Riceviamo da Carlo Bonardi e volentieri pubblichiamo:
Guardate questo:
A Kansas City, lo spettacolare parco acquatico con lo scivolo più alto del mondo, si chiama “The Verrukt”. Si impiegano sette minuti per salire 264 gradini. La pubblicità parla di esperienza terrificante, di pericolo di morte, ecc.
Domanda: perché a qualcuno è concesso di invitare al “Pericolo di morte” (comunque in marchingegni simili qualche incidente mortale è già accaduto) e per altri va imposta e pubblicizzata la cosiddetta “sicurezza”? (vedere ad esempio art. 6 decreto Balduzzi – Ministero salute 24.4.2013, di cui adesso si sta parlando per certi tipi di certificati medici imposti per poter esercitare attività cosiddette “amatoriali”; analogamente per le note campagne “Sicuri in montagna”, ecc.).
postato il 22 luglio 2014
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Pericolo di morte a Kansas City
ultima modifica: 2014-07-22T06:48:03+02:00
da
“La montagna è pericolosa ed assassina”…..
“Che vi vanno a fare”….
si legge ogni sui giornali ogni volta che succede un incidente.
Poi si costruiscono macchine per il divertimento che possono trasformare una giornata spensierata in tragica. Ma in fondo si vendono le sigarette e si scrive sul pacchetto “che il fumo uccide”. Si promuove il gioco di soldi ma si dice di “giocare in modo responsabile” .
Siamo strani. Molto strani.
queste iniziative sono solo fumo negli occhi della gente. Per le cose veramente serie, vedi quello che sta succedendo a Taranto, ma anche da altre parti (Apuane…) se ne guardano bene…….
meditare gente… meditare.
Padrone della tua vita???? non siamo più padroni di nulla!!
Alcuni giudici insistono sul teorema della sicurezza a tutti i costi in ambienti di avventura… ora ci si mette anche il decreto Balduzzi come se un certificato ti garantisse più sicurezza; siamo proprio messi male!!!!
VOGLIO ESSERE PADRONE DELLA MIA VITA
come se un certificato scritto su un fogliaccio di carta ti rendesse sicuro….ma sicuro da cosa poi???
E’ veramente incredibile vogliono la sicurezza a tutti i costi poi a Taranto permettono di avvelenare un’intera città.
siamo proprio alla frutta.