Riordino nelle professioni di guida alpina e accompagnatore

Riordino nelle professioni di guida alpina e accompagnatore


Il 19 aprile 2016 il presidente del Collegio Nazionale Guide Alpine Italiane Cesare Cesa Bianchi e il presidente della Commissione Tecnica Andrea Sarchi hanno incontrato a Roma il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri Claudio De Vincenti e l’Onorevole Flavia Piccoli Nardelli, presidente VII Commissione (Cultura, scienze e istruzione) della Camera, vale a dire la commissione che ha in esame l’emendamento alla legge 6/89 che organizza la professione dell’accompagnamento in montagna.

Riguardo all’emendamento della legge 6/89, De Vincenti e Piccoli Nardelli hanno espresso la volontà di seguire una strada di concertazione tra Camera e Senato, lasciando intendere una reale possibilità di arrivare ad approvarlo entro la fine dell’anno 2016.

Roma, 19 aprile 2016: da sinistra, Claudio De Vincenti, Flavia Piccoli Nardelli, Cesare Cesa Bianchi e Andrea Sarchi RiordinoNelleProfessioni-Claudio De Vincenti e l’Onorevole Flavia Piccoli Nardelli-19.04.2016

Come punto di riferimento per la riforma della legge che governa la professione delle Guide Alpine sarà preso proprio il testo dell’emendamento fornito dal Collegio tramite l’onorevole Enrico Borghi. Confronteranno la proposta con quelle dei Deputati Gianni Melilla e Andrea Vallascas, le quali a loro volta partivano in realtà anch’esse dall’emendamento suggerito dalle guide, solo in una versione meno aggiornata. Di fatto l’emendamento sarà pertanto confrontato con altre versioni di “se stesso”, con ottime possibilità di arrivare all’approvazione senza sostanziali cambiamenti.

In estrema sintesi, ecco cosa propone l’emendamento:
– che l’Accompagnatore di Media Montagna diventi una figura nazionale e non più regionale e sia abilitata all’accompagnamento su neve;
– che la Guida Vulcanologica sia abilitata all’accompagnamento su neve, allo scialpinismo e all’alpinismo sull’Etna;
– che sia istituita la nuova figura di Guida canyoning;
– che sia istituita la nuova figura del Maestro di arrampicata;
– che sia dato diritto di voto e rappresentanza a tutti;
– che siano istituiti i Collegi regionali anche in assenza delle Guide Alpine.

Sebbene il Dipartimento di riferimento per le Guide Alpine sia quello dello Sport, l’attività delle Guide Vulcanologiche e degli Accompagnatori di Media Montagna è sotto la vigilanza del Ministero dei beni, delle attività culturali e del turismo. De Vincenti e Piccoli Nardelli si sono impegnati a istituire un contatto tecnico diretto tra il Collegio Nazionale e il Ministero, il che da un lato semplifica le comunicazioni, e dall’altro permette al Collegio di essere più presente a quel tavolo e di far sentire la propria voce.

Aggiunta al post (24 giugno 2016)
Modifiche alla legge 2 gennaio 1989, n. 6 – Proposta di legge (presentata alla Camera dei Deputati il 20 maggio 2016).

Riordino nelle professioni di guida alpina e accompagnatore ultima modifica: 2016-06-20T05:49:50+02:00 da GognaBlog

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24 pensieri su “Riordino nelle professioni di guida alpina e accompagnatore”

  1. Questa proposta di legge all’italiana è fatta ad hoc dal collegio nazionale delle guide per ottenere sempre più potere sul territorio (vogliono controllare tutte le professioni di montagna). Ma al contempo è una sanatoria per fare un regalino alle guide alpine e vulcanologiche siciliane. Ed è sbagliata.
    Le guide Vulcanologiche altro non sono che GUIDE D’ESCURSIONISMO SU TERRENO NON INNEVATO esattamente come gli accompagnatori di media montagna, infatti la loro selezione/formazione è praticamente identica e non prevede ALCUNA COMPETENZA per l’uso di materiale alpinistico, lo sci alpinismo e l’ambiente innevato. Questa legge ribalta tutto e se passerà verranno abilitate dall’oggi al domani – al pari di guide alpine e maestri di sci – ad operare sulla neve anche persone che non sanno neanche come è fatta. La montagna innevata e i suoi rischi esistono anche sull’Etna. Quindi lo ribadiamo è una LEGGE SBAGLIATA. Per chi è meno avvezzo al tema, è come se una legge statale abilitasse gli infermieri a diventare medici chirurghi. Nessuno approverebbe per la pubblica incolumità. Il paragone non è poi tanto lontano perché le leggi sulle professioni turistiche hanno senso di esistere per garantire la sicurezza dei consumatori e non per tutelare le lobby, questa legge tutela invece solo gli interessi di pochi. I primi a ribellarsi dovrebbero essere proprio le guide alpine italiane che per operare sulla neve devono fare un lunghissimo percorso formativo specialistico. Se passerà sarà una vergogna.

  2. Paolo Panzeri, ci siam conosciuti (prossimamente mi sa che avremo ancora modo di arrampicare assieme) e so o almeno credo d’aver capito, che il tuo modo di esprimerti, spesso un po’ dirompente, ha per obiettivo uno scopo di miglioramento in diverse situazioni anche sulle quali abbiamo avuto modo di fare due chiacchiere… ma appunto, ho avuto modo di conoscerti di persona e quindi per quanto possibile imparare a valutare… non per tutti è così… e credimi che il tuo intervento poteva essere frainteso senza grandi problemi… 😉

  3. Sul resto non obbietto… ho già scritto e tanto basta… sarà come appunto ho già scritto , il legislatore (si spera) a mettere la parola fine sulle diatribe in corso ormai da troppo tempo , le quali non fanno altro che creare caos all’utente finale… ah sì da due anni proprio a causa o grazie alle spinte europee i collegi sono stati trasformati in enti pubblici… quindi sul tanto chiacchierato corporativismo passate la spugna che non può più esistere neanche volendo…
    Poi caro Aldo Fitzcar puoi certamente ambire acché le Guide vengano rappresentate da chi tu credi più idoneo…fa parte del libero pensiero… intanto comunque io ci metto la faccia il nome ed il cognome (non parlo ovviamente per Davide Galli che fa altrettanto) ma tu???
    Poi mi piacerebbe una bella analisi grammaticale e logica sulle mie frasi perché sembri un esperto non da poco… ah sì attento che a è una preposizione e ha invece tutt’altro… non ti dico cosa… dovresti saperlo… 😉
    Peace and love (may be it’s better in english for you? Are you able to understand… I’m not so sure… by the way)

  4. Caro Stefano Michelazzi, per farti contento, ti dico che puoi far risalire l’origine della professione di Guida Alpina anche al 218 a.c. quando Annibale, guidato dalle popolazioni celtiche sue alleate , i Galli Boi e Insubri, attraversò le Alpi (le ultime ricerche indicano il Colle delle Traversette) per invadere la Gallia Cisalpina e sconfiggere le legioni romane nelle battaglie del Ticino e del Trebbia.
    Ma questo non cambia di un micron la situazione. Quello che le GA come te (non tutte per fortuna) non vogliono digerire è il fatto che NON AVETE L’ESCLUSIVA DELL’ACCOMPAGNAMENTO ESCURSIONISTICO IN AMBIENTE MONTANO, figuriamoci in tutti gli altri ambienti naturali. Come ti ha spiegato bene Davide Galli la CORTE COSTITUZIONALE ha sancito questo. non Aldo Fitzcar o Pinco Pallino. Ti dirò di più: nell’inverno 2014 una GAE marchigiana è stata denunciata (indovina da chi?) per “abuso di professione”, ai sensi dell’art.348 del Codice Penale, perchè aveva condotto in escursione un gruppo ,sulla neve e con le ciaspole, a Forca Canapine sui Monti Sibillini. Sai come è finita? Archiviazione , nel luglio 2015, da parte del Tribunale di Pesaro perchè il fatto non sussiste. A richiesta sono disponibili copie degli atti. Did you understand?
    Ricapitoliamo: alle GAE non interessa fare le Guide Alpine, perchè non lo possono fare.
    L’arrampicata, il torrentismo, le vie ferrate, le salite su ghiaccio con piccozza e ramponi, sono attività non previste nelle leggi regionali che regolano la professione di GAE, nè nel profilo professionale che AIGAE (Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche) ha depositato al momento del riconoscimento, come “Associazione professionale non esclusiva di categoria”, presso il Ministero dello Sviluppo Economico ai sensi della L. 4/2013 sulle “Professioni non organizzate in ordini o collegi”.
    A queste norme le GAE si attengono , scrupolosamente, nello svolgimento della loro attività professionale. Se qualche GAE esce dal suo ambito di competenza viene prima richiamata da AIGAE e , se persiste, espulsa.
    Circa le attività che la Legge 6/89 riserva alle GA fareste bene a dare uno sguardo alla concorrenza (sleale?…….) che vi fa il Sodalizio , ampiamente citato nella vostra “vecchia” legge, con i suoi accompagnatori, istruttori e compagnia bella.
    Per finire, caro Stefano Michelazzi, per eleganza evito qualsiasi commento alla tua affermazione che riporto integralmente qui di seguito:
    ” E pretendi che una realtà sormontante come quella dei GAE nati grazie ad un errore o carenza legislativa, chiamale come ti pare, dal 1992 quindi 24 anni (la legge è del 1989 e quindi la carenza si evidenzia da soltanto tre anni prima… certamente siete stati perspicaci non c’è che dire…) e riconosciuti, peraltro da un ministero diverso e… nemmeno del tutto…, come diverse sentenze a volte favorevoli a volte contrarie ed ancora in attesa di definizione completa, visti i procedimenti ancora in atto, quindi per come la vedo io, con un escamotage all’italiana (Totò ne andrebbe fiero), dal 2013 quindi 3 anni fa… abbia il predominio o detti legge su situazioni che noi portiamo avanti da secoli, senza che si abbia qualcosa da dire in proposito??? Va bene tutto ma evita di essere come uno che si firma Giano Vagilli e spara minchiate tanto per… per favore… abbi pietà di noi !!! ”
    Un periodo così sgrammaticato , contorto, confuso e tendenzioso non depone certo a favore della categoria delle GA.
    Mi auguro soltanto che una professione nobile come quella delle GA , con centinaia, anzi migliaia , di anni di storia alle spalle, si faccia rappresentare , anche in semplici discussioni come questa, da soggetti un pochino più preparati . Sia su temi legali che per quanto riguarda grammatica e sintassi.
    No. Non ho pietà.
    Andate in pace.

  5. I giudici si sono già espressi, che piaccia o meno, con sentenza inappellabile di Corte Costituzionale 459/2005 dove viene ribadito un concetto molto semplice e cioè che la legge 6/89 non sancisce nessuna esclusività a chicchessia nell’accompagnamento escursionistico ma solo nell’alpinismo. Definendo la “guida-ambientale escursionistica”, come “figura comunque avente un profilo professionale alquanto differenziato dall’Accompagnatore di Media Montagna”.
    OLTRE A UN ALTRO PASSAGGIO IMPORTANTISSIMO: “Ciò che distingue effettivamente tale figura professionale (guida alpina) è, sulla base di quanto previsto dalla legge n. 6 del 1989, non già una generica attività di accompagnamento in aree montane (la cui esatta definizione, per di più, aprirebbe complessi problemi a seguito della intervenuta soppressione del criterio altimetrico in conseguenza della abrogazione dell’art. 3 della legge 3 dicembre 1971, n. 1102, recante “Nuove norme per lo sviluppo della montagna”, nonché dell’art. 1 della legge 27 luglio 1952, n. 991, recante “Provvedimenti in favore dei territori montani”), bensì l’accompagnamento su qualsiasi terreno che comporti «l’uso di tecniche e di attrezzature alpinistiche» (come si esprime testualmente l’art. 2, comma 2, della legge n. 6 del 1989) o l’attraversamento di aree particolarmente pericolose e cioè «delle zone rocciose, dei ghiacciai, dei terreni innevati e di quelli che richiedono comunque, per la progressione, l’uso di corda, piccozza e ramponi» (come si esprime l’art. 21, comma 2, della medesima legge).”
    Non ci sono sentenze in sospeso di nessun tipo e TUTTI i tentativi dei Collegi di Guide Alpine di far condannare per abusivismo le Guide Ambientali Escursionistiche si sono risolti con ARCHIVIAZIONE (cioè non si è mai nemmeno arrivati a processo) citando appunto la sentenza 459 della Corte Costituzionale.
    Più chiaro di così… Tutto il resto sono elucubrazioni e desideri che però non combaciano con la realtà normativa. Anche secondo il concetto basilare, da primo esame di giurisprudenza, della gerarchia temporale delle leggi laddove la legge più recente nel conflitto è risolutiva rispetto alla precedente.
    Va considerata anche la sentenza n. 372, sempre inappellabile e di CORTE COSTITUZIONALE del 6 luglio 1989, che ha dichiarato l’incostituzionalità dell’artt. 7, commi 2-3-6 e 7 e dell’art. 22, commi 5 e 7 della L. 6/89 che ponevano le modalità di effettuazione dei corsi ed esami per Guida Alpina e AMM. Ebbene, mentre per le Guide Alpine il vuoto legislativo è stato colmato dall’art. 23 della legge 81 dell’8 marzo 1991, per gli AMM ciò non è mai avvenuto. Allo stato, quindi, non esistono le norme statali di riferimento, da riprodurre nelle leggi regionali, per dettare le regole dei corsi di formazione e degli esami per l’abilitazione all’esercizio della professione di AMM. E oltre ai richiami all’Italia del Parlamento Europeo su tutti gli antiquati e inadeguati albi, ordini e collegi di stampo corporativistico ci sono anche innumerevoli pronunciamenti dell’Antitrust, che si sono succeduti dal 2007 ad oggi, proprio a riguardo le modalità delle Guide Alpine e sulle diverse leggi regionali che li riguardano. Pronunciamenti di cui nessun iscritto ai vari collegi delle Guide Alpine è mai stato portato a conoscenza dalla propria organizzazione nazionale o regionale.

  6. Stefano, l’ultima mia frase è una speranza di collaborazione per un futuro migliore fra le varie entità che la nostra società del benessere ha creato e che non riescono a riconoscersi in nessun modo.
    Forse era facile fraintendermi .
    O forse ormai nella Babele della nostra società attuale è impossibile riconoscersi?
    ciao

  7. Paolo… parlare per slogan non è che definisca una qualche conoscenza dell’argomento e… l’invidia surtout???
    Dis leur que travailler et bavarder ne sont pas des synonymes et que c’est trés facile à bavarder quand quelqu’un paye toi mais c’est trés difficile quand tu dois gagner pour toi même…

  8. Ormai sono convinto che non ne veniamo fuori e che probabilmente occorrerà lasciare ai giudici la decisione finale. E mi dispiace perchè sono convinto che un dibattito serio e costruito dal basso avrebbe potuto farci fare dei passi avanti. Oggi mi dico che è tempo perso, sempre disposto a rimangiarmi l’affermazione. A mio avviso c’è un gran bisogno di condivisione, e vi garantisco che non sono un buonista! Comunque se riteniamo che l’intervento di legislatori e giudici possa servire a migliorare la situazione ben vengano. Attenzione però che le guerre fanno “morti” e non sempre “muoiono” solo i cattivi.

  9. le phaudiné: Securité
    LES GUIDES DEVRONT DESORMAIS DEPOSER LEUR EGO A LA CAISSE DE L’AIGUILLE DU MIDI AFIN DE NE PAS SURCHARGER LA BENNE

    La ragione è di tutti, ma tutti vogliono solo la loro?
    I cugini scherzano bene, magari così qualcosa di buono nasce.

  10. Alberto Mangili (bello che qualcuno abbia le palle per firmarsi!!!) qui si tratta di pollai e faine… la faina si addentra nottetempo e coglie di sorpresa il gallo che per difendere il pollaio è costretto a volte a lasciare che la gallina si freghi una gallina… male minore piuttosto di catastrofe totale…
    Come ho ribadito più volte, sia storicamente sia per competenza tecnica il canyoning non è materia esclusiva delle GA e mi sono pure accollato le reazioni incazzate di alcuni colleghi per questo… ma… quel che è giusto è giusto e non sono certo il tipo che pende per la parte della convenienza…
    Sta di fatto però che se attività che presumano l’accompagnamento di persone e quindi una cognizione particolare del rischio, non fossero regolamentate accadrebbero i vari incidenti che, purtroppo, sono occorsi a qualche sedicente esperto o contestatore dei limiti previsti e non sarebbero episodi isolati…
    Gli emendamenti proposti che non sono del tutto raffinati ancora, comportano proprio l’accettazione del fatto che in campi molto specifici ci siano delle competenze che non si possono non valutare e quindi coi tempi imposti dalla burocrazia italiana, forse oggi si riuscirà a migliorare questi campi, di cui uno dei quali ti interessa da vicino. Sempre che non intervengano altri fattori ad impedirne la realizzazione… le faine son sempre attive…
    Il CONAGAI risulterà quindi supervisore con competenze nella formazione, che non sarà monopolista, anzi si arricchirà presumo di nuovi orientamenti valutabili e nuove proposte ed allo stesso tempo sarà garante per una situazione che non può essere lasciata al caso…!
    Chi l’ha capito e si pone con un atteggiamento non arrogante e presupponente, viste le esperienze pregresse delle Guide Alpine ed il nostro retroscena culturale che significa esperienza secolare, la vive bene e spera che tutto si concluda in fretta per poter finalmente formarsi ed operare, altri …beh… lo leggi da solo…

  11. Ciao a tutti, la faccenda mi incuriosisce molto e voglio lasciare una traccia del mio passaggio. Mi sembra una lotta tra vari polli nel pollaio… Io sto seguendo ormai da qualche anno la faccenda Guide poichè sarei interessato a diventare guida canyoning… La mia opinione personale; avendo sentito diverse voci e avendo anche provato la via associazionistica; mi fa propendere a dover dare ragione alle guide che qui hanno scritto… senza un attestato preciso non è semplice sottoscrivere un’assicurazione vera. Ovviamente siamo in Italia e in tanti pensano che il problema della responsabiltà non si risolve pagando un’assicurazione. Io sono convinto che per fare le cose bene ci sono due principali paletti da rispettare: la passione e la competenza. Quindi esulo da valutazioni puramente economiche. Sul fatto che alcuni lamentano della realtà attuale; cioè che il collegio delle Guide Alpine sta avendo il monopolio su determinate attività è anche vero, però il problema non è tanto su chi lavora ma come, secondo me. Io credo che in un’era come questa che si è liberalizzata più o meno qualunque professione sia giusto creare concorrenza anche in questo campo. Però se la concorrenza è leale… l’associazione non mi sembra sullo steso piano della GA. e Nemmeno sullo stesso piano è una eventuale competenza. Bisogna che se si liberalizza sia costituito comunque un ente certificatore che attesti le capacità di chi s’appresta a fare determinate attività. Sperando che l’emendamento sia fatti in tempi brevi e vada a chiarire definitivamente la questione, in modo da far si che le persone sappiano il giusto da farsi e possano decidere liberamente la strada da percorrere, vi auguro Distinti Salumi. F.to L’Ingrato

  12. Oh… ma nessuno che abbia le idee chiare? E sì che almeno per la parte pratica non è difficile…
    Aldo inutile che ti scaldi… dal momento che ci accusi di esserci svegliati una mattina e di essere rimasti indietro che ti aspetti i bacini della bella addormentata? E parli di aggressività contro discussioni pacate?
    Non solo ma sei piuttosto confuso e mi tocca dare ragiona a Marcello (che di solito mi ruba le battute finali e quindi sta diventando insopportabile…) perché sarebbe il caso che ti rileggi prima di cliccare “POSTA IL TUO COMMENTO”..
    Se abbiamo 150 anni di storia (ma se leggi ” Les soldats de la neige in Augusta Praetoria” o più semplicemente http://www.banff.it/le-prime-guide-alpine/
    ti accorgerai che ufficialmente siamo identificati come gruppo dal 1129 e quindi qualcosa come 887 anni…!!! O la matematica è opinione?
    E pretendi che una realtà sormontante come quella dei GAE nati grazie ad un errore o carenza legislativa, chiamale come ti pare, dal 1992 quindi 24 anni (la legge è del 1989 e quindi la carenza si evidenzia da soltanto tre anni prima… certamente siete stati perspicaci non c’è che dire…) e riconosciuti, peraltro da un ministero diverso e… nemmeno del tutto…, come diverse sentenze a volte favorevoli a volte contrarie ed ancora in attesa di definizione completa, visti i procedimenti ancora in atto, quindi per come la vedo io, con un escamotage all’italiana (Totò ne andrebbe fiero), dal 2013 quindi 3 anni fa… abbia il predominio o detti legge su situazioni che noi portiamo avanti da secoli, senza che si abbia qualcosa da dire in proposito??? Va bene tutto ma evita di essere come uno che si firma Giano Vagilli e spara minchiate tanto per… per favore… abbi pietà di noi !!!

  13. Acc…sono scappato così lontano che non la sento più. Come ha dettoooo????
    Ma ormai sono troppo lontano e a corto di argomenti che continuo a scappare, correre, fuggire. .. ma almeno ho un nome e una faccia. Buh!

  14. Dopo aver definito arrogante ed incompetente, accusandolo di aggressività, chi interviene pacatamente in una discussione portando argomenti concreti. Dopo aver condito di giudizi sprezzanti e parole volgari il suo intervento…… certa gente a corto di argomenti fa la vittima e scappa a gambe levate. La chiudo qui per carità di patria. Non mi va di infierire.

  15. A proposito dell’emendamento della legge 6/89, mi trovo d’ accordo con tutti i punti tranne il secondo che vorrebbe abilitare la guida vulcanologica allo scialpinismo e all’alpinismo sull’Etna. Perchè allora non abilitare gli accompagnatori di media montagna della Valcamonica allo scialpinismo e all’alpinismo solo sull’Adamello?

  16. In pratica si ammette che alcuni accompagnatori di media montagna stanno operando al di fuori della legge.
    Per ovviare a questo piccolissimo problema cambiano la legge gli stessi che la dovrebbero fare rispettare. Fantastico!
    Ora scrivo una mail al ministro delle finanze e i suoi lacché e gli spiego quanto vorrei pagare di tasse.

  17. lei mi sembra confuso da una rabbia che la acceca inutilmente.
    io non ce l’ho con lei mentre lei ce l’ha con me. ma è un problema suo che mi dice di astenermi dal perdere altro tempo

  18. Anche le GA 150 anni fa si sono autoproclamate tali e poi nel tempo si sono strutturate come professione e organizzate in collegi.
    Quindi per il sig. Cominetti dopo le GA non dovrebbe esistere possibilità di evoluzione nelle professioni di accompagnamento in ambiente naturale perchè solo le GA hanno diritto di esistere. Le Guide Ambientali Escursionistiche non vogliono invadere e non invadono il campo di competenza delle GA o AMM. Sono profili professionali diversi, come sancisce anche la Corte Costituzionale con la sentenza 459 del 2005.
    L’AIGAE ( Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche) è stata costituita nel 1992 e riconosciuta dalla Repubblica Italiana , nel 2014, ai sensi della Legge 4/2013 sulle “Professioni non organizzate in ordini o collegi”, come “Associazione professionale non esclusiva di rappresentanza del profilo professionale di Guida Ambientale Escursionistica”. Si tratta di Legge della Repubblica Italiana che recepisce norme europee sulla liberalizzazione delle professioni , norme per le quali l’Italia era da anni inadempiente e per cui veniva sanzionata economicamente dell’Unione Europea. Senza parlare del fatto che da decenni molte Regioni italiane hanno normato, ben prima della Legge 4/2013 , la figura della Guida Ambientale Escursionistica.
    Le Guide associate ad AIGAE operano nella perfetta legalità, checchè ne dica il sig. Cominetti.
    Non si è approfittato di nessuna lacuna nelle leggi dello stato, caro Sig. Cominetti. Cerchi lei di non dire inesattezze e di non essere arrogante ed incompetente, oltre che volgare e maleducato con quel florilegio di parolacce da osteria con cui ha arricchito il suo scritto.
    Per quanto riguarda la sicurezza degli accompagnati e la copertura assicurativa Lei non si preoccupi. Le GAE sanno benissimo cosa possono e non possono fare . Lei pensi a svolgere bene la sua attività.

  19. Guardacaso, tutti, o quasi, quelli che qui scrivono le più grandi inesattezze dimostrando solo arroganza e incompetenza, non si firmano MAI o adottano nomignoli (anche ridicoli) che ne mascherano l’identità. Che tristezza.
    E’ pure triste vedere aggredito chi si sta adoperando per mettere chiarezza e legalità in un ginepraio che poco giova alle guide tutte e agli eventuali utenti.
    Io mi auguro che non succeda mai, ma se una di queste guide autoproclamatesi tali da associazioni che hanno solo approfittato di lacune nelle leggi dello Stato, avesse un serio incidente mentre svolge la sua attività retribuita, si vedrebbe sicuramente abbandonata da eventuali polizze che ha stipulato.
    Si sa che le compagnie assicurative al momento di vendere una polizza (anche a interi albi o ordini professionali, sportivi e al più disparato titolo) sono disponibilissime mentre al momento di eventuali risarcimenti vanno a spulciare ogni leggiuccola e regolamento di esecuzione per cercare di non pagare. E allora son cazzi! Altro che difendere orticelli, cari miei, qui si tratta di rischiarci il culo a vita e io non farei tanto il cowboy quando si tratta solo di mettersi tutti sullo stesso piano: quello della serietà e della preparazione umanistica e tecnica (no comment su certe guide d’ogni specie) e quello della legalità. Siamo in Italia nel bene e nel male (se uno viaggia un po’ per il mondo si può dire “nel bene”) e la LEGGE è UGUALE PER TUTTI. Scritta che è meglio non doverla leggere seduti al banco dell’imputato in un tribunale, ve lo assicuro.

  20. Sarò breve, in Italia oggi ci sono anche le guide speleologiche che oltre ad operate in grotta lavorano anche col torrentismo. Quindi signori miei se volete lavorate informativi prima e più facile fare le cose meglio . grazie

  21. Fantastico!!!! Questi “signori” si svegliano una mattina e si accorgono che il loro mondo incantato è rimasto indietro di 30 anni e vogliono recuperare tutto in colpo solo !!!!!
    Per decenni hanno difeso pervicacemente il loro orticello nel più perfetto stile corporativo, negando i cambiamenti del mondo dell’accompagnamento in natura, pretendendo di avere esclusive puntualmente disconosciute da SENTENZE a tutti i livelli ( sino alla Corte Costituzionale). Oggi cercano di fare il vecchio giochetto lobbistico ,da sottobosco politico, cercando soluzioni di legge attraverso parlamentari amici.
    In pratica, secondo questi “signori”, le Guide Ambientali Escursionistiche, che in 25 (venticinque) anni si sono costruite un profilo professionale riconosciuto dalla Repubblica Italiana ai sensi della Legge 4/2013 sulle “Professioni non organizzate in ordini o collegi” , dovrebbero suicidarsi? Scomparire? Evaporare? O , forse quello che veramente interessa, confluire nei “loro” Collegi, previo salatissimo corso di formazione, per essere “valutati” dai santoni della montagna? NO GRAZIE . Facciamo da soli. Abbiamo il nostro sistema di formazione e aggiornamento che funziona benissimo . GRAZIE di tanta magnanimità ma noi siamo GAE GUIDE AMBIENTALI ESCURSIONISTICHE, molto, molto, molto di più della guida escursionistica di montagna ipotizzata da questi “signori”. GRAZIE e arrivederci sulle bellissime montagne d’Italia che non sono vostra riserva di caccia. Arrivederci anche, se vorrete, negli ambienti marini, lacustri, fluviali, agricoli, collinari, boschivi del nostro bel Paese, sui quali abbiamo moltissime cose, noi si, da farvi conoscere. Ad maiora.

  22. Bene! Nessun problema!
    Da noi più si complica, più si istituisce, più si struttura, meno si capisce e si può continuare a fare tutto quello che si vuole e si è sempre fatto senza problemi di controllo o punitivi.
    E così qualcuno dei preposti ha un nuovo reddito o una immagine.
    Peccato che così non si faccia cultura e la gente semplice si disorienti e continui a farsi male.
    La libertà, forse è meglio chiamarla il gioco reclamizzato e costoso della libertà organizzata dallo stato.
    Guai alla libertà moderna se permette o insegna l’autonomia dell’individuo.
    Per fortuna che chi stabilisce il tutto di solito non ci capisce niente e va di fantasia sentendo esperti che conosce per sentito dire, così il tutto di solito da noi diventa come sintetizzavo all’inizio solo un pesante fardello burocratico che basta evitare: spesso basta acquisire solo un poco di capacità.

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