L’invasione drammatica dei diritti della persona

Si tratta di un’invasione drammatica dei diritti della persona, quella portata avanti negli ultimi anni e culminata negli ultimi mesi, in un processo che non è ancora finito e che si sta portando a compimento adesso. Lo sostiene il giurista, professore di Diritto Internazionale Comparato in California e all’Università di Torino Ugo Mattei, in questa lunga intervista rilasciata a Claudio Messora per #Byoblu24.

Ugo Mattei

Il cittadino è stato dapprima convertito in consumatore, poi è diventato egli stesso una merce, e infine adesso è stato ridotto a “paziente”, un mero portatore di corpo fisico per definizione malato, rotto, da aggiustare, e dunque un problema da risolvere. Gli ultimi decreti della Presidenza del Consiglio (da ricordare che un DPCM, dal punto di vista giuridico, non è un atto avente forza di legge) hanno evidenziato paradossi e contraddizioni, in base ai quali si può portare fuori un cane ma non un bambino piccolo, mentre introducono elementi di classismo, laddove non si tiene conto del fatto che diverso è fare la quarantena da soli in una villa di 300mq, rispetto a farla in cinque dentro a un bilocale di 40mq, con un solo bagno.

Oggi la politica si nasconde dietro al gonnellino della scienza, ma la scienza è essa stessa sempre più ridotta a tecnologia, orientata a dare risposte meccaniche a domande sistemiche e complesse (Caterina Rappoccio).

L’invasione drammatica dei diritti della persona
(intervista video di Claudio Messora a Ugo Mattei)
(pubblicato su Byoblu.com il 27 marzo 2020)

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L’invasione drammatica dei diritti della persona ultima modifica: 2020-04-01T04:00:37+02:00 da Totem&Tabù

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7 pensieri su “L’invasione drammatica dei diritti della persona”

  1. Certo, Paolo! Il pastore per le sue azioni può essere certamente biasimato, ma ha tutto il diritto, a un certo punto, di cominciare a dormire meno vegliando sul suo bestiame! 😊
    Oppure, solo perché è stato incauto per un tempo – magari agli occhi di qualcuno troppo lungo – non può cambiare strada ed è condannato al pari di Sisifo a compiere e ricompiere la stessa azione all’infinito?  😊
    Saper cambiare idea è un grande passo non adatto a tutti, quindi ben venga chi si sveglia! Meglio tardi che mai! 

  2. Grazia, parlo di questo risveglio sui diritti, perché chi si accorge adesso che tutto ciò che fa per comunicare viene “registrato” e in più protesta, è come il pastore che chiude il recinto solo quando si accorge che tutti gli animali sono scappati e si lamenta per ciò che è successo….. lui dormiva?

  3. Perché, Paolo, ti suonano ridicoli i risvegli? 
    È assolutamente plausibile che i più non si rendano conto di quanto tutto ciò che postiamo sui social venga commercializzato (ho praticamente litigato con mia cognata che fin dai primi giorni della nascita di sua figlia, mette sue foto) e di quanto siamo schiavi di internet. 

  4. Per legge tutta la telefonia e l’informazione elettronica non possono essere criptate e devono essere conservate per almeno 10 anni.
    Quella legge risale alla nascita della telefona mobile e di internet civile.
    Qui da noi si è molto più garantiti: solo su mandato di un giudice si può accedere agli archivi.
    E poi, possiamo vederci usando i satelliti, qualcuno usa i sistemi GPS anche sui sentieri, vogliamo l’auto che funzioni da sola, vogliamo viaggiare nel mondo e vogliamo essere “salvati” se ci perdiamo……. 
     
    Chi ha il coraggio di rinunciare al telefonino e a internet ?
    Una minoranza infinitesima !
    Per me scandalizzarsi e lanciare crociate perché si è controllati è ridicolo, gente che si è svegliata per caso da una vita passata sempre in letargo.
    Vogliamo avere il diritto di vivere nella rilassata comodità e non sappiamo più valutare le conseguenze di ciò abbiamo voluto avere e di ciò che vogliamo avere.

  5. Nell’Impero del Sol Calante (il mondo libero) è stata lasciata morire una persona perchè non aveva l’Assicurazione sanitaria.
     

  6. Buongiorno, 
    ieri sono nati 1.096 bambini!
    Mi sembra giunto il tempo (anche se lo dico sin dall’inizio di questo incredibile percorso) di concentrarci sulla vita. La vita di tutti coloro che vivono al di fuori degli ospedali, quelli che sono appena arrivati, quelli che stanno muovendo i primi passi e quelli che ci stanno da un po’.
    Tutte le piccole e grandi azioni che possiamo mettere in atto ora per garantire libertà e dignità saranno fondamentali per la vita futura.

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