L’orrore di fondo

Nonostante si sia a un passo dal baratro, avanziamo spediti col vento in poppa della scienza e della tecnologia verso i successi nascosti nell’era digitale. Nonostante qualcuno ci stia informando che potrebbe andare diversamente, non sappiamo rispondergli altro che: “Che vuoi tu, stupido essere inferiore?” E allora, ecco qualche stupida illazione.

L’orrore di fondo
di Lorenzo Merlo
(scritto l’8 aprile 2021)

L’ecosistema può essere definito come un corpo al quale non si possono sottrarre o aggiungere parti. Se così fosse, ecosistema e bioregione sarebbero sinonimi di equilibrio.
È una considerazione banale. Ma non per tutti.

A capitanare la crociata di un’altra verità, non naturale ma arrogante, quindi umana, è la cosiddetta scienza, quella con la quale chiunque è disposto a riempirsi la bocca per dimostrare che più in là non si può andare. Per affermare l’ultima verità. E chi non ci crede è semplicemente un idiota. È il trionfo dello scientismo, religione che vede tra i propri adepti la maggioranza degli scienziati. Lo si trova nei sussidiari delle elementari, nei genitori fieri di mostrare come girino gli elettroni, nei copy pubblicitari, in bocca ai giornalisti, nei titoli dei giornali. Lo si sente risuonare al bar tra quelli della briscola e al pub tra quelli con l’ipad. “Scientificamente dimostrato” è la loro parola d’ordine, con la quale avanzano spediti attraverso tutte le porte della vulgata, di chi crede che non sapere sia un peccato che giustamente devono pagare.

La scienza citata è quella più recente, che ha caratterizzato il pensiero dal 1600 in qua, fisica quantica e psico-neuro-endocrino-immunologia a parte. Quella detta newtoniana o meccanicistica, per sua ontologia scompositrice – o demolitrice – dell’intero, per sua missione convinta che nell’analisi risieda la conoscenza, per sua necessità costretta a classificare e nominare. Un percorso interessante che ci ha fatto presente che i muschi procreano con le spore, che il nucleo atomico è pieno di cose ancora più piccole, ecc. Una strada che vanta la convinzione di conoscere la natura, ma di fatto se ne allontana. Che ha perso per strada il principio dell’intero, dell’ecosistema, che ha creduto di poter mettere sotto i suoi vetrini qualunque cosa riuscisse ad afferrare e poi ha pure creduto che ciò che vedeva fosse veramente un paramecio o una nanoparticella, che appartenesse veramente a quella categoria e reagisse veramente a quello stimolo. Nell’entusiasmo della conoscenza non si è avveduta che le proprietà di ciò che aveva isolato non erano che sue proiezioni. Un disastro.

Ora, in tempo digitale, l’arroganza di certo scientismo non si è ridotta, anzi. Il totem che ci vede tutti genuflessi davanti ai suoi poteri si chiama tecnologia. Se prima era il denaro il vascello che avrebbe permesso di navigare in tutti i mari, adesso è l’idolatrata tecnologia, che alcuni chiamano scienza, la nostra certa salvatrice. L’epoca digitale ne ha esponenzializzato le presunte doti. La distanza dalla natura è proporzionalmente cresciuta.

Ce lo dicono molte evidenze. Crediamo che conoscenza voglia dire erudizione; non sappiamo muoverci in natura se non affardellati di strumenti a batteria, non possiamo andare ad un appuntamento senza navigatore. Ma sono piccoli campioni della perdizione dell’uomo.

Meno piccoli ma più inosservati – se non spettacolarmente – nel loro significato ultimo ed esiziale, sono i campioni provenienti dal mondo animale. Folti gruppi di cetacei che spiaggiano, cioè che muoiono soffocati o ustionati, che, aiutati da anime buone, rifiutano il mare o non possono più riconoscerlo e testardamente dirigono a terra. Basterebbe questo e la sua ripetizione che in questi ultimi anni tutti osserviamo, con sdegno, naturalmente, con gli scientisti in prima fila – come credono gli spetti di diritto divino – a domandarsi come mai?

Testuggini capaci di ritornare al luogo di nascita dopo anni e migliaia di miglia di distanza, farfalle che interrompono la migrazione, api, lucciole, cervi volanti che spariscono, addensamenti di meduse, balene e delfini arenati, e con loro una quantità di altri animali, tutti i migratori di terra, aria e di mare, mostrano con frequenza crescente cosa significa vivere entro una biosfera i cui naturali campi geomagnetici, loro sola bussola, sono corrotti da deviazioni di origine umana, anzi, meglio dire tecnologica e scientifica, affinché i devoti del 5G non dimentichino il costo vero dei loro giga-per-secondo.

La rete di frequenze digitali, di trasmissioni satellitari, di localizzazioni micrometriche, di tutto lo sconosciuto militare, quello necessario a gestire le condimeteo, le rotte delle armi e dei droni, le barriere di disturbo verso il nemico, come possono essere innocue?

Come possono esserlo i rumori e i disturbi che modificano l’habitat, la pesca predatoria, le risonanze negative di tutte le esplosioni nucleari nell’inerte e insofferente Terra? Come possono non generare anomalie al campo magnetico terrestre gli elettrodotti e gli oleodotti? L’inquinamento riversato in aria, terra e acqua può essere inerte? Innocuo?

Non è un caso che tra le cause che si vedono riferite dalla stampa ci sia, insieme alle più irrilevanti, il cambiamento climatico, e non compaia invece mai qualcosa di relativo a quanto accennato qui, nonostante la banalità di certe ipotesi. Non lo è in quanto il cambiamento climatico è, per buona parte del mondo scientifico, quello forse più colluso con i potentati economici e militari, un fatto del tutto naturale, per nulla relativo alle scelte dell’uomo. Come potrebbero affermare diversamente visto il loro datore di lavoro?

Il fenomeno di animali che perdono la via è noto da secoli. Vittime forse di occasionali naturali deviazioni magnetiche. Ma tende a trattarsi di singole unità, non di gruppi e non frequentemente. Certo sono illazioni utili a sostenere la tesi secondo cui abbiamo commesso un errore – ma meglio dire orrore – di fondo, quello di aver prediletto il sapere alla conoscenza, il prodotto dell’intelletto, al sapere estetico. Recuperare il conoscere attraverso il sentire, la sapienza attraverso la bellezza, permette di uscire dalle scatolette delle classificazioni e toccare l’infinito che è in noi.

Cosa fare?
Niente, a parte prendere coscienza che non siamo fuori dall’ecosistema, che ogni azione che lo disturba implica denaro per qualcuno e pena per il resto del pianeta. Che siamo terra sebbene corrotti dalle idee di superiorità nei suoi confronti.

In una parola, che la strada sulla quale siamo in trionfale marcia preceduti da fanfare e adornata da gran pavesi non è quella umana.

E anche se le generazioni che verranno o coloro che sopravvivranno non si assumeranno la responsabilità di ciò che è stato, se non saranno in grado di non colpevolizzare i loro padri, l’esperienza del disastro andrà perduta e a loro volta con la fanfara in testa e il gran pavese ai lati troveranno una nuova via verso effimeri successi. La storia è maestra solo nell’assunzione di responsabilità di quanto non abbiamo commesso. Solo identificandosi con quanto commesso da altri giochiamo il nostro jolly evolutivo. Diversamente la sua – ma nostra stessa – mannaia, al prossimo giro del tempo non farà sconti.

Ma fin da questa tornata, basta! Basta attendere qualche scientificamente provato. Non servono gli scienziati per salvare la terra, né maestri di scuola, insegnamenti universitari o apprendimenti da guru.

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L’orrore di fondo ultima modifica: 2021-08-03T04:33:00+02:00 da GognaBlog

29 pensieri su “L’orrore di fondo”

  1. 29
    Antoniomereu says:

    28@Sconsolante è dir poco…

  2. 28
    Lusa Mutti says:

    https://it.sputniknews.com/20210915/isole-faroe-caccia-ai-cetacei-si-trasforma-in-massacro-1428-delfini-uccisi-in-un-solo-giorno-12917174.html
    1.428 delfini massacrati in un giorno!!!
    L’orrore di fondo…… qui è stato raggiunto l’abisso dell’orrore.
     

  3. 27
    Antoniomereu says:

    Chissà se la risposta del padreterno la rende pubblica anche quella…

  4. 26
    Matteo says:

    Si certo: infatti la citazione è del duce, che disse che un po’ di freddo in Albania sarebbe servito a etc.

  5. 25
    Alberto Benassi says:

    Avrei preferito essere diverso in tante cose, ma non avrei mai voluto essere programmato e prestabilito; perché non sono un razzo ma un umano, figlio di umani e padre di umani. Mi tengo tutte le mie imperfezioni e la perfezione, egregio Padreterno, la lascio solo a Lei.

    ma non frequenta-va quella parte che predilige una certa purezza di “razza” …?

  6. 24
    Matteo says:

    Però è ben curioso che un Veneziani non apprezzi l’effettiva possibilità di “migliorare la mediocre razza italiana” (tanto per citare un suo riferimento)

  7. 23
    Alberto Benassi says:

    ma dove vai col tuo cazzone al vento (omaggio al gruppo di cominetti)

    meglio TETTE al vento.
    poi qualcuno l’ha già cantate.

  8. 22
    lorenzo merlo says:

    Senza poli, senza direzione, senza anima.
    https://www.ariannaeditrice.it/articoli/mi-dimetto-da-umano

  9. 21
    Gengis Khan says:

    mi piace questo blog perché è il supermarchet del non sense,posso permettermi di non usare la k perché nel mio piano non esiste
    burp…. scusate
    prrrrrr….. scusate ancora
    vado al piano di sopra,dove c’è il bagno
    il cane sta’ facendo pupu
    w la france
    alé alé forza ragazzi
    ma dove vai col tuo cazzone al vento (omaggio al gruppo di cominetti)
    CHIARO??
    non avete capito? c…i vostri, l’esperienza non è trasmissibile
     

  10. 20
    albert says:

    Come sta andando adesso ad Herat? cosa ci raccontarono allora?
     Mi assegno Voto 3 per fuori  tema…ma forse c’entra con “E anche se le generazioni che verranno o coloro che sopravvivranno non si assumeranno la responsabilità di ciò che è stato, se non saranno in grado di non colpevolizzare i loro padri, l’esperienza del disastro andrà perduta e a loro volta con la fanfara in testa e il gran pavese ai lati troveranno una nuova via verso effimeri successi. La storia è maestra solo nell’assunzione di responsabilità di quanto non abbiamo commesso. Solo identificandosi con quanto commesso da altri giochiamo il nostro jolly evolutivo.”
    Bisognertebeb  ripescare tutti gli interventi  di quanti furono contrari alla”missione di pace”.
    Bombardammo  pure la Serbia e..adesso si chiudono fabbriche nel Nordest per trasferirle li’, dove abbiamo creato le condizioni di bisogno e mano d’opera low cost.
     

  11. 19
    albert says:

     Come mai in una  democrazia nazionale ci sono tanti sistemi elettorali e cambiano pure a seconda delle stagioni tanto che  fanno fatica a comprenderli sia gli elettori che i  proclamatori dei vincenti e delle assegnazioni e delle percentuali??mi sa tanto che  ci sono questioni irrisolte: 1_le porte girevoli da carica politica-amministrativa-militare  a finanza ed economia, 2-le lobbies che  finanziano le campagne elettorali, 3-  i rinnovi per 2-3—n tornate fino alla carica a vita-.Nel piccolo, basti leggere il regolamento delle assemblee condominiali, che si presta  a manovre perfettamente legali, tipo le diverse maggioranze tra seconda e prima convocazione, sempre fissata in orari impossibili tipo giorno x alle 0.01.Poi essendo un amministratore impedito per legge ,nulla gli vieta di far raccogliere deleghe ad un suo collaboratore o dipendente o famigliare.Basterebbe che essendo ASSEMBLEA, ogni proprietario intervenisse di persona , ma , Anto’, fa caldo, sto  lontano lontano, basta che mi paghino l’affitto e chi se ne frega, io  mica posso badare a tutti gli appartamenti che” cc’hhò”, sto in villa o con parco , ereditata dagli antenati.!.
     A posteriori, poi, scattano lamentele e cause legali per decisioni assembleari non gradite.Tanto c’havemo l’avvocato de famija aggratisse.

  12. 18
    lorenzo merlo says:

    Il messaggio comporta cambi di piano.
    Significa che gli strumenti di un piano non sono idonei a far comprendere quanto viene proposto su un altro piano.
    Il contenuto dell’argomento non si esaurisce, né si mostra nel comprenderlo, ma nel ricrearlo.
    Per questo non c’è anelito proselitico.
    Per questo chi ha le opportune motivazioni ad un certo punto tutto ciò che sembrava incomprensibile diviene pieno di significato.
    Il percorso è totalmente personale.
    Non è contemplata alcuna dimostrazione.
    Come detto, chi ha motivazione alza molto il rischio di fare il 7a a vista o quanto ritiene opportuno a se stesso. Nessuna spiegazione da parte di chi già lo scala basterà mai a sostituire il percorso personale.
    L’esperienza non è trasmissibile.

  13. 17
    Fabio Bertoncelli says:

    Gengis Khan dixit: “Non ho capito un cazzo”.
    Caro Gengis, benvenuto nel club. ???
    … … …
    Caro Lorenzo, scusami se mi permetto, ma tutti noi dobbiamo esprimerci in modo chiaro. Abbiamo il dovere di farci capire da chi ci legge. Riflettici.
    “Con parole diritte e chiare”: cosí scriveva Primo Levi.
    Con simpatia.

  14. 16
    lorenzo merlo says:

    È lì il passaggio.

  15. 15
    Gengis Khan says:

    quando gli altri non capiscono ciò che uno dice si paventano due sentieri
    o gli altri sono tutti coglioni o chi parla pensa di poteli far passare per coglioni
    ad altri l”arduo dilemma
    per me farsi capire da pochi non è un pregio
    col dovuto rispetto,messere,ma è come costruire un marchingegnoo grande come una casa per stappare una bottle d’eau mineral
    i grandi della storia da Gandhi a Martin Luther King erano capaci di farsi comprendere anche dagli analfabeti
    bontà sua dottore ma non ho capito un cazzo
    grazie lo stesso,bacio le mani

  16. 14
    Roberto Pasini says:

    Il diavolo risponde a Faust “….perché tutto ciò che ha un’inizio è giusto che abbia una fine”. Succederà anche al Capitalismo, come è successo a tutti i sistemi del passato. Il ciclo della vita è inesorabile. Quando accadrà?  A che punto siamo della curva? Ah saperlo… “l’umanità non si propone se non quei problemi che può risolvere…”
    In attesa attiva e non passiva della storia facciamo un piccolo gesto per conquistarci almeno il diritto di morire con dignità.
    dal Fatto quotidiano di oggi”Da oggi è possibile sottoscrivere il referendum per l’eutanasia legale anche online e non solo ai gazebo. La novità storica riguarda tutti i referendum e le leggi di iniziativa popolare: una vittoria ottenuta dall’associazione Luca Coscioni e da Mario Staderini, ex segretario dei Radicali, dopo una battaglia politico-giudiziaria durata due anni. La svolta è arrivata con un emendamento approvato negli scorsi giorni all’unanimità dalle commissioni Affari costituzionali e Ambiente: la raccolta firme potrà d’ora in poi essere fatta anche online tramite identità digitale (Spid) e carta d’identità elettronica. La campagna per il referendum per l’eutanasia legale è partita a inizio giugno e ha già raccolto quasi 400mila firme: ne mancano 100mila per l’obiettivo da raggiungere entro fine settembre. Da oggi si potrà fare la propria sottoscrizione tramite la piattaforma https://raccoltafirme.cloud/app/: ”

  17. 13
    lorenzo merlo says:

    Bell’esempio base della ripetizione della storia.
    Essere consapevoli della concezione che ci obbliga ad elaborare verità ad essa coerenti, è un passo verso l’emancipazione da ciò che chiamiamo realtà.
    L’identificazione con l’ego e il peso dell’importanza personale ne è forza contraria.
    Effettivamente, le solite cose.
     
     
     

  18. 12
    Gengis Khan says:

    merlo,sempre le stesse cose
    su poliscritture le stesse cose……
    un disco rotto……
    e a punzecchiare come una zanzara
    pasini ieri, bragantini oggi,domani……
    se questa è la tua creatività auguri e figli transgender
    non stare a rispondermi,non abbassarti a livel si basso,vado a fanculo da solo con un bel fiascone di quello buono
    a la prossima che sarà sempre uguale,democrazia,capitalismo,neoliberismo,vado a rivedere il tutto da un altra prospettiva,quella di uno che h cambiato una quindiciba di lavori,dalle raffinerie in africa,all’aiuto cameramen di film hard,da un negozio di csrtoleris a una piccola impresa edile con assunzione di extracomunitari
    ogni volta mettevo un vestito nuovo e vedevo le coss da un altra prospettiva,non avendo tempo per cazzeggiare
    vita reale non utopie da scribacchino
    si fa presto a parlar bene con la pancia piena
    non mi rispondere,ti prego,non tirar fuoti le energie,il gatto di heisimberg anche se mi sa che in wuella scatola ci stai tu e le tue idee
    tranquillo vado a fanculo da solo
     
     
     
     

  19. 11
    lorenzo merlo says:

    Il binomio democrazia/totalitarismo è relativo alla storia che conosciamo.
    A causa del nemico Totalitarismo e in nome della Democrazia si fa qualunque cosa incluso contraddirla.
    Una democrazia pregna di capitalismo neoliberista e globalista è una facciata.
    Ugalmente per il Verde che oggi i governi occidentali vantano di promuovere.
    Capitalismo e Disugualianza è il binomio. Senza democrazia appariva chiaro, con essa è tra le righe del libro di chi non vuol vedere.
    Una cultura che promuova la dimensione creativa dell’uomo e la consapevolezza di sé è possibile, la democrazia di fondo verrebbe da sé, così come i ruoli e le gerarchie.
    Non importa quanto la si possa considerare eventualità lontana. Quanto era lontano il motore a scoppio nel 1400?
    Importa credere che questo sistema sia il solo disponibile, che nulla possa cambiarlo, che ememdamenti vari, lunghi come Torri di Babele, proseguano a imporlo e farlo digerire a tutti i fautori, consapevoli e non, dello status quo.
    È in questo il suo alimento e il suo immarcimento.

  20. 10
    Fabio Bertoncelli says:

    Lorenzo, permettimi: la democrazia è una cosa, il capitalismo un’altra. Del secondo si può e si deve discutere, e i suoi eccessi possono e debbono essere criticati ferocemente e giustamente.
    Il liberalismo è cosa ben diversa dal capitalismo; la socialdemocrazia rientra nella democrazia.
    … … …
    Della democrazia non si discute! Almeno fino a quando qualcuno non ci avrà proposto qualcosa di meglio (come Winston Churchill e Salvatore Bragantini ci ricordano).
    Naturalmente il regime che chiamiamo democrazia ha i suoi tanti difetti (noi italiani lo sappiamo bene). Ma i difetti si possono correggere.
    … … …
    Detto con metafora, se una trave della casa è marcia, la si sostituisce. Non si demolisce la casa.
    P.S. Il proverbio l’ho inventato io adesso (almeno credo). Chiedo il copyright.

  21. 9
    lorenzo merlo says:

    Interrogativo iuvant: democrazia e capitalismo, mostro o patologia razionalista?

  22. 8
    Fabio Bertoncelli says:

    Chi è questo fantomatico Chirchill che mi ha rovinato il commento?
     
    P.S. Mannaggia ai pulsanti così piccoli!

  23. 7
    Fabio Bertoncelli says:

    REPETITA  IUVANT
    Winston Chirchill: “La democrazia è il peggiore dei regimi, esclusi tutti gli altri”.
    Salvatore Bragantini: “La democrazia è il peggiore dei regimi, esclusi tutti gli altri”.
     
    MEMENTO
    Fabio Bertoncelli: “La democrazia è nata in Grecia, Europa”.

  24. 6
    lorenzo merlo says:

    Come cambiare il sistema continuando a sostenere la cultura capitalista?
    Tu e i tuoi pari livello possono fare di più di un popolo in piazza.

  25. 5
    Salvatore Bragantini says:

    Ringrazio Lorenzo per l’onore che in questi giorni mi fa ripetutamente, sia pure per ragioni che mi sfuggono; le saprà lui.
    Quello che lui chiama il “mio metodo” è solo quello di cercare anzitutto di capire il mondo, poi di non pretendere che esso smetta di girare a modo suo e inizi da oggi a girare come a me piacerebbe; mi basta cercare di contribuire, nel mio minimo, ad una direzione meno ingiusta di quella di oggi, e più solidale. Aggettivo questo che trovo raramente presente nelle considerazioni di Lorenzo ed altri.
    Esistono anche gli altri, con i loro bisogni e le loro idee contano almeno come le mie. Queste idee han portato la nostra disprezzata civiltà occidentale – con tutta la sua storia, le sue orribili violenze, sopraffazioni e genocidi – ad elaborare prima il concetto di democrazia, e poi ad attuarla, certo molto imperfettamente e solo all’interno dei propri Stati. Abbiamo la fortuna, che molti non sanno apprezzare, di vivere in uno di questi odiati”regimi”, dove “il Sistema” ci opprime. Come se altrove, al di fuori delle odiate democrazie, si vivesse meglio. Nessuno di quanti se ne lamentano sa indicare uno Shangri La ove vede realizzati concretamente i suoi sani principi.
    Lorenzo, ti svelo il mistero: il Sistema siamo noi, e anche tu ci sei dentro. Il Sistema è la drammatica tendenza dell’uomo a volere di più; non l’ha inventata nessun bieco regime, è nelle nostre corde, purtroppo. Vuol dire forse che va bene così? No certo, ma solo che “Dobbiamo essere il cambiamento che vogliamo vedere nel mondo”.
    Chiedo scusa a quanti, come me, non amano i toni ieratici, ma talvolta ci si è tirati dentro.

  26. 4
    lorenzo merlo says:

    Triade della sola verità.
    Avanzare allineati e coperti.
    Procedere inesorabilmente.
    Adottare il metodo Salvatore.
     
    https://www.ariannaeditrice.it/articoli/onu-due-segretari
     

  27. 3
    albert says:

     Appena udito: incentivi per l’auto elettrica. Sembra la panacea che salvera’la terra.
      Ricordo anni 70:a 15-20 sottozero l’auto mia utilitaria a super con piombo e lubrificante invernale …partivaconlo starter a mano tirato  e poco dopo l’abitacolo era riscaldato…i diesel si bloccavano con paraffina nelle tubature.. nelle stesse condizioni come si comporterebbe una full electric parcheggiata all’aperto di notte? tie’ , beccati l’hybrid ,abbiamo la soluzione  per ogni problema. come ricarichi? a pannelli solari e  a pale eoliche   e se ci saranno picchi di richiesta quando gli aggeggi eco non funzionano?Mega depositi di batterie gia’ caricate!La vera alternativa sarebbe sobrieta’, andare a piedi ben coperti o usare mezzi pubblici…  stare in casa o  ufficio  con 15-17 gradi e con maglie e camicia.Nei capannoni  gia’va cosi’per  gli operai (  in estate da   +35 anche oltre )…a meno che  computer e macchine non richiedano 20 gradi.L’altro mantra e'”cappotto isolante”..a tutti i costi con plastica espansa..chi ce l’ha dice che ci sono anche aspetti  non valutati prima, come per farmaci e vaccini

  28. 2
    blerik says:

    complimenti per l’articolo e le riflessioni.. di questi tempi non è poca cosa
     

  29. 1
    albert says:

     Uno scienziato esperto di logica matematica, ha affermato che il cervello umano ha varie aree interconnesse  ,non e’ conformato per esclusivamente la “scienza”e quindi un motivo ci sara’se la scienza e’parziale e va integrata e soppesata e criticata.       Semmelweiss intui’ senza avere  al suo arco dimostrazioni scientifiche accurate, solo intuizione pratica che  bisognavalavarsi le mani accuratamente e con un prodotto clorato.Gli Sviluppi militari dipendono dal fatto che i finanziamenti arrivano da quel settore.Anche se qualcuno sostiene che e’ la  guerra che promuove e accelera  la ricerca (non il soldo vera fonte ).I fondi pensione o gli investimenti delle formichine lavoratrici, dovrebbero essere dirottati verso ricerche ed applicazioni che vanno in direzione del benessere delle medesime.Incece  i risparmi vengono raccolti e poi gestiti con criteri speculativi , politici  e putroppo anche militari..ritorcendosi contro  i piccoli risparmiatori(che sono cosi’ tanti) non a caso definiti “parco buoi”..Poi ai vertici delle piramidi si autoconcedono laute liquidazioni o premi di produttivita’ o di intermediazione nelle vendite di armi.
    Di  Trocchio in”Le bugie della scienza”, rivela alcuni segreti, poi e’notorio come spesso si fa carriera ne gruppi di ricerca, non esclusi scambi sessuali o di regali o ricatti. Solo questo e’ tornato a galla, chissa’ quante altre vicende simili son rimaste  nascoste o secretate.
    https://it.euronews.com/2020/12/18/la-scienziata-del-vaccino-anti-covid-per-anni-snobbata-dall-universita
    chissa’ quanti capolavori o studi mai son stati pubblicati , non han trovato sponsor in talk show o  comitati Nobel

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