Quel gran parlare della Madonnina rossa
(notizie da gazzettadireggio.it/ del 9 luglio 2018)
Lettura: spessore-weight(2), impegno-effort(1), disimpegno-entertainment(2)
Un tranquillo paesello dell’Appennino Reggiano, situato su un colle a 684 m, è stato fulmineamente attraversato dallo sdegno e dalla rabbia di quasi tutti i suoi 3658 abitanti. Villa Minozzo, ai piedi del Monte Cusna 2121 m, la seconda cima (dopo il Monte Cimone) dell’intero Appennino Settentrionale, è concorde nel condannare il fatto.
La Madonnina del Monte Cusna dipinta di rosso
In cima al Cusna, accanto alla un po’ ingombrante croce, da una decina d’anni era stata collocata una Madonnina in bronzo: che in questi giorni è stata dipinta di rosso, un atto certamente vandalico quanto stupidamente burlesco.
Non ci è voluto molto, dev’essere bastata una sola bomboletta spray per ricoprire di vernice l’intera statuetta. L’”artista” ha risparmiato però il viso e le mani giunte. Il fattaccio è avvenuto tra il 4 e il 6 luglio, in quanto la prima a vedere il danno è stata un’appassionata di trekking della zona sabato 7 luglio. La donna ha fotografato lo scempio e ha comunicato l’accaduto al presidente della Pro loco di Febbio Mattia Casotti che, indignato, a sua volta ha pubblicato l’immagine della Madonna rossa sulla sua pagina Facebook. Ecco come sdegno e rabbia sono montati.
«Si è trattato di un atto senza senso, di puro vandalismo», tuona Casotti, studente di Economia a Parma, maestro di sci e grande appassionato di montagna, soprattutto delle sue montagne. «Non capisco perché sfregiare un simbolo – continua – che è di tutti e che è stato portato fin lassù con grande fatica, anche con l’aiuto degli uomini del CAI. Per noi, che amiamo questo territorio, è un riferimento, e l’offesa ci amareggia».
«Qualcuno, in paese – prosegue il presidente della Pro loco – sostiene che questa assurdità potrebbe essere stata fatta per seguire l’iniziativa di don Luigi Ciotti, di Libera, sui migranti, il quale ha invitato le persone che non sono d’accordo con le politiche di Salvini a indossare una maglietta rossa sabato scorso. I giorni sono quelli giusti, ma si tratta solo di voci di paese senza alcun riscontro». «E anche se si fosse trattato di un atto dimostrativo – conclude Casotti – io dico: fuori la politica dalle nostre montagne».
La Madonnina del Monte Cusna com’era fino a pochi giorni fa
Prendere di mira un oggetto di culto per dileggiarlo dev’essere uno sport diffuso. Nel giugno del 2016 la stessa statua venne ritrovata da alcuni escursionisti lungo una scarpata, ad almeno trecento metri dal punto nel quale era stata collocata. Erano stati segati i fermi alla base del supporto e la statua era stata gettata il più lontano possibile. La Madonnina era stata rimessa sul suo piedistallo da due volontari del Soccorso Alpino: a parte qualche ammaccatura era in buono stato.
Duole vedere che c’è gente che deride le certezze e le fedi altrui. Fosse vera l’ipotesi della “maglietta rossa” anti-Salvini, farebbe male ancora di più che anche le iniziative umanitarie venissero svillaneggiate.
Ma la veemenza virale che ha dominato la scena polemica dei giorni appena scorsi fa pensare anche che perfino la fede non è esente dalla ricerca del diavolo a tutti i costi. Un diavolo a buon mercato, però, dove ci si possa giustamente incazzare senza provocare nessuno di quelli che contano. Una strada inutile in più in montagna, un bacino artificiale in più con molta acqua nei torrenti in meno, una funivia in più non fanno notizia. Interi comprensori minacciati da speculazioni assurde (tipo Vallone Cime Bianche o Devero o Comelico) non scuciono un pelo. Il Corriere della Sera e Radio 24 e chissà quanti altri dedicano ampi servizi entusiasti alla recente totale distruzione di ciò che era rimasto della scogliera della Gardesana Occidentale? Un plauso bulgaro. Peccato, perché a me queste cose tocca dirle e sembra che io le dica per derubricare in qualche modo la verniciatura blasfema. Ma vi assicuro che non è così.
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Cari amici, mi vedo ancora una volta costretto a richiamare qualcuno. Dopo aver chiesto di non scambiare questo blog per un veicolo di sguaiati insulti, adesso mi trovo a chiedere di non utilizzarlo per comunicazioni personali che francamente interessano al massimo due persone. Questo non vuole essere facebook. Grazie.
faccio i complimenti a Pietro Crivellaro per la sua ottima preparazione storica e grazie per averla portata alla nostra conoscenza.
Detto questo, ribadisco che per quanto mi riguarda nessuna “crociata contro le croci” ho scritto più volte che molte dei croci sulle vette hanno tanta storia, fanno sicuramente parte della cultura dei luoghi. Però se mi si chiede se sulle vette c’è un diritto dell’uomo a mettere infrastrutture di qualsiasi tipo: sia religiose o no! rispondo NO!!!!
Le vette sono un luogo che dovrebbe rimanere pulito, libero.
Per croci, immagini varie, budda, ect. ect. ci sono altri luoghi. Quindi: quelle che sono li da decenni, fanno parte dell’ambiente e sono una testimonianza di una certa cultura dei luoghi, lasciamole. Ma se ne dobbiamo installare di nuove: PENSIAMOCI BENE! e possibilmente EVITIAMO!
Come evitiamo di fare nuove ferrate!
Christian, passo delle erbe: cerca sass de putia. e trovi quel che vuoi.
Christian, diagnosi radiologica di polmonite con versamento pleurico in data 7 luglio. 10 gg di bombe antibio. il 19 sono tornato in montagna. la vecchia resiste. la croce è con lei.
Vedo che è divampato un dibbbattito smisurato e molto di pancia. Mi pare che dalla denuncia, in verità un po’ scandalistica, sull’atto vandalico singolo e locale si sia immediatamente passati al tema spinoso e universale: croci e madonne sulle sulle vette, sì o no? I più, paladini dei più nobili ideali dell’alpinismo autentico, della laicità e del rispetto dell’ambiente naturale, deplorano la diffusione di croci e simboli sacri sulle nostre cime. Gli stessi sognano e parteggiano per un ripristino delle condizioni originarie auspicando radicali demolizioni. Qualcuno è insorto con foga a difesa dei valori religiosi e del significato della croce.
Non sarebbe meglio chiedersi prima quando sono state installate croci sulle vette? da chi? perché? In generale le croci sulle vette sono frutto di iniziative locali che esprimevano la devozione di comunità del posto. Un caso storico particolare è la campagna di ricristianizzazione delle cime della penisola ispirata da papa Leone XIII alla vigilia del Novecento. Allora vennero installati una ventina di croci e monumenti al Redentore su altrettante cime dal nord al sud Italia. Se non erro è questa l’origine della grande statua sul Monbarone che domina Ivrea e Biella.
Suggerisco di andarsi a leggere sul tema un saggetto di qualche anno fa dello storico valdostano Marco Cuaz Barometri, croci e bandiere. Rituali di vetta e usi pubblici della montagna nelle Alpi del Sette e Ottocento (dal volume Da montagna a montagna, a cura di Pier Paolo Viazzo e Riccardo Cerri, Zeisciu, Alagna Valsesia 2009).
Vorrei ricordare ai miei colleghi alpinisti che in parecchi casi croci e simili vennero installati perfino prima che nascesse l’alpinismo organizzato. Non di rado la croce sulle vette era un segnale ben visibile per le misurazioni trigonometriche. Joseph Zumstein di Gressoney, primo salitore dell’omonima punta del Monte Rosa, nel suo primo resoconto sulla salita alla Piramide Vincent compiuta il 5 agosto 1819 da Jean Nicolas Vincent con due operai e un cacciatore di camosci, narra che Vincent si portò in vetta “qualche pezzo di legno per formare e innalzare una croce che potesse servire da segnale” (Memorie Reale Acc. Scienze, Torino 1820, p. 233). L’estate seguente lo stesso Zumstein con Jean Nicolas Vincent salì la cima che sarebbe stata chiamata Punta Zumstein e vi installò una croce molto più solida, fatta di due sbarre di ferro incrociate su cui aveva fatto incidere le sue iniziali e quelle dei due fratelli Vincent. Le ascensioni di Zumstein erano organizzate con il sostegno dell’Accademia delle Scienze di Torino per compiere misurazioni e osservazioni scientifiche.
Le prime pagine delle storie dell’alpinismo ricordano la storica ascensione al Rocciamelone compiuta dall’astigiano Bonifacio Rotario (ossia Roero) il 1° settembre 1358. Costui portò in vetta un prezioso trittico di bronzo inciso con Madonna e santi, con una scritta che riporta il suo nome e la data. Quel trittico venne in seguito messo al sicuro nella cattedrale di Susa, dove tuttora si può ammirare in una cappella adicante all’ingresso laterale della chiesa. Ci sono passato pochi giorni fa.
Non è difficile immaginare che ogni croce di vetta o altro analogo simbolo abbia una sua storia. Talvolta magari discutibile. Ma non per questo è sensato saltare su oggi a sparare a zero contro le croci di vetta senza saperne nulla.
Marco, avevo capito che nn stavi motlo bene ma non avevi in corso:
marco garimberti says:
16 luglio 2018 alle 18:34
…….. per la pressione passa in secondo piano, visto che ho in corso una polmonite con versamento pleurico. però mi sento in forma. grazie a Dio ?
ero solo sollevato per la tua guarigone..onestamente nn so nemmeno dov’è e che si fa al passo delle Erbe!
stame bem!
a quello dei topi e delle fogne dico: finora la Croce è stata innalzata. qualcuno ci ha pure cagato sopra, ma resta prevalentemente in alto. molte altre idee, ideologie e partiti invece sono discesi nelle fogne. sai perchè? perchè simboleggia quello che ho più volte scritto.
Christian, si, a mio modesto avviso siete ebeti, perchè vi ostinate a non riconoscere il valore universale e trasversale a tutte le culture (non sto parlando di religioni ma di laicità), che porta la Croce. Che poi ne abbiamo fatto uno strumento di tutto quello che avete detto, a me non interessa.
Per quel tale che che dice che il Passo delle Erbe è un luogo fatto per alleggerirti le tasche dico: sei un superficialotto, infatti non sai dove ho alloggiato e neppure dove/cosa ho mangiato. Perciò sei uno le cui opinioni sono da tenere in relativissimo conto.
Credo di aver letto tutti e 150 i post per puro masochismo.
L’impressione che mi rimanda è già stata scritta: un esaltato integralista e numerosi disposti al dialogo, alla mediazione e, soprattutto, al non offendere. Tiro una conclusione (mia e solo mia): i topi si sentono, in questa triste fase storica, autorizzati ad uscire dalle fogne e rappresentare la loro intollerante, ed intollerabile, protervia. Nelle fogne, come sempre, torneranno, per amore o per forza.
Da quello che capisco, il problema sulla verità nasce perché la maggioranza delle persone trova molto più semplice raccontare e difendere quella di altre persone, senza cercare con impegno la propria, amando un confronto tollerante.
Secondo me si dovrebbe avere più “tolleranza”, dato che la verità non esiste, è solo un limite.
no la verità esiste!
Però non la sappiamo. E ognuno racconta la propria.
Paola, non hai mai pensato alle allucinazioni, o agli squilibrati, o semplicemente alle persone deboli di mente e carattere che hanno paura e inventano Dei? O ai mistificatori che inventano religioni?
Dato che la maggioranza è costituita da persone deboli di mente e carattere, fin dall’inizio della storia dell’uomo sono esistite delle credenze, poi religioni che si sono combattute, evolute e affermate.
Dio, se esistesse, pensi proprio che si occuperebbe degli umani?
Tu ti occupi delle zecche o delle formiche?
E gli Dei degli antichi non erano Dei?
Secondo me si dovrebbe avere più “tolleranza”, dato che la verità non esiste, è solo un limite.
che ci si creda o no, che si preferisca la cima nuda e cruda, o con un ometto o con croci, madonne, bandierine tibetane o libri di vetta, il gesto in se è da condannare perchè si tratta di una provocazione. qualcuno avrà autorizzato la posa della statua, se così non fosse andrebbe rimossa, ma dalle autorità competenti; a chi non sta bene (scelta che in parte condivido) potrà adoperarsi nelle sedi più opportune (amministrative, stampa, social media ecc.) per cambiare le cose…. altrimenti diventa tutto un far west.
Caro Marco, le tue risposte si concentrano unicamente sulla questione del messaggio che sta benedetta croce lancia, ma, come avrai ben capito il messaggio non è colto da tutti nello stesso modo, dunque, le cose sono due, o noi siamo tutti ebeti e non capiamo o il messaggio che viene lanciato non è univoco per tutti.
Qui sorge il problema, come far conciliare i due pensieri? Da parte tua non ho visto nessuna proposta di conciliazione mentre dall’ “altra parte” ho visto persone che cercano di conciliare le due cose. A questo punto il problema resta la tua scarsa voglia di capire chi esce dal tuo pensiero, questo si inculcato o plagiato (si perché la religione, qualsiasi religione, è inculcata sin da piccoli, credo siano poche le persone che abitano in territori a tradizione cattolica che non conoscono il padre nostro anche se sono totalmente lontane dalla chiesa.).
Ci dici che siamo distruttori e che siamo plagiati, si lo ammetto io sono totalmente plagiato da persone che hanno lottato per eliminare lo sfruttamento dell’uomo su l’uomo, che hanno cercato di creare un Umanità Nuova lottando contro il potere, sotto qualunque forma si presentasse (compreso il clero).
Ti lascio con una provocazione, giusto per arrivare ai 150 commenti….. visto che il messaggio della croce è così forte, perché hanno dovuto aggiungerne uno in più (la madonna)?
E sei al passo delle erbe il porx WE diciamo che fortunatamente sei uscito dalla fase acuta della malattia, buona guarigione!
ciao
Questi dovrebbero fugare qualsiasi dubbio nei non credenti! E’ una prova!!! E’ meraviglioso, però sarebbe bello conoscere anche i dettagli.
Garimberti ho capito benissimo. E non parlare come un commenda…
Non metto in dubbio il valore che te dai alla croce. Nobilissimo!
Ma siccome i fatti sono fatti e qualcuno la croce ne ha fatto ben altro uso, e vorrebbe anche far finta di nulla, come nulla fose stato. Allora e bene che qualcun’altro glielo ricordi.
Benassi, il tuo comprendonio è di una lega particolare. Ti ho ripetuto fino alla nausea che ciò che l’uomo ha attribuito e ha agito nel nome della croce non c’entra col messaggio oggettivo della croce. Basta che trovi una sponda, che resusciti. T’è capì o no stavolta?
Panzeri, se una madonna nasce rossa o nera o verde, che resti di quel colore. Se no tutti sono invitati, a seconda dell’idea (sarà idea?), a verniciarla col colore preferito. Verniciatori del menga, non avete un cazzo da fare? Non ne avete abbastanza di treni, palazzi, il vostro corpo, ecc da verniciare? Adesso cominciate a venire anche in quota? Ci mancavano anche i writers! Ok, viva la libertà di fare tutto quel cax che si vuole. Voglio essere libero di mettere una ferrata sullo Spigolo Giallo! E voi, muuuuti!
si passati a fil di spada sotto il segno della croce. Del resto erano barbari.
Comunque sono morti in grazia di Dio…
Non ho letto tutto qui sotto, ma racconto una storia che mi piace.
Qui da noi esiste una montagna della madonna, bellissima, un verdissimo panettone della madonna. Per noi è la Montagna della Madonna.
Penso sia da secoli il posto preferito dalla Signora Madonna per trascorrere le sue vacanze e vi dico perché credo sia così.
Vi sono stati moltissimi avvistamenti della Signora e esistono 5 santuari a Lei dedicati. 2 sono vecchi con vie crucis e costruzioni varie anche imponenti, uno è recente e un poco naturale, cioè con roba di legno e terra, uno non è riconosciuto dalla chiesa ufficiale e uno sembra appartenga ad una comune o a una setta.
Poi alla base dei vari versanti vi sono luoghi per il Suo culto e pure ve ne è uno per una giovane martire che non si è lasciata trascinare nel peccato.
Faccio due osservazioni al contorno.
Le madonne qui hanno vari colori, ma nessuna nera come quella venerata da Wojtyla. Però per me i Suoi ritratti più belli sono quelli di Piero della Francesca.
Gli Atzechi sporcavano tutto di rosso, usavano il sangue per i loro riti, però noi li abbiamo subito sterminati.
il nostro contratto prevedeva il raggiungimento di 150 interventi… ahahahahah il segno, come i gradi, sono un’entità fluida (che ci sarà dopo il 9 c?… boh, ci sono dei 6 c in placca dove non vedo niente… mi spieghi come si può aggiungere al niente altri 9 gradi…), il segno è relativo, dipende dalla struttura sensibil – educativo – culturale… il segno della croce invece è immutabile. Una benedizione mattutina a tutti. Cominetti, se passi dalle parti del passo delle erbe questo we mi vedi.
Affermare quale è il grado di importanza di una battaglia, credo che sia personale. Ognuno crede più o meno nelle proprie di battaglie e di conseguenza s’impegna.
Detto questo, perquanto mi riguarda, il problema non è avere o non avere una società laica. Mica è una guerra di religione. Come diceva la mia povera nonna, in fondo in chiesa mica s’impara a fare del male…le croci , i capitelli, le marginette, fanno oramai parte della cultura dei luoghi. A me sinceramente non danno noia, come più volte ho scritto.
Le domande per me sono diverse:
1) c’è un diritto della montagna ad avere la propria vetta libera come mamma natura l’ha fatta?
2) c’è un diritto dell’uomo di imporre i propri simboli di dominio religiosi o no sulle vette?
Per me la risposta e la prima.
Il laicismo e’ pure lui una forma di radicalismo, con le sue proprie intolleranze ed una sorprendente ( alle volte ) voglia di menare le mani.
Dato per scontato che sarebbe desiderabile vedere meno manufatti in giro per le montagne, e non solo sulle vette, tutttavia mi riesce difficile capire il fastidio suscitato dalle croci, che nella maggior parte dei casi sono state poste 70-100 anni fa ( per esempio nelle dolomiti ). E’ un po’ come andare a passeggio in campagna e infastidirsi di capitelli, vie crucis, madonnine nei crocicchi, eccetera. O estrapolando, di opinare che a Venezia ci sono troppe chiese. Basterebbe ricordarsi chi siamo e da dove veniamo.
Dopo di Che… Bisogna evitare di piazzare nuove croci?A mio gusto direi di si, ma pure niente targhette informative.
Ad ogni modo, Per chi persegue una societa’ laica credo ci siano battaglie piu’ importanti…
Marco Garimberti, ti ho bannato parzialmente, solo dove eri più virulento. Ma non ti sembra che si sia un po’ passato il segno?
scusi sig. Gogna, non è vero che mi ha bannato! non ho aggiornato il blog. Onore al sig. Gogna. Alessandro, sono un giocherellone, anche pesante lo so, ma lei è un Signore, perchè mi ha sopportato finora.
Gogna come la Rai? banna gli argomenti più decisivi? i ragionamenti schiaccianti? Croce = sacrificio, donazione di sè, amore, carità. Tutto il resto è stato inventato dall’uomo. puoi buttare via le invenzioni, ma tenerti la croce se condividi i valori che rappresenta. in alto i valori in basso i livori.
ULTIME NOTIZIE DAL CAMPIONATO
Dopo la pausa doverosa di ieri (i giocatori erano esausti per i ritmi forsennati del giorno precedente) sono riprese le partite Garimberti-Cominetti e Garimberti-Benassi. ???
Garimberti in gran spolvero, ma non ancora sui livelli di cui si è dimostrato capace. ???
Tutti gli altri concorrenti per il momento si sono ritirati. Bertoncelli latita. ???
L’arbitro internazionale Gogna è rientrato dalla giornata di ferie e già ha espulso qualche post, senza pietà. ???
Il fuoriclasse Alberto Bonino (detto AB7) è stranamente assente: si mormora che sia stato ceduto a un blog estero per una cifra spropositata. Sarà vero? ???
Una targa sulla vetta del Cervino con il nome e l’altezza del monte?
Se una persona non sa neppure su quale cima è arrivata (e succede anche questo!), è meglio che stia a casa al sicuro.
Non è la madonnina rossa che dovrebbe far scalpore ma la qta di simboli religiosi che vengono continuamente AGGIUNTI sulle nostre montagne.
Le croci cadono? Intervento divino? Lasciamole cadere e mettiamo una bella targa che sulle cime non mancano mai le croci ma le targhe con nome e altezza non sempre ci sono.
E ora sparatemi pure addosso. Ma prima per cortesia leggete e rileggete quello che ho scritto, grazie
torno, apro il blog e ci trovo la banalità cominettiana… grazie, ci mancava. Cominetti: mancava, ora c’è. e mi sento più colto, saggio. attribuisci alla croce non un significato oggettivo ma le tue fanciullesche paranoie, una narrazione che ti hanno installato. complimenti. Gogna, se non mi banna, vedrà che Cominetti le resterà amico.
La religione cristiana ha da sempre basato la sua diffusione, oltre che sulla violenza, sul proselitismo. Una croce bella grossa sulla vetta che domina il paese é da sempre un simbolo di potere assoluto (=piú in alto di Dio non c’é nessuno), temuto dagli umili, che quindi gli si assoggettano. Ha lo stesso valore che ha quel senso di potere ostentato e opulenza che si prova entrando in certe chiese maestose e, per me, opprimenti.
Religioni come il buddismo o l’induismo, per esempio, non fanno alcun tipo di proselitismo. Se vuoi sei dei loro, se no, nessuno ti fará sentire diverso.
Siamo nel 2018, le persone sono più informate di un tempo e possono aprirsi gli occhi più di una volta. Io credo che tutte le religioni abbiano dei valori positivi in cui credere solo quando non li impongono e croci e statue sulle cime sono imposizioni. Il crocifisso e l’edicola votiva posta a preghiera per ricordare qualcuno, proteggere (per chi crede) da una frana o una valanga, lungo un sentiero, fanno parte della cultura alpina, non ci piove. Ma la croce di vetta, anche se entrata nella stessa cultura, andrebbe rivista nel suo significato e pure rimossa, secondo me, per i motivi che ho esposto prima. Il punto più alto non deve assurgere a simbolo di qualcuno ma deve restare libero di rivestire per tutti il significato che ognuno gli vuol dare nel suo intimo. Estremizzando: la fine di una salita o l’inizio di una discesa e nulla di piú.
Così come è stata fatta una perizia sulla ferrata del Cabirol anche nel caso della croce sul Cusna qualcuno dovrebbe fare una perizia di stabilità del manufatto. In caso di incidente (suo crollo) e danni ad eventuali escursionisti chi ne è responsabile?
Ritengo che ogni genere di manufatto costruito dovrebbe possedere una certificazione di idoneità e sicurezza.
Paola, penso lei abbia ragione… mi viene in mente quella sul Sassopiatto… stessa soret… ma per dettagli tecnici e pittorici bisognerebbe chiedere a Benassi, che è esperto di croci e s-madonne.
https://www.google.it/url?sa=i&source=images&cd=&cad=rja&uact=8&ved=2ahUKEwjWz9PPv6jcAhUlMewKHVlcBewQjRx6BAgBEAU&url=https%3A%2F%2Fwww.redacon.it%2F2016%2F07%2F23%2Flaltra-foto-gioia-sulla-croce%2F&psig=AOvVaw1mhDHyzJS9xi1lWA_eKR_8&ust=1531997662446002
Ma state ancora qui a discutere? Ma non avete capito che garimberti vi prende per il culo? E a farlo è pure bravo.
Aver riempito di sassi la struttura in ferro della croce sul Cusna alterando la dimensione estetica della struttura, ha creato un ulteriore pericolo di stabilità della struttura stessa.
Non sono un’ingegnere, ma a mio modesto parere se la struttura in ferro cedesse al peso di quel totem di sassi accumulati alla rinfusa all’interno della struttura gabbia questa crollerebbe. E se nelle immediate vicinanze si trovasse un gruppo di escursionisti, magari con bambini? Nessuno ha mai pensato al PERICOLO che questa struttura possa travolgere qualcuno?
Alessandro, perchè cancella? Ha paura di fare brutte figure col suo blog? Perchè proteggere la gente che non si sa controllare a scrivere, oppure si pente di quel che scrive? Anche lei buonista? Ognuno è responsabile, io per primo, delle proprie male-educazioni!
Alessandro, siamo noi a scusarci. Ero sicuro che avresti (giustamente) cancellato, ma ho scritto ugualmente.
Il 90% vuole le croci sulle cime…. E chi lo dice?
Sicuramente ci sarà anche una maggioranza che ci vuole tanto d bar con bibite e panini.
Perchè non piazzarci anche una bella serie di banchi con rivendita di souvenir religiosi: santini, rosari, statuette di santi vari, amari ed elisir dei frati. Un pò come nei bar di San Giovanni Rotondo, dove in mezzo alle paste si vendono le immagini di Padre Pio.
La gente vuole, vuole…E la natura? quali sono i diritti della natura? della Montagna?
Erica Perugini Brancobaleno vedo che non ci capiamo proprio. Al 90 % delle persone piace arrivare in cima e trovare la croce. Una minoranza pur importante che sia deve accettare le scelte della maggioranza. Non deve essere il 90 della gente a rinunciare alla croce per il 10. È il 10 che si deve adeguare al 90 capisci?
da facebook, 18 luglio 2018, ore 8.53
Sono stato costretto a cancellare tre o quattro commenti. Mi scuso se il comunque poco filo che li legava al resto è stato brutalmente spezzato.
ce n’è proprio una spezzata, sicuramente da un fulmine, sulla vetta della Pania della Croce.
Accanto ce ne è un’altra sempre di ferro e bella grossa.
Si hai letto bene Pania della Croce. Che prima però si chiamava PIETRAPANA. Il nome Pania viene da “Pietrapana”, come veniva chiamata un tempo, che deriva a sua volta da “Petrae Apuanae” ovvero monti degli Apuani, un’antica popolazione ligure che per secoli ha abitato questa zona.
Marco per me la vetta è già un simbolo di elevazione, non ha bisogno di croci e/o budda vari. Armando Aste (cattolico) chiamava le montagne Pilastri del Cielo. Quindi che bisogno di croci od altri simboli c’è?
Lasciamo le vette pulite, per i simboli ci sono altri luoghi.
Alberto, hai fatto qualche passo in avanti… in cuor tuo non ammetterai mai, di aver imparato il messaggio insito nella croce e di guardarla d’ora in poi in modo diverso, perciò di accettarla in vetta. Non sono intollerante: difendo la croce contro i distruttori del simbolo del valore per antonomasia. Le croci fatte con i binari della ferrovia danno fastidio anche a me… allora la battaglia è una battaglia estetica, non ideologica? Mi trovi d’accordo. Ma non confondere la forma con la sostanza.
Anche il vandalismo può essere un concetto soggettivo, non oggettivo. A mio parere, i veri amanti della wilderness (e le vette dovrebbero essere la maggiore espressione mistica della wilderness) considerano vandalismo apporre manufatti costituiti da quintali di acciaio e cemento in questi luoghi, qualunque cosa essi rappresentino (dal “nobile” valore della croce, a quant’altro). Ripeto: i veri credenti, se proprio dovesse servire un simbolo fisico per pregare, potrebbero accontentarsi di una semplice piccola croce in legno su un ometto di pietre, come ce ne sono molte su molte vette, così contenti tutti, credenti che hanno questo spasmodico bisogno del simbolo fisico e amanti della wilderness che non sono costretti così a subire l’orrore del cemento in vetta, come se ce ne fosse poco in pianura. Non vorrei sembrare blasfemo, ma penso che la religione, il cristianesimo, non dovrebbe avere le stesse esigenze dei film porno, dove contano le dimensioni… o no? E ora via Garimberti, parti pure con i tuoi insulti…
Paola, forse c’è una ragione pratica… o forse estetica… ma penso il fatto che dici sia abbastanza veniale…
Io sono contraria e non approvo qualsiasi forma di vandalismo.
Considero una forma di vandalismo anche quella di aver riempito di sassi la struttura in ferro della croce sul Cusna alterando la dimensione estetica della struttura.
Non siete d’accordo?
Benassi, sta calmo, frena i tuoi istinti passionali… quando dai della testa di cazzo oppure quando vuoi tagliare la gola oppure quando dici “via le croci”, in realtà sputi. Si può sputare anche con le parole. Sta tranquillo, non è tutto “sistema” quello che ti parla bene della croce. Io lo detesto più di te ma… non toccatemi la Croce! Stia dov’è. E’ l’unico messaggio che il “porcouomo” non potrà mai manipolare: dare la vita per il bene dell’altro.
visto che io sono ragazzo, ti chiamerò NONNO.
Io non ho sputato su nulla. Me ne guarderi bene di sputare sulla croce, visto il rispetto che ho.
Te invece SPUTI sulle persone . Sopratutto su quelle che la pensano diversamente da te.
Attento però a non sputare contro vento.
ma sei iscitto all’ Opus Dai ?
Benassi, ragazzo, ho usato una formula dubitativa, non ho detto che sei un fallito. Lo posso pensare, date le tue risposte, ma non ne sono certo. Le certezze le hai tu. La mia certezza è che pensare al significato della croce, non a quello che ti hanno inculcato da ragazzo (l’inconscio non è acqua), potrebbe aprirti nuove finestre. La Libertà comunque è anche sputare sul significato, che ti ho indicato. Su tutto si può sputare, anche sulla croce. Ciao nani.
qualsiasi simbolo che mi parli di donazione di sè per il bene del prossimo mi sta bene che svetti, che faccia da faro, che faccia pensare la gente. la pletora di anticonformisti, anticristiani, antitutto di questo forum, gente che probabilmente si fregia del proprio essere anarchico a prescindere, educata fin dal grembo materno a rigettare tutto ciò che sa di cristianesimo, di filosofico, di poetico e di ascetico, forse in fuga da miserie o fallimenti individuali o famigliari o da una vita che non gli aggrada… se la prende con due bastoncini, che riassumono le regole della pace e dell’armonia universale. impiegate il vostro intelletto e le vostre forze, per cose più alte: ce ne sono tante!