le tieni, perciò tasi, tira e dedicati a battaglie più proficue per l’umanità.

  55. Potrebbe esserci affinità fra Garimberti e Bonino…hanno la medesima elasticità mentale.

    Riguardo i simboli cristiani imposti alle cime delle montagne è decisamente raccapricciante anche la colata di cemento con acclusa madonna sulla cima dello Chetif…realizzata per permettere lo sbarco in elicottero di un papa. Rovinando così un naturale belvedere del Bianco.

     

    Come dice Benassi orami ci siamo nati con le croci sulle montagne e non ci facciamo più caso. Sarebbero da vedere le reazioni dei cristiani se iniziassero a erigere dei budda…

     

    Riguardo il simbolismo trovo esilerante quello adottato dai credenti dopo la seconda morte di cristo in “A volte ritorno”….grandissimo libro!!

  56. L’”artista” ha risparmiato però il viso e le mani giunte.

    Io non ci vedo nulla di blasfemo poiché le parti del corpo visibili: il viso e le mani giunte non sono state colorate.

    Mi ha incuriosito piuttosto il colore scelto e, al di la delle polemiche, una ricerca nella storia dell’arte mi ha fatto notare che nei secoli, la Vergine veniva raffigurata dai pittori con vestiti di diverse tonalità con i colori dominanti quali l’azzurro, il verde, il nero.

    Il Bellini raffigurò la Vergine con un manto rosso ed il dipinto è conosciuto come la Madonna rossa di Bellini. Vedi immagine:

    <a href=”https://www.tripadvisor.it/LocationPhotoDirectLink-g1051299-d13942018-i314548809-MarteS_Museo_d_Arte_Sorlini-Calvagese_della_Riviera_Province_of_Bresci.html#314548809″><img alt=”” src=”https://media-cdn.tripadvisor.com/media/photo-s/12/bf/a2/49/la-madonna-rossa-di-bellini.jpg”/></a><br/>Questa foto di MarteS Museo d’Arte Sorlini è offerta da TripAdvisor.

  57. Benassino, ci avete provato in tutti i modi a picchiare e a tagliare. Vi è andata male. Almeno finora. La gente si è stancata del vostro inutile, atavico, distruttivo anti tutto. Delle croci facci quello che ti pare, tanto ci sarà sempre qualcuno che le metterà a posto, usando martello e falce, strumenti che probabilmente non sai nemmeno impugnare. Rivoluzionaria è la croce, non certamente il tuo pensiero e le tue magliette da figlio di papà falcista e martellista.

  58. Bertoncelli, in questo blog c’è gente che si offende da sola. Basta leggere le sue argomentazioni. Si capisce che sono ragazzotti indottrinati fin dal grembo materno, senza possibilità di mettere in discussione l’imparato, pervasi da smania di sterile anticonformismo, pronti a demolire tutto, solo perchè lo hanno trovato quando si sono affacciati al mondo. Tagli la corda, per salvare il tuo secondo? sei nel segno della croce. guardala con spirito nuovo.

  59. Marco Garimberti: «Mettere poi la croce sullo stesso piano di un traliccio è un’operazione che varrebbe il ritiro della tessera elettorale, in quanto intestata a incapace di intendere e di volere».

     

    Caro Garimberti,

    Sei capace di capire il senso di ciò che leggi, senza travisarlo?

    Sei capace di ragionare con calma e obiettività, senza farti accecare dall’astio che nutri dentro di te verso chiunque osi pensare in modo differente?

    Sei capace di discutere senza offendere?

    No, eh? Non ne sei capace: gli esempi in questo blog sono innumerevoli.

  60. Comunque qui

    https://gognablog.sherpa-gate.com/12645-2/

    si è già discusso…

    Come ti ho detto, Marco, io non vedo nelle croce un simbolo d’amore (anche se sembrerà strano ma penso di capire chi come te veda questo)…vedo solo un simbolo creato dall’uomo che nel corso della storia ha cambiato significato (da strumento di morte-come vedo io- a strumento d’amore-come vedi tu) e soprattutto, in quetso momento storico, uno strumento di divisione tra gli uomini, anche appartenenti alla stassa classe (io, te, alberto ecc…).

    Saluti gassosi!

     

     

     

  61. non caro Garimberti non hai capito nulla  .

    Il martello serve a dartelo nei C….i  e la falce a tagliarti la testa.

     

    E poi ti sei dimenticato della   “A cerchiata”.

     

    Uno come te: intollerante, arrogante e provocatore ha il coraggio di parlare di AMORE.

    Ma vergognati.

     

  62. la falce e il martello è il simbolo da fighetto per autonomasia. vedo che non mi sbgliavo? sei un poveretto omologato. la tua autostima sta nella falce e nel martello, ma non sai che sono una croce loro stessi. la croce tuttavia li include e li supera, perchè predica eguaglianza nell’amore e non per costrizione.

  63. Cristian, prova a metterti un altro paio di occhiali… comunque va già bene che non ci vedi un sex toy… non sei il peggiore. La statua, non fallica, ricorderebbe la madre di chi si è immolato per amore. Raga, passo e chiudo… personalmente ritengo che abbiate scoregge in testa… abbastanza diffuso nella gioventù odierna. fatevi le pippe tra di voi su youtube. ciao

  64. cosa ti ha fatto la croce, Benassi? ti fa sentire a disagio, perchè sei solamente capace di scalare montagne? la croce ti dice che se c’è donazione, c’è vita… potrei declinare il messaggio in molti modi, ma tu forse sei troppo impegnato a comprare friends e cannottiere col simbolino alla moda. spero tu sia un fighetto di meno di 30 anni… allora forse capirei. ciao Benassi, sta bein.

     

    caro Garimberti di quello che sono capace di fare io non sono certo tenuto a spiegartelo. Anche perchè rimarresti sconvolto. Sei una persona intollerante oltre che molto arrogante e provocatore.

    Lavori per la santa inquisizione?

    A me comunque quelli come te, che metteono al rogo quelli che la pensano diversamente,  mi fanno il solletico sotto i piedi.

    Già  altre volte te l’ho fatto notare. Ma evidentemente non capisci o non vuoi capire. Del resto gli arroganti e provocatori come te vedono solo se stessi e i loro adepiti che gli stendono il tappeto.

    Se hai letto bene a me le croci non hanno fatto nulla. Ho detto solo che le vette devono essere pulite. PUNTO.

    Io a scalare ci vado vestito con tuta  da operaio  con falce e martello sulla schiena  e una “A cerchiata”  davanti.

    Ti va bene come simbolo da fighetto?

    Grazie del tuo stai bein. Per me invece puoi anche andare affan…. . E se vuoi, te lo dico anche a 4occhi.

     

  65. Te lo dico io perchè mi fa sentire a disagio: perchè mi turba ENORMEMENTE vedere tonnellate di acciaio e cemento in posti che dovrebbero essere per eccellenza i luoghi della natura incontaminata. Una semplice e piccola croce di legno su un ometto non può trasmettere tutti quei valori che tu ci elenchi? Devo ripassarmi il catechismo, mi era sfuggito il particolare che il “messaggio universale” è tanto più efficace quanto è più grosso il manufatto…

  66. Marco, tu parli di croci e valori della croce (io personalemente ci vedo solo uno strumento per l’esecuzione della pena di morte) ma qui ad essere stata “toccata” è stata una statua…che a questo punto non so che valori trasmetta (visto che quelli dell’amore li trasmette la croce).

    buone figurone!

  67. cosa ti ha fatto la croce, Benassi? ti fa sentire a disagio, perchè sei solamente capace di scalare montagne? la croce ti dice che se c’è donazione, c’è vita… potrei declinare il messaggio in molti modi, ma tu forse sei troppo impegnato a comprare friends e cannottiere col simbolino alla moda. spero tu sia un fighetto di meno di 30 anni… allora forse capirei. ciao Benassi, sta bein.

  68. di preti ce ne sono di tanti tipi: bravi, pedofili, innamorati del denaro, innamorati e divorati dalla stupida ansia buonista, trombatori, ipocriti, e quelli “tutto va bene, tutto fa brodo”… come se le tavole della legge o i 10 comandamenti e le beatitudini non fossero mai stati concepiti. Io non sono un bravo cristiano, men che meno bigotto, ma se l’ultimo cretinetto pervaso dall’ansia demolitoria di tutto ciò che è stato, senza capire perchè è stato, arriva a sparare banalità, lo considero un cretino. non sto su nessun pulpito ma dirò sempre la mia. ciao

  69. Caro il nostro Garimberti che dall’alto del suo pulpito spara sentenze e lezioni di cultura agli altri tacciandoli di ignoranza e intolleranza: siamo tutti d’accordo nel condannare gli atti vandalici, è successo anche qui da noi in Grignetta, è una modalità stupida se non criminale quella di affrontare il prblema (se il loro intento è appunto quello) ma io dico: siamo tutti d’accordo sul nobile significato della croce, credenti o no, e siccome lei si ritiene tollerante e tutti noi intolleranti ci può spiegare perchè ritiene così giusto e doveroso imporre a tutti un manufatto, qualunque natura simbolica esso abbia, in un luogo dove dovrebbe dominare la natura in tutta la sua mistica essenza? Perchè dobbiamo essere ritenuti ignoranti e intolleranti noi che preferiamo che sulle vette non ci sia niente? A proposito, un mio amico prete non può soffrire nemmeno lui queste croci, un vero credente non ha bisogno di acciaio e cemento per poter dialogare con Dio…

  70. certamente un traliccio e una croce sono cosa ben diversa. Ad esempio molte vette Apuane hanno le croci. A me sinceramnete non danno fastidio, sono li da molto prima di me e oramai fanno parte dell’ambiente e della tradizione. Io manco le vedo, anche perchè faccio finta di non vederle. Ma intendiamoci, non dico questo perchè a me danno fastidio in particolare le croci, o perchè non sono credente. Capisco che possono anche rappresentare una certa cultura popolare, come quella delle marginette o maestà, delle cappelline sui bordi delle strade. In Toscana ce ne sono tante.

    Però come già ho scritto, le vette stesse sono già un simbolo e non hanno bisogno di nulla. Inltre sono un simbolo di tutti e per tutti. Dovrebbero essere un luogo neutrale, dove tutti possano avere la liberta di poter esprimere, senza lasciare segni, il proprio credrere o non credere.

    Di certo scaraventare di sotto una croce , ma anche un’altro simbolo, è un atto barbaro e vigliacco.

    Ma anche lasciare li i propri rifiuti dopo il picnic è un atto barbaro.

  71. Meglio capire il senso di una tradizione e il messaggio che ha voluto irradiare, piuttosto che distruggere, distruggere, distruggere. Mettere poi la croce sullo stesso piano di un traliccio è un’operazione che varrebbe il ritiro della tessera elettorale, in quanto intestata a incapace di intendere e di volere.

  72. Le vette son loro stesse già un SIMBOLO di elevazione e dovrebbero essere lasciate come mamma natura le ha fatte.

    Croci, Madonnine, Budda,ect. ect. sono altri simboli per altri luoghi.

    Sulle vette non c’è bisogno di festoni e santi e gemme incipriate. Per questi ci sono le chiese, le moschee, i monasteri, ect. ect.

  73. Sono contrario a qualsiasi manufatto sulle vette (croci, statue, tralicci, ripetitori, rifugi, bivacchi, ecc.). Sarebbe sufficiente un semplice e simpatico ometto di pietre. Sono pure contrario a una eccessiva segnatura dei sentieri, con segnavia ogni pochi metri; la maggior parte è superflua.

    Il problema delle croci sulle cime, però, non si può certo risolvere demolendole  nottetempo. Ciò è accaduto diverse volte nell’Appennino Tosco-Emiliano nel corso degli anni; io conosco i casi del Corno alle Scale, del M. Spigolino e del M. Cusna. Evidentemente i vandali, qui nella rossa Emilia, sono spesso all’opera sulle vette. Adesso, oltre ai soliti vandalismi per motivi religiosi, si sono aggiunti quelli per propaganda politica, con una azione che evidenzia soprattutto la vigliaccheria demenziale del responsabile.

    Ripeto: sono contrario alle croci (e a tutto il resto), ma c’è modo e modo per affrontare e risolvere i problemi.

    Inoltre non è possibile che, quando si discute di un problema, intervenga spesso qualcuno con il suo ineffabile: «Sono ben altri i problemi!». Se si ragionasse in questo modo, non si potrebbe mai discutere di nulla, perché per ogni problema di questo mondo se ne troverebbe certamente uno piú importante. Non si fa cosí.

    Buon Appennino a tutti! In santa pace e senza odio.

    P.S.  Segnalo che la posizione del Passone non corrisponde a quella indicata nella fotografia.

     

  74. Cara Emanuela, se lei avesse approfondito il messaggio universale insito nella Croce, sparerebbe meno idiozie. E’ una questione di cultura, sa. Lei ne è sprovvista. Quantomeno perchè, prima di bablare, non ha cercato di capire le ragioni, che da sempre hanno spinto la Croce lassù. Ciò che la croce simboleggia è assolutamente corretto, che sia posto il più in alto possibile, perchè tutti se ne ricordano. Ma per lei croce vuol dire crociati oppure tomba oppure segno di una cultura – fede da avversare ad ogni costo. Le ricordo solamente che essere contro la croce significa essere contro l’amore, che si immola a vantaggio del prossimo. Oggi forse ha imparato qualcosa. Eviti di fare figurette nella vita.

  75. Vorrei dire al presidente della pro loco che ‘un’assurdità’ sono croci e madonne in cima alle montagne. E rassicurare i lettori che verniciare di rosso una statua religiosa non è blasfemo tout court. Usare la testa e meno la pancia.

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