Crolla un pezzo del Campanile del Sengio Bianco

Qualche tempo fa a crollare era stata la guglia dell’Omo, lasciando sola la Dona, spezzando l’iconica ‘coppia’ del Carega. Ora le Piccole Dolomiti hanno detto ‘addio’ anche a una fetta di Campanile del Sengio Bianco.

Crolla un pezzo del Campanile del Sengio Bianco
(nelle Piccole Dolomiti)

Nel giugno 2023 a crollare era stata la guglia dell’Omo, lasciando ‘sola’ la Dona, spezzando l’iconica ‘coppia’ simbolo del Carega (qui articolo). In questi giorni si è scoperto che un’altra ‘fetta’ delle Piccole Dolomiti se ne è andata. Dopo la guglia dell’Omo, infatti, a precipitare riducendosi in frantumi è stata anche una cospicua porzione della parete nord del Campanile del Sengio Bianco 1605 m, nel sottogruppo del Cherle. A raccontarlo, sono stati alcuni esperti alpinisti ed arrampicatori che sui social, non senza dispiacere, hanno annunciato l’evento. 

Il nuovo crollo è avvenuto in data incerta, vista la scarsa frequentazione di questi luoghi selvaggi. L’evento è stato fotografato e mostrato sui social, con tanto di allarme dovuto a possibile ulteriore instabilità.

Attenzione: grande crollo sulla parete nord del Campanile del Sengio Bianco, Vaio (Vallon) delle Bisse Bianche”, scrive qualcuno su Facebook (nick name Poro Can). “La frana ha completamente “spazzato” via le lunghezze tra gli strapiombi superiori della via Al cuor non si comanda, risparmiando solamente parte della cuspide sommitale. La via Ruggero dal Cengio allo spigolo adiacente, invece, è stata sfiorata di pochi metri nel tratto centrale“.

La parete nord del Campanile del Sengio Bianco con il tracciato di Al cuor non si comanda

I camini della via Calendigiugno, trovandosi su un altro versante, non sono stati investiti direttamente ma è probabile che la parte superiore, nei pressi della cuspide, sia compromessa“, viene sottolineato ancora, raccontando come il profilo delle Piccole Dolomiti stia inesorabilmente mutando.

Il toponimo “Campanile del Sengio Bianco” è recente. Alla struttura fu assegnato da Eugenio Cipriani e Gianni Rodighiero che per primi ne salirono la sommità̀ l’8 giugno del 1983 lungo l’intaglio orientale (via Calendigiugno). Il frastagliato spigolo est fu percorso da Roberto Castagna e Donato Zini il 20 agosto 1987, i quali dedicarono la salita al forte alpinista valdagnese Ruggero dal Cengio.

Risalita del Vaio delle Bisse Bianche
All’uscita del Vaio delle Bisse Bianche appare il Campanile del Sengio Bianco con le sue pareti est e nord
In arrampicata su Al cuor non si comanda. Foto dei primi ripetitori (12 settembre 2021).

Matthias Stefani e Matteo Rini sono i primi salitori di Al cuor non si comanda sulla parete nord (4 settembre 2021): è un itinerario dal sapore alpinistico e di logica decisamente classica, immerso in un magnifico quanto isolato ambiente “dolomitico” a tutti gli effetti. Qui non si trovano orde di arrampicatori o escursionisti ma solamente camosci e marmotte, oltre ad un prezioso senso di pace e tranquillità.
L’avvicinamento rientra già nella via stessa, dato che si sviluppa lungo il caratteristico e ventilato Vaio delle Bisse Bianche, attraverso singolari pertugi tra enormi massi erranti e divertenti risalti rocciosi.
Una volta usciti dal vaio ci si ritrova direttamente al cospetto dell’imponente parete nord del Campanile del Sengio Bianco.

Al Cuor non si Comanda (200 m – VI+ max / obbl. VI) si sviluppa su roccia generalmente buona per la zona, in alcuni tratti molto lavorata, compatta e difficile da chiodare. Occorreva solo prestare attenzione nei brevi tratti appoggiati con detriti e sulla cuspide sommitale, dove la roccia è delicata. L’itinerario, aperto utilizzando soprattutto protezioni veloci, è stato ripetuto il 12 settembre 2021 da Fabio Menegozzo e Adriano Lista, poi successivamente attrezzato con chiodi e cordoni nei punti più delicati allo scopo di agevolarne la ripetizione.

Crolla un pezzo del Campanile del Sengio Bianco ultima modifica: 2023-08-07T05:13:00+02:00 da GognaBlog

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1 commento su “Crolla un pezzo del Campanile del Sengio Bianco”

  1. È quella detta montagna minore di cui non vi è traccia nei social, ma tanto cara al mai abbastanza apprezzato Pieropan. Se può interessare l’articolista noi il 15 marzo di quest’anno abbiamo risalito le Bisse Bianche ed era tutto sl suo posto.

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