Briciole “elargite” dalla TAV
(per una palestra di arrampicata indoor a Bussoleno)
di Martina Demichela
Sabato 7 settembre 2024 al Salone Polivalente di Bussoleno (TO) si è assistito a un desolante siparietto. L’evento, dal titolo “Arrampicata indoor a Bussoleno? Da cosa nasce cosa”, presentava il progetto di costruzione di una palestra di arrampicata indoor nella struttura dell’ex cinema Narciso.
Il progetto era nell’aria da qualche anno, ma non si sapeva come finanziarlo. Da qualche mese, invece, pare siano stati trovati i soldi necessari: verranno utilizzati 3,6 milioni dei 54 con cui TELT (1), tramite le compensazioni, vorrebbe comprare la complicità di undici comuni valsusini per la grande opera mortifera del Tav.
Le compensazioni sono somme di denaro elargite insieme alla costruzione di infrastrutture impattanti su un territorio, come la linea Torino-Lione, che spesso si sono dimostrate decisive per ottenere il consenso da parte delle amministrazioni comunali e degli abitanti.
Partendo dalla serata di presentazione del progetto, penso sia interessante soffermarsi su chi ha partecipato a questo evento. Iniziamo con il CAI: è curioso come la sezione locale, che dovrebbe avere a cuore le proprie montagne, non inorridisca davanti alle briciole date in cambio della loro devastazione. In realtà è curioso, ma non troppo, dato che il CAI, nonostante qualche timido tentativo di rinnovamento, continua a utilizzare una retorica nella quale la montagna è ridotta a un terreno di conquista. Questo approccio ha visto la sua massima espressione con la spedizione femminile organizzata per i settant’anni dell’ascesa alla vetta del K2 della cordata italiana costituita da Achille Compagnoni e Lino Lacedelli. È stata grottesca la volontà di celebrare una delle pagine più bieche dell’alpinismo nostrano, insistendo su una narrazione di conquista, finanziando un’ennesima spedizione tra l’immondizia, in un territorio devastato, dove le popolazioni locali sono sfruttate per sfamare la voracità degli occidentali che bramano le vette più alte del pianeta. La spedizione è stata ovviamente citata senza vergogna alcuna durante la serata.
Tra gli ospiti invitati al Salone Polivalente c’erano alcuni appartenenti alle amministrazioni comunali di Finale Ligure e Quincinetto, considerati esempi virtuosi di come l’arrampicata avrebbe incrementato il turismo locale. La palestra di Bussoleno, a quanto pare, dovrebbe dare l’impulso per seguire l’esempio di questi due comuni. Sono davvero curiosa di sapere se ci saranno sciocchi che decideranno di passare le proprie vacanze in una valle piena di cantieri per poi rifugiarsi in una palestra indoor, anche se spero che quantomeno non ci sia un incremento della piaga del turismo. Non penso ci sia nulla di virtuoso nel plasmare il luogo in cui si vive in base alle necessità di chi lo attraversa temporaneamente solo per logiche di consumo. È ormai noto quanto i processi di turistificazione riempiano le tasche di qualcuno, ma non giovino affatto ai territori in cui si sviluppano. Quello di Finale ligure è un esempio lampante: una piccola vetrina per chi viene da fuori, dove c’è chi si arricchisce sul lavoro mal pagato e sui turni massacranti di chi si ritrova suo malgrado a dover campare nell’indotto del turismo e dove non c’è più nemmeno un centimetro quadrato che non sia messo a profitto.
Tra coloro che sono stati invitati alla serata c’era anche il presidente dell’associazione sportiva Bside, che gestisce una palestra indoor a Torino e che dovrebbe anche prendere in gestione la struttura di Bussoleno. Trovo vergognoso che chi si professa amante della montagna e delle attività che la attraversano decida di partecipare a un progetto reso possibile dai fondi provenienti dalle compensazioni date per un’opera che sevizierà un’intera valle. Come se non bastasse, non si tratterà di una mera partecipazione: l’associazione sportiva Bside avrà un profitto da questa palestra, che non sarà un luogo fruibile gratuitamente. Oltre al danno, anche la beffa.
Chi ama l’arrampicata sicuramente vorrebbe un luogo dove allenarsi nelle giornate piovose o alla sera quando il sole tramonta presto, ma ciò che ci si può augurare è che chi realmente ama toccare la roccia delle pareti, camminare tra prati e boschi e sentire l’odore della neve non ceda a questo compromesso e si opponga a questo progetto. Le compensazioni sono le briciole lanciate dalle stesse mani che vogliono devastare e martoriare la Valle di Susa. Mi auguro che per chi attraversa queste montagne esse valgano di più di una presa di plastica su un muro di cemento.
Nota
(1) TELT (Tunnel Euralpin Lyon Turin sas) è una società binazionale, giuridicamente di diritto francese, di proprietà al 50% dello Stato francese e al 50% delle Ferrovie dello Stato Italiane con sede a Le Bourget-du-Lac, nel dipartimento della Savoia in Francia, con lo scopo di progettare, realizzare e successivamente gestire la sezione transfrontaliera della futura linea ferroviaria Torino-Lione che fa parte del corridoio delle reti ferroviarie europee TEN-T. A seguito dell’accordo tra i governi di Italia e Francia, il mandato di gestione è di 99 anni.
@ 94 e 95
Alberto, sono lieto della tua adesione alla protesta a Punta Helbronner. Riceverai il programma appena definito.
Nel frattempo allenati durante i pasti: prugne, fagioli e schifezze assortite. No astringenti.
😀 😀 😀
Ultima generazione non ha violenti tra i suoi (a meno che non si voglia chiamare violento uno che si siede in mezzo alla strada: tra l’altro c’è un dibattito in corso all’interno di questa organizzazione, sull’opportunità di manifestazioni di questo tipo >> https://www.ilpost.it/2024/02/12/cambio-strategia-ultima-generazione/). Anche Mountain Wilderness, se non ricordo male, ha fatto ricorso alla creatività e all’effetto sorpresa in alcune delle sue manifestazioni.
Gli anarchici hanno qualche danno a proprio carico ma non morti (e stanno pagandola cara, tanti processi, gente in galera ecc.).
Il movimento NO TAV ha qualche danno a proprio carico ma non morti (e stanno pagandola cara, come sopra).
I centri sociali hanno qualche occupazione a proprio carico.
Gli estremisti destra hanno occupazioni a proprio carico, irruzioni dentro sedi di sindacato o di giornale con relative devastazioni, qualche pestaggio a morte di gente indifesa e, non dimentichiamolo, l’estremismo di destra ha fatto stragi con decine di morti.
Crovella se oggi hai certi diritti è perchè qualcuno si è preso randellate protestando. E ne usufruisci anche TE ed EXPO.
Teorica di che?!?! Lo siopero o è serio, oppure si fa ride.
Preciso solo la mia sensazione sul punto 4, anzi su un risvolto di tale punto: certo che ci sono violenti anche fra quelli di estrema destra e ho già detto che vanno stroncati a sangue. Anche costoro arrecano danni alla pubblica comunità, non ci piove. Però è indubbio che il numero delle manifestazione “violente” che fanno capo al grande mondo della sinistra (anarchici-centri sociali-pro palestina-ultima generazione ecc) sia molto superiore al numero delle manifestazioni violente degli estremisti di destra. A parte il numero delle manifestazioni, contano anche e soprattutto i danni a carico della collettività, intesi sia in senso diretto (auto e vetrine sfondate) sia in modo indiretto (blocchi stradali ecc). Il rapporto è almeno di 1 a 10 se non addirittura di 1 a 20 (forse di più).
“lo sciopero ha senso se crea disagio, altrimenti è solo un CAGATA”
Scoop dell’ultima ora:
Benassi aderisce alla protesta indetta da Bertoncelli contro Skyway e fornisce la giustificazione teorica!
😀 😀 😀
Expo lo sciopero ha senso se crea disagio, altrimenti è solo un CAGATA. Non serve a nulla.
1) L’articolo è un minestrone, la cui tesi di fondo mi pare che sia questa: chi ha a cuore l’integrità dell’ambiente montano, non dovrebbe accettare l’elemosina da chi l’ambiente montano lo stravolge per costruire una ferrovia.
2) Dal mio punto di vista, l’argomento forte contro la costruzione della ferrovia non è tanto la tutela dell’ambiente, quanto la spesa abnorme di denaro pubblico per la costruzione di un’infrastruttura di dubbia utilità.
3) La definizione di “briciola” è ovviamente molto relativa, ma dal punto di vista di un’amministrazione comunale sono milioni di euro, e mi incuriosiva il criterio con cui è stato scelto di farci una palestra di arrampicata. Mi incuriosiva anche l’entità dell’investimento, che a me sembra eccessiva.
4) Con TAV è probabilmente troppo tardi, però per esempio io dico che deve essere consentito di manifestare contrarietà alla costruzione del ponte sullo Stretto (è un esempio). Non può esserci una legge che impedisce di farlo. Le manifestazioni violente (che non sono un’esclusiva di sinistra: a destra c’è gente violentissima che ne ha combinate di tutti i colori) sono già ampiamente contemplate dalla legge con pene adeguate (non eccessive) e puntualmente comminate.
Rispondi nel merito, Expo, senza insultare.
Lasciate ogni speranza, o voi ( e noi) che intervenite sul Gogna blog. È ormai deragliato, forse definitivamente, come Corona all’osteria e non c’è (forse) neppure probabilmente dietro del vino di buona o cattiva qualità, tanto dopo un po’ la differenza non si percepisce più, come sanno i furbi osti da secoli.
Anch’io ho deciso di protestare.
Protesterò a favore dell’ambiente maestoso del Monte Bianco e contro il sovraffollamento da orda turistica. Protesterò contro la ripugnante funivia Skyway. Beninteso, deve trattarsi di protesta senza rispetto alcuno per le regole del vivere civile.
Ecco quindi che il sottoscritto, assieme a una quindicina di altri contestatori ecologisti – eccezionali defecatori in quantità e pure in qualità (leggi: fetore) -, si recherà alla stazione di Punta Helbronner. Lí dentro il gruppo defecherà compatto sul pavimento di fronte alla biglietteria, di mattina, di pomeriggio, di sera, di notte. Esprimeremo in tal modo il nostro totale dissenso per un’intera settimana contro una vergogna costruita per stupidi turisti danarosi e per alpinisti desiderosi soltanto di collezionare salite. Il mese successivo la protesta sarà replicata. E cosí via: anni e anni e anni di sterco contestatore, al grido di “libera cacca in libero monte”.
Che dite? Come protesta irrispettosa delle regole può bastare?
E quando mi porteranno via, al reparto neurodeliri, urlerò: “Fascisti!“.
… … …
Dico bene? o c’è qualcosa che non quadra?
Non dico che manifestare significhi necessariamente ricorrere alla violenza, sia chiaro, ma se per raggiungere lo scopo del manifestare serve la violenza….
La definizione di terrorista è relativa. Per Israele Hezbolla è uguale a terrorismo. Per Hezbolla i terroristi sono gli israeliani. Solo per fare un esempio attuale.
Dal canto mio sono per risolvere le cose SENZA violenza di alcun genere, ma tutto dipende dall’obiettivo.
Certo che non concordo con il rispettare sempre e comunque le regole. Se così fosse, ogni protesta perderebbe la sua ragion d’essere.
“qualche coglione , e Dio solo sa’ quanti ce ne sono a sinistra , potrebbe scambiare il diritto a scioperare con il diritto a commettere atti violenti “
Confusione del tutto assente dalla destra nostrana che cerca infatti costantemente di impedire per legge perché violenti o lesivi del diritto altrui
” il codice della strada *permette espressamente* alle volanti in sirena di avere la precedenza sugli altri mezzi”
e tanto per cambiare scrivi stronzate: il codice della strada stabilisce che con la sirena “i conducenti…non sono tenuti a osservare gli obblighi, i divieti e le limitazioni relativi alla circolazione, ecc…nel rispetto comunque delle regole di comune prudenza e diligenza”.
“Chiunque si trovi sulla strada percorsa dai veicoli di cui al comma 1, o sulle strade adiacenti in prossimita’ degli sbocchi sulla prima, appena udito il segnale acustico supplementare di allarme, ha l’obbligo di lasciare libero il passo e, se necessario, di fermarsi.”
In altre parole i mezzi in sirena chiedono (non hanno) la precedenza e tu devi dargliela.
Se fanno un’incidente per non aver rispettato una precedenza è colpa loro; se tu non dai loro la precedenza prendi una multa.
@ 86 Genoria
Immagino che tripudio di seghe e conseguenze avrebbe qui sopra il mio nome :”Attilio Rossi”….
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Roba da fare tremare il pizzo delle mutandine eh , mica bau bau micio micio….
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Osservo comunque che quando qualcuno devia dalla discussione , e si arrampica sui vetri , probabilmente sul tema dell’articolo ha finito gli argomenti per commentare…
@ 84
Che idiozia : il codice della strada *permette espressamente* alle volanti in sirena di avere la precedenza sugli altri mezzi e liberta’ dai limiti nella gestione della velocita’
Expo, il problema a destra è proprio il contrario: mancano i coglioni. Nel senso che siete tutti fifoni, a cominciare da chi spande insulti gratuiti da un forum dove si firma, coraggiosamente, “Expo”.
@ Cominetti
La tua definizione di “sciopero + violenza” sconfina nel terrorismo ; qualche coglione , e Dio solo sa’ quanti ce ne sono a sinistra , potrebbe scambiare il diritto a scioperare con il diritto a commettere atti violenti pur di creare disagio e paura.
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A questo punto , bene che vadano in galera , a meno che i magistrati non inaugurino nuove creative interpretazioni della legge.
Anzi, di solito si protesta proprio perché non si è d’accordo con una qualche regola.
Se una volante della polizia deve inseguire dei rapinatori, mica lo fa rispettando le regolecdel codice della strada.
@ Cominetti
Studia !
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Puoi scioperare astenendoti dal tuo lavoro e causando disagio con QUEL COMPORTAMENTO , non danneggiando il lavoro di altri in modi diretti.
@ 80
Nessuno puo’ essere costretto allo sciopero dagli altri scioperanti.
Se senza la mia partecipazione il vostro sciopero fallisce , significa che non e’ condiviso da larga parte dei lavoratori , ergo picchetti ed altre vessazioni mirate a condizionare la partecipazione ad uno sciopero sono reati penali.
C’entra poco con le briciole, ma una protesta serve a farsi notare per mettere il dito in qualche piaga. Uno sciopero crea disagio, disservizio e malfunzionamento di qualcosa.
Protestare rispettando le regole fa un po’ sorridere. Se la protesta vuole ottenere un cambiamento, un risultato, non può rifarsi a nessuna regola. Il risultato va ottenuto a tutti i costi, anche usando la violenza.
Ma la storia non vi ha mostrato nulla?
Sciòpero (ant. sciòpro) s. m. [der. (deverbale con suffisso zero) di scioperare, ant. scioprare]. –Astensione organizzata dal lavoro di un gruppo più o meno esteso di lavoratori dipendenti
https://www.treccani.it/vocabolario/sciopero/
Per essere più chiari a livello Espò, se qualcosa per definizione è organizzata e di gruppo, non è personale. Al massimo è personale l’adesione allo sciopero.
Se non sai cosa significa adesione, prova a cercare.
Questo riguardo l’italiano corretto, purtroppo non c’è alcun modo di correggere quel simulacro di attività cerebrale che ti ostini a considerare ragionare.
@ 77
Caro pistola , e’ inutile che cerchi di rigirare la frittata : LO SCIOPERO E’ UN FATTO PERSONALE E NON ESISTE COSTRINGERE AL DISAGIO CHI NON VUOLE SCIOPERARE.
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In Valle di Susa i soliti gnomi hanno bloccato autostrade , ferrovie e cantieri ALTRUI.
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Il cosiddetto :”Picchetto” , ovvero costringere a scioperare chi invece vuole andare a lavorare e’ una violenza privata , cosi’ come bloccare volontariamente servizi dello Stato e la mobilita’ delle persone a cui lo ricordiamo per i “cattivi intenditori” NON FREGA UN CAZZO del tuo sciopero !
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L’azione di protesta legittima di chi sciopera si limita a non lavorare : danneggiamenti volontari a cose e diritti altrui sono EVIDENTEMENTE reati penali , e ci mancherebbe.
@76 Concordo in pieno con te, se la mia distinzione fra diritto di base ed eccedenza nello stesso fino a procurare danno agli altri ga innescato un equivoco, hai fatto bene a chiarire il punto. Buon pranzo a tutti.
Dunque, qualcuno ha scritto una cazzato, cioè “lo sciopero è un fatto personale”.
Lo stesso qualcuno confonde sciopero con blocco dell’autostrada (quale autostrada è stata bloccata negli ultimi tempi? Ricordamelo), non capisce che 650 milioni di danni non stanno né in cielo né in terra, tira in ballo mafiosi e continua poi con l’ennesima cazzata delle manganellate in faccia con prognosi da 5 giorni.
Lo sai cos’è una prognosi da 5 giorni? Quando ti schiacci un brufolo ed esce sangue o ti tagli facendoti la barba, quelli sono 5 giorni di prognosi.
Peraltro l’accusa parla di 3 giorni di prognosi e la vittima non ha mai presentato denuncia.
Su una cosa però hai ragione è proprio la Repubblica degli IDIOTI, quelli come il succitato, che pensano che La Verità stia solo su Il Foglio de Il Giornale e votano Amhed Ben Bella Vannacci e il governo più incapace e inconcludente di sempre.
“Per cui le leggi restrittive NON sono figlie di un governo fascista, ma conseguenza di esigenza prevalenti nella cittadinanza. Quando dico che la gente vuole “sicurezza” e in cambio è anche disposta a cedere fette di diritti, intendo non solo “sicurezza” in senso stretto.” (antiterrorismo, controllo immigrazione ecc), ma mi riferisco anche a questi risvolti di spicciola quotidianità.”
Carlo, se io blocco un’autostrada NON esercito affatto un mio diritto. NON esiste libertà di blocco di strade, autostrade, ferrovie, porti e aeroporti. NON si tratta di un diritto, ma del suo contrario: VIOLENZA.
Pertanto, punire con la galera chi impedisce ad altri la libertà di spostamento NON significa restringere i diritti. Significa esattamente il suo opposto, ovvero GARANTIRE il diritto dei cittadini a spostarsi liberamente.
In modo analogo, NON esiste il diritto di gettare un secchio di vernice contro un quadro in un museo. Si tratta di VIOLENZA. Il fatto che si sia deciso finora di far finta di nulla non significa che non sia violenza.
Lo ripeto: NON si tratta affatto di restrizioni dei diritti. Si tratta proprio del suo contrario: RESTAURAZIONE e RISPETTO del diritto.
Per non parlare di chi sequestra le case altrui e spedisce sulla strada chi vi risiedeva in modo legittimo…
E se qualcuno è in disaccordo, mi passi il suo indirizzo: sono pronto a trasferirmi a casa sua, a sbafo. Beninteso, le bollette della luce e del gas le pagherà il celeberrimo “Cardinal Bolletta”.
Olé.
Farina, Feste e Forca. I tre stumenti di governo secondo i Borboni. Quando c’era Lui, il Silvio, che amava Napoli dove era solito “approvvigionarsi”, la Forca era stata sostituita da un’altra F. I “gaudenti” preferiscono infatti sedurre che farsi temere. Ora sembra che la Forca torni in auge…..Ah il fascino delle antiche tradizioni di romana volontà, esercitata a dire il vero oggi più dalle sorelle che dai fratelli, visto che come dice acutamente Genoria il machismo tende ad assumere toni crepuscolari. C’è anche da dire che poi nel paese dei campanelli spesso si tratta solo di sceneggiate. Il peso relativo delle F nel pacco degli strumenti di governo comunque cambia, un po’ perche cambiano le preferenze dei governati ma un po’ contano anche le preferenze dei governanti, tra i quali noi possiamo scegliere in quella specie di X Factor che purtroppo stanno diventando le democrazie occidentali, con grande gioia di despoti e satrapi che premono alle porte con il ghigno del Killer o l’astuto sorriso del gattone prima di mangiarsi il topo. In attesa dell’Apocalisse preconizzata dai corvi e dai merli che volteggiano sugli atri muscosi e i fori cadenti che poteva fare il Comune di Bussolengo? Ormai rassegnato ha portato a casa un po’ di Farina per fare un po’ di Festa. What else? Diceva George Clooney nello spot sul caffè ristretto.
“E chi minchia sceglie se aderire a uno sciopero o no , la Befana ?”O intelletto illuminato dalla fiamma dal triplice colore, prova a fare sciopero da solo, non presentarti al lavoro e vediamo cosa succede….E allora , testina di agnello , è “normale” che blocchi un’autostrada e costringa a bloccarsi migliaia di persone a cui del tuo sciopero non fotte una beata minchia ??.Se lo fai violi la libertà delle persone e adesso vai in galera !.Quanto ai 5 giorni di prognosi riportati dai menati , da domani mattina ogni cinque giorni , vengo dall’Ungheria a casa tua darti una manganellata in faccia che ti provichi una prognosi di cinque giorni , e vediamo quanto ti piace la differenza fra idea e azione , e in Ungheria c’è un Matteush , Gran Visir di tutti gli imbecilli che dice che ho fatto bene , mi protegge in modo ipocrita dalla giustizia italiana , e addirittura mi elegge parlamentare europeo !!.Oltre a voler stimare loro i danni delle devastazioni che hanno fatto in città , gli imbecilli vogliono anche sostituirsi al giudice che li deve giudicare e assolversi : lo facciamo fare anche ai mafiosi ??Complimenti, idioti !.Ma cos’è la Repubblica degli IDIOTI ???
@Genoria SONO A FAVORE DELLA REPRESSIONE A CARICO DI CHIUQUE VIOLI LE REGOLE. Non mi pare di essermi mai dichiarato sostenitore degli estremisti di destra, che NON godono, in generale, delle mie simpatie proprio perché gettano un’ombra “sinistra” (eh eh, apprezzi il gioco di parole?) sulle posizioni “vere”, cioè genuine, di destra. Esser di destra significa rispettare le regole e chi le viola NON è di destra (per la cronaca il famoso palazzo di Roma occupato abusivamente da tempo immemore da CasaPound è un reato né più né meno di qualsiasi altra occupazione e io INVOCO lo sgombero di TUTTI i palazzi occupati, da chiunque, solo che NESSUNO lo fa, non solo questo governo…). Sta di fatto però che le manifestazioni che rompono le palle (eccedendo nel diritto di manifestare) sono numericamente più numerose se provengono dal mondo “anarchici-centri sociali-Pro Palestina-ultima generazione” ecc ecc ecc). Cmq, pietà l’è morta: chi sbaglia paga, a prescindere dalla stendardo dietro al quale si nasconde.
Una precisazione: la tua affermazione che io sia a favore della repressione è scorretta o quanto meno imprecisa e “puzza” un po’ di malafede, cioè di voler partire subito caricando l’interlocutore di negatività. IO NON SONO ASSOLURTAMENTE PER LA REPRESSIONE DEL GENERALE DIRITTO DI MANIFESTRARE: SONO INVECE FAVOREVOLE AI PROVVEDIMENTI CONTRO GLI ECCESSI (DI TALE DIRITTO) CHE SPESSO costituiscono VIOLAZIONE DELLE REGOLE.
Vuoi manifestare? Bene, però fallo secondo le regole: concorda con le autorità i dettagli (data, ora, luogo, percorso del corteo ecc), organizza un servizio d’ordine interno (oltre a quello garantito dalle forze dell’ordine), poi rispetta gli accordi specifici e le regole generali della convivenza civile. La (presunta) repressione di questi giorni NON riguarda il diritto di protestare, ma gli eccessi dello stesso e il testo di legge in questione principalmente questi risvolti rva a colpire.
Crovella, scrivi per favore che ti sei rotto anche di Forza Nuova e CasaPound, che agiscono come le minoranze di estrema sinistra: carichi di violenza simili, cambiano solo gli obiettivi: da sinistra se la prendono con i bancomat, da destra se la prendono con i neri. Che poi il “sentiment” (parola orribile, perdonami) della gente comune sia quello di favorire la repressione, posso anche capirlo: la gente non brilla per lucidità, la paranoia è anche un fatto collettivo. Il problema è che opporsi a certe cose (una su tutte: il ponte sullo Stretto) facendo uso di strumenti come il voto o le lettere ai giornali, o i commenti nei forum, non porta a nessun risultato. Funziona, con tutti i suoi limiti, la manifestazione di protesta. Io ovviamente sono per la manifestazione pacifica, ma ti faccio notare che l’introduzione di concetti vaghi, che insinuano il sospetto di sediziosità o pericolosità dentro qualsiasi movimento collettivo di protesta, limita in maniera grave il diritto di manifestare (anche pacificamente). Perché ad esempio introdurre delle aggravanti per determinati ambiti (es. grandi opere)? Il fatto è che la protesta violenta è già puntualmente contemplata dalla legge, con pene adeguate (e che non mancano mai: guarda che gli attivisti NO TAV hanno avuto condanne di tutti i tipi). Quindi per favore visto che sei a favore della repressione, fai in modo che anche gli ultras di destra, che sono contigui e persino iscritti al tuo partito, siano giustamente repressi senza pietà come tutti gli altri. Almeno quello.
“a parte che la “vera” cifra si comprende al volo”
Sisi, si comprende al volo, quale imbecille potrebbe credere a una cosa del genere…
“E chi minchia sceglie se aderire a uno sciopero o no , la Befana ?”
O intelletto illuminato dalla fiamma dal triplice colore, prova a fare sciopero da solo, non presentarti al lavoro e vediamo cosa succede…
Circa i 630 milioni hai idea di quanti siano, almeno come ordine di grandezza? Per darti un’idea, il tuo ministro della Protezione Civile, il fratello d’itaglia Musumeci, ha appena lasciato intendere che la regione Emilia Romagna è colpevole dei danni dell’alluvione perché ha ricevuto in 10 anni 600 milioni per interventi strutturali
Quanto al manganello e a menare direi proprio che doveva essere piccolo-piccolo e aver menato poco-poco visti i 3, dicasi, 3 giorni di prognosi della vittima…
Certo che stare a parlare con un destrota giornalesposto drogato da feltridiozioidi…
E’ vero, trattasi di un refuso: i danni della devastazione del marzo 2023 ammontano a 630.000 (seicentotrentamila) euro, tutti a carico di incolpevoli privati cittadini. La precisazione è doverosa, ma (a parte che la “vera” cifra si comprende al volo, senza fare tante storie, che sono solo pretestuose), il concetto di fondo è chiarissimo. E’ contro questi “eccessi” nell’esercizio dei diritti che c’è richiesta dei cittadini che vengano presi dei provvedimenti
Poi , quando li beccano in Ungheria con nome e cognome , con un manganello in mano a menare le persone , scatta il “soccorso rosso” e si vede in pieno l’ipocrisia e la FACCIA DI MERDA delle persone a cui diamo retta qui.
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E voila’ , la delinquente beccata diventa parlamentare , e le pecorelle che stavano con lei scappano al centro sociale in Italia.
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Almeno i tedeschi non hanno protetto i loro delinquenti , le facce di merda italiane si.
@ 65
In perfetto stile sinistrello : se faccio dei danni :
Primo :io non c’ero , e se c’ero dormivo , se non dormivo ero al gabinetto, non me ne prendo la responsabilita’ , e’ stato qualcun altro , sicuramente i fascisti infiltrati con le insegne dei centri sociali…
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Secondo : va beh , se proprio ci sono stati dei danni , facciamo quantificare il loro inporto a chi quei danni li ha fatti , e spesso non capisce un cazzo dei danni che ha provocato perche’ ha il cervello grande come una nocciola.
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Perfetto stile sinistrello , complimenti !
“E lo sciopero e’ un fatto personale”Ma che cazzo dici? Per definizione lo sciopero NON è un fatto personale!
E chi minchia sceglie se aderire a uno sciopero o no , la Befana ?
“i danni stimati dalla devastazione del corteo anarchico del marzo 2023 ammontano a 630 milioni di euro”
Stimati da chi? Tutta Torino non vale tanto…
Il mondo politico non agisce a caso, ma annusa il vento che tira nell’opinione pubblica. Queste misure drastiche, come altre analoghe (rave party ecc)i, sono molto condivise nell’opinione pubblica, che ormai si è rotta definitivamente di tutte ‘ste forme di protesta selvaggia. Non parlo, oggi come oggi, di cortei NO TAV che ormai non ci sono quasi più (ma in passato hanno ben rotto i coglioni ai semplici cittadini), ma invece di quello che oggi impera: blocchi in autostrada, imbrattare i monumenti, danni a vetrine e auto private, ecc ecc ecc. Ho già detto che, un un generale mondo di NO TAV che normalmente non hanno collegamenti politici, esiste un nucleo dei NO TAV strettamente collegati al mondo “anarchici-centri sociali”. Questi illuminati il giorno prima erano a Chiomonte a lanciare sassi contro i Carabinieri (“rei” di rappresentare il sistema istituzionale) e il giorno dopo, cambiando cappello e protestando per Cospito al 41 bis, sfilavano in centro a Torino, portando una vera devastazione (i danni stimati dalla devastazione del corteo anarchico del marzo 2023 ammontano a 630 milioni di euro, tutti a carico di privati cittadini-auto vandalizzate, vetrine sfasciate ecc). Bene, la gente normale si è rotta i coglioni, sia delle devastazioni che dei blocchi stradali e di tutta ‘sta solfa di manifestazioni (non dimentichiamico i cortei Pro Pal di fine 2023-inizio 2024). Ben venga se li sbattono in carcere e speriamo che buttino via la chiave, così non ce li troveremo più fra i piedi. Questo è il sentiment dominante nell’opinione pubblica. Per cui le leggi restrittive NON sono figlie di un governo fascista, ma conseguenza di esigenza prevalenti nella cittadinanza. Quando dico che la gente vuole “sicurezza” e in cambio è anche disposta a cedere fette di diritti, intendo non solo “sicurezza” in senso stretto (antiterrorismo, controllo immigrazione ecc), ma mi riferisco anche a questi risvolti di spicciola quotidianità: se mi metto in tangenziale perché ho un appuntamento di lavoro o devo portare un familiare a fare un esame medico (ecc ecc ecc), non voglio incappare in una banda di imbecilli che blocca il traffico per espletare il proprio diritto di manifestare la loro opinione. Lo facciano nei modi consoni, codificati dalle norme, con le dovute autorizzazioni e senza arrecare danni o fastidi (né diretti né indiretti) alla cittadinanza.
“E lo sciopero e’ un fatto personale”
Ma che cazzo dici? Per definizione lo sciopero NON è un fatto personale!
E lo sciopero e’ un fatto personale , che non ha un cazzo a che vedere con la violenza privata e l’esercizio arbitrario delle peoprie ragioni.
Non vedo il problema. Basta rifiutare la compensazione e smetterla di frignare. La coscienza no-tav è a posto e tutti contenti.
Certamente: anche i palandrini plifferanno i ciccoli.
Anche le discussioni diventano reato penale , quando si concludono con un morto.
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La guida dei camion e’ punita con anni dodici , ma Luca si dimentica di menzionare che devi investire una persona…
quindi la palla di pongo è una cosa buona?
Bertoncelli, è il ddl sicurezza, e penso che sia proprio così, come ha scritto Luca. Fa ridere, tra l’altro, perché introduce l’aggravante per i “reati commessi nelle stazioni”: è proprio vero, parafrasandoti, che non ci sono più i neo-fascisti di una volta: quelli, nelle stazioni, facevano scoppiare le bombe.
E per la semplice “propaganda” si va in galera fino a sei-anni-sei?
Ca**o! Qui siamo quasi messi peggio che nell’Unione Sovietica sotto Baffone.
“[…] chi protesta contro le grandi opere potrà essere punito col carcere [fino a venti anni?].”
Ho capito bene? Una protesta = venti anni di galera?
… … …
Io però, in verità, avevo sentito parlare di fucilazioni sul posto, e seppellimento in fosse comuni approfittando degli escavatori presenti nei cantieri. E ora, invece, non si fucila piú?
Ah, non ci sono piú i fascisti di una volta! 😀 😀 😀
“[…] gli scioperi diventano reato penale con condanne fino a 2 anni.”
Addirittura?
Cala, Trinchetto! 😀 😀 😀
Non capisco che cosa c’entri con la Tav , ma nell’ aria stantia che c’e’ nelle aule dei tribunali era anche ora che approvassero queste leggi , che si spera vincoleranno i magistrati a leggi chiare e non a personalissimi deliri ideologici.
…e mille grazie a untantoalchilo!
La democrazia? Ecco qua…
Pochi minuti fa la camera dei deputati ha approvato a larghissima maggioranza il Ddl 1660, col quale senza troppi giri di parole, si istituisce in Italia lo stato di polizia.🔴 Il blocco stradale e quindi gli scioperi diventano reato penale con condanne fino a 2 anni di carcere; 🔴 le proteste in carcere o nei Cpr possono essere punite col carcere fino a 20 anni; 🔴 idem per chi protesta contro le grandi opere; 🔴 Anche la “propaganda” delle lotte è punibile fino a 6 anni, essendo considerata “terrorismo della parola”;🔴carcere fino a 7 anni per chi occupa una casa sfitta o solidarizza con le occupazioni;🔴 Fino a 15 anni per resistenza attiva🔴 Fino a 4 anni per resistenza passiva (nuovo reato, ribattezzato “anti-Ghandi”)🔴 Facoltà per forze dell’ordine di detenere una seconda arma personale al di fuori di quella di ordinanza e al di fuori del servizio.🔴 Carcere immediato anche per le madri incinte o con figli di età inferiore a un anno🔴 Dulcis in fundo, si vieta agli immigrati senza permesso di soggiorno finanche l’uso del cellulare, vincolando l’acquisto della SIM al possesso del permesso.Tutto ciò col silenzio complice delle “opposizioni democratiche”, le quali al di là di un voto contrario puramente di bandiera non hanno mosso un dito per contrastare realmente le nuove leggi “fascistissime”, peggiorative rispetto allo stesso codice Rocco.Anzi: su circa 160 parlamentari, al momento del voto a Montecitorio l'”opposizione” ne aveva in aula soltanto 91!!!Non solo: prima della votazione finale del Ddl, PD e 5 stelle hanno presentato alcuni ordini del giorno (recepiti dal governo) che impegnavano quest’ ultimo ad incrementare la spesa per assumere nuovi agenti di polizia e di guardie penitenziarie: l’ennesima riprova di come, al di la di qualche sfumatura, nella sostanza siano tutti uniti nella direzione di un inasprimento dei dispositivi repressivi, funzionale alla guerra e all’economia di guerra, cioè di fatto all’introduzione di una vera e propria legge marziale!Per gli inguaribili sognatori “democratici”, ora la parola passa al senato, il quale sicuramente approverà in tempi brevi questa ignobile ed infame merdata.Sosteniamo la Rete Liberi di Lottare- fermiamo insieme il Ddl 1660.IL 5 OTTOBRE TUTTI A ROMA!!!https://t.me/+KXgyIVtW9kZmNWY0
Sta gente mi fa’ tenerezza: scrive sul telefonino e poi va’ a sabotare la centrale elettrica , senza capire che le due cose sono collegate.
Proprio non sai resistere alla tentazione di autoinfliggerti ulteriori sprofondamenti… auguri: le sabbie mobili inghiottono
Caro emerito, seriamente. pensa alla tua di vita.
Che mi pare che di rancore, sciocchezzee mediocrità tu ne spanda a sufficienza in autonomia, senza parlare di quel che non conosci.
Continui a parlare di vicende di cui con ogni evidenza non sai nulla, e di cui vaneggi per sentito dire (male). Potrei citarti dati storici ben precisi che contraddicono le tue palesi cazzate, ma non me ne frega nulla e ancor meno -plauisbilmente – a chi legge.
Io ho lasciato il Cai e poi il soccorso perchè erano realtà nelle quali avevo svolto il mio compito abbondantemente, per ragioni che non rileva approfondire ma che ascrivere alla teoria dell’antisistema qualifica unicamente il mononeurone cubico di chi afferma ogni tre righe questa tiritera (invero piuttoisto noiosa)
Evidentemente nella tua mente piccolina da istruttorucolo di quartordine che ha rasentato per tutta la vita la mediocrità alpinistica esiste solo l’essere integrati o l’essere contro e nutrire odio.
Poveretto, una visione manichea e triste.
Ti assicucro che esiste anche la possibilità di non essere così schierati e di vivere serenamente, come fa buona parte dell’umanita e anche di chi scrive qui sopra, muovendo critiche ragionate verso quello che non si condivide, senza bisogno di tirar pietre o dar sprangate o vomitare fiele.
Criticare la tav non significa essere antisistema o antitav, fare riflesisoni critiche sulle dinamiche dall’arrampicata indoor e sul mondo che vi gira intorno appartiene alla coscienza critica di chiuqnue scali (o semplcimente stia al mondo, io stesso ne ferquento una…), riflettere sula psoizone del CAi in tema di tutela dei monti rappresenta una normale critica a fronte di una associaizone che ha tale profilo fra i suoi obiettivi dichiarati e numeri che potrebbero contare… (senza che ora ci ritrututri le palle con il pongo, che nel cai di vertice conti come l’ultimo uscere di via petrella)
Verso il cai e il soccorso nutro sostanzialmente affetto, ciò non mi impedisce di vederne i limiti e taluni risvolti ridicoli (fra i quali rientrano i pataccati banfatori caiani come te).
Sei talmente ristretto mentalmente che non capisci che talvolta si usa il termine caiani con sarcasmo e a mo di sfotto, ma non c’è ne alcun fiele nè alcun odio. Per averli frequentati a lungo dall’interno, considero il mondo degli istruttori uno specchio fedele della società, con molta gente in gamba e che, aimè, legittima anche qualche imbecille… e che oggi offre modalità (imho) forse un pò superate.
Quindi piantala di menarla con i tuoi giochetti dialettici con i quali credi di mostrarti figo e addentro alle sacre e divine cose caiane, poichè è noto a chiunque consosca un pò l’ambiente chi sei 🙂
Sei talmente accecato da odio e rancore, non ti rendi conto che più insisti e più ti affossi… La palla di pongo in questione è quella che scatta dopo le peripezie in certe assemblee dei delegati… E’ chiaro che, dopo un’ostracizzazione del genere, si arriva a convincersi che ci si è “rotti le palle” (del CAI, di questo, di quello, degli altri…), ma in realtà è il sistema che emargina fino a spingere sull’orlo del precipizio. Ovvio che, poi, non si fa altro che vomitare fiele. Questo quadro nel suo complesso offusca la lucidità e sminuisce ogni presa di posizione, su qualsiasi argomento, montano e perfino non montano. La costante delle esposizioni è solo dare sfogo al rancore verso il Sistema e i suoi rappresentanti. I temi del momento sono solo dei pretesti per sputare fiele su tutto e su tutti.
Bello, bellissimo, evviva.
Che vita straordinaria, che riconoscimenti, che onore… 😀 😀 😀 neanche napoleone (non so come fare quella con le lacrime, che ci stava bene)
ma con quello di cui si discute cosa c’entra. e soprattutto, a noi che diavolo che cazzo ce ne importa ? 😀
PS tu pensi di sapere sempre tutto, ma non sai nulla. Con i tuoi giochini mi fischia ben poco (e assai più giù delle orecchie), my dear. sono stato nel cai dal 1979 al 2005 o giù di lì, non ricordo, sin quando non mi sono rotto le palle e non ho più rinnovato al tessera, sono rimasto iscritto sino al 2015 unicamente quale membro del soccorso, poi mi son rotto le palle pure lì.
nessun pongo mi ha inglobato od ostracizzato e insieme a molti crovelli (gente che banfa senza essere nessuno e che vive attaccata a una patacca) e qualche figlio di puttana effettivamente fatto a pongo nelle alte dirigenze economiche e burocratiche, ho conosciuto anche parecchie persone in gamba.
Senti chi parla. Innanzi tutto, con la nomina a Istruttore Emerito, io sono stato “premiato” dal CAI per la mia lunga attività (ci sono state adeguate formalità celebrative e ho perfino ricevuto un attestato ufficiale) e inoltre ho avanzato io la richiesta (poi accettata dopo una lunga fase burocratica con le dovute verifiche) perché, dopo 40 anni, penso che sia giusto lasciare sapzio gli istruttori più giovani di me a spiegare il nodino X o la procedura Y. Ciò non toglie che io continui, informalmente (ma spesso su esplicita e ripetuta richiesta), a svolgere un’opera didattica sul piano ideologico-culturale, che è quello che, in questa fase della mia vita, mi interessa di più e inoltre verifico che è molto apprezzata dagli allievi. A prescindere da interventi o meno, l’esperienza da me accumulata in 40 anni di didattica non è evaporata e mi consente di esprimermi con cognizione di causa sui rispettivi temi della didattica.
La differenza con chi, invece, è stato (direttamente o indirettamente, tramite la pallo di pongo) “epurato” dal sistema (spero di fischino le orecchie…), è quindi fondamentale. Inoltre tutti costoro sputano fiotti di fiele contro a valanga su ogni tema (dalla TAV al CAI…) proprio perché sono stati ostracizzati dal sistema, di cui il CAI è un tassello. Ognuno a modo sue per una sua ragione, ma il comun denominatore è la frustrazione di base derivata dal non trovare il proprio posto nel sistema.
Sul punto specifico, sai a chi gliene importa, oggi 2024, dell’opinione di una che mette insieme TAV, CAI, K2… il tutto poi riferito al tema TAV che è ormai inattaccabile da decenni e, direi 5 anni fa, perfino l’allora premier Conte ha dovuto far digerire ai suoi stessi 5 Stelle (al tempo azionisti di maggioranza del governo col 33%) l’inattaccabilità dei contratti e quindi l’ineluttabilità della decisione (che se assunta in precedenza non può certo esser ascritta né alla meloni, né al Centro destra: molte delle firme apposte sono di politici di sinistra, PD in primis)… Lanciate pietre, magari solo metaforicamente (cioè con i fiotti di fiele su internet), ma lo fate contro uno spettro del passato, è ridicolo parlare ancora di TAV, dimostra la totale imbecillità di chi tenta ancora di appropriarsi di un pretesto qualsiasi pur di attaccare il sistema per sfogare la sua infelicità esistenziale.
bella lì, emerito.
analisi ineccebibile. un perfetto minestrone in cui dimostri come al solito di non aver capito manco quello che sta scritto nell’articolo.
ottimo. palle di pongo, palestina, miss italia, frustrati, 5stelle, contrari a priori, vogliamo parlare anche della 037 che ha deragliato in piazza san carlo?
Chiunque esprima un’opinione diversa è ascritto al gruppo dei fanatici.
sei veramente patetico 🙂
Ogni battaglia aprioristica contro il Sistema è stupida per definizione, ma quella contro la TAV lo è alla decima potenza. La TAV è ormai drmai decisa e stradecisa decenni fa, con tanto di contratti inattaccabili, sostenuta da tutto il mondo politico, con l’unica eccezione (ormai “storica”, cioè morta e sepolta) dei primissimi 5 Stelle, quei “badola” che volevano aprire i palizzi come una scatoletta di tonno (vi vedo descrivere come sono finiti???). Il grosso dei NO TAV sono battitori liberi, il più delle volte local infastiditi o impauriti dai lavori, ma c’è anche un certo ceppo che ha collegamenti col mondo anarchici-centri sociali. Guarda casa! Gli stessi che lanciano i sassi ai Carabinieri su al cantiere di Chiomonte, in altre occasioni partecipano ai cortei pro-Cospito (l’anarchico in carcere al 41 bis), spaccando vetrine e auto cioè devastando il centro di Torino. C’è una matrice di fondo, che è sempre la stessa, e quindi la ri-sintetizzo: gente infelice, emarginata, che non ha trovato il suo posto nel “sistema” e quindi è antisistema a prescindere. Questa gente esprime la ribellione cavalcando i temi del momento (vi ricordate i Pro palestina?) o tipici del luogo. Nel Nord Ovest la TAV da costoro è vissuta come una imposizione dittatoriale del sistema e allora lanciano contro sassi. Ma se il sistema, nel Nord Ovest, si manifestasse con l’evento di Miss Italia, questi stessi badola lancerebbero sassi contro Miss Italia… Le argomentazioni a tavolino contro la TAV sono tutte superabili, se uno ha “voglia” di superarle, ovvio che, se è contrario a prescindere, troverà sempre degli appigli cui “giustificare” il suo essere antisistema. Ma il sistema non ci apre mica come una scatoletta di tonno… il sistema, come il CAI (che fa parte del sistema generale), ha la sua palla di pongo: avviluppa di melassa, esalta e per un istante fa sentire “dio in terra” (“abbiamo sconfitto la povertà!”) e poi stritola, ostracizza ed espelle i mozziconi…
si, oggi molte delle attività turistiche badano solo alla massimizzazione del profitto senza alcuna attenzione al territorio in cui si svolgono, con un impatto antropico decisamente devastante.
fatti un giro da qualche parte in alta stagione, che siano finale, le cinque terre, i sentieri più battuti dello Stelvio, i dintorni di misurino o altro e vedrai che la tua attività turistica è becero sfruttamento che rende la vita impossibile agli abitanti del territorio, qualunque numero di zampe abbiano.
certo, per i crovelliesposti, qualunque veste abbiano, si tratta solo dei risultati della miglior società possibile…
Certo , certo , la ferrovia Torino Lione , o le attivita’ turistiche del finalese sono ovviamente “attivita di sfruttamento”.
È arrivato il terzo pilastro della banalità. Fra economia di mercato ed economia di sfruttamento (dei luighi e delle persone) ci sono alcune sottili differenze
A Martina Demichela non piacciono le autostrade ( perche’ non chiediamo a Draghi che impatto avrebbe rinaturalizzare l’A1 e l’A4 ? ) , non le piace il turismo che ha “fottuto” Finale Ligure ( ah che bello nel 1750 quando a Finale non c’erano i turisti e si campava con la zappa in mano…( chissa’ che cosa ne dicono i finalesi) , poi si arriva al vero OVVIO NODO , radice di tutti i mali : il profitto e tout court il capitalisno.
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Immagino che non serva a nulla spiegare alla Demichela che senza un’ economia di mercato lei non potrebbe occupare una casa Aler o farsi curare in un ospedale , perche’ nessuno avrebbe una lira per costruirli , ne tantomeno mettere benzina nell’auto o cibo nel frigorifero perche’ l’unica alternativa sarebbero l’orto ed il pollaio.
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Chissa’ che mezzi usa la signora quando deve spostarsi a Torino o a Genova o addirittura a Roma ?
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Immagino il cavallo , l’aereo , il treno e l’autostrada no , perche’ quelli vanno bene solo a casa degli altri e not in my backyard a prescindere dall’utilita’.
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Se poi , come dice quell’altro sagace commentatore , servono 12 giorni per caricare un tir a Milano e scaricarlo a Lione , allora quei fessacchiotti degli svizzeri hanno preso un granchio a progettare e realizzare il traforo ferroviario di base del Gottardo , perche’ in 10 giorni arriva prima uno spallone con lo zaino che il tir.
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Sono curioso di capire come sarebbe possibile imporre ad una società privata di decuplicare i pedaggi per i soli TIR…
NOTAV difensori di interessi privatissimi in atti pubblici: una mafietta ideologica che può sopravvivere solo in un paese mafioso senza coscienza civica.
Ah, se fossero state braciole.
@32 bisogna lavorare per migliorare quei difetti, non sparare sul TAV (ma TAC al 32 è un refuso o è un acronimo che mi sfugge?).
Un commento da fruitore della Valle. Io frequento con assiduità la Val di Susa (sia alta che media che bassa) praticamente da che sono nato, ho ricordi lucidi dai primi anni Settanta, in ogni stagione, con gli sci o d’estate. Sono ben più di 50 anni consecutivi: io la trovo sempre bella e dove purtroppo ravviso dei peggioramenti, essi sono quasi per niente collegati alla TAV. Quindi il “peggioramento” della fruibilità è una balla. Buona serata!
Per incentivare la cosiddetta navetta dei TIR sul treno, occorre un gioco di squadra, un mix di più misure. Per esempio se decuplichiamo i pedaggi per i soli TIR sull’autostrada, probabilmente, volenti o nolenti, gli autotrasportatori opteranno per la “navetta”…
Il delirio è prerogativa che ormai compete solo alla cricca degli amichietti di nickname. Sulla TAV i giochi sono “fatti” da anni, forse a questo punto da decenni… e state ancora lì a macerarvi perché non vi hanno interpellato…
Quoto l’idea del bosco umido per andare a bulè (funghi, anzi porcini, in piemontese).
Il TAC non potrà mai sostituire il TIR. Il motivo è semplice in quanto il TIR nell’arco temporale in 24/36 ore consegna il materiale a “domicilio” . Il futuro TAC impiega ben 15 o 18 giorni! Anni fa vi erano convogli specifici (Modalor) per il trasporto di TIR….presto abbandonati per le lunghe tempistiche di consegne dei prodotti/materiali. La linea internazionale Torino/Lyon, tecnologicamente avanzata sotto tutti gli aspetti, è sottoutilizzata al 32% con dati certi e certificati! Al “vecchio” tunnel del Frejus e stato ribassato il piano rotaia e quindi possono transitare tutti i convogli. Certo adesso hanno consegnato ai vari Comuni, per imbonirli a realizza l’opera, un mucchio di denaro che verrà realizzato per opere opinabili e non per interventi di “benessere” per i locali. Questa è la triste realtà.
Faccio presente che il servizio Mercitalia Fast partito nel 2018 è stato sospeso a fine 2022 per gli eccessivi costi di manutenzione richiesti…
ma ci sono ottime probabilità che sulla Torino Lione funzionerà a meraviglia e che il traffico autostradale verrà ridurrà a zero.
il solito delirio crovelliano ha allontanato dai punti che potevano essere fonte di utile confronto, ovvero
a) “CAI: è curioso come la sezione locale, che dovrebbe avere a cuore le proprie montagne, non inorridisca davanti alle briciole date in cambio della loro devastazione.” aggiungerei: è curioso che i ciani non inorridiscano ad una contromisura alla devastazione costituita da una palestra indoor
b – “Sono davvero curiosa di sapere se ci saranno sciocchi che decideranno di passare le proprie vacanze in una valle piena di cantieri per poi rifugiarsi in una palestra indoor, anche se spero che quantomeno non ci sia un incremento della piaga del turismo. Non penso ci sia nulla di virtuoso nel plasmare il luogo in cui si vive in base alle necessità di chi lo attraversa temporaneamente solo per logiche di consumo” riflessione che si presta sia al caso specifico, che a relata più ampie e tipiche come finale (Dove mi pare che load MTB moria sopravanzi la scalata) e a realtà anche eterogenee dallo sci, alla bici elettrica ovunque (il parcheggio ho dello Stelvio è letteralmente invaso, è ormai difficile camminare sui sentieri) a realtà euristica escursionistiche predatorie come le 5 terre o Portofino
c) “Mi auguro che per chi attraversa queste montagne esse valgano di più di una presa di plastica su un muro di cemento.”
d) quanto a Bside, non mi pare si parli di amichetti nè si dia per scontato l’assegnazione, ma si faccia una valutazione, del tutto personale e come tale discutibile, sulla valenza di quella iniziativa
e su tali riflessioni poco importa che la TAv sia voluta dalla maggioranza, sia utile non utile, sia una porcheria o meno. LA riflessione vale a fronte di un’opera impattante e sui risvolti che ha sulla comunità locale e su beni collettivi (tali sarebbero i monti e le valli…).
Ci provo, ma so già che rinaufragheremo nei panini più buoni di bussoleno o nella cazzata della palla di pongo caiana.
NON INCONTRERA’, chiedo scusa per la sgrammaticatura
Non entro nel ginepraio del merito della Tav, del diritto della maggioranza a decidere e della minoranza a protestare, etc.
Crovella @2 scrive: Si potrebbe prevedere un servizio navetta sulla TAV, caricando i TIR su speciali vagoni e facendo loro percorrere le valle. Battersi per questa evoluzione, togliendo i TIR dall’autostrada (e, perché no?, in un domani anche le auto private fino a smantellare del tutto l’autostrada) è una battaglia illuminata.
Faccio presente che già la Tav prevede il transito dei treni merci, e la possibilità di caricare il pianale del rimorchio del camion con su la merce, ma si crede che tale possibilità non incontri grande favore da parte dei trasportatori
La maggioranza non ha sempre ragione, come la legge non è sempre giusta. Se la maggioranza avesse sempre ragione, allora anche i cannibali che condanna Crovella sono maggioranza, quindi sono nel giusto.
Basterebbe progettare un bosco umido nei pressi della ferrovia. E anduma tuti a bole’, tav o non tav. Conoscendo Marzio, apprezzerebbe
Basterebbe progettare un bosco umido nei pressi della ferrovia. E anduma tuti a bole’, tav o non tav. Conoscendo Marzio, apprezzerebbe????
tra l’latro costui sii può mettere anche la mascherina di Zorro sul viso, ma è sempre riconoscibilissimo nonostante i ripetuti turn over di nickname.
Caro Bertoncelli, dove hai letto di sprangate nelle mie riflessioni?
L’espressione “possibilità di esprimere dissenso e protestare, anche attivamente,” dove contiene espressioni violente o antidemocratiche?
così per curiosità, eh
pensa che nelle democrazie, talvolta, per dissentire dalla maggioranza è ancora consentito scioperare …
quanto alla pippa del nick, prova a confrontarti e a dissentire sulle idee non sulle identità.
il virtuale dovrebbe servire a quello, almeno nello scambio di idee informali. Poi se scriviamo su un sito tecnico in cui si discute di ingegneria o di ortopedia allora il discorso potrebbe anche essere diverso. Ma se fossi un primario di cardiochirurgia e mi chiamassi pecorafolle cosa cambierebbe?
@11 Genoria. concordo con 11 ma è il vulnus dell’articolo. Anziché farcelo a fetta con il K2, l’autrice avrebbe potuto testimoniare (do per scontato che risieda in zona Bussoleno) su eventuali disservizi dell’area, facendone un elenco, tipo: strade a pezzi, manca l’asilo nido, non c’è la guardia medica, non ci sono servizi pubblici regolari con le frazioni in alto (dove spesso i residenti sono anziani…) e così via. In effetti prima di arrivare ad investire una tale somma in una palestra indoor, occorre che tutto il resto sia “perfetto”… Lo è? non sappiamo. io abito in città, a circa 50 km da Bussoleno, però bazzico abbastanza di frequente da quelle parti, più per i sentieri superiori che nei bar centrali (però, se interessa ti dico dove si mangiano i panini migliori…), ma l’idea che mi dà è di un posto complessivamente “accettabile”. Presumo che non tutti i servizi base saranno perfetti, ma forse il comune ha già destinato parte delle compensazioni al miglioramento di questi ultimi e solo ubn quota residuale è destinata alla palestra. questo sarebbe stato interessante, sicuramente.
Altro punto interessante è capire se la palestra indoor sia la priorità più indicata per i giovani residenti. Forse hanno bisogno di un palazzetto più tradizionale e multitasking con campo basket-pallavolo-calcetto e ring da pugilato? Può darsi, ma l’autrice non approfondisce…
Sul tema assegnazione della gestione è intervenuto direttamente Nardi, per cui non c’è da aggiungere nulla. Si farà una gara e sicuramente vincerà l’offerta migliore, non solo in termini di controvalore annuo della concessione, ma di progetto nel suo complesso (es: utilizzo pomeridiano-magari con una prima fase gratuita – per ragazzini delle scuole medie, come intro all’arrampicata?). A Torino abbiamo il prestigiosissimo precedente storico del Palavela che ha fatto storia e che Nardi conosce a memoria, per cui sono convinto che confezionerà una proposta molto intelligente.
“In democrazia c’è ovviamente libertà di dissenso, ma senza sprangate in testa a chi la pensa in modo diverso.
Però le decisioni e le leggi – approvate a maggioranza – NON si delegittimano con battute ignoranti del tipo “legge approvata a colpi [sic!] di maggioranza”. Il principio della maggioranza (oltre che i diritti della minoranza) è l’abbiccí della democrazia!”
Caro Fabio in realtà è molto più censurabile quello che scrivi tu (e il tono in cui lo scrivi) che quello che scrive untantoalchilo.
Intanto perché una maggioranza votata dal 60 o 70% degli aventi diritto, magari pure con sbarramento e premio, lo è solo per convenzione (o per legge, se vuoi).
Se poi le decisioni sono a colpi di decreto o per fiducia perdono anche la patina della convenzione e la battuta “a colpi di maggioranza” è direi appropriata.
Tirare in ballo sprangate in testa, anonimato e volti mascherati invece è inutile populismo un po’ becero.
“democrazia non è appecorarsi alle scelte della maggioranza.”
In democrazia c’è ovviamente libertà di dissenso, ma senza sprangate in testa a chi la pensa in modo diverso.
Però le decisioni e le leggi – approvate a maggioranza – NON si delegittimano con battute ignoranti del tipo “legge approvata a colpi [sic!] di maggioranza”. Il principio della maggioranza (oltre che i diritti della minoranza) è l’abbiccí della democrazia!
… … …
Caro “untantoalchilo”, i princípi democratici e la Costituzione mi sono entrati nel sangue sin dall’età di quindici anni, studiandoli per conto mio e riflettendoci a lungo per tutta la mia vita, anche adesso. Pertanto NON si tratta di tre libri per un “concorsino” nella Pubblica Amministrazione, come tu insinui pur non sapendo nulla di me.
E in quanto alla protesta, mi spieghi come potrà mai dissentire di fronte al potere uno che si nasconde nell’anonimato perfino in un forum di montagna? Forse a volto mascherato?
“Il concetto di democrazia espresso da “untantoalchilo” lascia sconcertati.”
e perché mai Fabio? Non mi pare proprio abbia scritto alcunché di sconcertante (e ho anche riletto!)…
scusate o mixato i nomi : Martina e Mirella…Ma è sempre lei, Martinella o Mirellina
Buongiorno, sono MARZIO NARDI presidente dell’associazione sportiva Bside e assieme ad altri invitati provenienti da realtà territoriali differenti cono stato coinvolto nella serata di presentazione del progetto.
Non son qui per esprimermi riguardo al valore dell’opera progettata. Quello che avevo da dire l’ho già espresso durante l’incontro, ma son qui per rispondere alle insinuazioni dell’autrice dell’articolo. Martina De Michela
Martina (perdona la confidenza) ci identifica come “gli amichetti” dell’amministrazione che saranno destinati alla gestione della futura palestra. Non è assolutamente cosi. La gestione della struttura, come tutte le strutture pubbliche sarà messa al bando al quale potranno partecipare tutte le società possedenti i requisiti richiesti (di cui non si conosce nulla o almeno noi come società sportiva siamo completamente all’oscuro). La nostra presenza in sala era alla pari di quella degli altri invitati, ovvero portavoce di una realtà che d’all’arrampicata ne ha tratto i più svariati benefici.
Suppongo che quella sera Mirella fosse presente in sala vista la precisione con cui ha descritto la serata e mi dispiace molto non sia restata per il contraddittorio che le era stato offerto. In questa occasione il sindaco ha risposto ad una ragazza che ha sollevato gli stessi dubbi di Mirella, ma trovatasi senza altri argomenti se non le accuse di (riporto le sue parole) “Disastro ecologico” legato alla costruzione della palestra, non ha voluto proseguire la discussione alzandosi e lasciando la sala.
Bertoncelli, prima di fare i saputelli bisigna sapere…
https://www.questionegiustizia.it/rivista/articolo/la-tutela-del-dissenso-e-delle-formazioni-minoritarie-in-una-societa-pluralista_275.php
non è avendo letto tre libri per un concorsino nella pa che sin possono dare lezioni di filosofia del diritto.
Detto cia la riflessione pertinente al tema era che dire la tav e stata approvata dalla maggioranza dunque attaccatevi al tram è semplicemente una osservazione miope e stupida.
F.A.S.I. e cai rappresentano certamente numeri alti e di maggioranza fra chi scala e frequenta la montagna. Dunque tutti muti? Ma per favore…
Ancor piu miope e stupido, oltre che pericoloso, continuare ad affermare che chi oggi governa rappresenti la maggioranza e se non sei andato a votare cazzi tuoi (ipse dixit).
se lo dici davanti a uno scirtino al circolo degli istruttori emeriti a riposo ok, se ci credi davvero vivi nel mondo delle favole (o non conosci il meccanismo rappresentativo)
ma del resto tu e il sabaudo rapprsentate le colonne della banalità in questo blog, dunque non ci si può aspettare nulla di diverso.
diveritevi su tav palestre indoor valdisusa e dintorni, prevedo discussioni interessantissime 🙂
Io sono più sconcertato da chi vede la democrazia ridotta al solo momento delle elezioni, a loro volta ridotte alla stregua di un qualunque Roma-Lazio (o Milan-Inter, o altro, fate voi), dove chi “vince” fa quello che vuole e chi “perde” tace si fotte (spero mi si perdoni la licenza poetica).
Il concetto di democrazia espresso da “untantoalchilo” lascia sconcertati.
Vada a studiarsi qualche testo di diritto costituzionale e soprattutto la Costituzione della Repubblica italiana.
Basterebbe anche un umile manuale di educazione civica, una volta in uso nelle scuole italiane e ora purtroppo non piú. La mancanza si vede, e ogni giorno che passa la società ne subisce le conseguenze.
Quello che fa un po’ sorridere amaramente (come evidenziato dall’autrice) è che si voglia accostare la costruzione di una sala INDOOR al turismo OUTDOOR che, pur con tutte le storture e i difetti che ben conosciamo, si è sviluppato a Finale e (su scala ben inferiore) Quincinetto!
Puro “marketting”… senza contare che (paradossalmente) in val di Susa le strutture naturali (per di più già “pronte”) non mancano di certo.
una discussione potenzialmente interessante, in cui si potrebbe legittimamente riflettere su dove vanno oggi molte scelte del mondo associazionistico che gira intorno all’arrampicata (che ormai muove interessi milionari e non sempre è così pulita come sembra…) mandata a puttane ancor prima di nascere dalle solite tiritere di uno che da dieci anni articola qui sopra i soliti 3 concetti basici buoni per tutte le salse…
E che mai capirà, poraccio, che democrazia non è appecorasi alle scelte e della maggioranza, ma è la possibilità di esprimere dissenso e protestare, anche attivamente, contro le porcherie che la maggioranza sceglie.
Nel bacato e penoso concetto crovellliano di stato democratico fondato sul credere obbedire e combattere secondo le indicazioni del potente di turno la democrazia si apparenta con la maggioranza che approvò o tacque di fronte alle leggi razziali.
Anche il duce aveva dalla sua buona parte degli italiani. per fortuna ci fu qualcuno che dissentì…
Il riunire chi protesta (a ragion veduta, che piaccia o no l’articolo contiene parecchie riflessioni che hanno un fondamento reale) in un unico calderone dei contrari a priori frustati dalla loro piccola esistenza evidenzia solo lo straripante ego (frustrato) di uno che non conta un cazzo manco nel suo cai, che ha giocato per tutta la vita da mediano (scarso) e che sfoga unicamente qui sopra i suoi perturbamenti senili e fascistoidi, credendosi un figo illuminato.
Attendiamo con fiducia la tiritera sugli allievi che saltano dopo quarant’anni, la didattica caiana, il più montagna per pochi , la riservatezza sabauda, la montagna aspra e la solita fila di solenni minchiate buone per ogni tema.
Crovella, nessuna mentalità morbosa da parte mia: ho solo fatto un paio di domande. Se un Comune decide di usare dei fondi per intervenire sulla viabilità o sulle scuole, o per costruire un parcheggio, nessuno si chiede se sia il caso o se non vi possano essere altre priorità. Ovviamente possono anche costruire una palestra e destinarne gli spazi a varie associazioni, tra cui anche quella dell’arrampicata indoor. Però se si scrive che il Comune vuole usare 3,6 milioni di euro per allestire una struttura per l’arrampicata, dentro a un edificio preesistente, questo – sempre che sia vero – qualche perplessità, almeno in me, la suscita. Qui qualche esperto magari c’è: ma davvero un intervento di questo tipo arriva a costare così tanto? E se veramente questo è quello che vale una struttura per l’arrampicata, allora mi chiedo se non sia il caso che i soldi li tiri fuori un privato con le idee chiare, e non un ente pubblico (perché ci sono mille altre cose che un ente pubblico può e dovrebbe fare, per il bene comune, se ha a disposizione così tanti soldi). Sono solo perplessità, non sospetti. Qualcuno che ne sa più di me può anche provare a spiegarmi.
Quanto alla considerazione di Genoria (che è l’unica con un certo fondamento), è fuor di dubbio che il Comune di Bussoleno debba render conto di come ha scelto di ripartire i fondi ricevuti (e, poi, come effettivamente li ripartisce), ma lo deve fare alle autorità di riferimento e soprattutto ai suoi cittadini. Io do per scontato, salvo prova contraria, che lo abbia fatto. Se qualcuno è in grado di dimostrare che sono state compiute delle irregolarità e/o addirittura dei favoritismi, costui faccia un esposto alla Corte dei Conti e depositi le prove che ha in mano.
Se costruire una palestra indoor e darla poi in gestione a dei privati lascia perplessi, vorrei sapere quale altra ipotesi sarebbe del tutto priva di tarli alla fonte. Per esempio se con gli stessi fondi, anziché la palestra, si costruisse un nuovo rifugio, dandolo poi in gestione a privati (che ci fanno il loro guadagno) che differenza ci sarebbe? Qualsiasi decisione è suscettibile di critiche e insinuazioni alla sua fonte, basta che chi le assume abbia fatto le cose per bene. Se non è così, certo che ne deve render conto, ma perché partire sempre con la mentalità morbosa che le decisione sono state prese per “favorire” gli amichetti di turno?
Il refuso TAC al posto di TAV è figlio della velocità dello scrivere e nelle migliaia di cosa che faccio contemporaneamente, ma (chissà?) forse ha anche un fondamento “freudiano”, Solo che va interpretato in senso diametralmente opposto alle insinuazioni avanzate. Io NON sono contrario per principio al progresso. Sono per un modello di sviluppo sostenibile, cioè non così consumistico come purtroppo assistiamo ai giorni nostri. Piuttosto che uno sviluppo esasperato alla Briatore, preferirei l’estremo opposto, la decrescita felice, certo, ma la decrescita NON è la mia prima scelta, Credo che fra i due estremi possano esserci livelli intermedi più illuminati. All’interno dello sviluppo sostenibile, oggi, non si può non prevedere la TAV (in un’Europa che DEVE unirsi sempre più), ma che, proprio grazie al fatto che il modello abbia un tasso implicito di sviluppo (“moderato, illuminato, sotto controllo e quindi sano”) garantisce i servizi assistenziali ad alta qualità o cmq a qualità accettabile. Per vicende personali troppo lunghe da raccontare, conosco bene la tempistica e la qualità dei servizi sanitari della Regione Piemonte e confermo che sono complessivamente “accettabili”, se non addirittura di gran soddisfazione. Vale sempre il principio che “il meglio è nemico del bene”, ma per la mia esperienza personale confermo che, almeno nella grande area metropolitana (che, ironia della sorte, comprende anche il territorio coinvolto dalla TAV) la situazione è ampiamente accettabile. per cui ben venga la TAV e ben venga la TAC.
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Sulla TAV il Governo ha deciso, ma non “questo” governo, cioè il governo in carica. La TAV è progetto sul tavolo da decenni, approvato e riapprovato da governi di ogni colore e impostazione (se non ricordo male esplicitamente approvato perfino da Conte quando stava a Palazzo Chigi), nonché da una sfilza di legittime autorità amministrative e locali. La democrazia è fare quello che piace di più alla maggioranza dei cittadini che si esprimono attraverso i loro rappresentati regolarmente eletti (scontentando le porzioni inferiori, dette “minoranze” -Sgombero subito il campo da ogni equivoco: e chi non ha votato i rappresentati? CAZZI SUOI! Gli assenti hanno sempre torto! Avete il diritto di voto a disposizione, se non lo utilizziate, passate dalla parte del torto e non state a frignare). Invece “Democrazia” non è fare quello che piace a tutti, per cui basta una piccola porzione contraria e allora essa ha il potere di veto. Quella NON è democrazia, ma è la dittatura delle minoranze. Con la dittatura delle minoranza non si farebbe più nulla e saremmo messi ancora peggio di quanto lo siamo già (sulla situazione europea, vedi recentissimo discorso di Draghi). La scontentezza delle minoranze è il prezzo da pagare per avere democrazie accettabilmente efficienti e in grado di soddisfare le aspettative delle popolazioni.
Anche io porto delle critiche al progetto della TAV, ma non per la sua esistenza, piuttosto perché NON concepito totalmente in antitesi all’autostrada (no sta a rispiegare quanto esplicitato nel commento precedente per i TIR “navettati”), cosa che cancellerebbe la parte più inquinante (cioè l’autostrada) e renderebbe completamente comprensibile a tutti i cittadini che sono sensati i prezzi da pagare per la TAV (prezzi intesi in senso lato, non solo economico).
Ben altre sono gli scempi inutili, pensiamo ai comprensori sciistici da Cervinia a Sestriere a Superdolomiti, quelli sì che andrebbero smantellati senza esitazione. Se si vuole una montagna sana occorre farla tornare scomoda e quindi certo che in quel senso ci vogliono dei “NO” (NO rifugi-alberghi, NO impianti, ecc), ma nel mio caso tali NO non sono affatto espressioni di una infelicità personale di fondo.
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“Quindi meglio la TAC dell’autostrada “
Su questo potrei anche essere d’accordo, ma purtroppo si tratta di un refuso e il nostro governativo voleva scrivere TAV…dimenticandosi peraltro che la TAV non è affatto in concorrenza con l’autostrada e non servirà affatto a diminuire il carico dei TIR, visto che le merci non viaggiano ad alta velocità.
Ma tant’è, il governo ha deciso, il governo ha sempre ragione e quindi chi si oppone è un immaturo con visioni irrealistiche, scontento del proprio vivere e che protesta a prescindere e non si limita a grida scandalizzate, arrivando anche ad atti violenti.
C’è da notare, peraltro, che gli argomenti usati dagli pseudo-ecologisti d’accatto, sostenitori a prescindere del regime vigente sono gli stessi usati per giustificare i tagli a sanità o scuola e per il sostegno all’industria dell’auto…”è una priorità ma deve essere inserita…visione strategica…sviluppo sostenibile…PIL”
tagli che sono giustificati quasi con
Anche lui fa parte del club, visto che, a quanto si legge qui sul GognaBlog, è (sulla carta) un NO rifugi, NO impianti, NO strade.
Più che l’ennesimo capitolo della saga “Crovella contro tutti” – però complimenti per l’involontario neologismo: siamo tutti d’accordo, spero, sul fatto che “l’autostrada inzuina” – e al di là del gran minestrone che è, in effetti, questo articolo, sarebbe il caso che si discutesse di come sia fatto uso dei soldi pubblici, e dimentichiamone per un attimo la provenienza. Qui abbiamo un Comune che riceve un finanziamento di tot milioni di euro, e ne destina una buona parte alla costruzione di una palestra per l’arrampicata indoor.
Primo, non capisco, quanto può costare un’installazione di questo tipo? Milioni di euro?
Ma la cosa più interessante secondo me è come sono stabilite le priorità, da parte di un’amministrazione pubblica, e come si intenda che un bene pubblico sia poi gestito, nel senso che i proventi dall’affidamento della struttura a un gestore privato non sarebbero mai abbastanza per ripagare l’investimento: non è come fare un regalo a un privato, utilizzando soldi pubblici?
In casa sono soprannominato l’anti briciola. Ho insegnato ai miei figli fin da piccoli a mangiare cose secche aspirando mentre si morde.
Per non fare briciole funziona, provateci.
E te pareva che il “classificatore ferroviario” (in questo caso doppiamente) non ci dicesse per l’ennesima volta la stessa cosa.
L’autrice spara a zero contro tutto e tutti e in ciò dimostra che appartiene anch’essa alla schiera dei “ribelli alla società”, per i quali tutto ciò che è istituzionale fa salire il sangue alla testa per definizione. Siccome a costoro la TAV sta sulle balle a prescindere, tutto ciò che ne consegue lo fa a sua volta, senza distinzione critica. Come tutti gli accecati dall’ira (Seneca docet) costei mette tutto nello stesso pentolone e mescola TAV, K2, Bside, compensazioni, profitto (futuro) di chi gestirà la palestra indoor, dimostrando in realtà che ha una visione infantile e non realistica dei fenomeni, dei loro risvolti critici e soprattutto delle loro correlazioni
La tutela dell’ambiente è uan priorità che sento anche io a titolo personale, ma essa va inserita armonicamente dentro ad una visione strategica di sviluppo sostenibile. Qualche “cosa” occorre farlo, sennò addio ospedali, scuole, welfare ecc. Quindi meglio la TAC dell’autostrada che da diversi decenni ferisce la stessa Val di Susa e (attraverso le emisisoni) la inzuina molto di più. Si potrebbe prevedere un servizio navetta sulla TAV, caricando i TIR su speciali vagoni e facendo loro percorrere le valle. Battersi per questa evoluzione, togliendo i TIR dall’autostrada (e, perché no?, in un domani anche le auto private fino a smantellare del tutto l’autostrada) è una battaglia illuminata. Limitarsi a grida scandalizzate o, estremizzando, arrivare a manifestazioni violente, fumogeni, lancio di sassi (le cronache di questi anni ne sono piene, specie nei dintorni del cantiere TAV di Chiomonte-Gravere) sono solo immature manifestazioni di una scontentezza generale del proprio vivere, scontentezza che viene incanalata sul tema in questione, ma che potrebbe esprimersi in qualsiasi altro risvolto, perchè è una scontentezza che prescinde dal tema e, viceversa, convive con gli individui scontenti (NO TAV, NO VAX, NO Greenpass, NO qui, NO là, No su, No giù ecc ecc ecc).
In realtà le compensazioni sono tangenti che lo stato deve pagare agli enti locali per la costruzione delle grandi opere. È successo anche in Toscana, per esempio, dove la regione ha voluto il ripristino della linea ferroviaria Firenze-Faenza per consentire la direttissima Firenze-Bologna. In modo analogo l’utilizzo dei fondi europei del pnrr è stato subordinato all’avidità dei comuni e distribuito a pioggia, sia pure in parte, per costruire minirotonde minigiardinetti e altre banalità, comprese le corsie ciclabili. Per rimediare alla frantumazione feudale dell’Italia non vedo altra alternativa se non abolire o ridimensionare drasticamente le competenze di regioni province e comuni.