La chiusura del sentiero “Antermoia”

La chiusura del sentiero “Antermoia”
Per motivi di pubblica sicurezza il sindaco del comune di Rocca Piétore il 20 giugno 2014 ha emesso l’ordinanza n. 2015 in cui si fa divieto assoluto di percorrere il sentiero che dalla località “Dovich” porta a “Serauta” e viceversa. Qui di seguito il testo:

Il Vallone dell’Antermoia sorvolato dalla funivia Malga Ciapela-Punta Rocca
Marmolada, vallone d'Antermoia, dalla seconda stazione della funivia


IL SINDACO
Viste e considerate le condizioni del sentiero denominato “Antermoia” che dalla località “Dovich” porta a “Serauta” e viceversa, le quali non permettono di garantirne la percorrenza in condizioni di ordinaria sicurezza;

considerato quindi che occorre intervenire con ordinanza contingibile ed urgente per garantire la pubblica incolumità delle persone;
Visti gli articoli 50 e 54 del Testo Unico degli Enti Locali approvato con Decreto legislativo 18.08.2000 n.267 e successive modifiche ed integrazioni;
Visto l’art. 37 dello Statuto del Comune di Rocca Pietore in vigore;

O R D I N A
1) E’ ISTITUITO IL DIVIETO ASSOLUTO DI PERCORRENZA DEL SENTIERO DENOMINATO “ANTERMOIA” CHE DALLA LOCALITA’ “DOVICH” PORTA A “SERAUTA” FINO A QUANDO LO STESSO NON SARA’ RIPRISTINATO;

2) IL PRESENTE DIVIETO SARA’ RESO NOTO, OLTRE CHE CON LA PUBBLICAZIONE DELLA PRESENTE ORDINANZA, CON AVVISO PLURILINGUE DA ESPORRE ALLE DUE ESTREMITA’ DEL SENTIERO;

3) I contravventori alla presente ordinanza saranno puniti con la sanzione amministrativa pecuniaria da un minimo di € 25,00 a un massimo di € 500,00, salvo che il fatto non costituisca reato. Si applicano le procedure di cui alla Legge 24.11.1981, n.689.

 

Ordinanze come questa me ne arrivano sul tavolo quasi un giorno sì e un giorno no, abbiamo già affrontato l’argomento molte volte e nella maggior parte dei casi riteniamo non sussistano minimamente gli estremi per editti di questo tipo, adatti più a un pubblico medioevale che agli appassionati moderni di montagna.

In questo caso non vengono neppure spiegate le ragioni del pericolo, ma non solo. Non viene detto che il sentiero è sempre stato borderline tra un percorso escursionistico e un percorso d’avventura non segnalato in alcun modo.

Sul sentiero dell’Antermoia, rifiuti. Anno 1988.
Rifiuti sotto al Vallone di Antermoia, 11.09.1988. Marmolada pulita 1988, Dolomiti
Chi fino a oggi si fosse spinto a percorrerlo, come abbiamo fatto noi più volte ai tempi della bonifica della Marmolada, lo avrebbe sempre e comunque fatto a “suo rischio e pericolo”, come si suol dire.

Quindi, a meno che non si siano verificate frane, terremoti o altri disastri, questo “non sentiero” non è mai stato e continua a non essere una minaccia per la burocrazia comunale e le rivalse degli eventuali incidentati.

Non c’è mai stato nessuno che si è preso la paternità di quel “non sentiero”, quindi nessuno è responsabile. Dunque perché gettare fumo negli occhi con ordinanze retrive, ottuse, fintamente premurose dell’opinione pubblica? Viene per caso indicato un percorso ricostruttivo, un quando alla disponibilità? No.

Resta il divieto puro e semplice. Perché? Perché no, come dice Jannacci.

Ancora una volta ribadisco che al posto dei divieti e delle sanzioni si deve parlare o di eventuale ripristino d’urgenza (ma in questo caso di cosa?), oppure di “consiglio” di non percorrere, magari dando uno straccio di ragione.

Ma il linguaggio burocratico ha nel suo DNA questa evidente disparità tra cittadino e autorità, sempre più fastidiosa, iniqua, paternalista.

Sul sentiero dell’Antermoia, rifiuti. Ben visibile la Stazione Serauta. Anno 1988
Marmolada, vallone d'Antermoia, 1988

postato il 28 agosto 2014

La chiusura del sentiero “Antermoia” ultima modifica: 2014-08-28T08:00:29+02:00 da GognaBlog

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6 pensieri su “La chiusura del sentiero “Antermoia””

  1. Anch’io qualche anno fa,essendo appassionato di reperti bellici l’ho esplorato e percorso diverse volte;una volta l’ho percorso interamente fino a Punta Serauta salendo l’ultimo tratto di via ferrata che è agibile anche senza assicurarsi;mi sorprende molto l’ordinanza,non ne ero a conoscenza e mi chiedo proprio cosa deve essere ripristinato se non raccogliere un po’ di rifiuti per lo più dovuti alla costruzione e alla manutenzione degli impianti di risalita; decisamente più pericoloso invece ritengo il fatto che da quelle parti,vicino alle pareti rocciose sono conservate fra rocce e terra decine di granate da mortaio (più o meno calibri da 75-105 mm) che quando piove vengono dissepolte e talvolta trascinate giù;di persona ne ho trovata una anche nei pressi del sentiero che aveva l’ogiva completa addirittura dell’innesco,pericolosissima.Inoltre si trovano qua e là spolette svitate dai rispettivi ordigni.La zona dovrebbe essere decisamente bonificata,io diversi anni fa segnalai il sito ai Carabinieri di Caprile ma non so cosa poi sia stato fatto,a mio parere nulla.

  2. Si Andrea, anni fa ho persorso il vallone diverse volte , ritornando dalla cima della Marmolada dopo averne salito la parete sud. Me lo ricordo disseminato di rifiuti.

  3. buongiorno Alberto,
    leggo che ha percorso piu volte il sentiero antermoia.. ha per caso qualche foto o descrizione dell’itinerario?
    grazie mille!

  4. Ecco di nuovo un altro divieto. Voglio proprio vedere dove vogliono arrivare questi politici-burocrati.

    Invece di provvedere alla pulizia e alla sicurezza che fanno? VIETANO!!!

    Facile fare così il politico, il sindaco, il burocrate. Troppo semplice nascondersi dietro un’ordinanza di divieto per salvarsi la poltrona.

    Dai primi anni 80, ho percorso tante volte questo sentiero di ritorno dalla parete sud. Rifiuti abbandonati, grovigli di cavi (di chi saranno mai…?) e zero segnaletica. Improvvisamente si svegliano e vietano…
    Ma vietano di passare… mica di sporcare…
    Mica si preoccupano di andare a vedere chi abbandona di cavi……

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