Sempre più persone trovano indigesto il menu governativo.
Poker d’assi
di Lorenzo Merlo
(scritto il 16 gennaio 2022)
Screditare.
Deridere.
Colpevolizzare.
Censurare.
Se ci fossero le carte da gioco governative, questi sarebbero i quattro semi del mazzo.
Ora che stanno emergendo collegamenti che le sinapsi imbambolate di molti prima non potevano portare alla consapevolezza, la partita di narrazioni in corso si dimostra gestita da un banco barato.
Nonostante le censure e il dileggio per un banale dissenso, per una elementare critica, che fin dalla prima ora i cosiddetti “ciarlatani”, “terrapiattisti”, “terroristi”, “indegni di cure” e “di parola”, “apoti” perfino, hanno denunciato, a partire dai primi tempi della protopandemia, la maggioranza delle persone non ha avuto lo spirito necessario per avvertire lo stridore di fondo della gestione governativa messa in campo.
Non si tratta di negare il diritto di sorpresa – che tutte le reazioni ammette – a chi si è trovato di fronte allo tsunamico problema dell’infettività del virus. Piuttosto di precisare che tutte le reazioni intellettuali e politiche avverse alla linea governativa erano null’altro che la risposta di coloro che quello spirito l’hanno avuto, nonostante il terrore elargito a piene mani dai premier, dai loro e non loro esperti, dalla stampa inginocchiata al verbo del male e, soprattutto, dallo scientismo, vulgata della scienza, vero principio attivo del sortilegio.
Si tratta di osservare la gestione dello tsuvirus, di riconoscerne le incongruenze, di riscontrarne le contraddizioni, di smascherare il senso politico nascosto da quello sanitario. Di unire i puntini, mescolati al marasma del si salvi chi può, utili per ipotizzare intenti che non hanno nulla a che vedere con l’infezione potenziale. Disegni economico-governativi, differenti da quello di una affannata rincorsa verso il recupero della normalità.
Se è vero che l’overdose di imbambolamento divanesco è in corso di smaltimento diffuso, una crescente disintossicazione delle sinapsi sta portando alla superficie delle coscienze gli elementi necessari per vedere finalmente come il baro giocava la partita del terrore.
Un’evoluzione certo utile che abbisogna però di un’assunzione di responsabilità da parte di questi risvegliati dell’ultima ora, affinché la loro nuova consapevolezza non sia soltanto un opportunistico cambio di casacca, affinché per primi dichiarino di essere caduti nella trappola tesa dalla narrazione dominante.
La minoranza di ciarlatani, di quelli che devono pagarsi le cure, di quelli quotidianamente dileggiati dalla stampa, ha finora fatto fronte alle peggiori infamie totalitaristiche – o come devo chiamare ciò a cui abbiamo assistito in questa sbandierata democrazia, reggia di un’élite telecomandata? – e ha bisogno dell’autentica adesione alle critiche che da sola portava alla gestione dello stato di emergenza. Non di grotteschi ripensamenti, come ho letto sul web: Draghi non ha mentito dicendo che i tra vaccinati si sta sicuri e che chi non si vaccina muore, ha semplicemente evitato di dire che così si ritiene al momento.
Chiunque si stia scrollando da dosso il fango che i veri giornalisti – così cercano di presentare se stessi, nonostante riempiano le pagine di vergogna monosinfonica, di offensiva pubblicità, di click dedicati a video di uomini comuni – hanno profuso, non dovrebbe limitarsi a contemplare gli interrogativi che gli insorgono. Dovrebbe affermarli secondo capacità e ambito in cui si muove.
Ma non per convincere qualcuno, la consapevolezza non è trasmissibile, la razionalità è un refolo che non spinge nessuna vela. Solo per esprimerla quando se ne presenta l’opportunità, invece che tacerla. Leggi europee, Costituzione e Parlamento sono diventati carta da culo ministeriale e giornalistica. Con il discredito, la derisione, la colpevolizzazione e la censura hanno messo sul tavolo il poker contro la reazione popolare, incapace di rendere plausibile le menzogne governative. Vediamo se riusciranno ad invalidare anche la recente sentenza del Tar del Lazio (1) che sospende la circolare del Ministero della Salute relativa alla “vigile attesa, fans e paracetamolo”, in quanto “si pone in contrasto con l’attività professionale così come demandata al medico nei termini indicati dalla scienza e dalla deontologia”.
Con i pusillanimi non si fanno eserciti. Di qualunque stirpe li si voglia intendere. Ma se la paura che ha stretto le persone dentro il buco nero della menzogna finirà il problema non si pone.
(1) Iter istanza cautelare/sentenza TAR:
– 09.12.2020: nota AIFA sulla “vigilante attesa, fans e paracetamolo” (poi inserita nella circolare ministeriale del 26.04.2021);
– 09.02.2021: ricorso ordinario del Comitato Terapia domiciliare Covid (codice di registro TAR: 01557/2021);
– 04.03.2021: istanza accolta dal TAR, ordinanza;
– 08.07.2021: ricorso ordinario del Comitato Terapia domiciliare Covid (codice di registro TAR: 06949/2021);
– 20.07.2021: udienza pubblica del TAR;
– 04.08.2021: camera di consiglio del TAR;
– 07.12.2021: udienza pubblica del TAR; – 15.01.2022: sentenza del TAR: https://www.giustizia-amministrativa.it/portale/pages/istituzionale/visualizza/?nodeRef=&schema=tar_rm&nrg=202106949&nomeFile=202200419_01.html&subDir=Provvedimenti
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Ancora la menate con questa storia del TAR? Da nessuna parte vieta alcunché, basta leggerla. E, visto che avete pubblicato riferimenti legislativi, dovete aggiungere la sentenza della Corte di Stato che annulla il blocco del TAR e le sue motivazioni. Quanto alle malattie polmonari da mascherine, uno studio scientifico che lo afferma? E gli infermieri che da decenni lavorano nei reparti infettivi che le portano tutti i santi giorni, tutti malati alle vie respiratorie? Ma dai, bufalate meglio…
Caro Fabio,
io non penso che chi sceglie il farmaco sia infettivo. Penso, purtroppo, che tutti i malesseri sviluppati a causa della puntura, e purtroppo continuano a presentarsi in maniera allarmante, siano erroneamente messi nel calderone di quello che ormai viene etichettato come “covid”, spazzando via le infinite patologie che popolavano gli umani prima che cominciasse il delirio. Senti più parlare di attacchi di panico? Niente, ora se ti capita ti diranno che hai la saturazione non sufficiente. E se sviluppi patologie alle vie respiratorie per via della mascherina indossata 8 ore al giorno, ti inviteranno a fare un tampone che, con il favore delle farmacie, ti inchioderà a casa per almeno un mese. Hai sempre sofferto di allergia alle prime fioriture primaverili? Eh, no, tesoro: è covid!
Merito nostro, però, perché alimentiamo il sistema continuando a fare tamponi, per non parlare dell’inferno che facciamo vivere ai nostri figli lasciandoli in balia delle scuole pubbliche!
Tanto per non farci mancare nulla, hanno chiaramente esteso il virus anche ai poveri animali, giusto per avere la scusa legale nel cassetto per farne fuori un po’.
Con questa storia del risparmio di CO2 – credo abbiate saputo della modifica di alcuni articoli in merito – ci sarà uno sterminio presso gli allevamenti intensivi.
Per il resto, prendendo il tema della liberta, il problema gravissimo è che il 99 % del popolo ritiene d’esser libero perché può andare a far la spesa al supermercato alle 3 del mattino, oppure perché si è sudato il potere d’acquistare un’automobile, o ancora perché può entrare in palestra mostrando un quadratino.
Che si può dire al riguardo, senza sospirare attendendo che tutto questo si dissolva come neve al sole?
Avremo la pazienza e la forza d’attendere questo momento?
Hai ragione caro Stefano: la memoria degli umani è labile e dimentica presto ciò che è stato solo ieri.
Alla tua triste lista posso aggiungere il prelievo forzoso sui conti correnti durante la notte di un venerdì del luglio 1992? Volutamente preferisco non nominarne l’artefice.
Quando accadrà di nuovo – e possiamo scommettere che succederà – il popolo anestetizzato dirà che è giusto così, come fa senza protestare quando gli dicono che non si possono visitare parenti ricoverati in ospedale o in case di riposo.
A me non sembra, però, che i compagni svegli siano pochi. O forse mi sembra che siano un esercito per la forza e l’energia che emanano!
Sì, caro Massimo, son d’accordo anch’io che la tintarella da tv non sia ancora svanita.
Quel che è mutato, a mio avviso, è che siamo tutti stanchi e stufi e anche i super vaccinati vacillano di fronte alle regole sempre più assurde. Sempre più gente per strada non porta la mascherina, oppure a un certo punto l’abbassa per chiacchierare e respirare, attirata dal sorriso smagliante di chi non l’ha mai portata.
Di certo siamo al cospetto di un grande castello di carte e prima o poi quella che ora sembra una leggera brezza si tramuterà in tempesta portandoselo via.
Mezzanotte, però, non è ancora giunta.
Caro Marco Lanzavechia,
chissà, magari ti sarà capitato anche di leggerlo da qualche parte, ma pare che chi si esprime in maniera così laboriosa come fai tu non ha chiara la realtà e per questa ragione non è in grado di spiegarla.
Perdonami, Merlo, ma non ho capito la risposta.
C’eravamo tutti dove ? Veramente dove sono andato io oggi eravamo assai pochi 🙂
Commento 9
Concordo che per vederla studiare non serve.Però per capire cos’è, un pochino potrebbe aiutare. O no ?
C’eravate proprio tutti.
Scegliere i puntini che ci fanno più comodo, unirli nella maniera che meglio conferma la nostra narrazione (…ne manca qualcuno ? Non c’è problema: basta crearseli…) per arrivare alla conclusione che gli altri mentono.
Naturalmente il dubbio che possa essere la nostra narrazione ad avere qualche problema di connessione col mondo reale, nemmeno sfiora.
Interessante…
Eh, sì. Non serve studiare per vedere la luna.
“40 no vax in piazza” (@ 1).
Una volta si diceva: “CONTROINFORMATI O CREPA”. Beh, avevano ragione.
Firmato: un vaccinato, bivaccinato, trivaccinato, che ritiene molto UTILE (ma NON decisivo) il vaccino oltre una certa età. Però, a differenza del capo del governo, penso che i non vaccinati facciano ancora parte della società e che in piazza non vadano solo i NoVax ma soprattutto chi teme per l’incipiente deriva dei diritti civili in Italia.
Chi non si è accorto di tale deriva o è cieco oppure spaventosamente ignorante in tema di diritti costituzionali. Altrimenti è in malafede, cioè fa parte della cricca di quanti remano in quella direzione e, senza vergogna, ci dicono: “Il Green Pass è libertà”.
Non fai così. Guarda il Festival.
Gli effetti del vaccino già dopo quattro mesi sono fortemente ridotti. Tuttavia ora il lasciapassare ha validità illimitata. Pertanto chiunque, trivaccinato, tra qualche mese se ne andrà in giro col lasciapassare ma senza piú alcuna residua protezione, pronto per contagiare il prossimo e farsi contagiare.
Questa è la prova che il lasciapassare, a differenza di quanto ci era stato raccontato, NON HA ALCUN FINE SANITARIO.
… … …
Allora qual è il suo scopo? A questo punto è ovvio: di controllo sociale. Ovvero, il che è lo stesso, di inculcare nel nostro cervello che i diritti civili non sono tali, cioè connaturati in ogni essere umano fin dalla nascita, ma sono una CONCESSIONE. E le concessioni, per definizione, oggi ci sono ma domani forse no: dipende dai capricci di chi comanda.
A questo punto siamo arrivati!
A riprova di ciò che scrivi, che ovviamente può essere condiviso o meno ma che da spazio a momenti di confronto, o perlomeno dovrebbe, gli interventi con slogan da stadio.Se non è condizione di sedazione questa…Al momento comunque commercianti ed albergatori cominciano a vedere (svegliarsi è ancora presto, la nanna si protrae da 30 anni e più ed è dura tirarsene fuori…), che gli incassi stanno crollando… eh sì proprio crollando Ascom e confesercenti denunciano un calo tra il 40 ed il 50%… ma incvece di far fronte comune contro le politiche distruttive del governo, sperano che a febbraio, calando ancora i prezzi ci sia un recupero… E si rimane a sparar minchiate su virus, vaccini, tamponi, ecc. ecc. ecc. dimenticando il bel servizio che questo delinquente che abbiamo per capo del consiglio ha reso alla Grecia,dimenticando di quando nel ’92 a bordo della HMY Britannia fece la sua relazione sulla svendita ai privati dei beni pubblici peraltro iniziati l’anno prima in qualità di Direttore del Tesoro… O che nel 2002 fu Vice Chairman e Managing Director di Goldman Sax… D’altra parte gli allegri italiani votarono per l’eliminazione della scala mobile che un altro bel padre italico bettino craxi nel 1984 fece suo come provvedimento con un bel decretino… e ora tutti a piangere che non arrivano alla fine del mese (pure Obama si rese conto di tutto ciò e propose un provvedimento similare nel 2014 ma si può immaginare facilemnte come andò nel paese nido del capitalismo più sfrenato).E “in the meanwhile”… nelle nasi NATO polacche arrivano i primi trasporta truppe… e “cielodicono” pure…
– Merlo ha rimestato due argomenti oggigiorno assai pericolosi; l’imbambolamento da divano, che a mio avviso non sta per nulla scemando, e le verità ufficiali per cui una volta vaccinati siamo definiti da Figliuolo come “immunizzati” cosa ovviamente non vera in quanto i contagi tra noi vaccinati sono decisamente tanti (vedere tabelle riepilogative di Fondazione Gimbe e dell’ISS). Mesi fa a proposito di un mio commento su argomenti simili ho usato l’espressione “anestetizzati” riferendomi alla massa dei divanisti che ricevevano l’overdose quotidiana di news, talk-show, opinionisti etc. e sono stato cassato allo stesso modo … ma il Festival è stato un successo!
Un guazzabuglio di paroloni per dire nulla e cercare di attaccare il governo.
GIl Merlo gioca con le parole e si oerde, come al solito. Assolurìtamente avulso dalla realtà delle persone comuni. Vive in una realtà parallela
Bello il Festival?
È curiosa questa tecnica di intestarsi un consenso in modo apodittico senza nessuna base di reale documentazione. È il famoso “noncielodicono” molto diffuso nei siti spazzatura dove pascolano certi soggetti. In cui 40 no vax in piazza diventano adunate oceaniche e si straparlacdi scioperi fantasma dei camionisti. Ricorda tanto il paradigmatico popolo dei bandar log convinti che se ripetevano in coro una bestialità quella diventasse vera. L’unica cosa vera furono le fauci di Kaa chevposero una misericordiosa fineva tanta stupidità. Vale tanto quanto affermare che sempre più persone trovano penose le cazzate di Merlo. Non è un fatto ma un auspicio anche se sarebbe davvero bello.