Il salutista

Il salutista
di Laura Hoz
(pubblicato su Rivista della Sezione Ligure, n. 1 – 2021)

Il vostro compagno di gita salutista si riconosce perché, appena sceso dall’auto, prima di iniziare il cammino fa cinque o sei flessioni per riscaldare i muscoli. Poi, per preparare i polmoni, fa tre o quattro possenti inspirazioni ed espirazioni producendo un rumore che fa sospettare ai più timorosi l’arrivo di un cinghiale. Quindi infila un paio di calzoncini corti sulle gambe accapponate dal freddo e inizia gagliardamente la marcia. Durante il cammino si ferma a bere con soddisfazione l’acqua di almeno quindici ruscelli e vi informa che, se non si andasse di fretta, si farebbe una bella doccia sotto una cascata che sta dando i primi timidi segni di disgelo. Intanto distribuisce imparzialmente fra i compagni di gita consigli sulla preparazione alla camminata in montagna, sull’abbigliamento, sulla respirazione, sul numero e la durata delle soste: tutto studiato e dimostrato da fior di specialisti che hanno a cuore il vostro benessere. E guai a voi se per caso lamentate qualche piccolo acciacco, come un crampo o un inizio di raffreddore: in questi malanni il salutista ci sguazza, non vede l’ora di prodigarvi i suoi insegnamenti. E se estraete dallo zaino un tubetto di pomata o una pillolina, sappiate che, con pochi incisivi commenti sugli utili che l’industria farmaceutica realizza sulla pelle degli sprovveduti, vi indurrà a disfarvene rapidamente. Ma l’argomento che visibilmente più lo appassiona è l’alimentazione.

L’amico salutista si sente investito della sacra missione di diffondere la sua dottrina alimentare per portare salute e benessere all’umanità, e per il conseguimento di questo scopo non si risparmia. Quando vi fermate per fare uno spuntino, un urlo belluino vi fa cadere di mano il vostro panino al prosciutto cotto: è il vostro amico che con un balzo viene a sedersi accanto voi e inorridito vi domanda come potete mangiare simili schifezze. Vi elenca in ordine alfabetico i veleni contenuti nel prosciutto e per ciascuno vi descrive le conseguenze su organi e apparati del vostro corpo. E anche il pane non è da meno: non avete idea di cosa ci infilino dentro i panificatori per farlo lievitare velocemente e per dargli colore e profumo, roba da fare accapponare la pelle, e per ben che vi vada rischiate di ritrovarvi gonfio e grasso come un berodo (Il berodo in Liguria, tradizionalmente consumato durante il periodo natalizio, è un salamino di interiora e sangue di maiale arricchito con vari ingredienti in base alle diverse tradizioni, NdR) in poco tempo.

Vi difendete debolmente affermando che mangiate panini al prosciutto da quando eravate bambini e questi non vi hanno fatto mai male, ma lui con un sogghigno di commiserazione vi informa che i danni si vedono solo quando ormai non c’è più niente da fare e ci si ritrova con un piede nella fossa. Voi non avete idea di quanto male faccia all’umanità mangiare panini al prosciutto. Mentre cercate di raccogliere da terra i frammenti del vostro panino, gli fate notare che non ha idea LUI di quanto male faccia all’umanità NON mangiare panini al prosciutto, ma il vostro amico non coglie il sarcasmo. Per fortuna un gruppo di gitanti poco lontano distoglie la sua attenzione da voi: qualcuno ha estratto dallo zaino una bottiglina di grappa, fra esclamazioni di giubilo degli astanti. Il salutista si fionda sul gruppetto e poco dopo vedete i gitanti disperdersi con aria afflitta. Vi sembra perfino che qualcuno non trattenga le lacrime.

Sulla via del ritorno il salutista, che ha profuso tante energie e si è mangiato solo una pappina di miglio preparata a casa , comincia a dare qualche segno di cedimento e con sollievo di tutti sta un po’ zitto. Si riprende solo quando si arriva alle auto e dichiara che non sapete quanto faccia bene fare qualche esercizio di allungamento e distensione dei muscoli dopo la sana fatica, ma affronta la dimostrazione con impeto eccessivo e si provoca uno stiramento alla schiena, per cui vi tocca pigiarvi in macchina per fare posto a lui semisdraiato sul sedile posteriore. Meno male che fra un gemito e l’altro riesce a informarvi che il mattino dopo sarà già a posto, grazie a un decotto di erbe su ricetta tibetana che conosce solo lui. Qualcuno si augura che fra gli ingredienti ci sia della cicuta.

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Il salutista ultima modifica: 2021-07-16T05:07:00+02:00 da GognaBlog

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13 pensieri su “Il salutista”

  1. scusate faccio molti errori di ortografia
    l’italiano none ra il mio forte ma è che per lavoro viaggio, son sempre in macchina o furgone e allora quando mi fermo butto giù un pensiero in fretta
    però ci penso eh!
    solo che gli errori scappano
    no l’ho detto perché magari pensate che scrivo mentre bevo un rosso di montefalco ahahahahah

  2. io son cresciuto a umbricelli e porchetta
    gli umbricelli li faceva mia e la porchetta mio zio che aveva dei maiali che macellava
    quando vedo le turiste del nord IO SONO VEGETARIANA… ma va a dar via……
    quando i salami te li fai te han tutto un altro sapore, se te che dosi le quantità
    la porchetta mio zio la faceva in un cortile, non certo in ambiente asettico
    poteva capitare che finiva dentro una mosca…. mangiavi anche quella.
    tanto fra un po’ ci daranno gli insetti MI DIA UN ETTO DI GRILLI E UN PO’ DIQUELLE LARVE LI’ chiederà la massaia al macellaio
    sì perchè il macellaio si dovrà convenrtire, già adesso vende della verdura che non ci sta’ a dire niente, ma niente!!!!
    poi abbiamo i FRUTTARIANI!!!!! ma andate a prenderlo…. I FRTTARIANI!!!!!
    mangiano la pasta fatta con la frutta, mi nonna gli correrebbe dietro col forcone, che le i il forcone lo usava, faceva dei covoni dove io da piccolo andavo a dormire
    mio zio è morto e adesso la porchetta la fa mio cugino ma non è proprio la stessa
    e si che babbo gli ha insegnato bene ma lui non so, fa qualcosa di diverso
    oh mica la butto, se me la da la mangio!!
    per me chi è vegetariano o vegetaliano che già cìè differenza perché il primo le uova le mangia a letto….. ma….. per me…
    i tempi cambiano e così le mode, io rimango fedele alla tradizione, umbricelli, porchetta, torta al testo e un bel fiascone di quello buono
    e poi babbi imbottiglia ancora e perf ortuna

  3. Non è corretto Albert, “Il colmo e’ fingersi salutista per ingraziarsi  e ruffianarsi partner salutista” non è il colmo, è l’unico motivo sensato per essere salutista…
     
    il problema è che ti sgamano facile!

  4.  tra stile di vita “salutare “( nella sfera organica e pscologica)e “salu-tistico”…c’e’ nel secondo una punta di esagerazione
    dice il dizionario…-ismo  suffisso   riferito  a movimento, tendenza, indirizzo che  tende a connotato di artificiosità, inconsistenza o labilità.
    Comunque  meglio questo salu-tismo che tanti- ISMI catastofici gia’sperimentati.

  5. 6) Hai ragione albert. Mi ricordi un tale.. Non ricordo più come si chiamasse.. Mah, mi verrà in mente.

  6. Non esageriamo con termini tipo “vendetta”..si discute e a volte le schermaglie dialettiche  sono sale della vita e  della gita.Il colmo e’ fingersi salutista per ingraziarsi  e ruffianarsi partner salutista.. (succede, succede…) concedendosi  abboffate  clandestine di  vari consumi “dirty”(paninazzi di mortadella fetta 1 centimetro, gotti di rosso, sigari..)

  7. Più che il salutismo è il proselitismo che ne consegue a far gridare vendetta.

  8. N.3.. restringendo il salutismo solo al problema  “fumo di tabacco abitudinario da  eta’ 12 anni”, intuisco (con dispiacere  per la loro mancante comagnia ) che miei amici/che   amanti delle montagna e pure  delle  sigarette forti da macho – senza filtro o delle  i sigarettine mini ma in quantita’ industriale. ..non si sono goduti la pensione e la montagna tanto agognata mentre erano al lavoro sotto stress. Tutti causa forme di cancro ai polmoni irrisolvibile pur con modernissime cure.Il “salutismo “avra’le sue fisime ma non va confuso con  norme preventive  per una  salute  vera.La battuta del gran Politico non fa testo..ha avuto vita lunga ma pareva perennemente malaticcio. Qualita’e quantita’ divita  vanno considerate nel complesso rapporto.

  9.  Al salutista molesto si puo’ rispondere con frequenti emissioni di gas intestinali, incentivate da ingestione di prugne  ,uvetta.  fichi  secchi..biologici, certificati da etichetta..  Se si lamenta si ribatta con la massima della  antica scuola di medicina  salernitana ” tromba di culo = sanita’ del corpo”, sperando che  si tenga alla larga.
    Pero’anche avere un gruppo troppo omogeneo di abitudini e sentimenti, annoia…per cui il/la salutista potrebbe  dare brio . Se invece di cremine vi strusciate sul viso la cotica o il grassino di speck..apriti cielo,  l’ambiente si vivacizza..addio noia !

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