È stato il 10 marzo il “giorno X” per presentare la documentazione che comprovi l’avvenuta vaccinazione di bambini e ragazzi da zero a sedici anni. Pena in caso di inadempienza, la mancata ammissione a nidi e materne per i piccoli fino a sei anni, e multe da 100 a 500 euro per le famiglie dei “non in regola” che frequentano la scuola dell’obbligo. Quanto scritto nella legge 119 del luglio 2017, che ha reintrodotto l’obbligo di profilassi per 10 vaccinazioni ai fini della frequenza scolastica, resta insomma confermato anche dall’ultima della serie di circolari Ministero della Salute-MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) prodotte in questi mesi di dialogo continuo con le Regioni, per scongiurare il rischio-caos.
Vaccinazioni di massa
di Enrica Perucchietti
(pubblicato su www.ariannaeditrice il 23 febbraio 2018)
Lettura: spessore-weight***, impegno-effort**, disimpegno-entertainment***
Non bisogna essere NO vax e nemmeno genitori (io non sono nessuno dei due) per criticare o almeno guardare con sospetto il decreto vaccini che introduce l’obbligo di vaccinazione per l’iscrizione a scuola e multe per i genitori dei bimbi che non avranno effettuato la profilassi.
Nei mesi passati abbiamo infatti assistito a una massiccia campagna mediatica con relative manipolazioni dell’informazione, strumentalizzazioni e diffusione di fake news volte a riversare nelle masse la minaccia immediata di pandemie di morbillo. Secondo il ministro Beatrice Lorenzin e diversi esperti, il picco sarebbe dovuto al calo delle vaccinazioni passate dal 90% (2013) all’85% (2015) di copertura.
Spingere le vaccinazioni di massa: quali strategie di convincimento?
Da un punto di vista obiettivo e “distaccato” è interessante analizzare il metodo da bipensiero orwelliano che è stato utilizzato dal governo per sensibilizzare l’opinione pubblica e spingerla ad accettare la vaccinazione di massa.
In questo caso si è usato anche il metodo del divide et impera unito alla regola dell’empatia: si è trattato il tema dividendo l’opinione pubblica secondo il metodo calcistico in due tifoserie, i pro e i contro (SÌ vax vs NO vax senza considerare che molti erano invece FREE vax, cioè a sostegno della libertà vaccinale quindi non contrari a priori), aumentando i toni e la violenza del dibattito sul web e sui media mainstream.
Molti genitori volevano solo capire che posizione adottare, essere semmai rassicurati e ottenere maggiori informazioni sui presunti casi di danni da vaccino. Informazioni che latitano e che, come vedremo tra poco, il libro di Marcello Pamio fornisce in modo chiaro, sistematico e documentato.
Come in molti altri casi, il dibattito, o meglio, la libertà di pensiero, non era ventilato e quindi anche coloro che sostengono la libertà di vaccinazione o che non si fidano più delle raccomandazioni governative o del sistema sanitario, sono stati accusati di essere dei fanatici NO vax (invece di FREE vax) e ridotti al silenzio con un decreto legge. Sono stati censurati o ridicolizzati.
Per farlo si è fatto ricorso a fake news (da entrambe le parti per la verità), si è manipolata l’informazione usando da un lato l’empatia e dall’altro il terrore per piegare il consenso al proprio volere.
Concordo con Marcello Veneziani quando scrive con ironia che:
«Il vaccino è il nuovo dogma di fede del momento. Dogma di Stato, salutismo coatto. Obbligatorio, indiscutibile, non prevede obiezione di coscienza di alcun tipo». Come mai, si chiede Veneziani, senza la presunzione di prendere una posizione, un Paese solitamente “inconcludente” come il nostro ha deciso di rendere obbligatori dieci vaccini «senza possibilità di vera e qualificata discussione, quasi fosse un segreto di Stato, con un terrorismo senza precedenti sui medici, innanzitutto, e poi sulle famiglie e gli insegnanti […] Perché tutta questa fretta, questa esagerazione, questo fanatismo, vaccini o morte, vaccina o vai all’inferno?».
Epidemie ed emergenza sanitaria: come strumentalizzare la paura
Quali interessi in gioco che hanno portato a questa insolita accelerazione?
Sono domande che spingono in tutta Italia migliaia di persone a continuare una strenua opposizione al decreto. Sono domande lecite che molti si sono fatti e continuano a farsi per l’insolita fretta con cui si è arrivati alla decretazione… E quante bufale sono state dette e scritte su entrambi i fronti!?
Vogliamo ricordare per esempio quando Lorenzin in TV si è più volte espressa parlando di due fantomatiche epidemie (del 2013 e 2014) con centinaia di morti tra bambini a Londra (!) o dichiarando a Piazza Pulita che non esiste una cura per la pertosse e che un bambino la contrae si deve sperare che esso sopravviva?
Nessuno osò far notare al ministro dai salotti televisivi che in tutta l’Inghilterra, nel 2014, non vi fu alcun decesso collegato al morbillo (su un totale di 130 casi), mentre nel 2013 ve ne fu uno (su 1843 casi), ma non era un bambino.
Ritengo che la presunta epidemia di morbillo sia stata il Cavallo di Troia per la presentazione del decreto: senza una fantomatica emergenza sanitaria il decreto non sarebbe stato approvato e sarebbe stato maggiormente contestato dall’opinione pubblica (sebbene le numerose manifestazioni che sono avvenute nelle piazze di tutta Italia siano state censurate o ridicolizzate dai media).
Si è strumentalizzata la percezione di una minaccia per indurre paura nella popolazione. Lo schema non è nuovo e, come dimostro da anni, viene utilizzato in modo metodico e costante.
La popolazione è infatti perennemente minacciata da qualche tragedia e tenuta in una situazione persistente di terrore che impedisce di ragionare lucidamente. Sull’onda dell’emotività indotta dallo shock si rischia di prendere decisioni d’impulso senza averle ponderate. Ciò non significa che il pericolo sia inventato del tutto, ma magari… strumentalizzato, amplificato, distorto, esagerato per inculcare nell’opinione pubblica la percezione di essere sempre in pericolo e di aver bisogno dell’intervento del deus ex machina, ossia del governo magari sotto forma di qualche decreto.
Medici contrari? Radiati o sospesi… e il dibattito scientifico?
Il terrore negli ultimi anni in materia vaccinale è stato esteso, tramite radiazione o sospensione, anche a quei medici che hanno osato manifestare dubbi in merito alle (troppe) vaccinazioni, che hanno parlato di correlazione tra autismo e vaccini o che hanno esposto l’insorgenza di presunti danni da vaccino. Non sono stati radiati quei medici che hanno lucrato sulla salute, che si sono fatti corrompere, che sono stati arrestati per tangenti o simili, ma coloro che hanno espresso dei legittimi dubbi. Ciò dovrebbe bastare per suscitare qualche perplessità.
Quando i dati forniti dal governo, l’allarmismo e la censura (o il dileggio) dell’informazione alternativa non sono bastati a smuovere la coscienza dei genitori, è intervenuto il Ministro della Sanità per rendere obbligatorie le vaccinazioni.
Eppure che «non siamo in emergenza» lo aveva confermato anche il presidente del Consiglio il 19 maggio 2017 .
Quindi perché ricorrere alla decretazione d’urgenza senza portare il dibattito nelle aule parlamentari?
Esiste oppure no una epidemia di morbillo?
E perché introdurre prima dodici, poi dieci, vaccini nel decreto se la presunta epidemia riguarda solo il morbillo?
Marcello Pamio: lo scrittore che da anni indaga il mondo delle lobby del farmaco
Queste e molte altre domande se le pone da tempo Marcello Pamio che nel suo ultimo libro, Vaccinazioni. Armi chimiche contro il cervello e l’evoluzione dell’uomo (UNO Editori) affronta non solo la questione del decreto ma soprattutto i retroscena dietro i vaccini e gli interessi delle lobby del farmaco.
Come avviene la sperimentazione del farmaco? (i bambini sono le cavie)
Per comprendere pienamente la strategia vaccinale è fondamentale sapere come avviene la sperimentazione clinica dei farmaci in generale e dei farmaci pediatrici. È qua che si dipana la parte più inquietante ma documentatissima del libro: oggi pochi sanno che i bambini sono delle vere e proprie cavie inconsapevoli perché almeno il 70% dei farmaci pediatrici viene testato solo su adulti e non sui bambini. E per i vaccini è ancora peggio.
Pamio mostra infatti che i farmaci (tra cui i vaccini) sono una delle prime cause di morte al mondo occidentale e spiega come avviene la sperimentazione animale e quali rischi ne conseguono: pensiamo per esempio, scrive, che «oltre il 51% dei farmaci viene ritirato dal commercio perché ha presentato gravi reazioni avverse che non si erano evidenziate negli animali da laboratorio».
La prima fase di prove e test su animali detta “Fase preclinica” non fornisce nessun dato utile, continua l’autore, «ma è necessaria esclusivamente alle industrie per ottenere le autorizzazioni a procedere alle fasi successive, cioè alle sperimentazioni seguenti. Fasi che sono imposte dalla legge. Lo scandalo non sono tanto i farmaci che vengono ritirati dal commercio ma le sperimentazioni che avvengono prima della messa in circolo di una molecola. Il vero scandalo sono le prove inutili su animali prima e su esseri umani poi (le nuove cavie) di molecole nuove di cui non si sa praticamente nulla».
Ne consegue la logica domanda che tutti ci dovremmo porre: che cosa contengono i vaccini e come vengono sperimentati?
Come avviene la sperimentazione del vaccino? (Non ci sono gli studi!!!)
Partiamo dall’ultima domanda: «La realtà è più inquietante di quello che si potrebbe immaginare, e proprio per questo dovrebbe interessare tutti i genitori, soprattutto coloro che sono a favore delle vaccinazioni indiscriminate. Per i vaccini gli studi randomizzati in doppio cieco con placebo non ci sono perché non esistono. Mancano ovviamente anche gli studi non solo per singolo vaccino ma pure per le varie combinazioni: trivalente, tetravalente, pentavalente, esavalente ed eptavalente». Rimando al libro per approfondire la questione.
Passiamo all’altra domanda…
Che cosa contengono i vaccini? (La risposta non vi farà dormire)
La risposta non vi farà dormire: sì perché i vaccini contengono centinaia di sostanze chimiche, tra cui agenti patogeni virali o batterici, metalli tossici, antibiotici, e persino frammenti di dna di feti umani abortiti e dna animale, oltre ad altre sostanze protette da brevetti e segreti industriali. Sì avete letto bene: anche dna di feti umani abortiti.
Insomma, dai foglietti illustrativi e dalle schede tecniche dei vaccini che l’autore riporta per intero, si evince che «nei vaccini pediatrici vi sono sostanze altamente tossiche per l’organismo umano».
Come mai non viene detto (se lo chiede Pamio… e nel libro c’è la risposta)
Lo capirete leggendo fino in fondo il libro.
Queste sostanze sarebbero infatti più che sufficienti per alzare al massimo il livello di guardia e per iniziare seriamente a preoccuparsi: «Cosa queste sostanze possano indurre, scatenare, provocare o slatentizzare nell’organismo in crescita di un neonato (privo di un sistema immunitario maturo) nessuno può saperlo con esattezza fino al momento del danno, e quando questo si manifesta magari è troppo tardi. La presenza dei metalli tossici è emblematica».
Insomma, quando scoprirete il contenuto di ciò che viene somministrato ad adulti e soprattutto bambini, sarà inevitabile domandarsi quali controindicazioni possano provocare nel corpo umano, in particolare in quello ancora in formazione dei neonati. Controindicazioni e rischi che, ricorda l’autore «esistono e sono conosciuti dalla classe medica e dalla scienza in generale già dalla metà del secolo scorso. Misteriosamente, però, tali informazioni di vitale importanza sono andate perdute e/o dimenticate».
Un libro, lo ripeto, da leggere indipendentemente dalla propria posizione precostituita, che può abbattere pregiudizi e posizioni dogmatiche e comunque − e questo sì non ha controindicazioni − far riflettere.
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A me sembra che questa storia dei vaccini sia stata usata coma “specchietto per le allodole”.
Nessuno può negare che l’uomo da decenni debba vaccinarsi. Nessuno può negare che se l’uomo non si vaccina si ammala di questo e di quello e spesso muore. Nessuno può negare che al mondo vengano tenute sotto controllo le malattie e le epidemie, anche da noi, ma politicamente pro domo sua.
Noi ignorantoni italiani dobbiamo dire a tutto il mondo che ora abbiamo inventato “l’acqua calda”. Ma il bello è che tantissimi di noi ci credono!
Come distinguere la vera fuffa dal plausibile? Bhe credo che passaggi come “le implicazioni derivate dalla scienza quantistista per informarci sulle caratteristiche dell’uomo” siano indicatori assoluti della insensatezza più assoluta.
In realtà la Commissione Parlamentare d’Inchiesta appena conclusasi (e che, va ricordato, è comunque un organismo politico e non scientifico) non dice quello che, con un’abile operazione di cherry-picking, si vuol far sembrare nel precedente commento.
La Commissione, incentrata sulla salute dei militari ed in particolare su quelli esposti all’uranio impoverito, tocca l’argomento vaccini in modo marginale e sempre riferito all’ambito militare che con la campagna vaccinale in ambito civile ha qualche punto di contatto (e grazie al cavolo, i vaccini sempre quelli sono!) ma ha diverse modalità temporali e quantitative e che pertanto non sono confrontabili. Le criticità rilevate dalla Commissione fanno più che altro riferimento a problematiche dovute al mancato attenersi alle linee guida da parte del personale preposto e soprattutto al fallimento dell’operazione SIGNUM, un’attività di monitoraggio organizzata male e gestita peggio. I dati acquisiti dalla commissione saranno poi, giustamente, inviati all’ISS per una valutazione medico scientifica nei tempi e modi previsti. Al momento, da un punto di vista scientifico la Commissione Parlamentare non ha dimostrato nulla (anche perchè non è il suo compito e non ha le competenze scientifiche per farlo) ed utilizzare la relazione finale per sostenere le teorie dei novax è pura fuffa ideologica.
È di ieri la notizia che nella fascia 0-16 è stato raggiunto l’obiettivo: immunità di gregge al 95% Che efficienza e, soprattutto, che tempismo! Ora, si sono affrettati a dichiarare Ricciardi, fresco di nomina premio ai vertici dell’OMS, e la ministra Lorenzin, ora bisogna agire sugli adulti.
“Sulla base del principio di precauzione e alla luce degli elementi raccolti, la Commissione conferma che vi sia una associazione statisticamente significativa tra patologie neoplastiche e linfoproliferative, e altre patologie (es. quelle autoimmuni), e la somministrazione dei vaccini secondo la profilassi vaccinale militare. La Commissione ritiene di non poter escludere il nesso di causa.”
Questa è una parte tratta dalle conclusioni della commissione d’inchiesta parlamentare, febbraio 2018. E quella profilassi vaccinale militare citata è basata su vaccini polivalenti, inoculazioni ravvicinate ed assenza di anamnesi ed analisi prevaccinali; non identica nel numero ma simile a quella prevista per i bimbi dalla 119/2017 (soprattutto se oltre agli obbligatori il genitore acconsente anche all’inoculazione di quelli che sono raccomandati). La Commissione parlamentare delinea forti criticità ed esprime ben definiti dubbi, dunque. Dubbi espressi da una porzione della popolazione, alla quale si risponde in termini di fede, di evidenze scientifiche di presunta categoria superiore e scienza non democratica. O ci credi o sei Novax. Badate però che pubblicazioni di studi che riportano criticità sulle attuali modalità e composizioni ci sono eccome, e ce ne sono tanti (Gherardi, Cosette, Passeri, Shaw, Patrick, Shoenfeld tanto per citare i nomi di alcuni tra i tanti ricercatori che ne hanno pubblicate), e sono profondamente convinto che tutti questi studi esistano per migliorare lo strumento vaccino, e non per farci estinguere o ritornare all’età della pietra come sostiene qualcuno! L’obbligo così come è stato concretizzato, in mancanza di una reale emergenza sanitaria, è a mio parere non solo anacronistico e controproducente, ma anche una forma di violenza e di sopruso! E la legge della quale stiamo discutendo è, nel fine che si proponeva, solo una manovra finanziaria in ambito sanitario.
E fortunatamente sono gratis e ci si lamenta.
Se fossero a pagamento?……….?
@ Simone Di Natale
– Vediamo se…
– Vediamo se…
– Vediamo se…
– Vediamo se…
Hai posto tutta una serie di domande alle quali una risposta c’è gia, e non l’ha data il ministro Tizio o l’onorevole Caio… l’ha data la comunità scientifica internazionale molte volte attraverso pubblicazioni peer-reviewed (che sono un po’ più autorevoli che cercare su Google “i vaccini fanno male?”).
Non è ripetendo all’infinito la stessa domanda che cambieranno le risposte… quelle sono e quelle restano, per lo meno fino a quando un altro scienziato non dimostrerà il contrario attraverso esperimenti verificabili e ne mostrerà i risultati in pubblicazioni peer-reviewed.
@Alberto Benassi
Condivido la tua idea che la classe politica (e per conseguenza lo stato) si sia già da tempo giocato la credibilità…
… ho solo voluto sottolineare, nel passo che ti ho quotato, che quando si parla di affermazioni scientifiche non è la credibilità (in questo caso molto prossima allo zero) del ministro/funzionario a renderle più o meno valide.
Tutto qui
Simone, per maggiore nostra comprensione, riguardo ai primi 2 punti che poni:
-a quali aspetti politico-economici della scelta fatta dalla Lorenzin ti riferisci?
– quali sono i professionisti consulenti che hanno influenzato la scelta e sono pagati dalle multinazionali del farmaco?
Sugli altri punti che poni – che sono legittime e diffusissime domande -, io ti consiglio vivamente di fare delle semplici ricerche nella rete, troverai abbondanti risposte a tutte le domande. Con i solito caveat sull’attenzione alla fonte, credo che l’auto ricerca sia piu’ convincente che leggere da link suggeriti da altri…
Eccoci al punto Andrea
Per chi come me non è No-vax, ma semplicemente ritiene che le decisioni siano state prese non seguendo un corretto iter scientifico, ma siano state fortemente influenzate da scelte prettamente politico-economiche.
Io vorrei che venisse analizzata la questione da tutti i punti di vista e che questo fosse fatto da professionisti che non lavorano per… o collaborano con…. industrie farmaceutiche.
Vediamo se veramente è dannoso o meno inoculare vaccini multipli invece che singoli.
Vediamo se è il caso di vaccinare a tappeto come prescritto o se è il caso di fare analisi preliminari sui soggetti.
Spieghiamo perchè sui bugiardini c’è (o c’era) scritto che dopo il vaccino si sarebbero dovuto tenere il soggetto in quarantena e invece lo si è sempre rimandato a scuola.
Vediamo se i possibili danni da vaccino sono maggiori o inferiori a quelli che si avrebbero senza vaccino.
Vediamo quanto aumenta l’aspettativa di vita delle persone con scarse difese (che sono il fulcro sul quale si è basata la campagna per la vaccinazione obbligatoria), in caso di vaccinazione.
Visto tutto ciò e dimostrato in modo cristallino che i vantaggi superano di gran lunga gli svantaggi penso proprio che non ci sarebbe più la necessità di porre obbligo alcuno…..
Abbiamo a disposizione le tradizioni sapienziali orientali e occidentali, la filosofia, e ora anche le implicazioni derivate dalla scienza quantistista per informarci sulle caratteristiche dell’uomo, della conoscenza e della salute. Lo dico a favore di chi cita l’informazione e la scienza come fondatori della linea da seguire per stare nel solco della verità. Nonostante tutta quella messe di saperi, risultano tra noi posizioni differenti.
Tanto più ci si identifica con una convinzione, tanto più ci sentiamo tenuti a difenderla. Allora lo scontro è lì, dietro l’angolo. La legge del più forte si impone. La nostra jihad trova le sue ragioni. E non fa niente se appoggiata dalle multinazionali farmaceutiche la cui ragione d’essere è ontologicamente capitalista, ovvero il profitto.
Ma allora forse, più che l’informazione e il verbo della scienza come universalmente superiore a qualunque altra modalità di indagine del mondo, ciò che fa testo nella nostra evoluzione di conoscenza è la disponibilità, l’apertura o per opposto, l’indisponibilità e la chiusura.
Lo possiamo constatare tutti andando a prendere, nella propria biografia, qualche campione relativo alle volte in cui abbiamo aggiornato la nostra opinione. Potremo osservare che un rimprovero, una critica espressa da qualcuno che ci sta a cuore entra in noi e rischia di aiutarci più di quanto la medesima possa se espressa da qualcuno che non apprezziamo. L’informazione era la stessa ma il peso differente.
Ma sarebbe più opportuno che ognuno vada a cercarsi da solo l’esempio più idoneo per rappresentare la dinamica psicologico-identitaria-evolutiva relativa al significato e differenza di spessore tra apertura/chiusura e informazione nei confronti del nostro procedere.
In ogni caso oltre al passato, si può utilizzare anche il futuro per testare l’attendibilità di quanto accennato. Chiunque ce l’ha a disposizione per riconoscere quale mondo gli si conforma a seconda della sua disponibilità/indisponibilità.
Se qualcuno volesse provarci ora può assistere alla sua reazione di fronte all’informazione qua sotto che riguarda i vaccini:
La Relazione della Commissione Parlamentare datata 7 febbraio 2018 (Doc. XXII-bis numero 23) attesta che i vaccini somministrati ai militari italiani (adulti) sono pericolosi. A maggior ragione ben 10 vaccini obbligatori fanno male a neonati, bambini e adolescenti sani. Ma l’Istituto Superiore di Sanità (il controllore) che fa? Ha forse intascato denaro dalla Glaxo Smith Kline (il controllato)? A quando un processo stile Norimberga per i politicanti italidioti e i camici bianchi eventualmente svenduti? https://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2018/03/vaccini-assassini.html#more
Faccio un esempio. Se da questa riportata informazione, la prima reazione è stata quella di riscontrare la differenza tra infanzia e persone adulte, o qualune altra, non ne trarrà nulla di sufficiente per riprendere in considerazione i suoi convincimenti. Viceversa chi ne avrà colto la sovrapponibilità con quanto si sta discutendo qui, il documento fa informazione e automaticamente entrerà nella sua fisiologia riflessiva.
Per chi non considera un blogger sufficientemente titolato per dire quanto dice, può considerare la notizia qui sotto:
https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/02/08/uranio-la-relazione-del-deputato-pili-gravi-interferenze-del-ministro-pinotti-e-mattarella-tento-di-mistificare-la-realta/4145571/#cComments
Se anche la testata non gli funziona – speriamo non per qualche altra chiusura – può provare con i link qui sotto.
https://www.luogocomune.net/LC/21-medicina-salute/4883-immunodepressione-e-vaccini-una-voce-fuori-dal-coro-e-un-punto-di-vista-diverso#comments
http://blog.ilgiornale.it/locati/2016/10/22/vi-spiego-perche-e-inutile-e-costoso-imporre-le-vaccinazioni/
http://autoimmunityreactions.org/2016/06/25/326-2/
http://www.ilgirodelmondo.it/vaccinazioni_immunodepressione-40.html
http://www.comilva.org/la-brutta-e-taciuta-storia-del-vaccino-antipertosse/
https://autismovaccini.org/2015/07/24/immunologa-della-harvard-university-smaschera-il-grande-inganno-della-vaccinazione/
http://documenti.camera.it/_dati/leg17/lavori/documentiparlamentari/IndiceETesti/022bis/023/INTERO.pdf
http://www.mednat.org/vaccini/immunodepressione_vaccino.htm
In ultimo qualcosa di “misticheggiate” come qualcuno ha definito quanto non è in gradi manneggiare.
Oltre all’interesse del bimbo, c’è di mezzo la sua evoluzione fisica e metafica. Un sistema immunitario indebolito, è più predisposto alle patologie. Un sistema immunitario infantile, ancora in strutturazione, violentato può implicare dei riflessi nella formazione della personalità, quindi nelle relazioni, nel suo compiersi nella vita. Quindi, oltre al bimbo, va tenuto in considerazione l’intero genere umano. I dati sull’incrememento di patologie in questo mondo a sfondo scientifico sono sottto gli occhi tutti. Semplici informazioni.
Bene, ammettendo anche (non lo metto in discussione) che le evidenze scientifiche confermino che c’e’ una relazione tra i vaccini e l’insorgenza di determinate patologie.
Non vorrei mai che succedesse ad uno dei miei figli.
Ma finche’ non esiste niente di meglio, e’ preferibile il rischio di meningite, piuttosto che poliomielite, e chi piu’ ne ha piu’ ne metta? Esistono studi che possano stabilire quanti potrebbero essere i casi di queste malattie se non esistesse la vaccinazione?
È in corso un vero e proprio genocidio perpetrato attraverso i vaccini. Per fortuna ci sono Pamio, Veronesi e Perucchietti che ci mettono sull’avviso!
@Marco
Mi ne guardo bene da dare credito alle falsità scentifiche, ai santoni di turno, a quello che si legge su internet.
Ma è un problema di fiducia. Per quanto mi riguarda la fiducia che dovrebbe avere il cittadino verso le istituzioni, verso lo stato, la politica, è MORTA.
Troppi intrallazzi per dare per scontato che da una parte c’è la verità assoluta e indiscutibile. Mentre dall’altra è tutto falso.
@Alberto Benassi
in un tuo precedente intervento affermi, cito testualmente, “Ma farsi delle domande, senza prendere subito per vero tutto quello che il ministro o funzionario di turno mi dice, non mi classifica come credulone.”
E fin qui tutto bene… solo che il ministro e/o funzionario non fa affermazioni in campo immunologico (tuttalpiù riporta, a sostegno delle sue azioni politiche, affermazioni della comunità scientifica).
Ma nell’articolo su cui stiamo dibattendo non vengono messe in discussione solo le scelte politiche di obbligatorietà vaccinale, che proprio perchè politiche sono opinabili e delle quali si può discutere (io per esempio sono favorevole all’obbligatorietà ma posso capire che qualcuno sia contrario); il punto è che nell’articolo vengono fatte affermazioni errate su evidenze scientifiche non opinabili e questo è sbagliato.
Il voler dare il proprio contributo all’aspetto politico della discussione è assolutamente, come ho già detto in un altro intervento, più che legittimo e non fa di te (nè di nessun altro, s’intende) un credulone ma il farlo dando come assunto una falsità scientifica è un po’ come giocare con il mazzo truccato…
Quando ero un ragazzo sognavo sulle pagine di ” La parete” . E adesso mi sembra che Alessandro somigli a Red Tony.
Giacomo, se mi accusi di appartenere ad una setta o di essere il discepolo imitatore di qualcuno, poi non puoi dirmi di non sentirmi chiamato in causa.
Lanci sassate e poi nascondi la mano?
Non credo, caro Giacomo, proprio per ché apparteniamo a quella cerchia, o meglio parte di una generazione, abbiamo sempre un nostro personalissimo spirito critico e non ci facciamo abbindolare da nessuno.
Inoltre a me piace seguire le discussioni anche su queste cose a fianco dell’alpinismo.
SEcondo me non dovresti sentirti chiamato in causa, tanto piu’ per un’impressione mia personale che puoi ignorare con tutta tranquillita’. Io semplicemente ho l’impressione ( posso ovviamente sbagliare ) che alcune idee vengano esposte piu’ ‘per appartenenza’ che per una reale riflessione che porta ad un convincimento. Appartenenza ad una cerchia, milieu, chiamalo come vuoi. Dall’alto significa dalle persone di riferimento, che ogni gruppo sceglie piu’ o meno consapevolmente. I nostri maestri, i nostri miti, le figure che vogliamo imitare ecc.
Scusa Giacomo ma chi sarebbe costui che dall’alto manda i suoi dogmi a noi discepoli?
Per Alberto Benassi: ho usato impropriamente setta, intendevo “cerchia” e non aveva intenzioni insultanti ma sottintendeva un raggruppamento che mi da’ l’impressione di essere sensibile ai dogmi quando vengono dall’alto.
Ad ogni modo, io ribadisco la mia vicinanza alle visioni di molti di voi sui temi legati alla montagna. Per cui vorrei fare ammenda se in qualche occasione posso avere usato espressioni infelici o eccessivamente nette.
Per quanto riguarda questo post, sento di dover ribadire l’invito a verificare con piu’ saggezza le informazioni con cui ci si creano le ( sempre legittime ) opinioni.
Mi sembra Giacomo G, che nonostante tutto, tu sia fra coloro che tendono a dare la propria opinione un po’ su tutti i temi proposti e che lo faccia spesso in modo piuttosto netto e con un tono garbato ma che lascia sottintendere che la tua visione sia quella giusta. Sarai sicuramente la persona più illuminata fra tutti i lettori del blog e altrettanto sicuramente saranno corrette le tue interpretazioni su quali fonti siano di volta in volta attendibili e quali invece non degne di nota. Io non sono un complottista ma ho i miei punti di vista e i maestri me li scelgo in base al mio istinto.
caro Giacomo, io mi sento un alpinista, modesto ma alpinista! Però non faccio parte di nessuna SETTA. E non credo nemmeno che gli alpinisti siano una setta.
Le sette sono altre!
Quindi prima di fare certe affermazioni e di classificare gli altri, che per altro non non conosci , ci penserei molto bene. Soprattutto usando termini un pò offensivi.
Il fatto che l’alpinismo per me sia molto imporante non vuol dire che la mia vita inizia e finisce lì. Va molto oltre, perchè ho un lavoro, una famiglia, delle amicizie, altri interessi, idee politiche, e tanti altri problemi quotidiani come tutti gli uomini di questo mondo. Non ho mica i paraocchi e vedo solo la montagna.
Non ho certo la pretesa di discutere di fisica con Einstein. Ma anche io ho le mie idee sui vari aspetti della vita, della morte, sulle cure, sulla politica, ect. ect.
Il fatto che non sia un esperto o il dubitare che la “verità ufficiale” (di stato) non sia da prendere sempre al 100 per cento , mica mi classifica come credulone. Al miccio che vola non ci credo nemmeno io.
Ma farsi delle domande, senza prendere subito per vero tutto quello che il ministro o funzionario di turno mi dice, non mi classifica come credulone.
Pessimo articolo farcito da un elevatissimo numero di inesattezze scientifiche. Discutere sull’obbligatorietà della profilassi vaccinale è legittimo, diffondere informazioni la cui infondatezza è stata già da tempo dimostrata e certificata lo trovo un esercizio assai meno nobile.
L’aspirazione di creare un Blog “di opinione” che tratti un po’ di tutto e’ esplicita e legittima. Viene naturale, con il concetto in se’ di Blog. C’e’ dietro una sfida che richiama forse lo spirito alpinisitico: dichiarare le proprie idee a 360 gradi significa mettere in gioco se stessi, proporre linee e tendenze, e anche esporsi a critiche. Personalmente, io trovo di grande interesse tutti i contenuti strettamente legati alla montagna, dall’alpinismo, all’economia e ai problemi ecologici. L’interesse rimane vivo anche laddove – secondo la mia sensibilità’ – si assume spesso un presunto primato ‘culturale’ della setta degli alpinisti ed in particolare di quelli della cerchia (anagrafica) del titolare.
Invece, al di fuori dei temi di montagna, faccio onestamente molta fatica a seguirvi. Si passa dalla rilettura del populismo da parte di gente come Fini e Veneziani a post come questo sui vaccini. Mi viene addirittura da preferire lo spiritualismo di Lorenzo Merlo, almeno ha il fascino del mistico ed e’ meno pericoloso.
Non metto in dubbio la sincerità’ delle intenzioni e la fedeltà’ con cui la scelta dei contenuti rispecchia il pensiero del titolare del Blog. E può’ essere che l’indubbio carisma del Capo sia sufficiente a garantire il consenso del pubblico anche al di fuori dei temi di montagna. Tuttavia con questo post, anche se l’intenzione fosse di promuovere la discussione, non credo si faccia un buon servizio.
Io non posso che leggerlo come un segno molto preoccupante di come creduloneria e pseudo-scienza possano attecchire anche in ambienti di rispettabile livello culturale.
Ci sono vari fattori che spingono a questo. Una delle attrattive, di tipo giornalistico, e’ che fa molto ‘tendenza’, fa ‘voce fuori dal coro’… Il che non significa che chi promuove queste tesi non ci creda sinceramente. Ma la partita qui e’ enorme. Il problema del forzare l’obbligatorietà’ dei vaccini sta in gran parte nella diffusione di queste idee.
Per concludere, nel caso specifico credo che la discussione sia impossibile. Come già’ detto, mancano dei punti di riferimento ed un linguaggio comuni per potere intenderci.
Termino con un appello: informarsi ed informarsi bene. L’ansia di complotto non ci fa piu’ furbi. Diffidare degli “scienziati” sconosciuti. Sempre comprovare l'”altra” informazione. Spesso cerca il sensazionalismo e la via “contraria” per puro gusto del diverso.
Chiediamoci sempre questo….faremmo crescere i nostri figli nel bel mezzo del più infame dei luoghi al mondo senza uno straccio di vaccino?
L’obbligo delle vaccinazioni è aberrante ma in un paese dove si crede ancora all’oroscopo, alla madonna ed ai pezzi di feto morto nei vaccini penso sia la punizione minima…
vi lascio due bei link:
http://bressanini-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2014/05/29/i-vaccini-nel-cialtronevo/
http://www.umanitanova.org/2014/03/05/antivaccinari/
ciao
Questa mattina (11/03/2018) due maestre di una scuola materna di Silvi Marina (TE) hanno atteso al cancello munite di una lista e hanno annunciato ai genitori di 4 bimbi (sani ma non ancora in regola con la legge 119/2017) la loro esclusione dalla scuola. Ovviamente alla presenza dei 4 bimbi, dei loro coetanei e relativi genitori. A Potenza sembra si sia fatto di peggio, ma si attende ancora una conferma ufficiale. A me questa cosa ricorda ciò che ho solo fortunatamente studiato nei libri di storia, ovvero i tempi bui delle leggi razziali. Molte sono le pubblicazioni interessanti e critiche sul tema delle vaccinazioni, e alcune hanno nomi autorevoli. Ma ormai si sa, non si può ledere il dogma. Segnalo allora soltanto la presenza della relazione finale della IV Commissione di inchiesta parlamentare conclusasi 1 mese fa e che ha ripreso i lavori del progetto Signum, nato per indagare sulle numerosi morti e malattie invalidanti che hanno colpito molti, troppi, nostri militari. E nel silenzio generale dei media oltre 50 pagine della suddetta relazione puntano l’indice anche contro le vaccinazioni, o per meglio dire, contro le modalità con cui i vaccini vengono prodotti e “proposti”, auspicando e sollecitando inoculazioni mono dosi e distanziate, ed adeguati esami pre e post vaccinali. Ma allora… perché per i bimbi nulla di tutto ciò? Ed in presenza di tali dubbi, dove è finito il principio precauzione? Allego il link dove si possono leggere un abstract e le conclusioni , e da dove è possibile recuperare la relazione completa ufficiale.
http://ivancatalanodep.blogspot.it/2018/02/relazione-finale-commissione-uranio-e.html?m=1
Parlando in modo strettamente personale sia io che la mia compagna ( e rispettive famiglie) abbiamo contratto varie delle malattie oggi ritenute pericolose e oggetto di vaccino, senza avere alcuna consegnenza ne’ degenze particolarmente fastidiose (ne’ più ne’ meno di una influenza). Alcune poi non le abbiamo mai contratte pur essendo stati in contatto con persone affette. Dalla mia esperienza, compresi amici e conoscenti, non ho esempi di persone che abbiano avuto danni particolari dovuti a varicella o morbillo o similari. Conosco invece un paio di persone che hanno delle invalidità permanenti insorte subito dopo un vaccino e una paio di decessi quantomeno sospetti.
Ovviamente la mia esperienza è molto limitata e non basata su analisi o riscontri scientifici…capisco quindi che può lasciare il tempo che trova.
Resta in me un ragionevole (dal mio punto di vista) dubbio.
Simone, sono padre di 3 figli e ho i tuoi stessi dubbi. Ho fatto loro tutte le vaccinazioni obbligatorie, e, a fronte della tua frase
<<Come chi ha problemi di difese immunitarie fa di tutto per poter vivere in un mondo più sicuro possibile anche io chiedo altrettanto per mio figlio. Chi mi garantisce che un trivalente o un esavalente o quant’altro non abbiano su di lui alcun effetto nocivo?>>
ti chiedo: puoi essere sicuro che se i tuoi figli non fossero vaccinati, non correrebbero un rischio superiore a quello che possono procurargli i vaccini? Il nodo della questione sta tutta qui.
Ad Andrea:
Il punto è proprio questo….siamo sicuri che vaccinarsi coincida con il bene comune?
Dal momento che non si investe su seri studi relativi agli effetti secondari dei vaccini e che si fa di tutto per occultare i risultati di chi questi studi li ha condotti, magari non con fondi pubblici, chi ci dice che i pro siano maggiori dei contro? Chi ci dice che investire gli stessi soldi per migliorare le condizioni igienico sanitarie e alimentari non porti benefici molto maggiori? Chi ci dice che con molti meno soldi non si riescano a trovare rimedi per proteggere quelle poche persone che ad oggi avrebbero bisogno del vaccino ma non possono farlo…evitando così vaccinazioni di massa?
Io continuo a pensare che i dubbi siano quanto meno legittimi, anche se capisco che sia molto più facile e rincuorante pensare che nessuno speculi sulla nostra salute e che con tre o quattro punture si siano risulti tutti i problemi.
Leggendo però cosa un vaccino contiene e ascoltando i campanelli di allarme che molte persone di scienza stanno facendo suonare , come genitore continuo a pensare cosa farei se un domani venissi a scoprire che la sua assunzione possa portare a delle conseguenze per mio figlio?
Come chi ha problemi di difese immunitarie fa di tutto per poter vivere in un mondo più sicuro possibile anche io chiedo altrettanto per mio figlio. Chi mi garantisce che un trivalente o un esavalente o quant’altro non abbiano su di lui alcun effetto nocivo?
Egr. Sig. Alberto Bonino, Lei è un accanito lettore di questo quotidiano da parecchi mesi. Nei Suoi primi commenti c’era il rifiuto totale dei nostri contenuti accompagnato spesso da insulti ai vari commentatori. Tanto che, come Amministratore, mi sono risolto alla misura radicale di “bannare” il suo indirizzo e-mail. Ci fu anche uno scambio di opinioni tra me e Lei, se non altro per informarLa della mia decisione. Un mese dopo Lei si è ripresentato con un altro account mail ed è ricominciata la Sua lunga serie di commenti stroncanti, questa volta però privi degli insulti che Lei evidentemente riusciva a trattenere nella Sua tastiera. Pur tenendoLa d’occhio ho sopportato per tutti questi ultimi mesi i suoi commenti mai propositivi, sempre acidi, negativi, barricati a esprimere la sua opinione di entusiasta consumatore di neve dolomitica (prima sparata, ma quest’anno anche vera) e di conservatore ultrareazionario in altri campi di pensiero.
Fin qui nulla da dire, nel senso che, se non ci sono insulti, qui tutti hanno diritto ad esprimere la propria opinione.
Resta una domanda, che sicuramente non sono l’unico a farLe: come mai, con tutta la produzione web esistente, Lei si accanisce masochisticamente a leggere proprio ciò che più non Le aggrada? Perché ci vuole ancora ammorbare con le sue considerazioni (sempre le stesse)? Non Le sembra di essersi già espresso a sufficienza?
Perciò Le chiedo: qual è il motivo di questa persecuzione? Perché si incista su di noi? A nome di tutti i lettori, La prego: eviti di leggerci.
Visto che certe domande se le fa uno come Marcello Veneziani che non credo sia proprio un anarchico.
In effetti me le faccio anchio: come mai “Vaccini o morte” ?
Mi permetto di difendere il titolare del blog suggerendo che forse, piu’ che propagandare fake, vuole proporre un argomento su cui discutere, come in effetti avviene. E come spesso accade, anche in questo blog, giusto o sbagliato che sia, i commenti si fanno piu’ accesi quando trattano di materia non alpinistica.
La mia opinione in merito e’ come al solito, penso, che bisogna applicare il buon senso: vaccinare è doveroso e giusto. Questo ha dei rischi? Degli effetti collaterali? Si, ma cosa non ne ha? E’ più rischioso usare l’automobile per andare al lavoro… E penso che davanti al bene comune è un rischio che si deve correre.
è lo stesso blog che ospita te, che ti permette di scrivere, Sig. Bonino.
Se non è un blog serio, non lo leggere e soprautto non ci scrivere. Non confonderti con certa gentaglia.
Oppure sei della stessa pasta?
L’ineffabile bonino, che mi ha preceduto di un soffio, è l’esemplificazione quasi perfetta della polarizzazione becera che dicevo prima.
Tanto perfetto da parer finto!
Molto condivisibile fino a quando introduce Pamio (che non so chi sia) e il suo libro (che non credo leggerò).
Non penso proprio che i vaccini siano così terribilmente pericolosi come sembrerebbe pensare Pamio, anzi.
Ma, come già scritto altrove, credo che sia deprecabile il metodo usato e l’ “ideologia” a esso sottesa, che è quella del cosidetto populismo.
Sollevare un caso quando non esiste, imporre una prassi, polarizzare ad arte l’opinione pubblica, favorendo il tifo calcistico (e annessi anatemi, ultras, insulti, ecc.) anziché un dibattito e un confronto.
E sopratutto farlo quando non c’è alcun bisogno: non c’è alcuna emergenza o fretta e passare dal 85% al 90% non mi pare poi così difficile.
Credo che sia il frutto di una concezione, di una “ideologia”, quella che preferisce dei sudditi (a cui le cose vanno imposte o regalate) e non dei cittadini (che partecipano al processo decisionale, chiedono o addirittura pretendono).
E il frutto del berlusconismo e del renzismo, dell’uomo solo al comando, del salvatore della patria a cui noi italiani siamo particolarmente vulnerabili.
Non a caso, nei paesi europei che val la pena di imitare non c’è alcun obbligo vaccinale.
E in Germania non sono particolarmente preoccupati se a qualche mese dalle elezioni non hanno un governo (altro che la sera stessa!) e di certo non stanno peggio di noi
Commento banale e pericoloso quello del sig. merlo. Un seguace delle fake news sulla pericolosità dei vaccini. Meno spirito e più concretezza. Un bambino non vaccinato per scelta,è un pericolo per gli altri bambini, pochi, che veramnete non possono essere vaccinati.
triste il suo mondo dove si oppone a tutto, è il mondo delle fake, del tornare indietro, dsell’oscurantismo, della decrescita, dell’infelicità. Io vivo, felice, nel mio, occidentale, cristiano, libero. Si tenga il suo, per fortuna come lui sono pochissimi.
L’articolo tanto è pieno di c….e, non vale neppure la pena di commentarlo, è l’esempio classico di fake news, sbugiardato da tutte le riviste scientifiche e avvalorato solo da persone che nell’ambito scientidfico sono nessuno.
È MOLTO TRISTE CHE UN SITO DOVE SI PARLA DI MONTAGNA SI PRESTI A SIMILI FAKES E PROPAGANDI TEORIE SMENTITE DALLA COMUNITÀ SCIENTIFICA INTERNAZIONALE.
Può ancora essere considerato serio un blog che ospita simili articoli? E questo, purtroppo, non è l’unico che ha trovato ospitalità qui.
Credendo al mito dell’Esperto, abbiamo delegato gran parte della nostra sovranità personale, abbiamo rinunciato alla patria potestà su noi stessi.
Oltre ad aver delegato la Politica e tanto altro, abbiamo abdicato a noi stessi anche per la Salute.
Pensiamo che essa sia in mano in mano al Medico.
Pensiamo che la malattia dove coje coje.
Pensiamo che Noi non c’entriamo niente.
Pensiamo che a curarla siano i Farmaci.
Tuttavia come per la Politica, anche per la Salute vale il nostro comportamento, vale quanto pensiamo, facciamo, mangiamo.
Riappropriarsi della Salute significa riappropriarsi di Sé stessi.
Significa assumersene la responsabilità.
Significa riconoscere in quali termini siamo autori del nostro destino.
In quali possiamo compiere la guarigione.
Significa rivoluzione individuale e qualche segno della sua presenza è intorno a noi.
Accettare di buon grado l’obbligo delle vaccinazioni è mortificante.
È rendere lo Stato il nostro Esperto di fiducia.