Climbing my wave

Climbing my wave
di Sara Filippi Plotegher*

Climbing my wave è una ricerca artistica che si sviluppa in una serie di ritratti di arrampicata. I soggetti siamo noi. Siamo noi ricercatori e ricercatrici del verticale che arrampichiamo sulle pareti liquide delle nostre onde emotive. Sensazioni d’acqua sul punto di infrangersi. Arrampichiamo su certezze solo apparentemente solide e immutabili, come la roccia.

Noi esseri umani siamo instabili e mutevoli nella nostra relazione con noi stess§, con chi ci è vicino, con il mondo. Siamo liquid§ e cerchiamo le strutture che ci aiutino a trovare una forma. Arrampichiamo l’onda. La nostra onda interna. Arrampichiamo su un mare in movimento, apparentemente solido. Fluidi a diversa densità. I ritratti reali e surreali raccontano questo essere inafferrabili, indeterminati, transitori. Siamo neutr§ e animali. Sei la lupa, sei il cervo, sei la lucertola, sei acqua. Siamo noi. 

Sara Filippi Plotegher

Questo progetto nasce dal tentativo di raccontare una sensazione inenarrabile, fluida, di instabilità. Umana e ambientale. L’arrampicata come punto di incontro tra questi due mondi. 

La roccia solida si fa metafora dell’instabilità. Tutto si trasforma, anche le cose che sembrano più immutabili, e neanche troppo lentamente. Le montagne non sono immobili, non resteranno lì per sempre. Invecchiano, come noi. Si ghiacciano e si sciolgono, fioriscono e seccano, crollano, si corrodono, scavano e frantumano. Per non parlare delle nostre umane manie di lasciare un segno, o di portarsi via qualcosa. Di diventare un ‘per sempre’. Chiodi, croci, omini, cartelli, strumenti di misurazione, si scavano sentieri, strade, funivie, bivacchi, rifugi, alberghi, luci, storie, mappe, foto, video, spiegazioni, quadri, film, teorie, gare, premi, obiettivi. 

Sara Filippi Plotegher* è artista, creativa, scienziata e autrice a tutto tondo. Tra le sue mani prendono forma storie, testi e immagini. Da alcuni anni si occupa di divulgazione scientifica e filosofica principalmente nella forma della graphic novel. Collabora con diverse realtà e musei tra cui il MUSE, Museo delle Scienze di Trento, e il Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto. Ha una collezione di progetti personali e curiosità. Continua a esplorare le montagne in tutte le stagioni con le mani, con le gambe e con la testa. Nel 2023 ha pubblicato Alberi di Strada con Quinto Quarto Edizioni. Nel 2022 ha pubblicato Pomodoreide con Mesogea. 

Sara Filippi Plotegher

Link: 
https://www.behance.net/sarafilippiplotegher
https://www.instagram.com/sarafilippiplotegher

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Climbing my wave ultima modifica: 2024-04-28T05:26:00+02:00 da GognaBlog

13 pensieri su “Climbing my wave”

  1. 13
    Stefano says:

    Non sono sicuro che abbiate centrato il messaggio dell artista, una costante trasformazione interiore che va di pari passo a una costante trasformazione esterna, rinegoziazione continua del proprio essere, secondo dopo secondo in un mondo dominato da cambiamento e entropia
    Credo che tutt* si legga semplicemente tutte e tutti.. in opposizione a una forma scritta del passato riflesso di una societá patriarcale
    Le opere come tali possono piacere o no, a me garbano assai

  2. 12
    Ilfetido says:

    Concordo pienamente, nella mia ignoranza di cui a questo punto vado fiero, avevo sempre scambiato i vari simboletti con errori di “battitura”.….che ingenuo..Resto comunque dell’idea che non mi posso permettere il lusso di fare polemiche….osservo questo fenomeno, dissento, e proseguo per la mia strada a costo di isolarmi ……

  3. 11
    grazia says:

    Ilfetido, per me la bellezza non è solo quella classica ma, sarà per i limiti che chiami in campo, ho difficoltà a leggere un testo con simboletti vari al posto delle lettere.
    Se trovo scritto tutt*, per esempio, nella mia mente leggo tutt e, soprattutto, mi viene da pensare che non ho certo bisogno di distruggere una lingua per immaginare che ci si riferisca a tutti, uomini e donne. 
     
    Per il resto, le illustrazioni proposte mi sembrano un po’ strane, ma trovo bello che l’artista abbia possibilità di esprimere la propria interiorità. 

  4. 10
    Alberto Benassi says:

    per quanto riguarda la bellezza ammetto che anche io sono legato ad un modello classico di bellezza ma forse a volte penso sia un limite …..

     classico è bello per definizione, non si sbaglia mai.

  5. 9
    Ilfetido says:

    Scusate ingenuamente non avevo capito nulla…..non immaginavo neanche tutta una subdola propaganda all’ideologia gender…mi ero fermato ai colori e alla visione un po’ psichedelica che suggerivano. Tanto per intenderci io la penso come  la scrittrice di henry potter….per quanto riguarda la bellezza ammetto che anche io sono legato ad un modello classico di bellezza ma forse a volte penso sia un limite …..

  6. 8
    grazia says:

    Marco, davvero non hai inteso che ero ironica? 
    A me fa ridere che si sia apparentemente attenti agli umani, complicando ogni tipo di comunicazione, e si distrugga ogni bellezza.

  7. 7
    marco vegetti says:

    Grazia, nel mondo esistono SOLO il lupo maschio e la lupa femmina (per evitare chiacchiere, le specie animali ermafrodite sono una dozzina contro contro i due milioni di specie conosciute). Non esiste il “politically correct” né il “gender” con tutti i suoi simboli idioti #§ ecc. ecc.

  8. 6
    grazia says:

    T’immagini, Fabio, se tutti scrivessimo così, cominciando a essere “politically correct”anche con il resto del mondo animale, quello vegetale e quello minerale e, perché no, pure con gli oggetti? 
     

  9. 5
    grazia says:

    Caro Ilfetido, anche tu nella scia di questo variegato tempo storico, leggo 🙂
    E penso anche che raramente tu sia sul blog, altrimenti sapresti delle molte volte che ho profuso complimenti e gratitudine. Al contrario, non credo d’aver mai letto un tuo commento. 
    E, by the way, il forum ha lo scopo di scambiare impressioni su un articolo proposto, non (solo) di commentare ciò che viene scritto! 
     

  10. 4
    Claudine J. says:

    J’aime cette représentation poétique et humoristique des activités sportives en montagne. Bravo !

  11. 3
    Fabio Bertoncelli says:

    E quest* Sara Filippi Plotegher* sarebbe un* scienziat*?

  12. 2
    Ilfetido says:

    Grazia…questa voglia di fare sempre polemica su tutto ho un po’ stufato……godetevi la vita che tra l’atro è breve !!!!! And Remember what the dormouse said!!!!!!!

  13. 1
    grazia says:

    Noto sempre compiacimento in chi usa liberamente i più svariati simboli in luogo delle desinenze previste dalla lingua che scrive o parla, non accorgendosi che fa altro che far propria un’imposizione dettata da altri.
    Non si rende conto, neppure, che frammentando le frasi e slegando soggetti, verbi e oggetti, non solo prende in prestito modalità che fino a poco tempo fa erano proprie solamente del genere thriller allo scopo di creare tensione e suspensr, ma distrugge identità preziose. 
     
    Nella mia visione, arte è esaltazione di bellezza e non il contrario. 

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