Alle ore 20.30 del 2 settembre 2023, presso il Tones Teatro Natura di Oira, in occasione della seconda serata del Festival Campo Base 2023, si terrà il talk Il paradosso dell’acqua con Alex Bellini, Sofia Farina e Sara Segantin. Conduttori saranno Elena e Alessandro Gogna.
Siamo fatti di acqua, e senz’acqua periremmo: eppure non abbiamo mai ritenuto opportuno amministrarla. Ci abbiamo provato, allorché l’acqua era eccessiva oppure quando era carente ma la gestione si è rivelata assai difficile, e tuttora siamo incapaci di affrontare alluvioni e siccità con criteri naturali. Nell’ultimo secolo abbiamo iniziato a sfruttarne le enormi potenzialità, ma sempre più spesso la tecnologia industriale che ci aiuta a servircene diventa una potente alleata dei nostri consumi più esagerati. La presenza dell’acqua nelle nostre vite, da naturale, sta diventando paradossale. Come protagonista delle nostre avventure, oppure come risorsa vitale, possiamo provare con dati scientifici, ma anche con fantasia e racconti, a dare un senso al fenomeno sempre più protagonista delle sorti di noi che abitiamo il pianeta. Ecco il perché del titolo Il paradosso dell’acqua, troppa, troppo poca, a troppo poco.
Sofia Farina
Sofia Farina, Fisica dell’atmosfera, sta concludendo un dottorato di ricerca in meteorologia alpina all’Università di Trento. Ama alternare le ore passate a scrivere codici e parole, a quelle spese correndo sui sentieri e osservando il cielo delle cime. È presidente di Protect Our Winters Italia e parte del board di CIPRA international.
Sofia Farina dice di sé: “Studio il vento che spira sulle montagne, faccio attivismo per proteggere le montagne e partecipo a festival, workshop ed eventi per conoscerle e capirle, supporto le imprese atletiche sulle montagne (e quando il mio corpo vuole, mi cimento anche io in esse) e paradossalmente tutto questo mi toglie tanto tempo che vorrei spendere – veramente – godendomi la montagna. I weekend come quello passato, in cui congiunzioni astrali fanno sì che io e @tomarent possiamo semplicemente passare due giorni sui sentieri e sui ghiacciai, sono preziosi e sono, semplicemente, il senso di tutte le cose.
Amo spingermi oltre il (mio) limite quotidianamente, nelle scalate fisiche fatte di sudore e gambe che bruciano, e nelle scalate mentali fatte di passare giornate a debuggare codici per analizzare dati di vento raccolti su montagne di tutto il mondo. Amo profondamente le Alpi, le corro e le studio, e cerco di proteggerle con tutti i mezzi a mia disposizione”.
Sara Segantin
Sara Segantin, nata nel 1998, è cresciuta sulle Dolomiti e, dopo un periodo alla Montana State University (USA), si è laureata in Lingue e letterature straniere a Trieste. Proprio lì ha deciso di fermarsi per proseguire gli studi in Turismo Culturale. Da sempre impegnata nella difesa dei diritti delle persone e dell’ambiente, è organizzatrice di scambi e progetti internazionali. Si occupa di regia, giornalismo e ogni tanto compare come attrice.
Le sue passioni sono scrivere, public speaking, viaggi ed esplorazioni.
Ciò che unisce tutte le sue passioni è lo “story-telling”, convinta che il raccontare sia una antica attività umana imprescindibile dalla vita stessa. Attraverso le storie, inventate o vissute, di luoghi, persone, o di semplici istanti, trasmette i suoi valori e i suoi ideali.
Autrice di quattro libri, Non arrenderti, fortuna (2008), Alika (con Silvia Poli, 2019), Non siamo eroi (Fabbri, 2021), Il cane d’oro (2023). Alika è un romanzo fantasy ben scritto, con descrizioni molto dettagliate che fanno sognare il lettore e rivivere con la loro fantasia l’intenzione delle scrittrici.
Tra i fondatori di FridaysForFuture Italia, ha realizzato numerosi progetti internazionali per la tutela del pianeta e la promozione del turismo ecocompatibile. Ne sia esempio il progetto Steps – Giovani Alpinisti su antichi sentieri, partito dall’idea che “le montagne, spesso confine tra una nazione e l’altra, non rappresentino una frattura ma, piuttosto, un ponte, dove, da sempre, transitano culture, lingue, tradizioni e modi di essere“.
Sara Segantin, nonostante la sua giovane età, ha già le idee molto chiare su ciò che vuole fare “da grande”. Molto riservata, non si hanno tantissime informazioni su di lei, ma la sua professionalità e le sue competenze sono già molte note.
Ha fatto storia questo episodio che la riguarda. A 17 anni viene selezionata per uno stage all’ONU: dai banchi della 4a Liceo Linguistico di Cavalese (Trento) al National High School Model United Nations a New York. Era il 2014, partecipava assieme ad altri studenti di Trento a uno stage. Gli studenti avevano il compito di rappresentare ognuno una nazione, esponendo per ognuna di loro una soluzione sugli attacchi bio-terroristici. La tesi doveva essere esposta completamente in inglese. Sara, che rappresentava la Norvegia, arrivò seconda in graduatoria ma la sua esposizione colpì talmente tanto la commissione che decisero di istituire una seconda borsa di studio, in via del tutto eccezionale.
Per ulteriori informazioni su Sara Segantin: https://www.vanityfair.it/article/sara-segantin-attivista-animali-selvatici-orso
Alex Bellini
E’ nato ad Aprica (Sondrio) nel 1978. È dalle montagne che impara la sua prima lezione: aggrapparsi alla roccia e tenere duro, sempre alla ricerca di un punto d’appoggio, anche quando il supporto sembra mancare.
È questa filosofia che lo ha spinto a partire dal 2000 ad esplorare gli ambienti più ostili del nostro pianeta.
Nel 2001 corre la Marathon des Sables, una corsa a tappe di 250 km nel deserto del Sahara. Nel 2002 e 2003 cammina attraverso l’Alaska, spingendo una slitta per un totale di 2.000 km. Nel 2005 rema da solo per 11.000 km attraverso il Mar Mediterraneo e l’Oceano Atlantico per un totale di 227 giorni.
Nel 2008 si ripete e rema per 18.000 km attraverso l’Oceano Pacifico, dal Perù all’Australia, in 294 giorni, ancora una volta da solo.
Nel 2011 Alex corre per 5300 km attraverso gli Stati Uniti: da Los Angeles a New York, in 70 giorni. Nel 2017 attraversa il Vatnajokull, il più grande ghiacciaio d’Europa (Islanda) con sci e slitta in 15 giorni.
Dal 2019 è impegnato nel progetto 10 rivers 1 Ocean con l’obiettivo di navigare i dieci fiumi più inquinati al mondo (per saperne di più visita il sito 10rivers1ocean.com).
Come speaker motivazionale ha partecipato a 4 TEDx Conference (in Italia e in Inghilterra) ed è intervenuto in oltre 600 conferenze per importantissimi clienti (Automotive, Finance, Tech and Pharma).
Dal 2014 si occupa di psicologia della massima performance e supporto atleti di diverse discipline sportive tra cui golf, tennis e vela e altre figure professionali nella gestione mentale della massima prestazione.
https://www.alexbellini.com/it/
https://it.wikipedia.org/wiki/Alex_Bellini
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Programma Campo Base 2023
VENERDI’ 1 SETTEMBRE 18.30 Campo Base Festival si aprirà al pubblico con un aperitivo di benvenuto e una tavola rotonda sui temi dell’ecologia, realizzata con CI SARA’ UN BEL CLIMA, collettivo nato nel 2020 con l’obiettivo di creare un coinvolgimento più ampio e inclusivo attorno alla causa climatica ed ecologica. 20.30 prima il benvenuto ufficiale alla terza edizione del Festival in compagnia di Alessandro e Elena Gogna, poi un momento di approfondimento con FABRIZIO MANONI, assoluto protagonista delle montagne ossolane, guida alpina di professione, ha scalato e aperto diverse grandi vie sulle Alpi e non solo, dalla parete nord del Cervino in solitaria all’avventura sull’Everest, con il bivacco più alto nella storia dell’alpinismo. 21.15 DAVID BACCI e CAI EAGLE TEAM, un momento di dialogo, tra Alaska e Patagonia, alla ricerca di pareti inviolate sull’Himalaya e sulla parete sud del Denali. David Bacci fa parte del celebre gruppo alpinistico dei Ragni di Lecco e attualmente è membro della giuria del progetto CAI Eagle Team, iniziativa pensata dall’alpinista Matteo Della Bordella insieme al Club Alpino Italiano, con l’obiettivo di trasmettere ai giovani le conoscenze tecniche e il patrimonio culturale fondamentali per diventare interpreti dell’alpinismo moderno. 22.30 Dj set ORIL & ALEMARO e di BUNNY tutti giovani e promettenti musicisti ossolani. |
SABATO 2 SETTEMBRE 18.30 L’esploratore FRANCO MICHIELI sarà ospite a Tones Teatro Natura per presentare il suo ultimo libro “Per ritrovarti devi prima perderti. Guida tecnico-filosofica all’orientamento naturale”, in cui racconta decenni di esplorazioni grazie all’orientamento naturale nei più differenti ambienti della Terra. 19.00 Concerto di ADDICT AMEBA, un collettivo musicale formato da dieci elementi che mescola afro, ethio jazz, psych rock e musica latina. 20.30 “Il paradosso dell’acqua”, dialogano tra loro saranno ALEX BELLINI, famoso esploratore con una spiccata attenzione all’ambiente, SOFIA FARINA, ricercatrice, meteorologa dell’Università di Trento e attivista per il clima e la montagna con Protect Our Winter e CIPRA e SARA SEGANTIN, scrittrice, divulgatrice e attivista ambientale. Incontro centrato sull’importanza delle risorse naturali, senza distogliere lo sguardo dalle mille emergenze contemporanee, tra inquinamento, siccità e spreco. 22.00 VENERUS in concerto. Artista talentuoso ed eclettico contribuito ha contribuito ad innovare la scena musicale contemporanea: anima libera dalle etichette del genere, cantautore, polistrumentista e producer, sa unire sound soul e R&B all’elettronica, con uno stile unico e originalissimo. 23.00 STEVE PEPE Dj set tra un eclettico mix di stili e sonorità elettroniche e psichedeliche. |
DOMENICA 3 SETTEMBRE Dalle 13 alle 18, nel piccolo villaggio rinato di Ghesc, adornato dai Pani del desiderio realizzati durante i giorni del festival con l’artista ILARIA TURBA, con degustazione di vini, cibo e musica. Barbarella e Savoy-Hard accompagneranno l’intero pomeriggio con un movimentato dj set back to back. Partecipa alla giornata di festa MADRE PROJECT con DAVIDE LONGONI. |
LA RAMPOLINA E LO CHEF DAVIDE MINOLETTI A CAMPO BASE FESTIVAL Per Davide Minoletti e lo staff de La Rampolina il cibo è condivisione e contatto con il territorio. Anche quest’anno il cibo a Campo Base sarà curato e pensato ad hoc. Sarà la montagna che incontra il lago, riscopre piatti della tradizione e contemporaneamente sperimenta scegliendo con consapevolezza nel rispetto dell’ambiente |
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Però la sede è veramente sbagliata. Una ex cava. Avete presente l’impatto delle cave in Ossola?
Complimenti ad Alessandro ed Elena per il loro impegno!