Obiettivi di spesa e sostenibilità ridicolizzati
(a un anno dalle Olimpiadi Milano-Cortina)
A cura del Direttivo nazionale di Mountain Wilderness Italia
(pubblicato su ilfattoquotidiano.it del 6 febbraio 2025)
Per valutare le ricadute in positivo o in negativo delle prossime Olimpiadi invernali, abbiamo scelto di affidarci agli obiettivi scritti nelle 127 pagine del dossier di candidatura, 26 giugno 2026: Olimpiadi a costo zero, 92% delle opere già esistente o con leggere ristrutturazioni, evento sostenibile, lotta allo spopolamento della montagna, legacy, investimento nella cultura.
Olimpiadi a costo zero: sommando ai costi per la gestione dell’enorme macchina organizzativa della Fondazione Milano Cortina 2026 le opere in corso di definizione, le spese sono lievitate oltre i cinque-sei miliardi di euro. Nelle spese olimpiche sono state inserite infrastrutture che nulla hanno a che vedere con l’evento sportivo: opere stradali, ferroviarie, aeroporti, collegamenti sciistici. Il costo reale dell’evento olimpico si potrà valutare non prima del 2028; solo le opere sportive saranno ultimate nei tempi annunciati, meno di un terzo delle previsioni.
Le infrastrutture esistenti sono state in gran parte demolite; la pista di bob e slittino a Cortina è solo l’esempio più eclatante (demolizione, rifacimento, assenza di un piano di gestione, costo salito dai 50 milioni di euro ai 128 attuali). I trampolini del salto a Predazzo e il centro del fondo a Tesero (Trentino), le piste di biathlon ad Anterselva (Alto Adige, da pochi milioni di euro ai 53 attuali), le piste dello sci alpino e le strutture che ospiteranno le competizioni su ghiaccio a Milano. Tutto nuovo, non si sono demolite solo le strutture esistenti ma anche i contenuti più forti del dossier.
Lo strumento principe indicato nel dossier di candidatura per valutare la sostenibilità ambientale e sociale dell’evento risiedeva nella Vas (Valutazione Ambientale Strategica), come previsto da normative europee e dalla legge nazionale. La sostenibilità è svanita per volere governativo e della Fondazione, come del resto la trasparenza: le strutture olimpiche ed opere annesse sono state tutte commissariate, non hanno sostenuto alcuna valutazione d’impatto ambientale, nemmeno parziale. Ricorrendo a deroghe si è evitato ogni confronto con i territori e le popolazioni coinvolte, tanto da arrivare a costruire opere su situazioni a grave rischio idrogeologico: tangenziali, collegamenti sciistici, parcheggi, villaggi olimpici (Predazzo) in assenza di un minimo processo partecipativo, portando le otto associazioni ambientaliste nazionali il 14 settembre 2023 ad abbandonare il tavolo di confronto con la Fondazione Milano Cortina 2026.
L’obiettivo della lotta allo spopolamento della montagna è stato ridicolizzato dai fatti: nelle vallate più fragili (Valtellina, Cadore) l’abbandono continua, anzi si è esteso alle zone a turismo maturo come Bormio, Livigno, Cortina, valle di Fiemme. Non si trovano lavoratori in quanto sottopagati, i giovani locali scappano perché i territori sono travolti dalla monocultura turistica che impedisce ogni altro sbocco occupazionale di alto profilo, gli affitti e l’acquisto delle abitazioni sono resi un miraggio dai costi elevati. Sono stati tagliati i servizi rivolti alla sanità pubblica, alla scolarizzazione, al trasporto pubblico, ai lavori a sostegno della cura delle montagne.
La legacy era un altro obiettivo forte dell’evento olimpico, ogni opera doveva portare una ricaduta sociale positiva sui territori, non solo in ambito di sostegno allo sport. Ad oggi possiamo ritrovare spazi di legacy reale solo nel villaggio olimpico di Milano che sarà trasformato in studentato, nelle piste del biathlon di Anterselva, nel nuovo tratto di ferrovia della valle di Riga in Alto Adige. Tutte le altre strutture presentano legacy discutibili.
Nel dossier si cita ben 27 volte l’importanza di un investimento nelle Olimpiadi culturali da affiancare all’evento sportivo. Oggi assistiamo solo a celebrazioni politiche, inaugurazioni di strutture pubblicitarie, minimi convegni autocelebrativi, qualche gita nelle scuole o il coinvolgimento dell’imprenditoria locale: camere di commercio, associazioni di categoria, il mondo della moda o della gastronomia. L’investimento nelle Olimpiadi culturali non è rientrato negli obiettivi perseguiti dalla Fondazione Milano Cortina 2026.
Da sportivi della montagna non è piacevole evidenziare queste criticità, anche noi siamo stati travolti dal tradimento che i dirigenti della Fondazione e il governo hanno imposto al dossier di candidatura. Con grande amarezza assistiamo allo stravolgimento definitivo di ambienti naturali di alto pregio e di grande fragilità.
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Chi no ha capito no vuole capire… Nessun commento sull stipendio dei lavoratori… Ormai vedo che tutti quelli qua scrivono micca stanno lavorando in questa stagione a Cortina d’ Ampezzo come me vedendo la realtà di cosa succede veramente a chi lavora ogni giorno in questa parte dell’ Italia che per momento sembra una palla di cristallo con il resto del bel paese…
Leggevo che molti anni fa si voleva cedere il monte cristallo ai giapponesi per 100 milioni di lire…..ma le Regole si sono opposte e non è stato più nulla o meglio è stato fatto senza nemmeno incassare i milioni.
Questo per dire che la possibilità di fermare lo scempio lo avevate ma oramai è tardi solo le armi possono far cessare un sopruso…..non certo le buoniste proposte o calme manifestazioni
Oggi tra nik ” nom de guerre”
testi criptici o criptati , visioni tra fango e poesia alla Rambo,rigurgiti partigiani, svedesi nel mirino si sente proprio che soffia un vento da ultradestra da Nord Alemania.
Mancano solo un rifugio per ultraricchi e che la pitonessa non si dimetta…a no ci sono!
Deve essere la pioggia…
Non vedo differenza tra putin e zaia entrambi eletti per più mandati. La differenza la vedo nell’ambiente, il mio abitat,
Odio chi non parteggia.
Non parteggiare per l’ambiente dimostra cervello fine e portafoglio pieno
Non caschiamo nel solito tranello …dividi et impera……A quanto pare queste opere a cortina non sono molto gradite….comunque sia ci sono anche provocazioni verbali che per fortuna poi non si trasformano in realtà.
Io sono totalmente disilluso su tutto. Potete radere al suolo Firenze e farci un mega centro commerciale….l’importante è che la ferragni stia bene e che ci sia sanremo ….Come diceva qualcuno le barricate in piazza le fai per conto della borghesia che crea falsi miti di progresso…io sarò sempre più nascosto sempre più in là..non mi venite a cercare.
@ 14
Quindi l’ambiente naturale si difende trasformandosi in cecchini e ammazzando un operaio al giorno con un fucile di alta precisione. Proprio quello col quale, con impeccabile coerenza di attivista ambientale, ci si diletta a sterminare camosci.
In tal modo si bloccano i cantieri e si diventerà “partigiani”.
P.S. Oggi si è raggiunto il punto di massima aberrazione nell’intera storia del forum del GognaBlog.
P.P.S. Complimenti per la similitudine con i soldati ucraini! È degna di un passaggio di decimo grado, senza corda, a occhi bendati, senza cervello.
Anarcocuervo….non ho capito nulla se preferisci scrivi nella tua lingua madre poi proviamo a tradurre…così non si capisce nulla.grazie
Ma cos’é, l’invasione degli ultrapirla?
Avete fucili in grado di abbattere un camoscio a 1400mt. Siate partigiani tirate giù un operaio svedese al giorno, vedrete che i cantieri si fermano.
Non è apologia è difesa di territorio…..altrimenti i doldati ucraini sono assassini
Alla voce… No si trova lavoratori… In quanti sottopagati… Sarebbe meglio finalmente una volta per tutta… Chiarire… Di quanto soldi stiamo parlando in base al tempo che se deve lavorare… Magari così se dovrebbe capire meglio che si 1500 euro o 2000 Eur sono pochi con vito ed alloggio… Allora 🤣 cosa devono dire quelli che vivono e con fortuna lavorano in città dovendo pagare affitto ed bollette per molto meno mensilmente… A questo con numeri in mano ✋ il panorama della realtà del bel paese sarebbe chiarita e potemmo fare una bella diagnosi in cui se ci lamentiamo cosa succede a Cortina d’ Ampezzo… Cosa rimane per chi risedi a Calalzo Belluno Treviso Padova Bologna Firenze o Roma… Prendendo come riferimento la linea di Treno che ci porta da Corso Roma direttamente a Palazzo Chigi a Roma Capitale… Ditemi voi che siete nati ed educati nella 🏫 italiana del secolo scorso o sbaglio? Dico questo perché forse sono il unico che ossa a scrivere qui un pensiero come Cittadino Italiano che sono essendo nato e cresciuto nella lontana terra dei attuali Campioni del Mondo. D’ altronde fa piacere leggere che tal come chiedevo ieri nel mio primo pensiero… È apparso uno del posto a parlarne… Quindi saluto e Valorizo la opinione di Enrico… Ed me sarebbe molto più piaciuto che ci raccontassi e/o esplicitasi a chi ignora la storia delle Regole prima di leggere commenti di chi manco forse conosci qualcuno delle famiglie fondanti chi si salutano in ladin… Sani Dapo… Ahimè…
Bisogna decidere caro fabio da che parte stare…dalla parte di chi ruba nei supermercati o dalla parte di chi chi li ha costruiti rubando?
E poi visto che sei esperto di termini giuridici… stare a guardare mentre qualcuno compie dei reati ( contro l’ambiente ad esempio)non è forse anche questo un reato?????
Penso sia più istigazione che apologia
comunque
“Troppo tardi ora non vi resta che tirare fuori i fucili e combattere: sabotaggi e uccisioni.”
È apologia di omicidio.
Sante parole varlo!
Chi è artefice del suo mal pianga se stesso.
Avete il privilegio delle Regole, ovvero potere in mano ai più ricchi che dal dopoguerra hanno sfruttato e venduto la conca per turismo. Si sono arricchiti allo sfinimento lasciando briciole.
Ed ora, solo ora, le briciole che hanno votato gli stessi che li hanno affamati si lamentano???
Troppo tardi ora non vi resta che tirare fuori i fucili e combattere: sabotaggi e uccisioni, soli così potrete forse fermare la corruzione che, quando in atto, non c’è più nulla che possa fermarla.
5@ ciao Enrico sai quanto ami Cortina e che tutti i giorni dell anno la frequento per lavoro.Quello che dici e descrivi nel pezzo è assolutamente concreto e reale perciò molto triste,lo scollamento della piccola cittadina di montagna alle enormi modifiche alle strutture ma non solo ,che sta vivendo è percepibile quasi palpabile.
Forse essere la continuazione alpina della laguna veneziana così relativamente vicina porta effetti economici considerevoli ma con se anche grandi problemi, e con una popolazione residente annuale in continuo calo è chiaro sara’ sempre più difficile ignorare o risolvere il vostro futuro.
Per ora l attrazione principale del Luna Park sono le imminenti Olimpiadi LombardoVenete e sarà una dura prova proprio per le differenze che ben rilevi e riveli con il ’56 così a misura della Conca.
Non resta che augurarci il meglio per il ’26 che mi sembra più un incombenza che una necessità.
Un abbraccio ciao.
Enrico Maioni, ma l’hai guardata la foto pubblicata su questo articolo?
Hai visto a chi è in mano Cortina e non solo…?!?!?
Caro Enrico, il tuo pezzo avrebbe meritato la pubblicazione da solo: avresti dovuto proporlo ad Alessandro, che per quanto Capo non è onnisciente e non può arrivare a tutto!
Comunque grazie di avercelo proposto, da un vecchio amante di quella zona delle Dolomiti.
Non sono al corrente di cosa succede a Milano, ma sono nato e vivo a Cortina, e la situazione attuale mi rattrista profondamente.Stanno distruggendo il paese e la sua anima, a beneficio di pochi.Ho scritto un lungo articolo su cosa sta succedendo a Cortina. Decisioni calate dall’alto, trasparenza zero.Se vi interessa (chiedo scusa in anticipo se qui, forse, non è permesso pubblicare link) potete leggere il mio articolo:https://www.guidedolomiti.com/eventi/olimpiadi-invernali-cortina-2026/
E come se non bastasse:
“l’impianto destinato alle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026 non è a norma per l’hockey. Dopo più di 250 milioni di euro di investimento tra pubblico e privato, il Coni ha dichiarato l’impianto non a norma per gli eventi sportivi.”
https://www.google.com/amp/s/www.affaritaliani.it/amp/milano/palaitalia-arena-olimpica-santa-giulia-non-norma-marcora-944561.html
Credo contino più i contenuti che i modi
Ps Giuliano Bosco è diventato Giuliano Bisco … mai scrivere msg dal letto la prima mattina 😜
Sono veramente curiodo di vedere qto verrà usata la pista di bob dopo le olimpiadi.
Il buon senso nazionale (inesistente …) avrebbe suggerito di usare l’impianto di Cesana con costi molto più contenuti. Ma forse il contenimento dei costi nn era proprio un obiettivo strategico da perseguire … tanto “siamo ricchi” … possiamo permetterci di “sgiajrè i t’zold” (come si dice qui al NO …).