Vandali vs turchi
(deturpata e danneggiata la via Mamma li Turchi in Val d’Adige)
di Manuel Leorato
(pubblicato su verticalage.blogspot.com il12 novembre 2024)
Un atto di vandalismo senza precedenti ha colpito la storica via d’arrampicata Mamma li Turchi a Canale, frazione di Rivoli Veronese, in Val d’Adige. La via fu tracciata nel dicembre 2016 da Christian Confente, Simone Gianesini e Manuel Leorato. Questo celebre tracciato sportivo ma dal sapore alpinistico, conosciuto e amato dai frequentatori della Valle, è stato reso inutilizzabile a causa di un’azione deliberata di danneggiamento: ogni piastrina è stata rimossa, i tasselli sono stati ribattuti nei propri fori, e le soste sono state private dei fix anche qui ribattuti, lasciando la parete impraticabile. A fare da sfondo a questo atto, una scritta nera recitante un messaggio forte e inequivocabile: “Climbers go home.”
L’accaduto, segnalato inizialmente su bergsteigen.com e diffuso rapidamente sui social media e sulle testate italiane Il Dolomiti e L’Arena di Verona, ha scosso la comunità di arrampicatori. In molti si sono interrogati non solo sul significato del gesto, ma anche sull’identità dei responsabili, che con tutta probabilità conoscevano bene l’area e le sue vie di arrampicata, muovendosi con disinvoltura probabilmente dall’alto in corda doppia.
La scritta “Climbers go home” riporta immediatamente alla mente un altro episodio avvenuto quest’estate sulle iconiche Tre Cime di Lavaredo. In quell’occasione, il messaggio nato nella penisola iberica “Tourists go home”, riportato in parte a Canale con una calligrafia simile e con lo stesso tratto di indelebile nero, aveva preso di mira i turisti. Questo slogan, con il suo invito a “lasciare l’area”, assume però sfumature diverse quando viene rivolto agli arrampicatori. Non è più un generico “stai lontano” rivolto a chi visita la zona, ma un messaggio specifico: “Sei venuto fin qui? Gira i tacchi e torna a casa perché qui non scali”.
L’arrampicata è uno degli sport più rispettosi della natura, dove ogni scalatore si sente (o dovrebbe) parte del territorio che attraversa e si impegna a preservarlo: è sconvolgente pensare che qualcuno possa arrivare a deturpare una via storica con un simile gesto di rifiuto.
Cause e significato del vandalismo: siamo davvero a rischio “Over Climbing”?
Dopo il fenomeno dell’Over Tourism tanto discusso nell’estate 2024 stiamo assistendo ora ai risultati di un ‘“Over climbing”? Questo termine potrebbe indicare la concomitanza di saturazione di vie d’arrampicata e il sovraffollamento sui percorsi e gli accessi, compresi i parcheggi, argomento sempre più spesso discusso nel mondo dell’arrampicata. Alcuni lo vedono come un inevitabile segno dei tempi, in cui l’arrampicata si è diffusa da dopo la pandemia a tutte le palestre cittadine, contando centinaia di migliaia di iscritti e più sovrapposizioni di corsi nei fazzoletti di roccia che sono sempre gli stessi, creando disagio negli stessi ripetitori, ma non ultimi nei coltivatori e residenti locali; altri invece lo vedono come un’opportunità. Ma questo basta a giustificare una reazione così estrema?
Scrive Davide Melchiori (local, climber, Istruttore di Alpinismo, della famiglia proprietaria della Parete di Santa Barbara dove si trova la via Mamma li Turchi) riferendosi ai danni provocati alla falesia Tes-story: “Un paio in giro li ho sistemati io… Si sono fregati anche un moschettone di sosta in falesia, ho sistemato anche quello… Ormai giro con la chiave sull’imbrago…”.
Esplorando le origini e il possibile significato di questo gesto, sembra che i motivi vadano oltre il semplice affollamento. Mamma li Turchi è molto più di una via di arrampicata: è un punto di riferimento per chi si approccia all’arrampicata a più tiri in Valle senza troppi stress, essendo ben spittata e non del tutto alpinistica. Con più di un centinaio di ripetizioni nel solo primo anno dalla chiodatura, ha visto di recente anche esercitazioni dei volontari del soccorso alpino; inoltre l’ex cava di “Nero de Canal”, da dove iniziano i primi tiri, è di proprietà di una famiglia amica degli apritori. Colpire una via con queste caratteristiche, dunque, potrebbe significare un atto di protesta non solo verso l’affollamento, ma forse anche verso gli apritori stessi e la gestione delle aree di arrampicata in Valle, che alcuni potrebbero percepire come inquinanti o invasive.
Vandalismo e dissenso in Val d’Adige: un fenomeno già visto?
Non è la prima volta che in Val d’Adige appaiono scritte controverse. Già in passato, nel 2021, sui tracciati di Profumo di V e nella Falesia degli Amici, sono apparse frasi provocatorie come “I vaccini uccidono,” sempre in rosso e cancellate rapidamente dai chiodatori. La stessa vernice rossa e lo stesso stile e vernice utilizzata per i nomi delle vie. Una coincidenza? Successivamente tocca alla via Pace senza Confini, la cui scritta è stata cancellata nel 2023. Sempre nella primavera 2023, il Camino di Mefisto e la via Nonna Gigia, sulle placconate sopra Forte Ceraino: spit rimossi, ma almeno qui il tassello l’hanno lasciato (qui l’articolo di Orizzonti Dolomitici). Preludio a quello che succederà nel 2024? Più recentemente ad anticipare quello che è stato: furti di soste alla Falesia Undulna e sulla via Per Elisa: qui schiodato solo il primo tiro, ma che tuttavia si può salire in trad.
La reazione della Comunità: risanare, ripristinare, resistere
L’indignazione è palpabile tra gli appassionati di arrampicata, che si sono immediatamente mobilitati sui social per esprimere il loro disappunto e offrire supporto per ripristinare la via. La comunità non si è fermata alla condanna, ma sta già organizzando iniziative per finanziare il ripristino dei tasselli e delle piastrine, con la speranza di restituire Mamma li Turchi agli arrampicatori nel più breve tempo possibile.
Questo episodio di vandalismo è una sconfitta temporanea della comunità arrampicatoria, ma anche un invito a riflettere sulla nostra responsabilità condivisa di proteggere il nostro territorio, le comunità locali e non per ultimo le nostre vie che attirano sempre molti arrampicatori da tutto il nord Italia. La simbologia di un attacco ad una via come Mamma li Turchi è importante: essendo una delle prime del team di apritori che ha contribuito alla rinascita e alla coltivazione del Fenomeno Tessari, e non essendoci problematiche di nessun tipo con i cittadini di Canale, è un attacco codardo e deliberato; ci si augura in questa sede, l’ultimo!
“Chi deturpa una via, forse ha dimenticato cosa significa arrampicare”.
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Finalmente un esegeta che mi aiuta a capire i perché dietro le schiodature.
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https://pareti.it/schiodature-tessari-e-val-dadige-lopinione-autorevole-di-beppe-vidali/?fbclid=IwY2xjawHzrJlleHRuA2FlbQIxMQABHQis0oib2-PzP9NSs-ZGPE7Flu6MVDpgGPIt65-xoM1eEvzardExoQfJYg_aem_TZBGLPJZtTGgG9qNwMc0qQ
siamo terrorizzati, oltre che davvero sorpresi, da questa cosa. Che l’anonimato non venisse garantito e che le informazioni personali come l’indirizzo di posta venissero date a soggetti terzi per indagini private non ce l’aspettavamo proprio. Ci eclissiamo quindi prima che sia troppo tardi (forse lo è già?). Ciao
Esatto.
sei della postale? oppure fai anche tu analisi stilistiche? o ancora è il gestore del blog che ti fornisce i dati?
E invece a me risulta da fonte sicura che Gelido 3.0 è Eugenia Batistella.
Più qualcun altro.
Guarda un po’…
ci tengo solo a sottolineare che qua noi portiamo contenuti e notizie, e questi “troll” che litigano, Matteo compreso a questo punto anche se pare che alcuni di voi lo conoscano, non fanno parte del nostro gruppo ma è gente che si sta divertendo alle nostre spalle (magari utilizzando anche il nostro nome per risolvere beghe da quartiere). Da parte nostra avrete sempre e solo notizie e commenti inerenti l’attività di tutela del territorio baldense
Concordo appieno ‘ciano. Io ero interessato all’evolversi della situazione da osservatore esterno ma attento, qua però solo beghe e bisticci inutili…
Avete proprio rotto il cazzo.
Delle vostre beghe non interessa più nulla a nessuno, forse c’è stato un po’ di interesse all’inizio, ma adesso vedetevela tra di voi, che state facendo una figura miserrima. Da una parte e dell’altra.
Ah giusto, sei ancora fermo a MLT. Cucciolo, tu i 100m in quanto li fai? dalla tua lentezza presumo almeno qualche ora, forse mezza giornata? alzati dal divano Teo, e gioca con noi 😉
@Pasini quando questo troll di Matteo la smetterà di tediare il blog troveremo il tempo di dare una degna risposta a te, ma prima ci divertiamo ancora un po’ a manganellare lui…
Veramente non avete fatto proprio un cazzo, per schiodare mamma li turchi basta saper girare una chiave inglese ed essere stronzi.
La bocca ve la fate al massimo succhiando…
ahahah comunque godo nel vedere che abbiamo estenuato anche un insultatore seriale come Matteo, noto per gli attacchi d’ira e gli insulti qui sul blog 😉 era un’impresa ardua, ma noi siamo avvezzi a tali imprese e con quelli come lui ci facciamo appena la bocca
Matteo, non ti tieni, non vali un cazzo mettitela via, per me conta solo il grado: più ti tieni, più sei! corri ad allenarti, se vuoi ti preparo una scheda da geriatria. Quanto pesi?
P.S. indizietto: siamo in molti di più, in due non si fanno tutte queste cose 😉
Oh prototipo di imbecille, tu e gli altri due schiodatori siete incapaci di scrivere in italiano e di comportarvi in maniera civile, assieme a tutti i tuoi cloni con nomi da asilo state scoreggiando a casa d’altri.
Solo chi non ha una vita propria crede che il salire su gradi altizzzzimi (o correre 100 m in meno tempo, per quello) significhi contare qualcosa o dia autorevolezza alle cazzate.
i motivi per cui scriviamo qua, se sapessi leggere caro il mio ritardello, li avresti capiti da solo ma evidentemente hai bisogno della maestra di sostegno (ah! brutta cosa la senilità, che noi combattiamo con vigore cercando di tenerci il più possibile agli immensi strapiombi che amiamo più di ogni altra cosa). Non preoccuparti che chi deve capire, sta capendo benissimo (oltre che a preoccuparsi tantissimo). Tu conti meno di zero Tardtteo, vai a giocare sui terzi gradi con gli scarponi con i tuoi amici boomers;)
“sinceramente non capisco nemmeno per quale motivo si ostini a commentare su questo post sulla Valdadige, che ormai ha assunto una dimensione decisamente specializzata: questo perpetuo tediare il blog”
Potrei rivolgere le stesse, identiche parole a te e a tutti i tuoi clonini, Eugeniema Battipelle.
Se è così specializzata perché rompete gli zebedei altrui con allusioni oblique, nom de plume, insulti e minacce velate, dicendo senza dire? Non potreste parlarne tra voi davanti a un birra? O anche con rami di frassino, se preferite…
Vorrei esplicitare un’emozione che questa vicenda suscita in me vista da lontano. Senza nessuna acrimonia e senza voler dare alcun giudizio, di nessun genere, sul merito. Solo un’emozione. Che dispiacere e che sofferenza vedere un clima così tra persone che comunque hanno una base comune di passione per l’arrampicata. Non sono certo un’ingenuo o un illuso, mi sono occupato per tutta la vita della parte più critica e problematica delle dinamiche dei gruppi sociali, i comportamenti degli essersi umani, ne ho viste di tutti i colori e ho lavorato in un ambiente iper competitivo multinazionale, dove dovevi continuamente guardarti le terga, ma qui mi sembra che il clima sia davvero deragliato e fuori controllo.Non sta venendo fuori il lato migliore del nostro piccolo mondo di montagnardi. Non ci facciamo certo una bella figura, visti da chi appartiene ad altri mondi. Ma siete proprio sicuri che non ci sia più niente da fare se non continuare la “guerra” (dei bottoni)? A volte ho il sospetto che forse è il mondo della falesia che si porta dietro maggiormente le scorie della vita urbana, ma non voglio cedere a questo pregiudizio tipico di chi ha avuto un altro curriculum formativo alla montagna e alla falesia è arrivato dopo la “lotta con l’alpe”. Vade retro pensiero boomeriano, però pensateci seriamente prima di lasciare ogni speranza di ritrovare non la retta via, ma almeno le “convergenze parallele” visto che ormai la retta via l’abbiamo persa tutti da un pezzo.
sinceramente non capisco nemmeno per quale motivo si ostini a commentare su questo post sulla Valdadige, che ormai ha assunto una dimensione decisamente specializzata: questo perpetuo tediare il blog, non ne può proprio fare a meno! Per quale motivo ti sei preso così a cuore questa vicenda Tardtteo?
non è importante che capisca tu, Matteo, che non conti un cazzo in questa vicenda (come in tante altre). L’importante è che il messaggio arrivi a chi deve arrivare, e a quanto vedo arriva forte e chiaro…
Non capisco bene di quali cazzate giuridiche tu vai parlando, perché non ne vedo proprio in quanto scritto da FCFB.
A meno che per te chiedere “lasciala cortesemente fuori dal contesto” abbia valenza penale…
Cmq quello che a te piacerebbe, quello che vorresti dire e quello che scrivi, visti da qui, sembrano completamente non correlati!
a me invece piacerebbe sentire opinioni e pareri quando si ha voce in capitolo, le cazzate giuridiche degli incompetenti me le risparmio volentieri…il nostro non ha competenze giuridiche, ne avrebbe in arrampicata e associazionismo veronese: purtroppo però si è espresso solo sulla prima materia…
“ahhh questi veronesi, hanno sempre qualcosa da dire fintanto che il gioco si fa interessante”
Beh, io direi che aver sempre qualcosa da dire anche quando le cose non sono interessanti è semplicemente essere logorroici presenzialisti patologici.
Il contrario mi pare che sia in realtà un complimento!
ahhh questi veronesi, hanno sempre qualcosa da dire fintanto che il gioco si fa interessante, dopodiché spariscono (storia vista e rivista anche negli “anni ruggenti”, quando rubavi loro le libere e non ti salutavano più). Rielaborando quanto detto finora parafraserei così: tutto ciò di cui (il mondo della scalata) non ha bisogno!
Sono “argomenti contro” anche quelli della gran parte degli arrampicatori…
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https://www.facebook.com/story.php?story_fbid=28120998267544966&id=954599507944876
perché ci sono argomenti contro? a parte quelli degli interessati e dei collusi s’intende. Nel veronese si richiodano falesie spacciando il proprio operato per beneficienza, quando in realtà si tratta di tornaconto personale (si chiodano e richiodano falesie per i corsi di arrampicata ecc., guarda caso infatti sono sempre falesie comode con gradi democratici, non più gli 8F+++ degli anni ruggenti). Si sventola la bandierina dei soldi spesi per la comunità e dei numerini da ferramenta ottenuti, sottolineando a gran voce la propria azione di volontariato come se la gente fosse scema. Meno male che qualcuno ha finalmente iniziato a denunciare queste dinamiche, era ora! FCF hai qualcosa da dire al riguardo? oppure qua te ne stai zitto zitto e ti inalberi solo quando ti chiamano mister “tuttociòdicuihaibisogno”? dai dì la tua! qui sì che servirebbe una tua opinione, qui sì che andresti stanato dalla tua apatia critica! le questioni giuridiche lasciale agli avvocati o ai giuristi, gente che si è preparata una vita anziché passare tutti i fine settimana a zonzo per falesie a sognare di chiudere l’ennesimo 8ah pensando con ciò di salvare il mondo…
Un argomento a favore di chi critica l’overtourism “sportivo”:
https://www.ilgiorno.it/lecco/cronaca/soccorsi-montagna-anemoli-x3cioskw
Scusatemi se mi intrometto in questa bagarre: ma è vera la notizia che Mamma è stata rischiodata? 🤯
Dai FCF, non fare il finto tonto, fin qui ci puoi arrivare anche tu senza l’aiuto di qualcuno. Quanto alla maschera grazie del consiglio, pensavo più a un Joker che alle maschere di carnevale, che te ne pare? Arrampicatori veronesi: WHY (SUDDENLY) SO SERIOUS? 😜
Ahah e tu leggi meglio
ho detto vai a scalare, non torna.
stanarmi?? Lavoro nel negozio che sai e sai chi sono. Cosa devi stanare?🤔 se vuoi vieni a parlarmi, anche con una mascherina così non ti riconosco, tanto è carnevale…
non mi sono offeso 😉
si, si dice buone tacche bravo
Ciao Fontebasso, mi aspettavo un po’ di più da te, o forse a pensarci bene no…ti sei offeso per il nome della tua azienda? Tutto qua? E hai pure perso tempo per rispondermi? Che delusione…ti consiglio di iscriverti a un corso di laurea in giurisprudenza e specializzarti in diritto penale prima di sparare la marea di cazzate che hai sparato sui social: da tuttociodicuihaibisogno non si imparano certe cose. Torno a scalare (cosa? visto che non scalo, ma so che si dice così tra voi climbers quindi mi adeguo alla banalità della tua risposta ). Noto con piacere che almeno qua si riesce a stanarvi, bene. Ciao, buone tacche (si dice così giusto? 🦍 😉)
@IlGiornodell’IraDivina
Dies irae… preferivo associarlo al nome di una via storica, ma tant’è.
Brevemente, almeno per ciò che mi riguarda, sei completamente fuori strada. In tutti i punti citati, fuorché per il nome tradotto di dove lavoro. Dove lavoro appunto e per tanto, visto che non sono mr “tuttoquello..ecc.”, il titolo non mi rappresenta, io non rappresento l’azienda e non credo l’azienda abbia interesse a farsi rappresentare da me. Per tanto lasciala cortesemente fuori dal contesto.Se proprio puoi chiamarmi col mio nome o FCFB, perché Fonte Basso va staccato.
Se mi conoscessi lo sapresti. Come sapresti altre cose.
Vai a scalare che è sempre meglio, Dies Irae.