Pietro Giovanni Gogna era figlio di legnaioli, emigrati nella frazione di Gaggiano (MI) per lavorare. Il piccolo, nato nella cascina Meraviglia di Barate e battezzato il 29 aprile 1849 nella parrocchia di Barate, diventò poi bisnonno materno di papa Bergoglio.
Le origini di papa Bergoglio
di Giovanna Maria Fagnani
(pubblicato su milano.corriere.it il 19 dicembre 2017)
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È il pomeriggio del 29 aprile 1849 e alla parrocchia di Sant’Andrea Apostolo di Barate, oggi frazione di Gaggiano, si celebra un battesimo. A ricevere il sacramento è Pietro Giovanni Gogna, nato alle 13 di quel giorno da Maria Cattarina Bava e Giacomo Gogna. La mamma e il papà, di professione spaccalegna, vivono alla Cascina Meraviglia di Barate, ma, come si legge nell’atto di battesimo sono «provenienti dallo Stato Sardo», ovvero il Piemonte. Per il loro bimbo scelgono il nome del primo degli Apostoli: Pietro. Il piccolo, nato in una cascina, di lì a qualche anno diventerà il bisnonno materno di papa Francesco, diventato proprio il successore di Pietro. A scoprire che le origini del Pontefice, ritenute finora solo piemontesi, giungono invece fino in Lombardia, è stato Giancarlo Libert, 54 anni, scrittore torinese, che da trent’anni si dedica a ricerche sull’emigrazione piemontese. Dal 13 maggio 2013, giorno della fumata bianca, l’albero genealogico di papa Francesco è stato passato al setaccio dagli storici di tutto il mondo. Grazie a loro oggi è noto che la famiglia Bergoglio è originaria dell’Astigiano. L’adorata nonna paterna Rosa Vassallo — «che mi ha insegnato a pregare», ha raccontato Francesco ai cresimandi allo stadio di San Siro durante la visita a Milano nel marzo 2017 — nacque invece a Piana Crixia, nel Savonese. A lei lo stesso Libert, insieme a Orsola Appendino, aveva già dedicato il volume «Nonna Rosa».
Gaggiano (MI) e il Naviglio Grande
«L’ultimo tassello che mancava erano le origini della nonna materna, Maria Gogna» racconta lo storico. Le ricerche di una genealogista argentina, Analia Montorfano, ne indicavano la nascita ad Alessandria. «Ma io non ero convinto che fosse nata in città e, analizzando il cognome, sono riuscito a isolare una zona di soli quattro comuni a cavallo fra Piemonte e Liguria». Nel 2014, l’atto di nascita della nonna del Papa spunta dagli archivi della diocesi di Tortona: la bimba battezzata il 3 giugno 1887 è figlia di Pietro Giovanni Gogna e Regina Demergasso. Vivono a Cabella Ligure e nei documenti si dice che Pietro Gogna è nato a Barate di Gaggiano, nel Milanese. Si scopre così che il Pontefice ha anche origini lombarde. Manca, però, la «prova regina», l’atto di nascita, che Libert trova, infine, nel 2017, negli archivi della diocesi di Milano. «È stata una vera emozione, perché all’inizio avevo ottenuto dalla diocesi un documento in cui il suo nome non compariva e avevo pensato di aver sbagliato. Poi è arrivato quello giusto, da cui si evince che nella cascina vivevano anche altri parenti dei Gogna. In quel periodo molte famiglie del territorio appenninico piemontese emigravano stagionalmente, per andare a lavorare nelle grandi cascine del Milanese, dedite alla coltivazione del riso. Di solito le donne tornavano a casa per partorire, ma nel 1849 era appena finita la Prima Guerra d’Indipendenza, era un periodo turbolento e si può ipotizzare che la madre di Pietro abbia voluto evitare pericoli». Libert in passato ha incontrato in diverse occasioni papa Francesco. «Ma per adesso ho annunciato la scoperta in un convegno. Appena pronti gli atti, glieli faremo avere», racconta.
L’odierna Cascina Meraviglia a Barate, frazione di Gaggiano
Alla Cascina Meraviglia, che oggi appartiene a due famiglie, tuttora si coltiva il riso: è, infatti, anche la sede dell’azienda agricola «Riso Meraviglia» di Giuseppe Lanzani, che produce arborio e carnaroli. «La cascina risale agli anni ‘40 del 1800 e apparteneva al marchese Menafoglio. Noi siamo qui dal 1957 — racconta l’agricoltore, 68 anni —. Quando mi hanno raccontato della scoperta mi è venuto da sorridere, non avrei mai pensato che fosse un luogo così importante. E poi ammiro molto Francesco, avevamo bisogno di un Papa così». Nell’atto di battesimo si dice che il padre di Pietro Gogna lavorava come spaccalegna «ma io non ne sono convinto — aggiunge Lanzani — Siamo a due passi dai boschi del Ticino, i manovali abbondavano. È più probabile che lui e i suoi parenti fossero dei maestri del legno chiamati per lavori particolari. La nostra stalla, ad esempio, è unica in tutta la zona: ha una sola campata, con travi di 12 metri giuntate a denti di lupo. Inoltre, la cascina possiede pilastri rotondi e conici e anche questo è inusuale. Forse i costruttori si rivolsero agli artigiani piemontesi in grado di fare queste opere».
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Dai quotidiani del 17 agosto: «Settant’anni di abusi sessuali, 300 sacerdoti coinvolti, più di 1.000 vittime. Un nuovo sconvolgente rapporto sulla pedofilia nel clero si abbatte sulla Chiesa cattolica. Questa volta è la Corte suprema della Pennsylvania a fare luce sui crimini che coinvolgono sei diocesi americane e a inchiodare alle proprie responsabilità l’arcivescovo emerito di Washington, McCarrick, autorevoli porporati e la curia romana. L’omertà e le coperture sistematiche dei colpevoli resistono ancora. Ora papa Francesco è chiamato a un gesto risolutivo».
Siamo in attesa del «gesto risolutivo». Considerato l’orrore immenso, non può essere altro che la scomunica.
Vedremo.
Si parla di interi paesi abbandonati in montagna. Si diano a loro quelle abitazioni e la montagna si ripopolerebbe.
La politica migratoria secondo Lusa
«AVANTI, C’È POSTO!»
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Semmai Bergoglio dice quello che la chiesa ha sempre detto sul dare ospitalità ai migranti. Certo che i Bonini vari (o chi per loro) sono tutti pronti a difendere il proprio orticello a spada tratta.
A Genova, la città dove sono nato, c’è la chiesa della Commenda di Prè dove si possono ancora visitare i locali che i preti mettevano a disposizione dei migranti che si recavano in terra santa passando per il porto ligure.
Certo, perché i migranti non dovrebbero essere invitati? Viviamo in un mondo libero. E’ bello girare il mondo e che questa possibilità sia per tutti.
Nei porti africani dovrebbero esserci grandi navi da crociera con varie destinazioni tipo: Sud America, Nord America, Cina, Giappone, Corea, Australia, ecc. così che i migranti possano scegliere di andare dove più gli pare e piace.
papa SOLDATO.
che fa Bonino rimpiange lo stato pontificio quando il papa a cavallo con tanto di armatura e spadone guidava il suo esercito?
Giovanni Paolo II, Santo, il più grande, il più importante , colui che ha segnato nel bene la Chiesa alla fine del XX secolo. Un Papà Pastore e Soldato, con una base culturale che il papa attuale si sogna di avere. Albino Luciani è morto troppo presto per dire qualcosa. Forse anche lei fa parte dei complottisti da strapazzo?
Sig. Cardinale BONINO le chiese sono vuote da molto tempo prima di Bergoglio. Proprio per questo un certo potere eclesiastico ha ingollato il rospo e ha eletto papa uno come Bergoglio che viene dalla strada.
Purtroppo per Albino Luciani, che veniva anche lui dalla strada, erano altri tempi.
Questo non è un papa., è un politico della peggior specie, un sinistrop che applaude i dittatori sudamenicani, che non scomunica i pedofili, che invita i migranti a venire in Italia, che non protegge i cristiani assediati e uccisi dagli islamici, anzi fdifende gli islamici, è un papa, per i comuni cittadini, lontano da loro, infatti le chiese sono più vuote di prima. Questo papa divide non unisci e questo è il peggior giudizio. Piace a chi non è cristiano. La gente comune lo considera un ufo, lontano mille miglia dal mondo parrocchiale cristiano. L’unica sponda la trova in un giornaletto come l’avvenire, che non leggaono neanche più in parrocchia.
Si Fabio tante cose che avrebbe dovuto fare. Oddio… per Trump è già stato anche troppo gentile.
Non le ha fatte. Gli altri, quelli venuti prima di lui, che a sentire sono migliori, le hanno fatte?
Alla fine il papa, anche quello più umile e aperto è un sovrano di uno stato non democratico.
E poi a me, che non vado in chiesa, non mi interessa difendere questo o quell’altro papa. Dico solo che non mi sembra che Bergoglio si peggio di altri che sono venuti prima, che qualcuno acclama come dei grandi.
Magari sono stati si dei grandi , ma alla fine più difendere il potere temporale della chiesa piuttosto che lo spirito.
Troppa gente grassa, rosea e senza calli nella chiesa.
Forse il papa, per esempio, potrebbe evitare di invitare in Europa tutti i miliardi di disperati del mondo.
Forse il papa avrebbe dovuto evitare la visita a Lampedusa, che fu una chiara esortazione a venire in un Paese – l’Italia – che non è di proprietà della Chiesa.
Forse il papa potrebbe dare l’esempio e ospitare qualche migliaio di immigrati nel suo Stato.
Forse il papa avrebbe dovuto evitare di accettare in regalo un crocifisso con falce e martello da un dittatore sudamericano. È come ricevere un crocifisso con la svastica o il fascio. Lui invece lo ostentò col sorriso sulle labbra: era felice.
Forse il papa avrebbe dovuto evitare di incontrare un capo di Stato (Trump) come se fosse il Grande Satana. Quello lo faceva l’ayatollah Khomeini.
Forse il papa dovrebbe scomunicare i religiosi pedofili.
Forse il papa dovrebbe scomunicare i religiosi che si approfittano degli immigrati loro ospiti per pretendere sesso. Omosessuale.
E mi fermo qui.
Perchè fino ad ora gli altri papi, cardinali e vescovi che hanno fatto? Non si sono immischiati ?!?!
ma non siate ridicoli.
La chiesa si è SEMPRE immischiata.
A me del papa importa poco. In chiesa non ci vado. Quindi non sono qui a difendere Bergoglio.
ma dire che questo papa è il male della chiesa, che s’immischia , che non fa il suo dovere, ect. ect. sono solo affermazioni di PARTE.
Cosa dovrebbe fare un papa? Starsene sul suo trono d’oro come un faraone e fregarsene del contatto con la gente? Recitare messe in latino che nessuno capisce? Stare lontano dai problemi della vita di tutti i giorni? Andare in giro con la limousine? portare al dito giolielli da milioni di dollari per fare vedere il suo potere.
Forse perchè anche lui ha dei limiti e dentro l’apparato della chiesa c’è un POTERE più forte del papa.
Il papa attuale esterna in continuazione le sue idee politiche, spacciandole per dettami religiosi. Qualunque esse siano (di destra o di sinistra), un papa – qualsiasi papa – dovrebbe tacerle e non oltrepassare i suoi limiti.
Il risultato è che questo papa assomiglia spesso a un tribuno politico. In piú, e ciò è grave, si immischia nella politica di Stati sovrani, tra i quali al primo posto si trova l’Italia. In altre parole, il papa non è cittadino italiano; politicamente risulta Capo di uno Stato straniero, un capo che, come detto, pretende di influenzare la politica degli altri Stati.
Nel frattempo leggiamo l’ennesimo orribile caso di pedofilia o di altri abusi sessuali compiuti da religiosi. Perché il papa non riesce a fare una drastica pulizia in casa sua? Perché non se ne occupa con piú vigore e severità? Invece la sua preoccupazione principale è quella di propinarci sermoni politici.
Abbandonato dalla gente comune…???
caso mai è abbandonato da una certa aristocrazia eclesiastica che non vuole mollare il potere e un certo lusso.
Non si può paragonare Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, due giganti del Papato, argine della fede, a un papa come questo. Se è adorato dalle sinistre e dai non cristiani e abbandonato dalla gente comune un motivo ci sarà.
Bonino, o chi per lui, aulico proprio non me l’aveva mai detto nessuno riferendosi al mio linguaggio. Lo prendo come un complimento.
La barzelletta-veritá c’entra eccome! Forse non l’hai capita.
Woytila e Ratzinger li rimpiangerai te. Io tuttalpiù ricordo con simpatia Luciani, (se proprio devo farmi piacere un Papa) che infatti venne fatto fuori da quei benpensanti alla Bonino.
Caro Alberto Bonino, il papa a cui ti riferisci è Benedetto XVI.
Sedicesimo, non quattordicesimo.
Un errore può sempre succedere. Ti consiglio di rileggere (e correggere) i tuoi scritti. Il maestro delle scuole elementari insegnava cosí.
Sig,ComInetti il suo nuovo scritto non c’entra nulla e il suo linguaggio rimane AULICO…. n
Per Bonino, o chi per lui.
Allo scoppio della seconda guerra mondiale i tedeschi invadono la Polonia e fanno prigionieri tutti gli uomini in pochi giorni. Quando hanno praticamente finito la loro operazione, un giovane soldato tedesco scorge un altrettanto giovane polacco aggirarsi fuggiasco tra le vie del centro. Gli intima di fermarsi ma il polacco fugge di corsa. Il tedesco lo insegue intimandogli piú volte l’altolá, gli spara senza però colpirlo e in breve ha la meglio. Il polacco, debilitato dalla fuga da giorni e dalla paura, cade, si arrende al giovane germanico che gli é addosso con il fucile puntato e sta per premere il grilletto, quando… Quando nel cielo appare una luce accecante tra le nubi e una voce sovrumana dice: FERMATI SOLDATO! NON UCCIDERE QUEST’UOMO? Il tedesco é terrorizzato, indietreggia barcollando con lo sguardo al cielo e la voce insiste: QUEST’UOMO UN GIORNO DIVERRÀ PAPA. Il tedesco lasciando cadere il fucile a terra dice, come giustificandosi: MA… IO… e la voce dal cielo: TU! DOPO.
Non sono interessato a questo argomento, ma ho una curiosità. A quale città si riferisce la foto nella testata Gogna blog / Totem e tabù? Pensavo a Chiavenna, ma non ho trovato corrispondenza. Grazie.
Censurato un commento sul linguaggio “aulico” del Sig. Cominetti.
Il peggior Papa degli ultimi secoli. Colui che vuole scardinare la fede cristiana e sdoganare l’islam. Difende i migranti e i musulmani, ma non difende i cristiani uccisi e assediati. Che pena……!!! Quanto rimpiangiamo Papa Giovanni Paolo II e Papa Benedetto XIV……
Cazzo, Capo, pure imparentato col Papa! La classe non è acqua. Ciao