Green Pass sulla neve

Green Pass obbligatorio per sciare, ma nessun limite sugli skipass. Il Decreto Green pass bis approvato alla Camera estende l’obbligo del certificato anche per accedere agli impianti di risalita. Obbligo di tampone molecolare per chi non è vaccinato. Niente tetto sugli skipass ma probabile portata ridotta all’80% per funivie e cabinovie, dove andrà indossata la mascherina.

Green Pass sulla neve
di Max Cassani
(pubblicato su lastampa.it del 22 settembre 2021)

È la notizia che tutti gli appassionati di sci aspettavano. La Camera ha approvato il decreto Green Pass bis, che estende l’obbligo del certificato verde anche per l’utilizzo degli impianti di risalita nei comprensori sciistici, oltre che per viaggiare in aereo, sui treni Intercity e ad alta velocità, su autobus e traghetti. Per l’ufficialità si attende ora l’approvazione anche da parte del Senato, che dovrebbe pronunciarsi entro il 5 ottobre anche su altre misure contenute nel decreto sul quale il governo ha posto la fiducia. Per chi non è vaccinato c’è l’obbligo di tampone molecolare negativo che avrà validità innalzata da 48 a 72 ore.

Le piste della Val Senales, già aperte dal 17 settembre 2021 con obbligo di green pass.

Come anticipato già un mese fa dal ministro del Turismo Massimo Garavaglia al Meeting Cl di Rimini (leggi l’articolo qui), sembra dunque scongiurata l’ipotesi di un altro inverno senza sci, che sarebbe stato devastante per l’intero comparto della montagna bianca, già provata da una stagione e mezza di black out e incertezze sul futuro. Secondo il nuovo decreto non sarebbero nemmeno previste – come originariamente ipotizzato – limitazioni alla vendita degli skipass: la capienza dei comprensori sarà quindi del 100%, pur con la portata degli impianti che potrebbe essere ridotta all’80% per quelli chiusi come funivie, cabinovie e seggiovie con la cupola paravento, dove sarà obbligatorio indossare la mascherina. Tra le questioni ancora da sciogliere, quella se l’obbligo di green pass varrà anche per le stazioni dotate solo di impianti all’aperto, cioè di skilift e di seggiovie senza copertura.

In Italia dal 17 settembre 2021 si scia già da qualche giorno sul ghiacciaio della Val Senales, che in attesa delle linee guida del governo ha adottato autonomamente la decisione di obbligo di green pass sopra i 12 anni, con controlli a tappeto agli sciatori. Stessa regola in via di approvazione anche in Austria e in Svizzera. Soddisfazione è stata espressa oggi anche dal Dolomiti Superski, il più vasto comprensorio sciistico italiano: «Regole chiare a settembre permettono a tutto il comparto turistico invernale di prepararsi per tempo. Dopo l’inverno perso dello scorso anno, veramente una bella notizia». E ancora: «Sarà in ogni caso una grande sfida per noi, soprattutto dal punto di vista tecnico e organizzativo – ha dichiarato il presidente del carosello, Andy Varalloma siamo contenti di avere una prospettiva certa sull’inizio della prossima stagione invernale, che a questo punto pare essere garantita».

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Green Pass sulla neve ultima modifica: 2021-10-04T05:08:00+02:00 da GognaBlog

32 pensieri su “Green Pass sulla neve”

  1. 32
    Pinton Tiziano says:

    Sempre salace e punzecchiante Albert, sul sistema sci discesa molto si è detto ma purtroppo sarà difficile far tornare l’agricoltura in val di Fassa, mi è stato riferito che in alcuni alberghi nel periodo natalizio hanno già il completo, inoltre un sottosegretario alla salute ha dichiarato a radio sportiva che praticamente grazie al ” vaccino ” il covid non rappresenta più un problema e si possono aprire i palazzetti dello sport con piena capienza.
    Quello che non dicono è che in 2 comuni dell’appennino Pistoiese persone che hanno viaggiato chi in Puglia chi in Croazia hanno creato un focolaio per ora di 50 contagiati, e allora chiediamoci dove si sono contagiati, al supermercato ?   Certo saranno stati in albergo, avevano il greenpass e forse qualcuno si è vaccinato per poter viaggiare, ed allora perchè tacciono le notizie anzichè studiare il fenomeno?
    Andiamo avanti così con le ottimistiche dichiarazioni di Andy Varallo e chissà se pensano di aumentare il livello di guardia nella ricezione.
    Natale potrebbe essere la fine dello sci pistaiolo, ma il problema è che chiudono l’accesso agli appassionati che non fanno massa. 

  2. 31
    albert says:

    Per le piste  innevate propongo di chiamarlo WHITE PASS,  SE C’E’GREEN
    BUTTA MALE, SE è  necessario innevamento artificiale, nel paesaggio si forma un  COLORE  WHITE&BROWN( E QUINDI W&B-PASS ). chiamarlo attestato troppo burocratico .

  3. 30
    Pinton Tiziano says:

       Si continua come sempre, non si prende atto della realtà e si fanno norme a vanvera. Poichè il virus è una particella che fluttua nell’aria, non potendo lasciare gli sciatori nella bufera con le finestre aperte, si può creare una corrente di aria dal basso verso il tetto ed eventuali virus non ti contagiano più.
    Non mi dilungo con altri particolari tecnici per problemi di tempo. Il ministero della salute è inadeguato a gestire un problema come questo; mentre la scienza stessa ammette che il tentativo di avere un vaccino si è risolto con il corrispondente di un brodino palliativo e le statistiche ci dicono che mentre scrivo in europa i paesi più infetti sono i primi vaccinati, inoltre sembra che il virus una volta tanto si accanisce maggiormente con gli umani di genia ” europoide ” .
    Naturalmente il problema non risiede quando siamo all’aperto, certo senza fare capannelli, ma al chiuso in inverno non puoi tenere i vetri aperti, rifugi e alberghi come fanno? ed il pericolo grande non è per il cliente che va e viene, ma per il personale che se si contagia va in quarantena e non può lavorare, sia che viva sul luogo o un lavoro stagionale.
    Tipico è il sistema dolomiti superski,  che si regge solo sui grandi numeri con una massa di turisti stranieri, abbassando i numeri ci rimettono e allora perchè aprire? se aumentano i casi si chiude tutto?
    Un’altra osservazione: in Italia da settimane i nuovi contagi rimangono a 3000 il giorno, se la prevenzione funzionasse dovrebbero calare, ma non è così, in Austria e Svizzera i contagi sono maggiori che in Italia, e in alto adige pure.
    L’unico rimedio è il tampone rapido potenziato e generalizzato, pensateci

  4. 29
    albert says:

    Se un individuo corrisponde ad un comportamento che non conosce e che ALTRI si attendono da lui, (e tale comportamento si vuole rendelo frequente), si  addestra con esempi, poi o lo si PUNISCE se NON  lo mette in atto per il numero di volte richiesto o per  sempre …( metodo che suscita rancore, fuga  ,reazioni e rivolte , evitamento o trasgressione)OPPURE  lo si PREMIA.In che modo si premia?con regali(cibo, dolcetti e altro materiale che interessa al premiato)con simboli ( punti  attestati, medagliette, diplomi )che accumulati si possono concretizzare in  premi materiali o…praticabilita’ di attivita’ piacevoli..diventate diritti.Mi sa tanto che la GREEN CARD FUNZIONA  IN QUESTA DINAMICA DEL CONDIZIONAMENTO DEI COMPORTAMENTI. Chi non si adegua alle vaccinazioni o anche solo alla esibizione della greencard, non ha premi di accesso ad attivita’piacevoli che lo interessano o viene messo in un angolo, non riceve piu’ i premietti(una specie di penalita’).concretizzare in  premi materiali o…praticabilita’ di attivita’ piacevoli..Mi sa tanto che la GREEN CARD FUNZIONA  IN QUESTA DINAMICA DEL CONDIZIONAMENTO DEI COMPORTAMENTI. Chi non si adegua alle vaccinazioni o anche solo alla esibizione della greencard, non ha premi di accesso ad attivita’piacevoli che lo interessano o viene messo in un angolo, non riceve piu’ i premietti(una specie di penalita’).
    . Sembra un ricatto ma parecchio funziona cosi’ , e cominciano da noi bambini piccoli fino a… un bel funerale di classe A (anche oltre con promesse  Paradiso o Inferno..scommessa di Pascal e sedute spiritiche per chi vuorrebbe sapere   ).Ma a volte in un determinato gruppo, non corrispondere ai dettami generali imposti puo’essere premiante e  manifestare e lottare  viene gratificato secondo una scala di premi interni .Tale pratica e’ pure studiata in psicologia https://www.ieled.it/token-economy/
    Come premio valgono anche semplici atti rituali come pacche sulle spalle, complimenti,o autostima in quanto”lo ha fatto(o non lo ha fatto) anche il  vip, la gran bella donna, il fustaccio, lo sportivo ,il cantante  il mio leader…

  5. 28
    albert says:

    Pare che qualche cervellone si stia attivando per associare uno skipass  personale non cedibile col  greencard  al solo momento del contratto.Poi se un impianto e’attivo al 100%, almeno distribuire gli afflussi mirando ad un numero quasi costante evitando i picchi i frequenza e cosi’ rimanendo entro numeri accettabili per le norme di sicurezza dentro le cabine   .Occorre anche una collaborazione da parte degli utenti..che una mano invisibile dovrebbe non si sa come spalmare in modo uniforme. Gia’in passato il pass pomeridiano era scontato, con la misurazione degli accessi in numero rapportato all’ora, un’idea per un modello gestionale dovrebbe essere gia’ pronta.

  6. 27
    albert says:

    In pieno periodo di clausura del 2020, un amico praticante scialpinismoslow escursionistico, mi racconto’di aver visto dall’alto tra i tronchi di un bosco ,posto di blocco sull’unica strada di un passo, ai confini di 2 regioni.Il resto della bianca e vasta  distesa ai due lati della Valle era deserto di praticanti e di controllori. Solo una volta incontò pattuglia di controllori  fuori pista, erano compaesani e amici ..quel giorno in divisa mimetica bianca e mission..si salutarono e scambiarono 4 chiacchere senza indagini. Consigliai all’amico l’acquisto online di una mimetica bianca  camouflage da cecchino , le consegne a domicilio o per pacco postale  funzionavano .Si potrebbe usare pure oggi e pur avendo la green card in tasca, solo perlo sfizio…di farsi iseguire,  individuare  e poi ecco qua , tutto in regola!”

  7. 26
    albert says:

    Prime nevicate in zona dolomitica..ed altrove.Neve non ancora sciabile, tranne giacciai tipo Senales ed altri, ma  buona per una passeggiata con  scarponi ghette e bastoncini e misto di bianco e foliage.

  8. 25
    Fabio Bertoncelli says:

    «Eh, signora mia, non ci sono piú i Khan di una volta.»

  9. 24
    Matteo says:

    Ossignùr, Gengis…
    l’atteggiamento da brutto anatroccolo non mi pare proprio si addica a Temujin, il Khagan conquistatore del mondo!

  10. 23
    Gengis Khan says:

    non ho ancora capito perché ci sono utenti presi di mira perché non si firmano e altri che continuano tranquillamente a non firmarsi e nessuno glielo ha mai chiesto………………
    a me è stato chiesto già alò terzo intervento e ho rsposto picche,ho i miei motivi
    ad altri non viene mai chiesto
    a me poi sono stati cassati parecchi interventi perché giudicati scurrili,che erano poi senza offesa
    mentre altri utenti possono usare qualsiasi termine e offesa,io non gho mai offeso nessuno
    questo modo di procedere non è giusto,mi fa pensare che ci sono utenti di serie A e utenti di serie B,non importa cosa dicono,lo sono e basta
    conoscenze????

  11. 22
    Andrea Parmeggiani says:

    @21
    Approfitterò del vuoto legislativo, è anche più easy economicamente parlando…

  12. 21
    albert says:

    Un dubbio: si deve esibire il green pass pure per accesso a piste di centri sci fondo?Nei giorni feriali di solito la presenza umana consente rarefazione e distanziamento ,ma nei fine settimana si vedono raggruppamenti fitti, trenini che vanno e trenini che  vengono e si incrociano a un metro, sorpassi con nube di vapore di fiato che avvolge i due….ma forse il legislatore non sa nemmeno che esista questa pratica  da minoranza.Il vero problema e’  pagare il ticket giornaliero e sfruttarlo per tutto l’orario o anche mezzo..meglio cominciare ad allenarsi!Oppure scegliere piste  paesane ad accesso libero senza tornello o reti di recinzione.

  13. 20
    albert says:

    n 17..basta  entrare nel merito del post  e non preoccuparsi di chi sia lo scrivente, del suo curriculum ecc. Ricerca web:

    “In Italia ci sono circa 260.000 persone che si chiamano Alberto.24 lug 2017″
    Nella classifica mondiale il primo posto in assoluto è occupato dal nome Andrea, in quanto ambigenere, ovvero portato sia da uomini che da donne.
     Sotto un solo nome si nascondeva un team che rinunciava  alla vanità personale
    Bourbaki, pseudonimo collettivo sotto il quale un gruppo di matematici francesi ha pubblicato diversi trattati.  ”  
    Ad ogni fascicolo pubblicato entrava in azione chi si limitava a voler sapere il vero autore del trattato e chi si scervellava nel comprenderlo.L’auspicio e’che alle prime nevicate del 2021..ognuno si scateni alla sua maniera.Piuttosto inquieta l’aumento di prezzi di carburante, riscaldamento e a cascata affitti, e di tutto di piu’. Consola invece la comparsa sul mercato di scioline naturali green e divieto dei fluorurati.Si andra’ piu’piano di qualche secondo o decimo o centesimo o millesimo e qualche federazione ha addirittura fatto ricorso.
     

  14. 19
    Riva Guido says:

    Nella confusione c’è posto per tutti, purtroppo!

  15. 18
    Fabio Bertoncelli says:

    E stasera ci si mette d’impegno pure Cominetti con Aureliano Buendia da Macondo…
    Al confronto, l’indovinello della Sfinge è una quisquiglia.

  16. 17
    Fabio Bertoncelli says:

    Con tutti questi Albert in giro per il blog io non ci sto capendo piú niente.

  17. 16

    Aureliano Buendia da Macondo.

  18. 15
    Albert Perth says:

    Oibho’ c.è un solo Albert e porta a spasso l’altro Albert che è poi il fedele compagno dell’Albert.Albert,per  restare ai temi social e loro spessore un Albert non può mancare. Si trova ovunque  e in ogni dove e Alberteggia dal suo immarcescibile Alberteggiare.Albert says Albert c Albert Perth nu poco annanzi  e nu  poco a ret …

  19. 14
    Andrea Parmeggiani says:

    @albert
    Che non sei Alberto Paleari lo avevo capito… Anche perchè se non sbaglio sei “fassano” mentre Paleari dell’Ossola 😉
    Mi riferivo al proliferare di “albert”, “Albert Perth” e “albert c”, pensavo fossero pseudonimi  

  20. 13
    albert says:

    Non sono  Alberto Paleari, ma  ho’ letto sempre volentieri la sua rubrica sul glorioso Alp.Non e’che avrei il rifiuto preconcetto  della pista battuta  priori, infatti esistono skipass a punteggio a scalare un tot  determinato per ogni pista . Sembra anche che siano  nonnominativi traferibili ad altra persona .Una via di mezzo per intervallare con altre pratiche anarchiche.
    https://www.dolomitisuperski.com/it/Skipass/Tipi-di-skipass detet tessere a valore. Secondo mie lontatnissime  esperienze (con la tessera  di cartone a punti e obliterazione a pinza azionata da persona umana che si buscava una paga) )danno meno ansia prestazionale  bulimica tipica della mangiata a buffet..Uno fa quel che si sente e quel che resta lo usa anche giorni dopo o lo presta sceglie la giornata, la settimana  di bel tempo.Un dilemma: la quota che si paga per vari skipass dello sci industriale  e’ per fruire della pista di discesa ben lisciata e resa sicura o è per salire con gli impianti, la discesa e’  bonus in piu’ per incentivare parecchie risalite meccanizzate?Mi sa che c’e una sinergia , non c’e’l’una senza l’altra.Pero’chi si acquista uno skipass puo’legalemente   salire con l’impianto ,  puo’pure usarlo senza sci  ,per  la discesa  in cabina divertendosi una o piu’ volte o no stop dall’orario di apertura fino all’ultima corsa (gli controllerebbero la greencard ad ogni partenza o gli conviene lasciare giacente in ufficio una fotocopia ?)e viceversa se uno   scialpinista e’ salito fuoripista, chi gli controlla il documento se usa la pista battuta solo per la discesa?  Troppa regolamentazione equivale a impossibilita’ di controllare , si andra’ a caso. Se personalmente dovessi usare impianti e se avessi  green card, direi non me ne frega di privacy, pigliatevi ‘sti dati anagrafici ‘na volta per tutte , date del vaccinazioni e marca di vaccino ma poi lasciatemi stare.

  21. 12
    Andrea Parmeggiani says:

    …. ma qual’è l’ “albert” originale?

  22. 11
    albert c. says:

    ottima l’idea del mio omonimo Albert di ” fare il gesto dell’ombrello a skipass e greencard”  
    Concordo pienamente. Nessuna concessione ai ricatti. Liberta’ nella neve ad ogni costo.
     

  23. 10
    Marco Lanzavecchia says:

    Una delle gioie della vita è il rodimento di culo dei babbei.

  24. 9
    albert says:

     Casa editrice  Tamari:guide per scifondo escursionistico in Veneto e  Trentino si trovano acquistabili in vari siti web.Pelli di foca strette  gia’ fabbricate con ganci  o col fai da te, si comprano a metraggio e col taglierino e righello metallico si tagliano per il lungo e si aggiunge un cordino in punta. Ogni ditta di sci fondo ha la gamma di nicchia  escursionismo o piu’figo Backcountry  .Poi esiste una possibilita’ per usare scarponcini da trekking :web “cross country ski bindings universal” Possibilità ampie   si vuole avere un grado di liberta’ in piu’e fare il gesto dell’ombrello a skipass e greencard.
     

  25. 8
    Matteo says:

    Bene, ero proprio preoccupato…

  26. 7
    Albert Perth says:

    Capita che quando si porti  a spasso il cane fedele compagno questo  spesso  si fermi e marchi il territorio, lo fa alzando la  zampa e urinando qua e la ,come  non capirlo è l’unico modo che ha  per dire  ci sono e  il  territorio è  il mio.E  così procede incurante degli altri urina,marchia  e procede oltre

  27. 6
    Roberto says:

    Albert, complimenti. Adesso hai trasbordato i tuoi commenti estemporanei anche in questo blog. Ti leggevo volentieri anche su Montagna.tv – sei sempre sul pezzo…

  28. 5
    albert says:

    4)..basta avere tempo libero e trovare l’intervallo giusto.. prima dell’apertura e dopo la chiusura( mettendosi d’accordo con i piloti dei battipista.)…e distanziandosi. Pare anche che in qualche localita’abbiano capito che conviene aprire una pista riservata  per i salitori, evitando per questi una manutenzione  giornaliera..una pressata ogni tanto.. dopo nevicata …in concomitanza con spostamenti dei mezzi per servizio. A noleggio si trovano anche attrezzi per scialpinismo e pelli. Se poi il noleggiatore e’ in affari con  maestri di sci e gestori dell’impianto, si creano sinergie.
     

  29. 4
    Andrea Parmeggiani says:

    Chissà se vale anche per gli scialpinisti che usano le piste da sci in risalita come allenamento…

  30. 3
    Alberto Benassi says:

    invece per votare non serve il Green Pass o sbaglio????

  31. 2
    Antoniomereu says:

    L ambiente più a rischio mi pare siano le capanne bar e rifugi dove gli intrepidi e ricchi sciatori si tolglieranno guanti visiera e foulard e faranno bombardini di  virus stagionali non pagati e batteri esentasse…

  32. 1
    albert says:

    Occorre prima di tutto la green card (o altro colore)per operazioni di pagamento skipasso anche contante verde dollari o pezzi banconota da 100 euro.(Green economy).Con forme di sci alternativo su piste libere o sci fondo non mispembra indispensabile.La mascherina pronta alla bisogna solo incrorciando altri , ma se tira vento e fa freddo è utile anche per tenersi il naso e le guance riparate, lasiando libero uno sfiato da narici e naso.Le maschere antigelo esistevano anche prima , per spedizioni alpinistiche o imprese invernali.al top in neoprene.La visiera  spruzzata di antiappannante va pure bene in bici o sci.

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