Colpo_di_Stato.3
di Savino Balzano
(già pubblicato il 27 maggio 2018 su lintellettualedissidente.it)
Spessore 5
Impegno 0
Disimpegno 0
Diciamolo forte e chiaro: Mattarella con il veto su Savona sta violando gravemente la Costituzione. La sua presa di posizione, oltre ad essere pericolosamente antidemocratica, è illiberale e inaccettabile.
Senza troppi giri di parole, entriamo subito nel merito di quanto sta accadendo in questi giorni. Si registra un atteggiamento particolarmente attivo da parte del Presidente della Repubblica e si percepisce la volontà di questi a voler risultare politicamente determinante rispetto all’orientamento e alle scelte del prossimo esecutivo. In effetti, per correttezza, a parte qualche esternazione sul metodo, Mattarella non ha mai espresso palesemente veti rispetto a questo o a quell’altro nome, eppure il suo atteggiamento viene interpretato proprio in quel senso e gli stessi comportamenti dei leader politici interessati forniscono la medesima chiave di lettura: Salvini si è definito arrabbiato sui social e Di Maio ha supportato tale stato d’animo. Pare chiaro che la frustrazione sia rivolta all’inquilino del colle. Ora, il punto è tutto qui e il profilo che se ne vuole analizzare è più giuridico che politico: dal nostro punto di vista il Presidente della Repubblica sta violando gravemente la Costituzione.
Sergio Mattarella pronuncia il discorso di insediamento dinanzi al Parlamento
Il Presidente della Repubblica, ai sensi dell’art.92della Costituzione, nomina il Presidente del Consiglio e, su suggerimento di questi, i Ministri. Già dall’analisi letterale della disposizione emerge fortissimamente il ruolo politicodel Presidente del Consiglio dei Ministri, che è colui il quale qualifica politicamente la scelta del Ministro. Questo emerge già attenendosi alla mera analisi del testo costituzionale. L’analisi letterale, tuttavia, non è assolutamente sufficiente ad estrarre la norma dal testo. Infatti, è la stessa legge (art.12delle Preleggi del Codice Civile) a dirci che il testo deve essere interpretato con metodo c.d. sistematico. L’interpretazione deve essere orientata tenuto conto della volontà del legislatore, dei principi generali dell’Ordinamento giuridico e, quindi, della Costituzione. Il riferimento alla Costituzione è stato integrato dalla giurisprudenza, essendo il Codice Civile stato emanato prima della stesura della legge fondamentale dello Stato.
Ora, come abbiamo detto, a voler interpretare sistematicamente l’art.92della Costituzione, non si può prescindere dal contesto nel quale è posto, ossia la stessa Costituzione. Ebbene, essa nel tracciare i pesi e contrappesi tra i poteri dello Stato, attribuisce al Parlamento, e agli equilibri delle forze in esso presenti, il compito di determinare la politica del paese. L’Italia è una Repubblica Parlamentare, non una Repubblica Presidenziale (come, ad esempio, la Francia). Pertanto i poteri propri del nostro Capo dello Stato non possono essere interpretati in chiave di determinazione politica.
Sergio Mattarella con il suo predecessore, Giorgio Napolitano
È allora c’è da interrogarsi su come mai egli disponga fattivamente di tale potere. Prima di tutto precisiamo che la Costituzione è stata redatta in un periodo storico ben preciso: fino a pochi mesi prima dell’inizio dei lavori della Costituente il nostro paese era stato una Monarchia. Nella stessa Assemblea Costituente era presente una componente monarchica (palesemente tale e non) particolarmente affascinata dalla centralità del Capo dello Stato. Lo Statuto Albertino, art.6, prevedeva che fosse il Capo dello Stato (in quanto titolare del potere esecutivo) a nominare i Ministri. Ovviamente la nostra è una Costituzione repubblicana e parlamentare pertanto tale potere è riservato al Presidente della Repubblica con una ratio del tutto differente. Il criterio unico, infatti, che deve guidare il Presidente della Repubblica nell’esercizio di questa sua funzione (che non è politica: la parte politica è riservata al Presidente del Consiglio) è quello indicato dall’art.54 della Costituzione stessa, secondo cui i cittadini chiamati a svolgere funzioni pubbliche devono osservare disciplina, essere provvisti di onore e prestare giuramento laddove previsto dalla legge (come nel caso dei Ministri).
Pertanto, è massimamente evidente come Mattarella stia andando ben oltre le sue prerogative: l’orientamento politico del paese non può che discendere dall’azione del potere esecutivo, di cui il nostro Capo dello Stato è costituzionalmente sprovvisto, limitato dalla necessaria fiducia parlamentare. Inoltre si osservi un ulteriore particolare: a riprova del fatto che la Costituzione non riservi al Presidente della Repubblica poteri di determinazione politica sull’esecutivo, v’è che non gli venga in alcun modo riconosciuta la possibilità di dimettere un Ministro, nonostante egli stesso lo abbia nominato. Il motivo è chiaro: gli viene escluso un potere impeditivo dal momento che la nomina del Ministro è da misurare in relazione alle sue qualità umane e alla compatibilità di esse alla Costituzione. Se al Presidente fosse riservata la possibilità di una valutazione politica sul Ministro, allora gli verrebbe riservato anche il potere di dimetterlo in relazione ad essa. Così non è.
Qualcuno potrebbe paragonare quanto Mattarella sta facendo su Savona all’azione di Scalfaro su Previti nel ’94. È un errore clamoroso: Scalfaro non disse di no a Berlusconi per ragioni politiche. Egli riteneva fosse inopportuno scegliere Previti come guardasigilli, come Ministro della Giustizia. Il no di Scalfaro era legato a vicende personali e umane dell’uomo e non ai suoi convincimenti politici. Peraltro parliamo di un candidato le cui convinzioni politiche appaiono, ancora oggi, assolutamente irrilevanti: ci si domanda se ci sia un solo lettore in grado di riassumere il pensiero politico previtiano. Il veto su Savona operato da Mattarella, invece, è strettamente politico e, pertanto, pericolosamente antidemocratico e illiberale. Incostituzionale quindi anche sotto questo profilo, ad esempio ai sensi dell’art.3. Senza entrare nel merito delle qualità di Savona, sulle quali volutamente ci si astiene dal commentare, volendo restare nel solo solco di valutazioni costituzionali.
Persino il veto sospensivo alla promulgazione delle leggi, ai sensi dell’art.74, è solo sospensivo: se il Parlamento approva nuovamente il progetto di legge, il Presidente è tenuto a promulgare. Consentire a Mattarella di reiterare questo atteggiamento interventista è istituzionalmente pericolosissimo perché si corre il rischio di dar vita a una prassi costituzionale, se non persino ad una consuetudine costituzionale, capace di alterare sensibilmente l’assetto dei poteri dello Stato. E se più volte abbiamo considerato, senza peraltro la benché minima resipiscenza, Giorgio Napolitano come il peggior Presidente della Repubblica della storia d’Italia, c’è da dire che qui ci stiamo veramente superando: Napolitano ha approfittato di una fase di profondissima crisi finanziaria e politica nel paese per ritagliarsi un ruolo. Resta infatti da riconoscere che Mario Monti, l’uomo da lui posto a Palazzo Chigi, godesse di un ampio consenso politico in Parlamento. Qui accade qualcosa di diverso e di decisamente più grave: abbiamo un Presidente della Repubblica che cerca di resistere alle determinazioni della maggioranza parlamentare: una maggioranza peraltro ancora fresca di legittimazione popolare e scevra da operazioni trasformistiche estreme. È una roba grave: incostituzionale persino ai sensi dell’art.1 della Costituzione stessa.
E allora conviene ricostruire un attimo lo stile presidenziale di Mattarella e cercare di comprendere se i suoi attuali comportamenti siano coerenti con il suo modo solito di animare l’istituzione che rappresenta. Viene alla memoria quella esilarante imitazione che ne faceva Crozza, quando nella sua visione paradossale del personaggio, gli attribuiva come gesto di massima forza e fragore quello di sbottonarsi il primo bottone del cappotto.Questo è sempre stato Mattarella e, non dimentichiamoci, proprio per questo è stato scelto da Matteo Renzi.
Ci sono stati dei momenti in cui Mattarella avrebbe potuto dire qualcosa e non lo ha fatto e, attenzione, siamo sempre nell’ambito di un’analisi costituzionale e fin dove possibile alleggerita da giudizi politici. Partiamo dall’esempio offertoci dal 1996, quando nel maggio il Presidente Scalfaro decise di inviare al Presidente del Consiglio incaricato Prodi una lettera nella quale lamentava un uso spropositato della decretazione d’urgenza e di come questo costituisse una “usurpazione delle prerogative del Parlamento”. Fu il classico caso nel quale l’intervento del Presidente è, non solo legittimo, ma anche auspicabile perché teso a tutelare le prerogative contenute nella Costituzione, chiedendo il rispetto dell’art.77 sul decreto legge. E allora ci si domanda come mai un Presidente che oggi si dimostra tanto interventista come Mattarella non sia intervenuto mentre il Governo Renzi picconava, demoliva, squassava, dilaniava, i consolidati principi in materia di diritto del lavoro utilizzando uno strumento assolutamente improprio allo scopo come il decreto legislativo. Impossibile non chiedersi come mai un Presidente, che ora appare tanto reattivo, non sia intervenuto in tutela di quanto disposto dall’art.76 della Costituzione. L’art.76 riserva al Parlamento l’attività legislativa la quale, si legge, può essere delegata al Governo solo in relazione a oggetti, principi e tempi strettamente definiti dalla legge delega. È evidente che riformare completamente il mercato del lavoro, gli ammortizzatori sociali, il controllo a distanza, la conciliazione dei tempi vita/lavoro, il demansionamento, l’Ispettorato del lavoro, le politiche attive per il lavoro, con una serie infinita di decreti legislativi fosse una palese violazione dell’art.76 della Costituzione che, evidentemente, costituiva una “usurpazione delle prerogative del Parlamento”. Mattarella non disse una sola parola, adoperando la sua nota politica di astensionismo e di appeasement.
Sergio Mattarella con Matteo Renzi
La contraddizione però è evidente e allora, come sempre, delle due l’una: si è comportato bene la prima volta o la seconda. Entrambe non può essere. È stato fedele alla Costituzione la prima volta o la seconda (per noi non lo è stato in entrambi i casi): i comportamenti sono troppo difformi da poter essere ricongiunti alla stessa prerogativa costituzionale. Inoltre, ci si consenta una sola nota politica nel pezzo: questo ha creato un forte imbarazzo in Di Maio e Salvini e ora il nome per il tesoro non può che essere quello di Savona. Come può, infatti, un Governo definirsi del cambiamento se non riesce nemmeno a scegliersi i Ministri? Noi siamo sempre stati critici nei confronti di Di Maio, come peraltro siamo stati tra i primi a parlare del Governo tra Lega e 5 Stelle come auspicabile, ma adesso non si può davvero che difendere la volontà del futuro Governo a scegliersi con libertà la politica da adottare nel paese.
E tuttavia, a dispetto di quanto si possa pensare, noi di Intellettuale Dissidente abbiamo un cuore così e la vogliamo suggerire al Quirinale quella che potrebbe essere l’unica norma costituzionale a supporto di un’azione apparentemente tanto incostituzionale: l’art.11. Ovviamente si tratterebbe di un sostegno forzato e decisamente stirato, ma l’art.11 è l’unica stampella a consentire limitazioni della sovranità nazionale per esigenze di carattere internazionale. Però che lo si dica, che lo si ammetta: se Mattarella prova a limitare la nostra sovranità nazionale per esigenze internazionali lo deve dire al paese con chiarezza e onestà. Detto questo, e davvero concludiamo restando sempre nel tracciato della Costituzione, vogliamo ricordare quanto previsto dall’art.90: anche l’operato del Presidente della Repubblica infatti può essere messo al vaglio del Parlamento che, qualora riscontri in esso un attentato alla Costituzione, quale a nostro avviso potrebbe essere lo stravolgimento delle prerogative delle massime istituzioni dello Stato, una pressione comportante lo sbilanciamento complessivo dei pesi e contrappesi tra esse, una spallata ai principi tipici di una democrazia parlamentare, ha sempre la possibilità di metterlo in stato di accusa.
2Scopri di più da GognaBlog
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.
.. Ma sono italiano… 😉
Andrea, se tu fossi rom avresti casa, luce, gas e altro gratis, non pagheresti tasse, potresti arrangiarti in vari modi impuniti e riceveresti 25 euri a testa al giorno, ma puliti! 25x5x365=45.625 euri! Non saresti italiano e potresti andare dove vuoi o quasi senza controlli. …..spero di sbagliarmi! Ma oggi mi va così.
Andrea, mi spiace, ma qui da noi chi paga è sempre chi lavora e molti han capito che se non si lavora e ci si imbosca o ci si intrallazza (si diventa ricattabili e si abbassa la testa) si vive molto meglio, senza onore e gloria, solo boria.
Per esempio, da un po’ tutti addosso al diesel e allora le aziende che producono “roba” tipo turbine, iniettori non fatturano più a sufficienza per almeno pareggiare e devono o chiudere o spostare la poca produzione rimasta dove producono anche altro. E qui da noi cosa succede, cosa si dice: sfruttatori, avete mangiato i contributi, mettete sul lastrico le famiglie, dislocate… certo, ma difronte a così tanta ignoranza, opportunismo e faciloneria (dei politici, dei sindacati, ma anche della gente) è ovvio che è meglio andarsene all’estero e chi ci va di mezzo è sempre chi lavora. Ma guai a fare un culo di fuoco ai sindacati o ai politici, si fanno le manifestazioni festaiole con le bandiere di vari colori. Per fortuna che son vecchio, ho la casa e forse mi arriverà la pensione di vecchiaia (non come quelle anticipate che vanno sopra i 7000 euri dei capoccia sindacalisti). Ma quando vedo in giro tutti che son concentrati a fare con spocchia i fighetti, proprio mi girano, anche se le mie due palline non servono più a nessuno.
Beata intelligenza escrementizia!
Scusate, ma ho appena pagato la tassa per il possesso della mia vecchia auto a gpl, che avevo comperato un dì antico con i miei soldi e già avevo pagato delle belle tasse….. 🙂
Ma io vivo bene, ho imparato ad adeguarmi e non cedo ancora il mio onore, dico in faccia quello che penso e spesso ancora conosco.
Praticamente sono un orso 🙂
Alberto: assolutamente si; è uno dei nostri problemi.
ma come mai a parità di lavoro, uno pubblico costa almeno il triplo di uno privato?
Forse c’è un pò di male gestione dei lavori pubblici oppure…anche un pò di corruzione…?
Lavori che poi una volta fatti vengono lasciati andare in condizioni pietose.
Qusta gestione dei lavori pubblici non è che contribuisce alla crescita del debito?
d’accordo con Paolo, considerando anche che sto stato i soldi in più se l’incula. è questo il problema. prima di chiedere altri soldi, dimostri che li sa usare.
…Secondo il tuo ragionamento dovrei tirare fuori 20000 euri all’anno? Ma per chi???
Paolo,
io sono padre di 3 figli, e nonostante abbia uno stipendio discreto, quello che mi posso permettere è una auto di 20 anni, mia moglie ne ha una di 15, e gli unici lussi che mi posso permettere sono qualche mangiata fuori con la famiglia, e 2 settimane di vacanza in montagna o al mare serviti e riveriti.
Dopo un anno di c..o a gestire il lavoro e la famiglia credo che sia il minimo sindacale.
Dopo di questo non mi rimane altro in tasca… Se vuoi contribuire ad abbassare il debito fai pure… ma io non voglio tirare fuori altri soldi finchè non mi rendo conto che il nostro “Paese” è diventato un paese civile e la smette di sperperare soldi.
La cosa divertente è che molti giornalisti questa sera dicono che le borse mondiali sono risalite, trainate dalla risalita di quella italiana.
E il debito dello stato italiano viene raccontato come fosse un debito di una persona fisica.
Comunque 2,4 mila miliardi diviso 60 milioni di abitanti fa circa 30.000 euri a persona e coprirne un 40% costerebbe a persona un 12.000 euri e farlo in tre anni farebbe 4.000 euri a persona all’anno… non è difficile da fare e non sarebbe un grande terremoto: quattro anni di austerità smagrente gratuita e senza viaggi o vacanze obbligatori (per l’immagine). Certo una famiglia di 4 persone con i due genitori che lavorano, l’asilo nido, la seconda casa, il mutuo per la casa, l’audi della moglie, la bmw del marito, la 250 del figlio, gli studi sniffanti in Inghilterra, la settimana bianca… e via così sarebbe un problema di nuova povertà. Ma vaffa…
il problema della spesa pubblica è un problema globale. In particolare il problema della spesa italiana e che lo stato spende tanto ma soprattutto che spende male.
Un famoso economista disse che l’unico modo per ridurre la spesa e qualificare la spesa a pubblica è “affamare la bestia”.
Il livello di tassazione italiano è già insostenibile per privati ed imprese, anche perché a fronte di una tassazione altissima, il livello dei servizi resi è basso o inesistente.
L’unico modo per risolvere il problema è diminuire le tasse poi quando la spesa sarà qualificata, pensare al resto; se adesso si buttano dentro più soldi nel calderone ………
Impossibile!!!
Gli Alleati sono “passati” dalla Sicilia grazie a Cosa Nostra. 🙂
Paolo,
purtroppo devo dare ragione a Marco: non ne abbiamo già abbastanza di tasse?
Prima di fare uscire un Euro di tasse in più di quante ne abbiamo già ora, vorrei vedere azzerare gli sprechi, commissariare la Sicilia e togliergli lo statuto di regione autonoma.
Paolo, povero illuso. Guarda che qui siamo in Italy. Il problema non è raccattar soldi; il problema è lo sputtanamento dei soldi. più ce n’è e più li sputtanano, ergo meglio stare nella merda fino al mento, cercando di non scendere ulteriormente, perciò sostenendo l’establishment… fino a quando verrà giù tutto, salvini o non salvini.
Se mettessero una tassa su tutto e tutti, dai piselli ai ticket al cinema ai telefoni alle pensioni agli stipendi al calcio alla tv…politici, avvocati, magistrati, sindacalisti, medici, lavoratori, agricoltori, studenti, nascituri e non… su tutto e tutti del 5% e la tengono per tre anni (qualcuno piangerà un po’, ma se stringe un po’ la cinghia son sicuro che non avrà problemi) e non parlatemi della povertà qui da noi che nemmeno i clochard vivono male (la ferrari qui da noi è un diritto e i sindacalisti vanno in barca), son 13 anni che vivo benissimo con mio figlio studente spendendo ogni anno meno di 10.000 euri risparmiati lavorando, certo le vacanze, l’aereo, l’auto bella e i ristoranti o gli svaghi costosi non esistono (forse mi daranno la pensione inchiodatami dalla Fornero), tre anni e il debito dello stato rientra nel 60% del pil.
Anche in Grecia, Spagna, Portogallo han fatto qualcosa di simile e ora han ripreso a funzionare e ad aver credito.
Ma noi italiani non lo permetteremo mai!!!
Vogliamo il benessere e i diritti….. ma solo quelli del caz… e della omonima.
E allora veniamo, a gruppi, fregati ben bene periodicamente.
Prima o poi un bel commissariamento all’europea e ripartiamo!
Non sono un costituzionalista e perciò lascio ad altri il giudizio sul capo dello stato.
una cosa però posso dirla:l’Italia ha un debito mostruoso. Quando uno è così indebitato è soggetto alle pressioni dei creditori. Chi sono i detentori del debito pubblico Italiano? Allora il 25% (più o meno) lo ha in pancia la BCE acquistato con il Q.E. (acquisto di debito pubblico che finirà a brevissimo). Il 30% investitori esteri (fondi internazionali). Il 45% in massima parte le banche Italiane. Infatti il vero salvataggio delle banche è stato fatto dai poveri risparmiatori (europei) che avevano i soldi in banca a zero interessi mentre le banche i soldi loro li usavano eccome.
In cambio le banche italiane hanno finanziato lo stato.
Hanno fatto utili per compensare le mostruose perdite su crediti inesigibili a aziende e privati (in Italia) mentre all’estero per investimi rischiosi.
Detto questo cosa succede se lo spread aumenta: semplice. Per una semplice formula finanziaria se il rendimento dei titoli in emissione aumenta il valore dei titoli già emessi (che rendono meno) diminuisce. Quindi perdite su bilanci.
In più lo stato deve destinare quote maggiori di tasse per pagare interessi maggiori togliendo i soldi da qualche altra parte. Questo non è un problema immediato ma lo sarà in futuro.
Magari molti queste cose già le sapevano e mi scuso, per altri forse è interessante
E’ possibile per uno stato non restituire il debito? eh eh questo potrebbe essere un capitolo a parte ma il tutto è interessante.
Meno male che per ora lo spread non influisce sul costo dei fix e delle piastrine!!!!
Non so cosa intendi con andazzo gaudente, forse il pagare migliaia di statali per il solo scopo di non trovarteli disoccupati sulla strada. Ma ad ogni modo se il paese e’ uno solo il problema ce l’hai. Quindi dove la fai la manovra? Siamo sempre li nessuno e’ un mago. Le pensioni? Gli ospedali? Intanto meglio non fare idiozie con l’euro.
Ma siamo matti?
Il debito dello stato è stato fatto esplodere dai governi di centrosinistra del Craxi (per prendere il potere), i governatori della banca d’Italia non erano più Baffi o Carli, ma Ciampi & C. e questi per decenni hanno abbassato i pantaloni per poi assurgere a “altri incarichi prestigiosi e ben retribuiti”, poi è stato fermato da Draghi e ora cresce sotto le regole europee, come più o meno tutti, altrimenti arrivano i commissari come in Grecia (e i politici locali dicono sissignori e li giustificano).
Noi abbiamo lo Stato indebitato, non i cittadini come quasi dovunque, quindi basta una bella manovra pesante e il debito pubblico si sistema, ma i politici si “cagano addosso”… pensate di andare a Napoli a confiscare….
Il problema è l’andazzo, non il debito che si può dire sia bello garantito.
Il nostro andazzo è troppo gaudente e giocondo o parassitario, forse dire saprofita è riassuntivo.
Ma come si fa a rispondere che nel programma non c’e’ l’uscita dall’euro . Ma fate i furbi o siete davvero cosi’ ingenui? Ma per che diavolo credete sia scoppiato tutto sto casino? Ma siete cosi’ fuori dal mondo?
Vabbe’ inutile…
Alle 16:12 mi è saltata la connessione. Rispondo adesso: 🙂 .
Giacomo, hai letto il programma? Non c’è uscita dall’euro. Siete di coccio, non c’è niente da fare. Quando tu dici “si, è vero il debito pubblico non l’han fatto Lega e 5 Stelle” e poi dici “ma”… ma cosa? Ma cosa c’è da replicare a una mostruosità del genere, debito fatto per il 50% di ruberie, tangenti, costi sovra stimati, e fottuterie varie? Non sono stati loro a portarci alla rovina, te capi? Alla rovina ci siamo già e sai perchè? Perchè non siamo più padroni del ns destino. Non ci sono ma dopo la frase che hai detto. E tu vorresti al governo quelli del debito già fatto? Che doveva finanziare investimenti e invece se lo sono ciucciati in milioni di modi? Lo sai quali sono due cose certe invece? Che per registrare una sostanza mi hanno chiesto 80 mila €uri e per fare un dispositivo 70 mila… te capi? Fa impresa in sto paese senza avere i santi in paradiso, provaci!
@Marco Garimberti vero il debito pubblico monstre non l’hanno creato i M5S o la Lega. Ma siete sicuri di seguire i 5 stelle sul carro dell’uscita dall’euro? Un conto e’ per l’elettore del M5S del sud, quelli non hanno mai lavorato e aspettano ( dichiaratamente ) che gli si paghi il reddito di cittadinanza. Non hanno risparmi da difendere o imprese da assecondare. Sono le stesse aspettative dell’elettore del nord? Ci si alza un mattino in gran segreto, si stampano soldi alla grande ( Quello che proponeva Savona nel suo piano B ), anche se la nuova liretta non vale un tubo chissenefrega. Tassi alle stelle, farsi prestare soldi per le imprese costera’ molto di piu’… se importi materie prime e se non esporti sei fregato. Poi tornera’ l’inflazione.
La verita’ e’ che Mattarella ci ha messo una pezza. Io lo ringrazio, voi volete andare in piazza con i 5 stelle?
La volete capire che sono la geografia stessa e la storia d’Italia che ti puntano la pistola sulla tempia. Ma considerato che in questa situazione ci siamo, limitiamo i danni. Chi non ha nulla da perdere si terra’ la nuova liretta. Chi ha un po’ di sale in zucca ( e vedrete, nei mesi a venire saranno in tanti ) i propri risparmi non li tenga in titoli italiani. Compri titoli francesi, tedeschi, al limite spagnoli se vuole rendimento. E nemmeno sul conto in banca, meglio gli euro sotto il materasso! A scanso di Savona o simili all’orizzonte.
ma se sono gli spauracchi che certi personaggi (politici, economisti, giornalisti) legati a doppia mandata con poteri economici e finanziari, spaventano la gente e decidono della vita e della morte della politica, mandando al macero il significato del voto democratico.
L’intemerata era di Lanzavecchia contro Merlo.
Poi censurata da Alessandro.
Quindi Giacomo G ha scritto che Bonino e Merlo stavano remando coordinati.
Intanto pare che tutto il mondo abbia senso solo se economico e la guerra civile prima solo pensata ora è scritta.
Ma io non vedo nessuna intemerata di Bonino a Merlo.
L’Euribor a 12 mesi è passato in un mese da -0,192 a -0,189, non mi sembra ci siano preoccupazioni fra le banche.
Il tasso sui Bot a 12 mesi è passato da -0,42 a +0,2, magari noi risparmiatori incasseremo qualcosa.
L’inflazione non sale, anzi scende.
La borsa italiana conta come il 2 di picche a briscola.
Cosa è successo? Solo liti fra persone più o meno vanitose.
Adesso ci sarà una manovra economica per abbassare il debito e poi torneremo alle elezioni con le stesse persone più o meno ignoranti e vanitose.
Non mi sembra accada nulla di nuovo.
Mi sembra che qui ci si stia un po’ perdendo.
La questione non è lo spread, leghisti a 5 stelle, se Savona sia un pericoloso antieuropeista, se voglia uscire dall’euro o no.
L’articolo di un sedicente intellettuale dissidente accusa il Presidente della Repubblica di colpo di stato.
Non so che titolo di intellettuale possa vantare Balzano, dissidente non lo è visto che scrive una palese cazzata, che non fa che aumentare il rumore e la confusione a tutto vantaggio di chi ci specula sopra. I 5 stelle perché così possono scaricare su qualcuno la mancanza del “governo del camiamento” e Salvini, perché farsi vittima di nemici è l’unica cifra politica (e il casino l’unica cosa che capisce il suo elettorato)
Christian, il Bertold può aver scritto una bella poesia, ma la realtà non è sempre quella rispecchiata dalla poesia, anche se ottimamente ritmata. Quanto a Salvini, quando sei in una qualsiasi organizzazione, devi legare l’asino dove vogliono i capi… se vuoi diventare capo a tua volta di quella organizzazione, devi combattere dal di dentro e cercare di scalare le posizioni. Quando poi sei diventato capo allora sarai tu ad imporre il passo. Salvini non è responsabile di ciò che è stato nella Lega.
sui 5 stelle ci posso stare su Salvini un pò meno in quanto è in politica “cioè nell’ elite che gestisce di beni e denari nostri” dal 1993 (avevo 9 anni).
Ti lascio con una poesia! buona giornata
Il nemico
Al momento di marciare
molti non sanno
che alla loro testa marcia il nemico.
La voce che li comanda
è la voce del loro nemico.
E chi parla del nemico
è lui stesso il nemico.
Bertold Brecht
C’è un errore nella ricostruzione dei precedenti fatta in questo articolo, per la precisione nella ricostruzione della mancata nomina di Previti da parte di Scalfaro.
L’articolo dice, testualmente, che “Il no di Scalfaro era legato a vicende personali e umane dell’uomo” ma non è esattamente così, anche perchè se così fosse, le suddette vicende personali e umane, lo avrebbero reso inidoneo anche alla nomina a Ministro della Difesa, cosa che invece avvenne.
In realtà Previti fu respinto da Scalfaro (imho, giustamente in quella circostanza) perchè avendo assistito, come legale di parte, il Presidente del Consiglio risultava palese l’inopportunità di metterlo alla Giustizia.
Insomma la mossa di Scalfaro fu quella di opporsi a un potenziale conflitto di interesse e non un giudizio su vicende umane personali del nominando.
Non che questo cambi nè il senso dell’articolo nè il giudizio che si può dare sull’articolo stesso o sulle vicende attuali…
ho solo voluto fare una precisazione.
Christian, basta negare l’evidenza sull’onda delle supposizioni e delle deduzioni. Basta questo giochetto dei “vinti”, che non hanno più argomenti. Si traggono conclusioni dopo aver visto i fatti. Un fatto è che il debito, che ci rende schiavi, non l’han fatto i Stelle e nemmeno Salvini, ma i magna magna che adesso ci puntano lo spread alla tempia.
@chi vuole il cambiamento
Visto che siamo stanchi dei giochetti tipo spread, strumenti finanziari ecc ecc….
non possiamo continuare a delegare a gente che quelli strumenti non li combatte ma li vuole solo riproporre su scala nazionale.
Da quello che mi pare di aver sentito -nessuno- (nè 5s nè lega) ha mai parlato di anticpitalismo, anzi, dal programma che ne è uscito dai due (il più neoloberista della storia italiaca, anche più dei governi Berlusca vedi FlaT Tax) si evinche che proprio antisitema non sono…vogliono solo il potere!!!
…cosa cambierà a noi lavoratori se questo modello verrà riproposto in salsa solo nazionale? poco o niente…dovremmo continuare a lavorare, noi per sopravvivere e gli altri per arricchire (ho letto prima sul sole24 che un manager guadagna in 2 gg lo stipendio di un dipendente di un anno!!!).
Le vie di cambiamento ci sono e la storia, in rari casi lo ammetto, le ha messe in luce…smettiamola di rincorrere le tenebre.
Siamo schiavi dello SPREAD. Che poi non si sa chi e come lo si manovra. C’è una certa ventata politica, lo spread sale. Cambia il vento , gira la bandiera, ecco che lo spread scende. E la politica salta. Uno stato è SCHIAVO delle società di Reating….aziende private che fanno gli interessi di privati. Fanno gli interessi di finanziarie che hanno messo in circolazione titoli spazzatura che hanno rovinato un monte di persone.
BELLA ROBA .
caro Pier, ti rimando al mio post… fazzisti… fattene una ragione: il 65% del popolo, che si rende ben conto delle possibili conseguenze di un cambio di marcia e di una riappropriata sovranità, dice basta. ripeto, nonostante se ne renda conto. perchè non siete solamente voi ad essere i depositari della luce, della verità, della scienza… il popolo è stanco di molte cose… compreso dei giochetti dello spread, rispetto al quale io non mi voglio inginocchiare e al quale non voglio sacrificare la mia libertà e la mia identità. siete stati voi + il Berlusca a renderci schiavi dello spread, non avendo mai risolti i cancri, che pervadono questo nostro paese, facendo perciò ricordo al debito, per finanziare le infinite porcherie. a un certo punto il troppo stroppia.
tutti costituzionalisti, noi italiani, adesso?
domani tutti economisti, noi italiani, con lo spread che sale?
vabbè, tutti ct della nazionale di calcio…ma anche di quella del curling, all’uopo.
evrsivi. solo degli eversivi irresponsabili attaccano in questo modo un’istituzione repubblicana, facendo appello alla pancia del paese. come se di maio e salvini non facessero i loro interessi e non cercassero di piegare la costituzione ad esso. altro che IL POPOLO.
“NON CONTANO GLI UOMINI, CONTA IL CONTRATTO”ci hanno ripetutto per 3 settimane questi 2 : e si sono impuntati su UN uomo, su UN nome….il “bene” degli italiani sacrificato sull’altare di un 82enne economista (che sguardo al futuro, cribbio!). un uomo…bastava cambiare un solo nome e governavano.
personamelmente vi combatterò in ogni sede, con ogni parola e mezzo lecito disponibile: volete il caos perchè il consenso nel caos sale…un pò come lo spread. sono minoranza in questo momento, ma so che la storia a volte ci ha consegnato maggioranze che poi hanno distrutto un paese…e un continente.
Spettacolare, abbiamo messo d’accordo Lorenzo Merlo e Alberto Bonino!
Interessante poi che nessuno dei sudditi privati della loro sovranita’ da Mattarella si degna di spiegare la curiosa ostinazione sul nome di Savona, e l’impossibilita’ di fare un governo senza di lui. Piu’ o meno inconsapevolmente sono sudditi di Salvini ( alcuni senza saperlo, tra cui Di Maio e c.).
Perché’ poi scaldarsi tanto per l’incarico a Cottarelli. E’ dichiaratamente un governo di ponte alle elezioni., di fronte all’abbandono di Conte. Semmai chiedetevi perché’ non fanno un altro tentativo.
E comunque fatevene una ragione, i lamenti dei sudditi che nascono ( e rimarranno ) sudditi non contano nulla, di fronte ai “bizantinismi” della costituzione. Non si andra’ molto oltre i bla bla e qualche urlo in piazza.
Si parlare di colpo di stato è balzano ma non poteva Mattarella dare l’incarico di formare questo governo di emergenza ad una figura istituzionale, come il presidente della Camera oppure del Senato?
Invece a chi l’ha dato? A Cottarella un tecnocrate che viene dal fondo monetario internazionale, naturalmente ben visto dalla Commissione Europea.
Un altro mario Monti. Adesso ci sarà anche una seconda Fornero. Anche questa ci farà il piantino…?
“Il sig. Renzi quando ha perso la prima volta le elezioni aveva detto che non si sarebbe più ripresentato e invece…”
e invece fa il SENATORE !!
cioè riveste un ruolo che voleva cancellare perchè inutile.
Akl Sig. Rottamatore, dargli dell’opportunista volta faccia è volergli bene.
E bravo PD…e poi ci si domanda perchè hanno perso voti.
Non sono di certo un costituzionalista e non conosco Balzano, ma quanto sostiene nel suo articolo suona decisamente inconsistente. Mi pare evidente che se i padri costituenti non avessero voluto riservare al Presidente della Repubblica un controllo sui ministri proposti dal presidente del Consiglio incaricato, avrebbero scritto “Il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei Ministri che incarica i Ministri.” e non “Il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei Ministri e, su proposta di questo, i Ministri.” nell’articolo 92 della costituzione.
Parlare di colpo di stato è decisamente balzano!
P.S.: personalmente non avevo mai sentito parlare di Savona (tra le tante cose, non sono nemmeno un economista…) ma le posizioni che esprime nell’altro articolo mi paiono più che condivisibili, anche se non ho capito a che conclusioni vorrebbe arrivare
P.P.S.: non ho nemmeno capito l’intemerata del Lanzavecchia contro il Merlo, che anche ammesso si meritasse un vaffanculo, non capisco perché qui dove non è nemmeno intervenuto!
Purtroppo si evince che mattarella, (non merita l’iniziale maiuscola), è uno dei tanti cattocomunisti abbarbicati al potere senza rispetto del volere e quindi del voto degli italiani. I bizantinismi dei costituzionalisti che non interessano nessuno, per la loro inutilità, contano zero, mattarello ha tradito il voto degli italiani.
Savino Balzano chi è costui?
Credo che Mattarella e chi sta al Quirinale conoscano bene la costituzione. Io non sono uno studioso ma credo che Mattarella sia stato dentro quanto previsto dalla Costituzione. Politicamente non condivido quello che ha fatto in quanto anche se non approvo le loro idee M5S e Lega hanno la maggiornaza ed era giusto che provassero a governare.
In questo modo si sarebbe evidenziata la loro incompetenza e si sarebbero sgonfiati. Bloccandoli in questo modo non si fa altro che fare inviperire il popolo e aumentare il loro consenso. Alle prossime elezioni vinceranno a piene mani. Il discorso è cosa succederà se si ripresentano nuovamente da Mattarella? Non può bocciare un governo perché non gli piace. E’ poi vero che in questo caso sarebbe bastato che al posto di Savona, che non credo sia un pericoloso eversivo, si fosse messo Giorgetti e il governo a parole tanto voluto sarebbe partito. A Salvini è convenuto rompere e raccogliere il consenso in crescita andando al voto. La cosa più grave ed insopportabile è l’intromissione straniera dai commisaari europei, ministri, giornali, ecc. Cosa si vota a fare se poi sono loro a decidere chi può e chi non può governare?
caro Giacomo, si faccia un viaggio nella giurisprudenza italica e vi troverà tutto e il suo contrario… tribunali che dicono a e altri che dicono b, pari argomento. mattarella ha fatto il suo. la costituzione consente la messa in stato d’accusa di mattarella. alla maggioranza degli italiani la decisione di mattarella non è piaciuta. se ne faccia una ragione. a scuola mi hanno insegnato che “tutto è politica”: l’uomo di fronte a certe scelte è succube del cervello antico. e ci scusi se ogni tanto si parla di politica… non si può mica solo parlare di gente che va su per i monti.
Queste pagine si colorano sempre piu’ con opinioni politiche. Non resta che stare al gioco, pensando che al limite, in altri articoli, in campi ben lontani da questo, qualcosa da condividere ci sara’ ancora.
Questo lungo bla bla tenta di corredare con un’analisi da pseudo costituzionalista, in realta’ totalmente politica, la tesi del colpo di mano che toglie la sovranita’. E’ un approccio coerente con chi di legge non sa assolutamente nulla, e quindi assume che pure il capo dello stato non ne sappia nulla, e agisca con la stessa improvvisazione. Un simile delirio continuera’ a viva voce con manifestazioni e ( forse ) fino ad un goffo tentativo di messa in accusa, che al limite potrebbe anche trovare i voti in parlamento. Ma la sconrnata arrivera’ certa, quando alla fine, inesorabilmente, la corte costituzionale, rigettera’ tutto come inesistente. E naturalmente, si dira’ ( anzi gia’ si comincia a dire! ) che pure la corte e’ contro la volonta’ popolare, altri bla bla sono gia’ pronti.
La verita’ e’ che un governo si poteva fare dal momento che c’era un presidente incaricato. Il ministro dell’economia si poteva trovare, avendo un’autentica volonta’ di governare e non solo di fare casino ( la lega ha proiezioni di voto in forte crescita ). Invece Conte, comportandosi da burattino, ha mollato.
Quello che resta e’ la preoccupazione per il futuro del paese prima di tutto. E di notare la diffusa, totale incapacita’ di valutare le situazioni e le scelte con ragionevolezza. Tanta e’ l’ansia di cambiamento, che anche mettere una nazione nel caos totale diventa legittimo. Ma avete visto chi e’ e da dove viene Savona? Ma c’entra qualcosa con M5S o Lega? Non lo capite che e’ un pretesto bello e buono di Salvini? Pazzesco
fazzisti… populisti… sovranisti… rassisti… nazionalisti… ma sono sempre di più… e molti vengono dalle fila di quelli che oggi li chiamano così… e non sono capaci di spiegarsi il perchè… anzi non se lo domandano proprio… nati con un cervello, moriranno con lo stesso… il ragionamento, la presa d’atto, l’analisi, la valutazione, la critica… non li hanno mai sfiorati e l’evoluzione del pensiero è rimasta al palo…
Il sig. Renzi quando ha perso la prima volta le elezioni aveva detto che non si sarebbe più ripresentato e invece…
Invece il suo predecessore Veltroni – che ammiro – lo ha fatto.
“Il povero Di Maio se vuole essere onesto e coerente con le regole ferree dei grillini NON può più ripresentarsi!”
Bene….
Però adesso invece di dimettersi e andare a fare l’operaio, tanto grazie al suo Jobs Act, avrebbe trovato facilmente il lavoro, che fa?
Il SENATORE !!!
Coerenza e rispetto delle proprie idee e anche di noi citrulli.
Ho letto con attenzione l’articolo e mi è apparso chiaro come sia stata applicata la tecnica usuale dei grillini e spesso anche della lega, la forzatura dell’interpretazione delle leggi, in questo caso della costituzione, ai propri fini elettorali e populisti.
In questo articolo si mischiano inoltre in modo inesatto anche due situazioni completamente diverse (Napolitano e Mattarella).
Rimango perplesso, ho la netta sensazione che Di Maio sia rimasto bruciato dal trappolone di Salvini che sicuro di acquistare più voti in realtà con i suoi irrigidimenti voleva andare a nuove elezioni. Il povero Di Maio se vuole essere onesto e coerente con le regole ferree dei grillini NON può più ripresentarsi! Infatti si è subito fatto avanti Di Battista visto che a loro le poltrone non interessano.
Vedo il futuro molto più nero del passato, nero forse come quello di un passato remoto che pensavo non sarebbe mai tornato
Alberto, gli esperti di Costituzione sono esperti del nulla, perchè a seconda del partito politico e della circostanza, le fanno dire quel che conviene loro. Come d’altra parte a tutte le leggi italiche. Sono esperti di polemiche senza fine e di talk show. Beati loro che si guadagnano da vivere senza vangare.
Non sono un esperto di Costituzione , ma credo che uno dei primi DOVERI di un Presidente della Repubblica sia quello di DIFENDERE il risultato del voto espresso dai cittadini italiani alle urne. Cioè di difendere la democrazia.
Questo DOVERE il Presidente Mattarella , con la sua decisione di imporre nuovamente un governo non votato, NON l’ha rispetatto!
Articolo lungo, che ho leggiucchiato. C’era un programma che non prevedeva nè l’uscita dall’euro, nè la rottura con l’europa. Savona si sarebbe limitato a questo. Mattarella è un presidente di centro sinistra (piantiamola con l’ipocrisia del “super partes”, che nessuno lo è) e con la scusa di Savona, ha bloccato la maggioranza, ha negato il più sacrosanto dei diritti di un popolo democratico: quello che la maggioranza politica possa governare. Le paure, le previsioni catastrofiche, i warning dall’estero, niente deve poter reprimere l’autodeterminazione di un popolo. Tutto il resto è fuffa.